Marzo 13, 2023 DIALOGANDO CON VOI, VARIE E RISPOSTE AI LETTORI admin DIALOGANDO CON VOI 13/03/2023 Marco e Patty Ancora oggi l’ironia ci salva da pianti e dolori? Elena Diciamo pure che la persona ironica riesce a sopportare di più le botte morali, diciamo che l’ironia è un antidolorifico apparente. Ma a volte certe persone vogliono farci credere di essere ironiche, se non si è veri l’ironia funziona poco o niente. Dott. Robert Che cos’è per te la furbizia? E quando la furbizia sfocia nella disonestà? Elena Una persona furba coglie nella vita certe sfumature che magari qualcun altro può cogliere ma senza interesse, mentre il furbo o la furba mettono in atto cose con abile diplomazia riuscendo a tenere o ad allontanare sprechi di vitalità e di concentrazione, arrivando prima di altri ma senza danneggiare nessuno. Mentre chi si dice furbo o furba accanendosi contro chi è migliore di loro, e ci vogliono far credere che la luna è un’altra cosa, allora lì c’è qualcosa di allarmante, se poi li metti alla prova tutto si raffredda e quell’acting out irrazionale viene limitato o addirittura azzerato. Il mentire agli altri su se stessi è disonestà! 14/03/2023 Dott. Robert Cosa pensi delle visioni Mariane di Trevignano Romano? La signora che dice di avere le SS. Stigmate pensi che sia sincera? Elena Io sono credente, e per me la signora dice la verità. I sensitivi veri esistono. Perché non la lasciano in pace? Non fa del male a nessuno, anzi, fa solo del bene alla gente. Avere le SS. Stigmate credono che sia cosa da poco? 16/03/2023 Marco di Patty Sto leggendo un libro “Cristo si è fermato ad Eboli di Carlo Levi. Mi piace, ma vorrei che me ne parlassi. Lo conosci? Grazie. Elena Sì, certo, lo lessi tempo fa. Più che altro è un diario che scrisse quando fu condannato al confino dal regime fascista, rimase là in Lucania dal 1935 al ‘ 36 e scrisse questa opera forse la sua migliore parlando dell’esperienza di esiliato, ma colse al volo di raccontare la tragica realtà che le persone stavano vivendo nel Sud. Isolato dalla realtà racconta di un mondo contadino chiuso lì, nella propria arretratezza, consapevole però di ciò che era e cioè un popolo senza via d’uscita che viveva nella meschinità ma anche privo della volontà di emergere. Osservando giorno dopo giorno questa popolazione, vive la realtà della Lucania: da un lato la sua preparazione culturale e intellettuale del Nord lo spinge a parlare di rivoluzione contadina, dall’altro lato verso di loro ha una disposizione affettiva che lo induce a farne un mito di questa civiltà, per quella verità e spontaneatezza trovata in tutta quella gente che nonostante vivessero ai margini della civiltà moderna ha mantenuto l’autenticità che si dovrebbe trovare in un essere umano sempre! Quello di essere persone vere e compatte. È da valutare ancora di più perché pur vivendo in una situazione disumana, apparivano coscienti della propria situazione. Essi avevano la consapevolezza di non essere cristiani, ma erano autentici e di buon cuore. Elena L. 17/03/2023 Marco di Patty Sai che il mio professore di italiano è molto contento per il fatto che mi applico anche fuori dal programma scolastico; io lo riconfermo, anche se ho già deciso da tempo di fare il medico, mi piace molto studiare italiano e storia. Non si può dire così del prof. di matematica, lui sostiene che non devo allontanarmi da quello che è il programma scolastico, sembra sempre che abbia rabbia con qualcuno, sì, è sempre cupo e offensivo con i miei compagni: dice che non si lavano, non è vero secondo me, ci deve essere qualcos’altro. E poi come si fa a dire a dei ragazzi di 16 anni queste cose che sono solamente bugie; sai cosa c’è? Forse è la sua di puzza che esce dalle sue orecchie, sembrano due concimaie, presto ci germoglierà il prato inglese o le margheritine. E c’è anche che cerca sempre di indurre gli altri a fare ciò che dice lui, non dico nelle ore di lezione, ma vuole entrare nelle nostre vite e dirci un giorno chi dobbiamo votare, si può? Lui è fascista! Elena Se questo professore è arrabbiato con i tuoi compagni potrebbe anche avere ragione, per altre cose magari, ma non dire loro che si dovrebbero lavare; se tu dici che non è vero, io ci credo. Forse sono poco attenti durante la lezione di matematica, questa materia o piace o non piace, non c’è una via di mezzo. Le sue angoscianti preoccupazioni igieniche dovrebbero riguardare solo lui e non coinvolgere altre persone come i ragazzi. Forse con lui si annoiano, perché certe cose non le dovrebbe dire: non fa di certo simpatia! Comunque di qualsiasi partito lui sia resta sempre una persona maleducata! Studiate bene storia e italiano, la costituzione, osservate come va il mondo e non siate mai delle pecore, ma decidete con la vostra testa sempre! 18/03/2023 Linda Sai? Noi ti ammiriamo molto per come sei, e per aver portato avanti fino ad oggi quello che stai facendo senza mai pretendere nulla in cambio! Consapevole poi delle sensazioni interiori e di ciò che ti circonda. Per noi sei unica! Elena Forse perché ho sempre tenuto in considerazione che là fuori ci sono nuove forme di vite umane che vale la pena ascoltare, altre invece meglio non stare a sentire perché sono più sospese tra la realtà e l’idiozia. Io sono sognatrice ma molto realista, e tutto questo si traduce in serenità accogliendo sempre con attenzione l’obbiettivo che mi sono prefissata. Amo la trasparenza, l’immediatezza del sentire del capire arrivando il più delle volte a chiare conclusioni, mi piace essere diretta è quello che mi suggerisce l’inconscio; non ho bisogno di chiusure mentali e di prepotenze, da quelle sono sempre fuggita nel senso che cerco di non dare peso a quelle persone, preferisco starne alla larga, ma se qualcuno mi offende gratuitamente allora come avete potuto vedere mi difendo sempre! Marco di Patty Sai che lì da te certe comari dicono che ci sono i fantasmi? Non saranno quelle megere? Io e mia madre quando siamo restati lì a dormire non abbiamo sentito e nemmeno visto niente! Elena Il mondo è fatto di persone intelligenti, molto intelligenti e di stolti. Non soffermarti mai ad ascoltare questi ultimi, perché hanno l’odio dell’invidia e dell’ignoranza, sarebbe solo una perdita di tempo! Quando leggono qualcosa non capiscono niente! Ecco perché credono di far fessi gli altri, perché lo sono loro! Dott. Robert Ha funzionato vero? Ma si può essere così stupidi a cinquant’anni? Come sono arrivati lei la giuliva ha mostrato il telefonino con il tuo articolo. Elena Sapevo che oggi sarei stata oggetto di conversazione, quindi li ho lasciati divertire poi ho cambiato la data. Alla mia età credevano davvero che non sapessi la data vera della festa del papà? Sono quasi tutti cinquantenni, ma non sono tanto sviluppati nel cervello. Dott. Robert Anche lì, c’è poco sale in testa! Non sanno fare altro che criticare gli altri! E il sito è una truffa, ma che cosa truffi tu che sai solo dare agli altri? Che cosa avresti da truffare? Se c’è qualcuno che truffa non sei certo tu! Elena Lasciamoli stare poverini! Alla larga! Patty Se un uomo ti corteggia e dice di essere innamorato perso di te, a te piace e ci caschi, poi tutto ad un tratto dice che si è accorto che non lo era affatto, ma che schifo di uomini ci sono in giro? Elena Cara Patty, stai attraversando un periodo un po’ così e così, questo ti rende vulnerabile; ma attenzione la vulnerabilità è intelligenza, se non fossi intelligente non saresti nemmeno vulnerabile. In quel periodo ci si può confondere credendo di sentire ciò che sentono gli altri, ma spesso non è così; non ti devi rattristare o pentire di esserti lasciata andare, lui è stato un disonesto perché ha capito che se non fossi stata giù di morale non ti avrebbe corteggiata e lusingata sicuramente avrebbe perso lui. Al giorno d’oggi bisogna stare attenti a questi uomini: anche se a volte sono sinceri nel dichiararsi certi sessantenni e più in là che hanno sempre corteggiato e diciamoci la verità hanno sempre cacciato, oggi prendono degli ormoni che inducono a fare quel tipo di esercizio chiammolo così, in realtà loro sanno che non sono innamorati ma cercano solo sesso. Credo che sia così anche per certe donne; l’amore vero è un’altra cosa! È raro perché è una cosa completa e non è il classico colpo di fulmine o il colpo di sesso indotto da farmaci, specialmente a quell’età. Patty Vuoi dire che se l’amore è completo, quando una persona non sente più attrazione fisica per l’altro allora bisognerebbe separarsi? Elena Certo che no! L’amore vero secondo me resta vivo per sempre e non ci sarà niente e nessuno che lo potrà sostituire.
Marzo 7, 2023 VARIE E RISPOSTE AI LETTORI admin DOMANI 8 MARZO FESTA DELLA DONNA 07/03/2023 AUGURI! A tutte le donne presenti nella mia vita, a quelle che mi sono state amiche e che ora vivono in un’altra dimensione; a tutte le donne della mia famiglia ora e per sempre! E a tutte le donne del mondo! Elena L.
Marzo 7, 2023 RICETTE DI CUCINA articoli 400 admin LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOSESSANTAQUATTRESIMA PARTE 07/03/2023 IN CUCINA CON AMORE E CON FEDERICA Elena Inauguriamo questo articolo con una ricetta golosissima: i tramezzini con la porchetta, crauti e castelmagno. Saporitissimi! TRAMEZZINI ALLA PORCHETTA Ingredienti: pane per tramezzini, lattuga e scarola, fettine di formaggio castelmagno, crauti, porchetta casalinga. Per i crauti cavolo cappuccio, aceto di mele, sale, alloro, vino rosso, chiodi di garofano, olio extra vergine d’oliva, sale, pepe, aglio, parmigiano grattugiato, tabasco. Esecuzione: tostiamo bene il pane, (deve essere croccante) tagliamo delle fettine di castelmagno, tagliamo delle fettine sottili di porchetta, e mettiamo tre cucchiaiate di crauti ancora caldi. Li abbiamo cucinati tagliandoli finemente, poi li abbiamo lasciati marinare per una notte con vino rosso e aceto di mele, sale, pepe, tabasco, chiodi di garofano e alloro. Il mattino seguente li abbiamo messi a cuocere a fiamma bassa, con il liquido della marinatura, li abbiamo cotti al dente e cosparsi con un po’ di parmigiano reggiano e un giro di olio. Abbiamo poi composto i tramezzini, messi ancora sopra la griglia in modo che diventassero caldissimi e poi li abbiamo serviti con le insalate sopra descritte. Federica Allora, vi è piaciuta la mia porchetta? Elena Non l’avevo mai mangiata così buona! Grazie! 08/03/2023 Elena Oggi invece presentiamo qualcosa a base di pesce azzurro: sono i cappelletti con le sarde e le aringhe. Buonissimi! CAPPELLETTI DI SARDE E ARINGHE Ingredienti: 700 g di sarde, due aringhe, olio extra vergine d’oliva, sale, pepe, parmigiano reggiano, latte q.b., origano, panco, aglio, tabasco, brodo vegetale. Per la sfoglia: due uova, farina o semola rimacinata 200 g + quella di lavorazione, sale. Esecuzione: puliamo bene le sarde privandole della lisca centrale e della testa. Ungiamo una teglia e le disponiamo in fila con un trito di aglio, origano, e olio; le mettiamo in forno a 170° per 10 minuti. Adesso le pestiamo al mortaio, abbiamo fatto soffriggere le aringhe con uno spicchio di aglio e olio, uniamo i due composti e aggiungiamo il panco, il formaggio il tabasco e facciamo un impasto omogeneo che non attacchi alle dita. Ora che il ripieno è fatto, impastiamo per fare una sfoglia sottile e vellutata, poi tracciamo dei quadratini, mettiamo il ripieno, copriamo e formiamo i cappelletti. Li caliamo nel brodo bollente e li condiremo con la crema di parmigiano, origano, e pepe. Federica Buonissimi davvero! 09/03/2023 Elena Bene, oggi presentiamo l’omelette di casa mia, così farcita è piaciuta a tutti; ma è anche buonissima. OMELETTE DI CASA MIA Ingredienti per tre persone: 5 uova, una mozzarella di bufala, 80 g di prosciutto cotto alla brace, sale, pepe, cicoria, una cipolletta rossa, mezzo porro, 130 g di parmigiano reggiano, olio extra vergine d’oliva, aceto di mele. Esecuzione: sbattiamo bene le uova, incorporiamo il parmigiano grattugiato, un po’ di cicoria, il porro e la cipolla rossa tagliate a rondelle e passate in padella con poco olio, sale, e pepe q.b. Prendiamo una padella larga con il coperchio, facciamola scaldare un po’ e versiamo il composto della omelette, mettiamo il coperchio e facciamo cuocere a fuoco basso. Quando il composto si sarà addensato mettiamo la farcitura incominciando dalla metà verso il bordo: mettiamo la mozzarella sbriciolata, e il prosciutto, poi prendiamo i bordi della omelette libera e cioè l’altra metà e la ripieghiamo su se stessa in modo da coprire e formare una mezza luna. Lasciamo cuocere ancora per pochi secondi a fuoco basso in modo che il ripieno si sciolga e tutto si amalgami bene e poi l’omelette è pronta da servire. Federica Non per essere ripetitiva ma era squisitissima! 10/03/2023 Elena Dai che presentiamo un altro risotto semplice e gustoso, sì, che piaccia a tutti. RISOTTO AI RITAGLI DI PROSCIUTTO (il gambuccio) Ingredienti: riso per risotti, gambuccio, sale, pepe, spezie, alloro, cumino, salsa di pomodoro, vino moscato bianco, due scalogni, parmigiano raggiano, brodo, latte. Esecuzione: incominciamo tagliando il gambuccio a dadini non troppo piccoli, poi in una padella lo rosoliamo senza alcun grasso (il gambuccio è un po’ intrecciato con il grasso) poi buttiamo giù gli scalogni tritati, sfumiamo col vino, dopo l’evaporazione del vino aggiungiamo il pomodoro e le spezie, l’alloro, il riso e il brodo. A cottura al dente lo mantechiamo con il parmigiano e il latte completando così la cottura. Aggiustiamo di pepe, sale, e impiattiamo. Federica Buono da matti! Elena Grazie! Domani presentiamo la torta di amarene che ho fatto per Marco e Patty. 11/03/2023 TORTA DI AMARENE Ingredienti: 700 g di farina “00”, una bustina di lievito per dolci, un pizzico di sale, mezzo bicchierino di liquore all’amaretto, due stecche di vaniglia, scorza di limone e arancia grattugiata, 400 g di crema pasticciera, 300 g di zucchero semolato, zucchero a velo vanigliato, 100 g di margarina senza grassi idrogenati. Esecuzione: Mettiamo a sciogliere la margarina a temperatura ambiente per almeno tre ore. Togliamo le amarene dal freezer e dal sacchetto mettendole in una casseruola ancora congelate, aggiungere un cucchiaio di zucchero e scongelarle a fiamma bassa. Togliamole dal loro liquido e le deponiamo in uno scolapasta. Adesso facciamo la crema pasticciera usando un uovo intero, il latte di mandorle, lo zucchero semolato q.b., tre cucchiai di amido di mais, metà delle scorze di agrumi, poi aggiungeremo il latte bollente piano piano con la frusta e portiamo ancora sul fuoco per terminare la cottura. Trasferiamo la crema in una ciotola e la copriremo con una pellicola. Adesso che abbiamo tutti gli ingredienti pronti sbattiamo le uova con lo zucchero, versiamo la margarina semiliquida, mescoliamo bene per amalgamare, aggiungiamo le bacche di vaniglia, il liquore all’amaretto, la farina piano piano infine il lievito e le amarene. Versiamo un quarto del composto in una teglia imburrata e infarinata, poi versiamo uno strato di crema, ancora l’impasto, la crema e l’ultimo strato di crema; copriamo con l’impasto e mettiamo in forno a 180° per un’ora. Lasciamo raffreddare e spolverizziamo con lo zucchero a velo. Federica Io sono sicura che se la facciamo per il ristorante volerà via in un baleno. Splendida e paradisiaca! 13/03/2023 Elena Un’altra versione dei ravioli, questi sono ripieni con: pinoli, menta, fiori di tarassaco chiusi e messi sott’aceto, cagliata di parmigiano fresco, pecorino grattugiato, pepe. Eccellenti! Non lo dico io ma chi li ha assaggiati ha voluto la ricetta. RAVIOLI ALLA CAGLIATA DI PARMIGIANO Ingredienti per la pasta: due uova e due hg di farine, sale. Per il ripieno: cagliata di parmigiano, sale, pepe, pinoli, un albume di uovo, menta, fiori di tarassaco chiusi e messi sott’aceto, pecorino fresco grattugiato. Per il ragù: salsa di pomodoro fatta in casa, due scalogni, timo fresco, un chiodo di garofano, mezzo bicchierino di marsala, parmigiano grattugiato, olio extra vergine d’oliva. Esecuzione: s’ incomincia con il ripieno mettendo la cagliata di parmigiano in una ciotola, si aggiusta di sale, pepe, si aggiungono i pinoli passati al mixer e ridotti quasi in farina, poi si aggiungono i capolini di tarassaco sciacquati e tagliati a coltello, il pecorino grattugiato, l’albume e qualche fogliolina di menta. Si amalgama bene il tutto e si lascia riposare per circa mezz’oretta. Intanto ci occupiamo del ragù e della pasta. Facciamo soffriggere gli scalogni in poco olio, un chiodo di garofano, sfumiamo col marsala, lasciamo evaporare, aggiungiamo la salsa di pomodoro e il timo. Lasciamo cuocere per 10 minuti, poi togliamo dal fuoco e quando la salsa si sarà intiepidita aggiungeremo ancora un po’ di olio. Adesso impastiamo la sfoglia, la tiriamo col mattarello o con chicchessia, tagliamo dei quadrati e inseriomo il ripieno, chiudiamo la pasta su se stessa e diamo forma. Successivamente li caleremo in acqua bollente col sale, poi li scoliamo ancora al dente e li matechiamo per qualche secondo aggiungendo il parmigiano grattugiato e un giro di olio. I ravioli sono pronti da servire. Federica Superlativi! 14/03/2023 Elena Ed eccoci arrivati all’ultima ricetta di questo articolo. Oggi presentiamo la faraona al moscato del Trentino; è un qualcosa di mai assaggiato prima d’ora, poi abbinato ad altri ingredienti è davvero una squisitezza! FARAONA AL MOSCATO DEL TRENTINO A.A. Ingredienti: faraona, alloro, rosmarino, sale, pepe, succo di agrumi misti, vino moscato del Trentino, ginepro: bacche e foglie, due spicchi di aglio frasco, olio extra vergine d’oliva, brodo di carne. Esecuzione: tagliare a pezzi la faraona, togliere quasi tutta la pelle, poi metterla a marinare per una notte con succo di agrumi misti, sale, pepe, ginepro e rosmarino. Il mattino seguente togliere la faraona dalla marinatura, riscaldare una casseruola per arrosti (meglio se di ghisa) adagiare i pezzi di faraona nella casseruola bollente, spegnere il fuoco, aspettare che la carne si stacchi dal fondo, poi girarla dall’altro lato e accendere ancora il calore, sfumare con due bicchieri di moscato, salare , pepare, mettere il ginepro, l’aglio, e il rosmarino, incorporare anche il brodo e cuocere a fiamma bassa con il coperchio. Controllare la cottura della carne, quando sarà cotta al punto giusto toglierla dal calore e metterla in un piatto di portata. Servire la faraona con insalate di verdure cotte o crude. Federica Squisita!
Marzo 3, 2023 LE MIE PREVISIONI CON LE MIE LETTERE PER VOI admin IL TUO 2023/24 COSA VUOI SAPERE? 03/03/2023 IL TUO 2023/24 FATTO CON IL CUORE articolo n° 108 Sono G. dell’Ariete, vivo attualmente con il mio compagno, abbiamo un bambino, ma non riesco ad essere felice perché lui mi fa pensare che ha un’altra storia. Ci siamo giurati fedeltà e quando il nostro bambino sarebbe cresciuto un po’ ora ha 5 anni, ci saremmo sposati. Adesso lui mi dice che ha cambiato idea e che per il bambino non cambia nulla, mi ha detto che farà il padre più di quelli che sono sposati. Ma che discorso è? Senti non pensare male di me , ma io l’ho fatto pedinare per il compagno di mia madre; ha scattato delle foto e me le ha consegnate dopo un mese perché non voleva distruggere anche il mio legame. Io però non posso continuare così, con uno che mi mente in continuazione. Ecco cosa faceva sempre al computer, scriveva ad un’ altra donna, io gli credevo, ma poi siccome noi donne abbiamo un sesto senso per queste cose, l’ho colto di sorpresa così non ho dovuto mostrargli le foto del mio pedinamento. Lui dice che quella non conta niente, per me è storia vecchia, anche perché quando vengono scoperti dicono tutti così! Io non riesco più a vivere con la menzogna, voglio che se ne vada per sempre e che non ritorni più. Ho la fortuna nella disgrazia di possedere la casa, me l’ha lasciata mio padre, quindi voglio chiudere stasera stessa; oggi ho fatto cambiare la serratura e gli lascerò le sue cose sotto il porticato di casa mia. Non dirmi che ho fatto male, perché altrimenti non crederò più in niente! Pensa che avevo deciso di ammazzarlo, ma poi ho pensato al mio bambino che avrebbe avuto una mdre assassina e un padre disgraziato. Grazie per avermi ascoltato. Mi stavo chiedendo se ne valeva la pena andare in galera per uno che non ti merita. Questa sì che sarebbe una pazzia! Lasciali vivere! Vedrai che fra poco tempo lui ritornerà e lei resterà a mani vuote. I farfalloni cambiano fiore in continuazione. Se ritornerà non aprirgli le tue braccia perché poi quando sarà sicuro di te lo rifarà con un’altra! È stato lui a metterti nel capio della prevedibilità, quindi merita di essere allontanato per sempre. Se hai possibilità economiche non chiedergli nemmeno il mantenimento per il bambino, sarà un appiglio valido dove aggrapparti se mai davanti al giudice reclamasse l’affido eslusivo di tuo figlio, ma non negargli mai di vederlo. Mantieni il tuo autocontrollo, poi col tempo sono certa che con la tua audacia saprai accogliere la persona giusta. Elena L. 07/03/2023 Sono Milena, nata 48 anni fa sotto il segno del Cancro. Sapessi quanto sono triste e dispiaciuta, quasi mi sento in colpa per non essere stata presente prima della morte di una persona a me cara da tanto tempo: la signora Renata; lei ha fatto tanto per me. Siccome abitava lontano da me, andavo a trovarla due, tre volte l’anno, ormai era molto malata, ma lei non lo diceva, l’abbiamo scoperto solo alla fine dei suoi giorni. L’ultima volta che la vidi non sarei voluta tornare a casa, ma i suoi nipoti mi dissero che se le cose sarebbero peggiorate mi avrebbero chiamato immediatamente. Invece mi hanno chiamato dopo il funerale; non volevano che io ci fossi! Ma perché c’è gente così povera dentro? Insensibile, scadente, e inesorabile? Sono certa che prima di morire ha chiesto di me, mi aspettava, sai quanto avrei pagato per vederla e stringerle la mano un’ultima volta? Spero tanto che lei mi veda da lassù! Cosa posso fare per calmare questo vuoto e amarezza che sento? Grazie! Ci sono persone meravigliose e nella stessa casa malvagie. Bisognerebbe difendere sempre i nostri ideali, i nostri sentimenti, per noi indiscutibili mentre per altri non contano niente, sono inesistenti, e poi si credono persone forti! Sei una bella persona dentro, prosegui il tuo cammino, mantieni e difendi i tuoi valori. Questa tua purezza d’animo ti aiuterà a sostenere questa croce e renderà scorrevole la quotidianità, pensa sempre all’affetto che vi legava e che vi legherà oltre la morte; questo sarà un grande sostegno per te. In quanto a quelle persone malvagie toglile dalla mente, loro non ti meritano, hai delle qualità che non sanno nemmeno che possano esistere; per loro c’è solo l’eredità! L’hai capito no? Poveri infelici! Elena L. 14/03/2023 Sono L. di vent’anni del Cancro, sto frequentando il secondo anno di università; anche se vado bene con lo studio, sono molto triste perché in casa con mia madre non va bene affatto! Con mia madre non ci capiamo, lei sembra sempre un vortice di idee che non si ferma mai; le dico mamma ho bisogno di parlarti, quando ci prendiamo un pomeriggio per andare in qualche posto noi due soltanto? Lei mi risponde: ” Su parla, che bisogno c’è di andare a perdere tempo qua e là? ” Non puoi immaginare il vuoto che mi lascia, mi sono appena lasciata con il mio ragazzo, anzi è stato lui a lasciarmi, ora sta insieme ad una mia coetanea del paese, ma non siamo mai state amiche. Questo non mi dispiace, tanto l’avrei fatto io perché io non ero più innamorata di lui da tempo. Però ho tanto bisogno dell’affetto di mia madre e lei non lo capisce, sembra quasi anaffettiva. Come posso fare a farle capire questo mio disperato bisogno di lei? Grazie! Se pensi che tua madre sia anaffettiva puoi pregare tutti i santi che ci sono in cielo che non si smuoverà! Ma non è detto che sia così: magari sta passando un periodo difficile, è piena di pensieri, impara a capire anche i suoi stati d’animo senza andarci giù così pesante. Non parcheggiare la tua anima lontano da quello che potresti trovare di facile soluzione; cerca di scoprire il perché questo suo non arrestarsi mai ad ascoltarti. Infelicità per infelicità non vi troverete mai! Parlale, fermala e costringila ad ascoltarti! Serve trasparenza e immediatezza dell’aprirvi per rielaborare e per arrivare a chiare conclusioni. Solo così risolverai questa tua o vostra infelicità! Mi raccomando. Elena L. 15/03/2023 Sono M. di 12 anni, mi piace molto disegnare, il mio professore dice che ho talento e sono bravo, mio padre invece vuole che frequenti il liceo classico, perché per lui sono tutte cose inutili. Io invece mi perdo nell’arte e attraverso le nuvole disegno cose che non mi so spiegare, ma non è che questi disegni siano nel cielo, è il cielo che m’ispira questa cosa. Che cosa devo fare perhé mio padre riesca a capirmi? Io non vorrei fare altro che il pittore: dipingere quadri, paesaggi lontani, volti tristi, volti felici ecc. Il mio professore gli ha parlato già due volte ma lui non vuole sentir ragione! Come potrei fare più di così? Ah, dimenticavo, mia madre è dalla mia parte ma lui non la sta neanche a sentire. Grazie! Io se fossi in te continuerei per la strada dell’arte. So cosa significa guardare il cielo e trovare l’ispirazione per qualcosa di grande. Il quadro bellissimo che l’immaginazione disegna si amplifica sempre di più e questo ti farà vivere con il senso dello spazio e della libertà. Si può fare questo ai figli? Anche se sono genitori non hanno il diritto di farti fare quello che vogliono loro! Specialmente se per certe cose non si è portati, anzi si è negati. È un gesto crudele che non si può sentire! Sei molto giovane ma hai le idee molto chiare, un carattere concreto, immerso nel presente e nel futuro, che adora la sua arte in tutte le sue forme, forme che si inseriscono in un contesto di un futuro vivo, aperto, e che nessun universo sbarrerà mai le porte! Insisti e parla con la preside della tua scuola, il professore e la preside riusciranno senza alcun dubbio a convincerlo; a meno che tuo padre non sia una di quelle persone ottuse che quando vedono qualcuno scappano. Ciao! Fammi sapere. 20/03/2023 Sono S. Nata 45 anni fa sotto il segno dell’Acquario. Vorrei ascoltare un tuo parere circa la mia vita, viviamo in quattro: mio marito, io e i miei due figli maschi. Io cerco sempre di mantenere unita la famiglia, ma per me non puoi immaginare quanto sia difficile; vanno tutti di fretta, sempre a testa in giù, non sono più disponobili al dialogo, domina un clima di tensione, indisponibilità e indifferenza nei miei riguardi, tutti e tre. Dimmi come faccio a non sentirmi avvilita, inutile, insomma non riesco più a stare lì con loro, cerco sempre di uscire perché quando mi ritrovo in quella casa insieme a loro giuro che vorrei incontrare un altro uomo per andarmene per sempre senza lasciare traccia. Dimmi tu da che parte devo stare? Dalla mia o continuare così come dei robot senza un’anima? Grazie! Non dico che questa situazione l’abbia creata tu, ma io credo che tu l’abbia alimentata. Quando si lavora tanto per la famiglia e ti fai trattare così, la colpa, mia cara non è soltanto la loro, ma è anche tua perché non hai indagato , non hai lottato per sentirti di più vicino a loro, meglio litigare che ignorarsi, non credi? Non vedi che ti sei arretrata, ti sei lasciata passare tutto davanti agli occhi fingendo di essere tu la vittima. Nessun interesse per lo stato d’animo dei tuoi familiari; non sarà che indipendentemente da quello che appare in casa tua, nel tuo profondo tu non trova una scusa per andartene o per ricominciare una nuova vita con un altro uomo? Pensaci, non lo escluderei, se è questo che vuoi fai senza inscenare questi comportamenti strani della tua famiglia se non hai mai provato a lottare per tenertela! Elena L.
Marzo 1, 2023 LA NOSTRA SALUTE admin LA NOSTRA SALUTE RISPOSTE AI LETTORI QUARANTADUE 133ESIMA PARTE 01/03/2023 Ci sono persone affette da stipsi ostinata che non trovano nessun prodotto efficace per sconfiggerla. Oltre alle erbe che ci hai fatto vedere nelle tisane, ne hai scoperto altre di nuove che possano coadiuvare questa patologia? Alessandra e Giovanni Se cerchiamo di coadiuvare la stipsi con le erbe non si ricava nulla, si dovrebbe trovare la medicina o una tisana efficace per poter guarire questo disturbo fastidioso. Prima di tutto secondo i medici dicono che bisognerebbe aiutarsi con l’alimentazione, sia per chi soffre di stipsi ostinata e di colon irritabile. Poi sì con le tisane o i purganti, questi ultimi non bisognerà abusarne per non creare assuefazione. Oltre alla senna c’è anche un’altra erba di origine messicana chiamata “Gialappa” si trova nelle erboristerie già dosata in tisana o in capsule. Il suo nome latino è Exogonium purga della famiglia delle Convolvulacee. Originaria appunto del Messico e delle Ande, coltivata in tutta l’America centro-meridionale. Si tratta di un’erba perenne con un fusto liscio, ha le foglie cordiformi (non è quella della foto sopra) e fiori campanulati di color rosa. I tuberi, contengono vari principi attivi resinosi di struttura glucosidica, tra cui la convolvulina, costituiscono una droga che si chiama come la pianta “Gialappa”. Un tempo la usavano come purgante drastico proprio contro la stipsi ostinata; si dice che fosse molto efficace perché è anche un decongestionante nell’ipertensione e negli edemi generalizzati. 06/03/2023 La fragilità ossea, è collegata anche con la fragilità capillare o ai vasi arteriosi e venosi? Marco di Patty No, non sempre, si puo essere affetti da fragilità ossea e cioè quando le ossa vanno incontro a un processo di decalceficazione o per senescenza o per uno stato di carenza transitorio come la gravidanza o per carenza di vitamina D. La fragilità capillare, dei vasi arteriosi o venosi, questo è un sintomo comune a diversi stati patologici in cui i capillari e i piccoli vasi si rompono con facilità a seguito di trumi o nelle malattie emorragiche, nelle disvitaminosi da carenza di vitamine K, P, C oppure pluricarenziali nelle gravi sufficienze epatiche e in alcune tossicosi endogene ed esogene. Queste patologie se prese in tempo possoo guarire completamente. Elena L. È vero che se assumiamo troppe vitamine possono accumularsi nei tessuti determinando stati di ipervitaminosi? Marco di Patty Sì, è vero, però non tutte. Le vitamine vengono classificate in due gruppi, in rapporto alla loro solubilità in acqua (vitamine idrosolubili) o nei grassi (vitamine liposolubili). Queste ultime sì, che tendono ad accumularsi nei tessuti e possono dare ipervitaminosi, e sono: Vitamina A, D, E, K. Ma la carenza di una determinata vitamina provoca l’avitaminosi, ma più significativo è il fatto che possono insorgere manifestazioni patologiche derivanti da un insufficiente o non equilibrato apporto vitaminico, come ad esempio l’arresto della crescita nei soggetti giovani, l’anoressia, la comparsa di disturbi digestivi, perdita di peso, la ridotta resistenza dell’organismo alle infezioni e agli agenti tossici e lo scadimento delle condizioni generali. Elena L. 08/03/2023 Mi parleresti del “Bioritmo” Grazie! Marco di Patty Il Bioritmo è un’alternanza, una successione sistematica di attività biologiche che si ripetono ciclicamente, in stretto rapporto con i naturali periodi astronomici e geofisici. Con ritmo giornaliero o quasi si svolgono numerosi processi fisiologici e biochimici nell’uomo, negli animali , oltre a un’infinita varietà di fenomeni biologici che interessano direttamente la vita degli insetti, dei pesci, degli uccelli ecc. I bioritmi vengono in genere considerati una forma di adattamento all’habitat naturale come gli organismi viventi attuano come espressione di caratteri iscritti nel patrimonio genetico e trasmessi per via ereditaria. nell’uomo si osserva un andamento ciclico di alcuni parametri fisiologicile cui variazioni sono talmente compenetrate nelle abitudini da non essere quasi percepite. Si possono citare come esempio di atività fisiologiche periodiche l’intensità delle percezioni sensoriali (sensibilità gustativa, la capacità di memorizzare, il quadro elettroencefalografico, la velocità di reazione agli stimoli, la funzione respiratoria e circolatoria, la sintesi e la secrezione degli ormoni, la composizione del sangue, ecc. Altri periodismi, come il ritmo sonno-veglia, non soltanto vengono percepiti normalmente, ma con la loro estrema regolarità forniscono all’organismo la principale nozione del tempo. Negli anni passati, con il progressivo affinamento dei metodi di indagine biologica, è stato possibile dimostrare una periodicità a livello di singole strutture o funzioni cellulari, quali il metabolismo delle proteine, la biosintesi degli acidi nucleici, le condizioni di permeabilità della membrana cellulare, i cambiamenti del volume nucleare. Queste acquisizioni hanno fornito un contributo di grande importanza alla medicina, specie nei settori aeronautico e spaziale, nel campo della tossicologia industriale e della medicina del lavoro. Elena L. 11/03/2023 Marco di Patty Mi parleresti ancora delle vitamne? Perché le vitamine sono classificate con le lettere dell’alfabeto? Come ad esempio A,B,C, ecc. Grazie! Elena La nomenclatura tradizionale delle vitamine, basata sulle lettere dell’alfabeto, è ancora molto usata sebbene una commissione internazionale abbia stabilito i termini di denominazione scientifica ufficiale delle diverse vitamine. Come il dosaggio, un tempo era definito in unità biologiche, oggi è determinato in unità di peso, fatta eccezione per le vitamine A e D, questo perché ormai è nota la struttura chimica delle varie vitamine, come quelle dei gruppi A, D, E e lacido ascorbico, sono composti ternari, costituiti da carbonio, idrogeno e ossigeno, altre vitaminecome quelle del gruppo P, la B2, e la b6, sono composti quaternari, costituiti da carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto. Altre ancora come la vitamina B1, che presenta accanto ai quattro precedenti elementi lo zolfo, sono composti quinari. La struttura della vitamina B12 è tipica perché è l’unica nella quale compaia un elemento metallico, il cobalto. Un tempo le vitamine venivano estratte dai materiali naturali che ne sono ricchi, ma questa produzione è molto complicata e anche costosa, per cui è stata gradualmente soppiantata nella produzione industriale delle vitamine con metodi di sintesi totale o parziale. Nei metodi di sintesi totale, con cui si produce la maggior parte delle vitamine, la molecola della vitamina viene costruita da molecole più semplici ottenute sempre artificialmente. Nwei metodi di sintesi parziale invece la molecola della vitamina viene ottenuta modificando la molecola di composti naturali facilmente accessibili e di struttura chimica simile a quella della vitamina richiesta. Così la vitamina D viene prodotta dall’ergosterolo, uno sterolo estratto dai lieviti, l’acido ascorbico viene prodotto partendo dal glucosio ottenuto per idrolisi dall’amido di patate e di mais. La vitamina B12 viene ottenuta per fermentazione, estraendola dai brodi di coltura dello Streptomyces griseus che la produce abbontantemente. Le funzioni svolte dalle vitamine nell’organismo ovviamente variano da un composto all’altro. 13/03/2023 Marco di Patty Una conoscente mia e di mamma soffre di “malcaduco” o di crisi epilettiche, credi che un giorno guarirà? Elena Tutto dipende dalle varie forme di questa patologia. Questa patologia è un’alterazione dell’attività bioelettrica cerebrale, consistente in turbe parossistiche che tendono a ripetersi episodicamente, accompagnate da diversi fenomeni motori, sensoriali, vegetativi ecc. Si distinguono una epilessia idiopatica da un’altra sintomatica. Nella prima la predisposizione alle crisi è presumibilmente costituzionale, mentre nella seconda è secondaria a lesioni di varia natura. Clinicamente si distinguono un’epilessia generalizzata, in cui la sofferenza interessa tutte le zone corticali, da una parziale, in cui la sofferenza è localizzata in un numero ristretto di aree. L’epilessia psicomotrice fa parte di quelle parziali legata ad una sofferenza del lobo temporale. Nell’epilessia generalizzata si distingue in grande male e piccolo male: La crisi di grande male ha inizio con una fase tonica, clonica, in cui si ha arresto del respiro, con perdita di conoscenza e caduta a terra. Dopo mezzo minuto si passa alla fase clonica con scosse cloniche dei muscoli del volto e degli arti. Subito dopo il paziente entre in stato di coma o meglio dire stato comatoso cil più tipche riemergerà dopo una decina di minuti. Questa crisi può essere preceduta da uno stato particolare, detto aura, in cui possono essere presenti fenomeni motori come allucinazioni, ecc. Nel cosiddetto piccolo male invece di possono distinguere una grande varietà di sintomi: il più tipico è la breve perdita di coscienza di alcuni secondi in cui il soggetto non ha più alcun ricordo. Anche in questo piccolo male si possono avere scosse muscolare con crisi acinetiche, con improvvisa perdita del tono muscolare e anche con la caduta a terra, a è nche la narcosia parossistica, con improvvise cadute nel sonno, ecc. La sintomatologia più tipica di questa malattia parziale è data dalla crisi Jecksoniane. Si hanno crisi Jecksoniane motorie e alterazioni della sensibilitàlesioni nella circonvoluzione frontale prerolandica, costituite da scosse cloniche in gruppi muscolari limitati controlaterali; e crisi jecksoniane sensoriali, con lesione nella circonvoluzione parietale postrolandica in regioni corporee controlaterali. I sintomi dell’epilessia parziale si possono avere anche allucinazioni, crisi vegetative ecc. In questo caso il soggetto conserva una perfetta coscienza. Nell’epilessia psicomotoria, si ha la presenza di automatismi motori, più o meno complessi, e un notevole abbassamento del livello di coscienza e uno stato confusionale. Per la guarigione da questa malattia siamo ancora non si dice in alto mare, ma a oggi non esiste un solo farmaco specifico per debellare l’epilessia, ma ci si può curare con costanza e determinazione arrivando a dei risultati quasi del tuttonormali. L’importante sarebbe prevenire gli attacchi tramite elettroencefalogramma. 18/03/2023 A quale età si manifesta la sclerodermia? O non ha eta? Marco e Patty Questa patologia è caratterizzata da indurimento della pelle con sclerosi progressiva del collagene, portando molte limitazioni funzionali in molti apparati ed organi. Sembra che l’eziopatogenesi sia immunitaria; questa patologia appartiene alle malattie del collagene o collageno. Attraverso a molte e varie manifestazioni tutto fa pensare di distinguere una forma generalizzata e una circoscritta. La prima solitamente ha un decorso progressivo: spesso preceduta da disturbi circolatori come il morbo di Reynaud, inizia alle dita con sclerodattilia, retrazioni e poi mani ad artiglio. Le sedi più colpite sono il viso, che assume un aspetto malaticcio per l’anemia determinata appunto dall’ostacolato movimento delle palpebre, delle labra e della lingua. Il collo, il torace con disturbi della respirazione, con la cute che in un primo tempo diventa edematosa, poi sclerotica e tesa, aderente ai piani ossei; i muscoli con notevoli disturbi viscerali, come disfagia, afonia, stenosi esofagea, ecc. L’apparatom respiratorio, il cuore, le arterie, lo shelettro che va incontro alla decalcificazione ecc. La forma circoscritta ha un decorso più benigno e diverse manifestazioni cutanee. Elena L.
Febbraio 28, 2023 RICETTE DI CUCINA articoli 400 admin LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOSESSANTATREESIMA PARTE 28/02/2023 IN CUCINA CON AMORE E CON FEDERICA Elena Iniziamo l’articolo con un altro piatto di ravioli, ovviamente sempre nuovi; questi che presentiamo oggi sono al broccolo romano, gorgonzola, e ricotta di capra. Hanno un gusto particolare e buonissimo. RAVIOLI AL CAVOLO ROMANO GORGONZOLA E RICOTTA DI CAPRA Ingredienti: due uova, farina o semola per pasta fresca, colorante di spinaci, sale, pepe. Per ilripieno: cavolo romano, gorgonzola, ricotta di capre, parmigiano reggiano, pepe, tabasco, rosmarino, funghi porcini, scalogno, olio extra vergine d’oliva, brodo. Esecuzione: incominciamo con il puLire e cuocere il cavolo, poi lo tagliamo a piccoli pezzetti, lo mettiamo in una terrina con la ricotta e il gorgonzola, il parmigiano, sale, pepe, tabasco. Amalgamiamo bene il tutto e lasciamo riposare. Intanto impastiamo uova, farine e sale, lasciamo riposare l’impasto per 30 minuti e nel frattempo faremo il condimento: trifoliamo i porcini con olio, sale, pepe, scalogno; poi metteremo tutto nel mixer e frulliamo, se risulterà troppo liquido aggiungiamo olio se fosse il contrario, metteremo il brodo. Adesso in 5 minuti tiriamo la sfoglia e mettiamo il ripieno nei ravioli, li copriamo e li taglieremo quasi tutti uguali; l’acqua bolle, mettiamo il sale, caliamo i ravioli, li scoliamo e li adageremo nella casseruola del ripieno. Mantechiamo e aggiungiamo una manciata di parmigiano. Federica Buonissimi! Di una particolarità buonissima! 01/03/2023 Elena In una giornata fredda come questa un piatto caldo è quello che ci vuole, ad esempio la trippa coi fagioli fatta il giorno prima; un piatto buono saporito e avvolgente. FAGIOLI E TRIPPA Ingredienti: brodo vegetale, trippa, aceto forte di vino bianco, fagioli borlotti, conserva di pomodoro fatta in casa, vino rosso, sedano prezzemolo, carote, scalogni 2, origano, nepetella, alloro, basilico, noce moscata o macis, sale, pepe, un peperoncino, olio extra vergine d’oliva, rosmarino. Esecuzione: laviamo bene la trippa, la tagliamo a striscioline, poi la mettiamo in ammollo con acqua e aceto forte. Nel frattempo facciamo cuocere i fagioli, con rosmarino e poco sale. Adesso cambiamo acqua e aceto alla trippa e la facciamo bollire per un’ora. Intanto facciamo un trito di verdure: scalogni, sedano, carote, erbe aromatiche tutte quelle elencate sopra, poi scoliamo la trippa e facciamo rosolare le verdure tritate in poco olio, aggiungiamo la trippa, la sfumiamo col vino, aggiungiamo le erbe e spezie, la conserva di pomodoro, il brodo e lasciamo cuocere per altre due ore (meglio se si ha la stufa a legna) piano piano in modo che si cuocia bene. Quando la trippa avrà raggiunto la giusta consistenza, sarà quasi cotta, caliamo i fagioli e li lasciamo amalgamare bollendo ancora un po’ piano piano per circa venti minuti; dopo di che la trippa sarebbe pronta da gustare, meglio se mangiata il giorno seguente. Federica A me la trippa fatta con i fagioli o i ceci come fai tu la mangerei anche d’estate. 02/03/2023 Elena Oggi invece presenteremo due contorni: finocchi in tritura e melanzane al forno. Entrambi questi piatti sono buonissimi. MELANZANE AL FORNO E FINOCCHI IN TRITURA FINOCCHI IN TRITURA Ingredienti: finocchi, melanzane, origano, latte, crescenza, aglio fresco, un uovo, parmigiano reggiano, noce moscata, olio extra vergine d’oliva, sale, pepe, rosmarino. Esecuzione: s’incomincia dalle melanzane perchè devono restare sotto sale per un’ora. Si lavano bene, si asciugano e si tagliano in linea orizzontale creando delle fette spesse due cm circa. Si stendono sopra a un’asse di legno, si salano e si lasciano riposare per un’ora. Nel frattempo laviamo e tagliamo i finocchi, li adagiamo in una casseruola con noce moscata, sale, pepe, un ciuffo di rosmarino, latte; si mettono a cuocere a fuoco basso pe 10 minuti circa o affinché avremo trovato la giusta cottura. Una volta spento il fuoco, li lasciamo leggermente intiepidire, intanto facciamo la tritura sbattendo un uovo, un pizzico di sale, e quattro cucchiai di parmigiano grattugiato; mescoliamo bene il tutto a crema, poi lo verseremo dentro la casseruola dei finocchi, allungando la crema con un poco di brodo, mescoliamo bene e i finocchi sono pronti da servire. Ora torniamo alle melanzane, le squotiamo dall’acqua di vegetazione, le spennelliamo con l’olio, le pepiamo, e le cuoceremo 10 minuti in forno a 180° . Un volta tolte dal forno spalmiamo sopra le melanzane un trito di aglio e di origano freschi, infine mentre sono ancora calde ci metteremo sopra anche una cucchiaiata di crescenza. Serviamo ancora calde. Federica Buoni questi due contorni, sfiziosi. 03/03/2023 Elena Era molto tempo che non cucinavo i rigatoni con l’anatra, li ho fatti ancora più buoni. RIGATONI ALL’ANATRA Ingredienti: rigatoni, petto di anatra, malvasia, sale, pepe, tabasco, conserva di pomodoro fatta in casa, scalogno, rosmarino, timo, aglio, salvia, ginepro, cumino, oli extra vergine d’oliva, parmigiano reggiano, basilico. Esecuzione: incominciamo col cucinare il petto d’anatra, facendolo rosolare dalla parte dove ho lasciato un velo di pelle, lo rosoliamo da ambo le parti. Sfumiamo con la malvasia poi mettiamo due spicchi di aglio, la salvia, rosmarino, il cumino, sale, pepe, un po’ di tabasco e un po’ di brodo. Lasciamo cuocere per un’ora a calore moderato, lasciamo intiepidire la carne e poi la tagliamo a strisce larghe un cm e ricaviamo dei cubettini di un cm per uno circa. Intanto abbiamo fatto bollire il ragù di pomodoro con il ginepro, e il basilico, ora amalgamiamo bene i cubetti di anatra al sugo, infine versiamo qualche giro di olio. Caliamo la pasta, la scoleremo al dente e la verseremo nella casseruola del ragù, mantechiamo bene e a fuoco spento mettiamo un bel giro di parmigiano. E il piatto è pronto da servire. Federica Che buono! Si sentiva il profumo del ragù fino a casa mia! Elena Esagerata! 04/03/2023 Elena Io d’estate riesco a congelare frutta fresca e verdure, ho conservato le ciliege, le albicocche e le pesche per fare i dolci, Questo dolce al cucchiaio è un elisir di cioccolato all’amaretto con crema di albicocche e pesche bianche; hanno un sapore che sembrano appena colte. ELISIR DI CIOCCOLATO E FRUTTA ESTIVA CON BISCOTTONI CASERECCI Ingredienti per le creme: 300 ml di latte, composto di cioccolato all’amaretto, essenza di amaretto, zucchero, amido di mais. Succo di albicocche e pesche bianche conservate in freezer con lo zucchero, amido di mais. Ingredienti per i biscotti caserecci: 80 di burro, 120 g di zucchero semolato, 100 g di frutta secca mista tostata (mandorle, nocciole, arachidi, noci americane, due uova, un bicchierino di rum, 250 g di farina per dolci già lievitata, zucchero a velo vanigliato. Esecuzione: in una casseruola piccola versiamo il composto del cioccolato all’amaretto, l’essenza di amaretto, lo zucchero, l’amido di mais e mescoliamo il tutto; ora versiamo il latte bollente e finiamo di addensare sulla fiamma. Quando il composto sarà pronto lo versiamo in una ciotola, la copriamo con un pezzo di pellicola o di carta da forno. Adesso facciamo la seconda crema frullando la frutta, poi versiamo il succo in una casseruola e la mettiamo a riscaldare sul fuoco; nell’altra casseruola mettere un poco di zucchero q.b., e amido di mais, mescoliamo il tutto e piano piano diluiremo il composto con poco succo e poi una volta amalgamato bene lo versiamo tutto e lo facciamo addensare fino ai primi bollori. Comporre i bicchieri e cospargere qualche goccia o scaglia di cioccolato. Consumare con i biscotti. Esecuzione dei biscotti: mescolare insieme lo zucchero con il burro, sbattere a crema le uova, unirle al composto insieme al rum, la frutta secca passata al tritatutto, infine la farina. Amalgamare bene gli ingredienti e dare forma preferita ai biscotti. Il composto non deve essere troppo denso. Infornare a 180° per 10 minuti; togliere i biscotti dal forno, lasciarli intiepidire e metterli ancora a 180° per altri 10 minuti. Spolverizzare con lo zucchero a velo. Federica Che sapori però! Meravigliosi! 06/03/2023 Elena Anche oggi presento un piatto di gnocchi nuovi, sono fatti con la farina di mais conditi con fonduta di emmentaler. Buonissimi! GNOCCHI ALLA FARINA DI MAIS Ingredienti per 5 persone: due litri di acqua, sale q.b., 500 g di farina di mais, noce moscata (metà) alloro 3 foglie, farina “00”. Per il condimento: cipollotti, olioextra vergine d’oliva, sale, pepe, emmentaler 100 g, latte q.b., parmigiano reggiano, rosmarino, origano. Esecuzione: appena l’acqua salata bolle caliamo la farina a pioggia, e mesoliamo con la frusta per non fare grumi. Poi cuocerla a fuoco lento per 40 minuti; a cottura ultimata incorporare la noce moscata e l’alloro. Versiamo la polenta dentro un recipiente piano oppure sopra un tagliere, in modo che s’intiepidisca in fretta. Adesso ci infariniamo bene le mani, prendiamo un po’ di polenta e facciamo delle palline di questa dimensione (vedi foto), le infariniamo e le disponiamo sopra un piano di legno. Ora facciamo soffriggere in poco olio i cipollotti tagliati sottili, in una padella larga, aggiungiamo la crema di formaggio che abbiamo fatto in precedenza, e mettiamo gli gnocchi stesi ad amalgamare nella crema , alziamo la fiamma per un minuto, poi sgegniamo e spolverizziamo di pepe, origano e parmigiano grattugiato. Federica Che bontà! Come faccio a dire che qualcosa non è risultato buono? Se non è vero? Anche questi sono divini! Elena Grazie, sono ancora più buoni con un ragù ai funghi porcini; o con il ragù di salsiccia ecc.
Febbraio 27, 2023 VARIE E RISPOSTE AI LETTORI admin DIALOGANDO CON VOI 27/02/2023 Marco di Patty Ritornando ancora sulla letteratura e storia, dimmi che cos’è “Marzo 1821”? Sono dei sonetti o è un’opera di A. Manzoni? Elena Il Marzo 1821 è un’ode che il Manzoni compose durante giorni tumultuosi ed eroici, per l’entusiasmo sollevato dallo scopio dei moti liberali in Piemonte il 10 marzo 1821, ma che non pubblicò a causa del precipitare degli eventi. Il componimento fu stampato a Milano nel 1848 insieme al frammento “Il Proclama di Rimini” che era stato composto nel 1815. All’Ode marzo 1821 è premessa la dedica ” Alla illustre memoria di Teodoro Koerner poeta e soldato dell’indipendenza germanica, morto sul campo di Lipsia il giorno 18 ottobre 1813, nome caro a tutti i popoli che combatterono per difendere o per riconquistare una patria. In Marzo 1821 il cristianesimo del Manzoni assume la sua significazione politica: egli mostra infatti come la prima rivendicazione degli uomini la libertà sia stata operata da Cristo, e come non sia possibile chiamarsi cristiani se si opprimono i popoli. Il liberalismo, nato dalla rivoluzione francese, ritrova per Manzoni la sua origine e la sua giustificazione nel Cristianesimo, e diventa così legge universale: la libertà, condizione essenziale su cui si fonda la salvezza del cristiano ancor prima dell’attività politica, non fu data in privilegio ad alcuni e negata ad altri popoli, e non può per questo motivo, essere valida la ragione della forza. Il dio che guidò il popolo d’Israele attraverso il deserto e il mar Rosso, quello stesso Dio che esaudì le preghiere dei popoli germanici quando erano oppressi, non poteva restar sordo alla voce degli italiani oppressi di ieri che sono divenuti oppressori, per questo fatto solo si sono resi nemici di Dio e hanno tradito un patto che è valido per tutti i tempi e per tutti i luoghi. 28/02/2023 Dal 1820 al 1822 il Manzoni però scrisse una tragedia in 5 atti “Adelchi” dove si narra la drammatica fine del dominio dei Longobardi in Italia per opera del re dei franchi carlo Magno, invocato dal papa Adriano I, scende in Italia, dopo aver ripudiato la moglie Ermengarda, figlia del re dei Longobardi desiderio e sorella del valoroso e generoso Adelchi; dopo che invano l’esercito franco ha cercato di attraversare il valico situato tra le montagne alpine che segnavano il confine tra i due regni, CarloMagno riesce a sorprendere alle spalle l’esercito longobardo col provvidenziale aiuto del diacono Martino, e successivamente espugna una ad una le città nelle quali sono andati a chiudersi Desiderio Adelchi e i pochi duchi rimasti fedeli. L’infelice Ermengarda, che , malgrado la terribile offesa ricevuta, è ancora innamorata del marito carlo, si spegne, consunta dal dolore, nel monastero di Brescia, prima che la città cadesse nelle mani dei Franchi. La tragedia si conclude con la morte di Adelchi dinnanzi allo sguardo fatto pietoso di Carlo e a quello di desiderio fatto prigioniero. Nel giardino del monastero di San Salvatore, a Brescia, dove Ermengarda, figlia di desiderio e sorella di Adelchi, si è ritirata, in cerca della pace dello spirito che non riesce a trovare, innamorata ancora del marito Carlo Magno che per ragioni di stato l’ha ripudiata. Ermengarda muore dal dolore, mentre il regno longobardo crolla sotto i colpi dei Franchi vittoriosi. Ma la vicenda terrena della sventurata donna perde le sue caratteristiche di concretezza e di contingenza per innalzarsi su un piano ideale, quello per dirla col Manzoni, della “provida sventura”. 07/03/2023 Marco di Patty Sai che dopo tutto quello che mi hai insegnato per difendermi dai miei compagni un po’ scemi, adesso sono loro che hanno paura di me. Grazie! Elena L’importante è che tu non alza mai le mani prima di loro; sei diventato forte proprio per questo motivo, non hai mai abusato di quello che sapevi , questo ti ha reso sicuro di te e ancora più forte, loro lo avvertono, prima di avvicinarsi ancora con prepotenza ci penseranno non una ma dieci volte! Ma se fosse necessario picchia forte! 09/03/2023 Marco di Patty Sto imparando le poesie anche di Salvatore Quasimodo, sai che però ci sono dei versi che non riesco a capire perfettamente, per esempio: “Non sono triste nel Nord, non sono in pace con me, molti mi devono lacrime da uomo a uomo”. Me la scrivi? Grazie! Elena Lui non è in pace con se stesso perché molte persone l’hanno fatto soffrire e non gli hanno mai chiesto scusa. LETTERA ALLA MADRE (prosa) Spinto dall’angoscia per la madre malata il poeta decide di rispondere ad una delle sue lettere. Inizia parlando del paese in cui vive, delle nebbie, del fiume burrascoso e degli alberi bruciati dalla neve. Non è triste nel Nord, ma non si sente in pace con se stesso per le amarezze subite dagli altri; ma dice anche che non si aspetta che qualcuno gli chieda perdono (anche allora c’era molta ignoranza e cattiveria). Poi pensa alla madre malata, a lei che ha sempre vissuto nella povertà come tutte le madri dei poeti, ma ricca di amore per i suoi figli lontani. Immagina che lei risponda alle sue parole, e con un lampo di gioia negli occhi si ricorda di quel ragazzo che fuggì di casa portando con sé solo i suoi versi e il suo buon cuore. Egli ricorda con nostalgia quella notte in cui lasciò quel grigio scalo dei treni e se ne andò dal suo paese del Sud. Ringrazia la madre per avergli dato quell’ironia che lo salvò da cose molto più gravi; ma è addolorato per non averle mai scritto e implora la morte di non varcare la soglia e il cuore di lei. Ma a questa preghiera nessuno risponderà; le manda un ultimo addio e con un filo di rassegnazione pensa che la morte a volte toglie la sofferenza e dalle ingiustizie che la vita ci assegna. Elena Lasagna 10/03/2023 Marco Bellissima anche quella “Ed è subito sera”. Così bresve ma così intensa! Misteriosa e anche non facile da capire del tutto, o sbaglio? Elena Sai cosa c’è? La poesia in sé non è difficile da capire, ma ci si può confondere perché ognuno la interpreta a modo suo; dovresti concentrarti solo sulla poesia, a quello che provi nel pensarla. “ED È SUBITO SERA” Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. di Salvatore Quasimodo PROSA Questa poesia elegante e raffinata esprime l’amore, il rimpianto delle cose perdute e il tormrnto del dolore umano. La disperata condizione umana che si risolve nella solitudine dell’individuo che cerca di vivere e di amare, ma che non ha tempo di vedere neppure quanto la sua vita possa offrire, è sintetizzata in modo ineguagliabile in questa che, più che una poesia, si potrebbe meglio definire una intuizione folgorante, racchiusa e quasi imprigionata nel corso di tre versi. Le parole assumono in questo caso, tutta una particolare concretezza e sembrano voler veramente abbracciare il mondo. Elena L.
Febbraio 21, 2023 DIALOGANDO CON VOI admin DIALOGANDO CON VOI 21/02/2023 Marco e Patty Dovrai rispondere ad alcune signore molto insoddisfatte delle suocere. Te la senti? Ma niente nomi. Elena Certo! Lo farò con empatia cercando il giusto da ambedue le parti. Prima domanda: mia suocera non mi ha mai aiutato economicamente, abbiamo cresciuto i figli da soli, ma che suoceri sono? Elena Ti sei mai chiesta come faceva tua suocera a tirare avanti da sola? Ma che figlio e nuora siete stati? 2) Ah! Queste suocere, se non ci fossero si starebbe meglio! Elena Anche le suocere potrebbero pensare così delle nuore come te! 3) Credo che mia suocera non mi abbia mai voluto bene, è tirchia come un pidocchio! Elena Io penso che tu di tua suocera abbia voluto bene solo al suo bancomat! 4) Mia suocera vive da sola in una grande casa, mentre io e suo figlio viviamo in un mini appartamento in città; se mai provasse un briciolo d’amore per noi, come dice, ci lascierebbe la casa libera e si ritirerebbe in una casa di riposo con i suoi coetanei, sono tanti quelli della sua età che hanno rinunciato a tutto per i figli! Elena Ma voi chi siete? Figli del diavolo? Oppure parenti serpenti? O Gran Torino? Marco Appena ne raccoglierò ancora te le mostrerò. Elena Ok. 22/02/2023 Dott. Robert e Linda Che cosa pensi della legge italiana che approva la quota di legittima rilasciata dai genitori nei confronti dei figli, prima o dopo la loro morte? Elena Per me questa legge non dovrebbe esistere, perché impedisce a molti genitori delusi dei figli di lasciare i loro beni a chi credono che se li meriti davvero. Di solito i genitori lavorano, sacrificandosi una vita per crescere i loro figli con tutto l’amore possibile che hanno dentro; molti di loro sono soddisfatti dei figli e lasciano loro in eredità tutto ciò che rimane dei propri beni, senza battere ciglio. Ma pensiamo a quelli che li hanno cresciuti con l0 stesso amore, ma hanno avuto la disgrazia di crescere dei figli bastardi che non hanno mai lavorato ma hanno sempre vissuto sulle loro spalle, senza nemmeno chiedersi se stavano bene o male, anzi andavano a trovarli solo per controllare cosa c’era rimasto. Quei genitori abrebbero il diritto di esaudire il loro sogno: quello di non lasciare nulla al o ai figli! Ecco perché sono contraria alla legge di legittima. Marco di Patty Ne ho un’altra di cose da risolvere, senti questa: se un figlio prima di sposarsi lavora per 10 anni e lo stipendio lo lascia al padre per la gestione della famiglia, e poi se ne va; con quei soldi i genitori si comprano una casa, mentre la sorella sposata pure lei, non ha mai lavorato ma ha sempre percepito uno stipendio dalla famiglia. Ora che i genitori sono morti, ti sembra giusto che ci sia da dividere in parti uguali se uno ha portato i soldi a casa, mentre l’altra li usava per lei? Un genitore non dovrebbe lasciare uno scritto per il quieto vivere di entrambi i figli e per vivere nel giusto? Elena C’è sempre quella quota di legittima lì che dà fastidio a molti. Però bisognerebbe avere un cuore e un anima, non solo parlare con il cervello, che quando si tratta di eredità molti cervelli funzionano poco. Ma bisognerebbe anche rispettare le volontà dei defunti. Vanno bene i soldi, ma il buon senso dov’è? Come si fa ad elemosinare denaro da un fratello quando sai che ti hanno mantenuto sempre, lui compreso! Che cosa hai fatto per meritarti metà della casa e tutto il resto? Non hai mai fatto un… 26/02/2023 Marco di Patty E di questa cosa ne pensi? Ci sono due persone sposate da molto tempo, circa da vent’anni, lui ha una vita parallela e un altro figlio; porta la compagna al ristorante quasi tutte le settimane ma non paga gli affitti, sia della prima moglie che della sua compagna. Sono andati dall’avvocato con la scusa che le case sono ormai quasi fatiscenti, e non possono pagare l’affitto perché quei posti non meritano. Ti sembra giusto tutto questo? Che loro continuino a vivere lì sprezzando i locali, quando l’umidità che lamentano l’hanno creata loro con la non curanza delle case, il non aprire mai le finestre neanche d’estate; se la casa a loro non sta bene perché non se ne vanno? Te lo dico io il perché! Perché tutto questo l’hanno pianificato insieme per non pagare. Elena Può darsi che tu abbia ragione, ma se invece fosse vero che l’affitto è inadeguato per quelle case? Però a pensarci bene, se fossero onesti se ne andrebbero e le case verrebbero ristrutturate. Il motivo è che certa gente pur di non pagare e di vivere sulle spalle altrui fanno davvero l’impossibile, farebbero prima a vivere con onestà e giustizia. Comunque non è giusto che qualcuno s’impossessi delle abitazioni degli altri senza pagare niente; sai quanti sacrifici avranno fatto per acquistare quegli appartamenti? C’è gente che ha sempre lavorato sette giorni a settimana, mai fatto un giorno di vacanza e poi è ripagata in questa maniera; io spero che ci sia un giudice che riesca a trovare un appiglio per mandarli via da lì altrimenti quel poveruomo si logorerà il fegato. 28/02/2023 Marco di Patty Senti anche questa: se tu scoprissi che tuo padre è stato un pedofilo, tua madre lo seppe dopo molti anni di matrimonio ma non lo disse mai a nessuno, nonostante sapesse chi era la vittima, tu li perdoneresti? Elena Tenere segreta una cosa così è molto grave, certa gente non la capisco proprio. Però anche sua madre! Se sapeva chi era la vittima secondo me avrebbe dovuto scusarsi con quella famiglia! E non fingere che i colpevoli o i poco giusti fossero chi aveva subito e non ha potuto difendersi perché in famiglia non c’era il padre, ma soltanto una madre che tirava avanti a stenti. È facile così per chi ha commesso reati e non ha mai pagato! Per me è difficile dirti che non saprei perdonare un padre, perché mio padre per me era ed è un santo, ma entrare in empatia con i figli di questi genitori è altrettanto difficile perché se non farei mai del male a mio padre come posso pensare che un figlio denunci un genitore; però non saprei nemmeno tacere una cosa così grande e lasciare che paghino degli innocenti, di questo ne sono altrettanto sicura. 01/03/2023 Marco e Patty Sposeresti un uomo divorziato con due figli viziati? Sai che la parola “viziato” fa paura a molti, e con ragione perché molti facendo questo passo si sono rovinati la vita. Elena Io credo di essere generosa, ma entrando in empatia con queste persone che hanno dei figli viziati e magari gli stipendi non bastano mai per nessuno, io ti giuro che non resterei lì più di tanto. Non è bello lavorare ed essere sempre col conto in rosso a causa di figli viziati che non hanno voglia di lavorare ed hanno idee grandi più di quello che riescono a meritarsi. Essere comprensivi, generosi e dare una mano sì ma lasciare che ti portino via anche le braccia quello no! Sarebbe come se ti arrampicassi sopra una scala e gli scalini sopra scendessero ogni volta che muovi un passo! Tutti abbiamo il diritto di vivere e di esaudire i nostri sogni ma non con le fatiche altrui! 02/03/2023 Marco e Patty Cosa ne pensi di quelle due ragazzine che hanno fatto del male alla loro compagna di scuola ? Per invidia? Elena Sono su una brutta strada, è stata una cosa molto grave ma secondo me sono recuperabili. Tu pensa quante persone sono vittime ogni giorno di atti insani da parte di vicini di casa per invidia; ogni cosa viene tirata in ballo per litigare senza una ragione e siccome non hanno mai alzato le mani per picchiare, la loro aggressività non è stata da meno, perché protratta nel tempo, hanno fatto in tempo a creare gruppi insani come loro, io credo che queste persone siano malate e pericolose forse più di quelle due ragazzine. Per fortuna che in paese molte persone hanno capito da che parte stare e sono stati solidali con gli aggrediti e colcolato meno di niente gli aggressori. Dott. Robert Oggi, come definisci l’invidia in due parole? Elena Tempo fa ti dissi che era come un vecchio mobile con il tarlo; oggi invece dopo tutto quello che è successo, definisco l’invidia “il cancro della spiritualità”! 04/03/2023 Dott. Robert Pensi anche tu che sia una cosa negativa quei soldi facili che i ragazzi di oggi guadagnano con il lavoro dell’influenzer ? E altro? Elena Ma guarda io sono per “vivi e lascia vivere”, anche perché non ho figli; se devo essere sincera fino in fondo però amo le persone e proprio per questo ti dico di Sì con la lettera maiuscola. I soldi facili montano la testa e fanno illudere questi poveretti di essere persone grandi, in realtà sono solo degli illusi. Apprezzo molto quei giovani che studiano e faticano perché il loro domani non sarà ingannevole sanno che cos’è la vita, hanno assaggiato il prezzo della fatica e del sacrificio; solo così si diventerà dei grandi e non trovare le cose già pronte senza nemmeno sapere quello che significano davvero ma soprattutto senza sapere cosa siano i valori e il valore del denaro.
Febbraio 21, 2023 RICETTE DI CUCINA articoli 400 admin LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOSESSANTADUESIMA PARTE 21/02/2023 IN CUCINA CON AMORE E CON FEDERICA Elena Oggi è martedì grasso, quindi presento un piatto di carne, molto gustoso e saporito. eccolo nella foto in basso. FUSI DI POLLO SAPORITI Ingredienti: fusi di pollo, coppa stagionata, rosmarino, salvia, aglio, timo, alloro, ginseng radice macinata, cardamomo, cannella, boldo, olio extra vergine d’oliva, vino rosato, brodo di carne, sale, pepe, peperoncino, agrumi misti. Cuori di carciofi, panco, scalogno, parmigiano reggiano, aceto di mele. Patate al forno con olio, sale e pepe. Esecuzione: togliamo la pelle dai fusi di pollo, li mettiamo a marinare con rosmarino, aglio, olio, salvia, sale, pepe e succo di agrumi. Poi li facciamo rosolare in una casseruola senza alcun grasso. Adesso li copriamo con delle fette di coppa e la teniamo ferma con uno stecchino, poi li mettiamo in padella a rosolare di nuovo, li spruzziamo col vino e li copriamo con erbe e spezie, aggiustiamo di sale pepe e peperoncino, un mestolo abbondante di brodo; li lasciamo cuocere per 40 minuti con il coperchio. Intanto facciamo i cuori di carciofi in umido, con erbe tritate, panco, parmigiano, aceto, sale e pepe, un giro di olio e un mestolo di brodo. Ora peliamo le patate, le tagliamo a spicchi o come volete, poi le saliamo e pepiamo, e le irroriamo con due giri di olio. Quando le patate saranno pronte impiatteremo il tutto e buona cena! Federica Sì, proprio buona cena! 22/02/2023 Elena Oggi presento i tortelloni di magro, la parola “magro”non significza che non siano buoni come gli altri, anzi sono molto di più. Nel condimento dei tortelloni di magro, non ci andrebbe la pancetta grigliata, ma io l’ho messa ugualmente, vorrà dire che faremo l’ennesimo peccato di gola. TORTELLONI DI MAGRO NUOVI Ingredienti: 500 g di castagne secche ammollate, aceto di mele, rosmarino, uvetta 40 g, sale, pepe, tre etti di ricotta di pecora, parmigiano reggiano, due uova, farina per pasta fresca, piselli, olio extra vergine d’oliva, basilico fresco, tabasco, pancetta faccoltativa. Esecuzione: dopo aver messo le castagne in ammollo per una notte, il giorno successivo le dobbiamo lessare con un po’ di sale, un bicchierino di aceto e rosmarino. Le maciniamo e aggiungiamo al composto sale, pepe, uvetta ammollata e strizzata, ricotta setacciata, parmigiano. Adesso ci occuperemo della pasta fresca: impastiamo e la lasciamo riposare per 15 minuti, poi la tiriamo sottile e mettiamo il ripieno con il sacco a poche, formiamo dei ravioli ben sigillati. Intanto che l’acqua si scalderà, facciamo il condimento con olio, sale, pepe, piselli lessati, un filo di latte. Ora caliamo i ravioli in acqua salata, li mantechiamo nella padella del condimento, e spolverizziamo con del parmigiano aggiungendo qualche dadino di pancetta grigliata; quest’ultima sarebbe faccoltativa, perché i miei ravioli di magro non prevedono la pancetta nel condimento. Federica Buoni da urlo! 23/02/2023 Elena Oggi ripropongo la frittura in pastella alle erbe. Si può usare il pesce, le bistecche tenere di vitello o scamone, oppure delle verdure miste spadellate e poi condite con panco, mozzarella e parmigiano. Buonissime! FRITTO MISTO IN PASTELLA Ingredienti: verdure miste, panco, parmigiano reggiano, filetti di pesce, bistecchine di scamone o di vitello, agrumi, rosmarino, origano, sale, pepe, acqua frizzante, olio extre v. d’oliva, farina tipo “0”, sale, olio per friggere. Esecuzione: prepariamo i felitti di pesce, in un’altro recipiente mettiamo quelli di carne, li saliamo, li pepiamo e mettiamo il tutto a marinare nel succo di agrumi misti. Prepariamo le verdure: peperoni, patate, zucchine, melanzane, con un filo d’olio le spadelliamo fino a portarle a metà cottura, poi le condiamo con il parmigiano e le assembliamo col panco fino a formare una polpetta piatta. Adesso portiamo l’olio a temperatura, intanto asciughiamo i filetti, li immergiamo nella pastella, poi sulla carta assorbente, infine pastelliamo anche le piattelle di verdure, le friggiamo e le serviremo insieme con limone e rosmarino. (Nella pastella ho messo: sale, pepe, spezie, origano e rosmarino). Federica Me lo ricordo bene questo fritto! Meraviglioso! Croccante, asciutto e saporito. 24/02/2023 Elena Molte sono le cose buone che vengono da lontano, di tanto tempo fa, come ad esempio questo risotto con le patate e tutti i sapori di una volta. RISOTTO ANTICO DI NONNA Ingredienti: brodo di carne, riso per risotti, uno spicchio di aglio grande, prezzemolo, una crosta di parmigiano, parmigiano reggiano, un uovo, mezzo bicchierino di latte, due chiodi di garofano, una patata grande, sale. Esecuzione: facciamo un brodo di carne, poi in quello che ci serve ci cuoceremo una patata tagliata a pezzetti, uno spicchio di aglio, una crosta di parmigiano e due chiodi di garofano. Caliamo il riso mentre il brodo sta bollendo, quando sarà a cottura al dente aggiungeremo il composto di uova, parmigiano, latte e prezzemolo, lo mantechiamo e lo giriamo più volte, infine lo serviremo e spolverizziamo ancora con un po’ di parmigiano. Federica Una bontà assicurata! C’è la sapidità con il sapore del brodo di carne, poi si sente il gusto del parmigiano (la crosta bollita) il prezzemolo e la crema di uovo, latte e parmigiano reggiano, che insieme alla cremosità della patata danno un valore al risotto, sia come gusto che come aspetto. 26/02/2023 Elena Qualche mese fa ho creato questa torta per Federica, lei l’ha servita come dessert nel suo ristorante, ora ve la presento. TORTA NUOVA DELLE FESTE Ingredienti: pasta sfoglia fresca caramellata da ambo le parti, pan di spagna, crema al caffè, 500 g di panna montata, 400 g di zucchero semolato, cioccolato fondente al 50% 300 g, crema all’arancia, meringa. Per il pan di Spagna abbiamo usato 5 uova intere, 350 g di farina, estratto di vaniglia, 250 g di zucchero, un cucchiaino di lievito per dolci. Per la crema al caffè: latte, due uova intere, 100 g di caffè liofilizzato, amido di mais, zucchero q.b. Per la crema all’arancia: due uova, succo di tre arance grosse, zucchero q.b., liquore all’arancia mezzo bicchierino + la scorza grasttugiata di due arance non trattate di Federica (solo la parte colorata). Per la pasta sfoglia ho usato il burro, acqua, farina, un pizzico di sale; l’ho spennellata con lo sciroppo denso di zucchero e poi passata in forno. Per la meringa: albume d’uovo, zucchero semolato, vaniglia. Esecuzione: incominciamo con la pasta sfoglia caramellata, impastando il burro con la farina, sale e un ‘po’ di acqua; facciamo tutti i passaggi con calma perché risulti friabile e perfetta. Poi passiamo al pan di Spagna sbattendo i tuorli con lo zuccherofino a farli diventare una spuma; incorpaoriamo adagio adagio, la farina, a pioggia, la vaniglia poi un cucchiaino di lievito, infine incorporiamo gli albumi a neve ferma facendoli assorbire dal basso verso l’alto; inforniamo a 180° per 30 minuti(controllare la cottura con uno stecchino prima di toglierla dal forno. Poi passiamo alle creme: la crema al caffè, con il latte, lo zucchero, l’aroma, e il caffè liofilizzato. Passiamo anche alla crema di arancia: spremendo tre arance grosse di Federica, la buccia grattugiata di una soltanto (solo la parte colorata), aggiungiamo lo zucchero, e portiamo ad ebollizione. Una volta raffreddate le creme ne metteremo un quarto per ognuna e l’altra metà ci servirà per la finitura insieme alla meringa. Adesso facciamo la meringa sbattendo gli albumi con metà dello zucchero e l’altra metà verrà incorporata quando la meringa sarà quasi pronta. Inforniamo la nostra meringa a 100° per 60 minuti. Stendiamo la pasta sfoglia, la bucherelliamo ordinatamente e la spennelliamo con uno sciroppo di zucchero; prima da una parte poi dall’altra. Ora inforniamo la pasta sfoglia a 200° per 20 minuti circa. Quando tutto sarà pronto assembliamo la nostra torta, incominciando dalla base di pasta sfoglia, poi sopra ci metteremo delle fettine sottili di pan di Spagna, lo sopruzziamo con appena un po’ di liquore per non creare una pappetta, e mettiamo subito uno strato sottile di crema al caffè e panna; copriamo con l’altra parte del pan di Spagna, spruzziamo ancora un po’ di liquore e mettiamo l’altra crema all’arancia e panna montata. Ora facciamo l’ultima copertura con il pan di Spagna, sopra faremo aderire la restante panna montata, la meringa, e il cioccolato fondente fuso. Copriamo i bordi della torta con le briciole del pan di Spagna. Ed ecco la mia torta nuova delle feste per Federica. Federica Grazie! Una torta così non si può dimenticare, l’hanno gradita tutti! Elena Il merito è delle tue arance. 27/02/2023 Elena la fesa di tacchino che racchiude un cuore di formaggio camembert, poi adagiato sopra un sugo di sapori e pomodori, è un secondo perfetto. INVOLTINO DI FESA DI TACCHINO Ingredienti: fesa di tacchino, sale, pepe, aglio, salvia, pimpinella, camembert, vino pinot grigio, tabasco. Per il sugo: pomodori freschi, cipollotti, olio extra vergine d’oliva, capperi, ginepro, origano fresco. Esecuzione: mettiamo la fesa a fettine sottili, la mettiamo a marinare con spezie, vino, olio, sale e pepe. Poi facciamo il sugo soffriggendo in poco olio i cipollotti, sfumiamo col vino, adagiamo i pomodari maturi tagliati a pezzetti piccoli, e lasciamo cuocere. Quando il sugo sarà pronto aggiungiamo l’olio, i capperi, l’origano. Adesso togliamo la fesa dalla marinatura, la scottiamo sulla piastra, mettiamo il ripieno di camembert, sigilliamo bene il saccottino, e lasciamo cuocere adagio in padella con pinot grigio, tabasco, aglio le erbe sopra elencate per 10 minuti. Lasciamo i saccottini nel loro succo ad insaporirsi e prima di servire mettiamoli adagiati sopra il sugo al pomodoro. Federica Quando si cucina col cuore diventa buono anche l’impossibile. Bella ricetta!
Febbraio 15, 2023 VARIE E RISPOSTE AI LETTORI admin DIALOGANDO CON VOI 15/02/2023 Elena E adesso proseguiamo con la cessazione del potere nazista o la caduta del nazifascismo. La progressiva avanzata degli Alleati verso il nord, accelerarono la disfatta delle nazioni dell’Asse. Sul fronte orientale, già dall’estate del 1943 i Russi avanzavano ed avevano liberato l’Ucraina e la Crimea. L’ultimo anno di guerra vdeun pauroso incremento della produzione di armi, da ambedue le parti, ed il perfezionamento di nuovi micidiali ordigni di morte. La Germania collaudò la Vl e la V2, razzi a reazione talmente veloci da sfuggire alle intercettazioni nemiche. La “V” della sigla di queste armi era l’iniziale della parola tedesca “Vergerltungswaffe”, che significa arma della rivincita; il numero dopo la V indicava le diverse serie dell’arma, ovviamente sempre più potenti. Le Vl e le V2 furono lanciate su città inglesi e la più colpita fu Londra. Rimase allo stato di progetto la V3 che avrebbe avuto autonomia intercontinentale. Dall’una e dall’altra parte si lavorò alla fabbricazione della bomba atomica. decisiva per le sorti della guerra fu la ripresa dell’offensiva degli Alleati sul fronte occidentale. Un esercito eneorme comandato dal generale Eisenhiwer, sbarcò in Normandia nel giugno del 1944. Tra l’estate e l’autunno dello stesso anno, l’Armata Rossa liberava la Romania e la Polonia, avvicinandosi sempre di più alla Germania, mentre i partigian francesi liberavano Parigi, ed insieme alli Alleati cacciavano i tedeschi dal territorio francese. Episodi di resistenza si registravano anche in Germania, dove un fallito attentato alla vita di Hitler compiuto da un gruppo di militari, scatenò le reazioni più feroci del dittatore, che insicuro nel suo stesso ambiente, fece uccidere migliaia di sospetti. Occorre sottolineare, come aspetto fondamentale di questa guerra, che, parallelamente alle vere e proprie azioni militari, i bombardamenti aerei furono usati continuamente da entrambe le parti come arma di distruzione fisica e morale contro le popolazioni inermi, e che con lo sbarco in Europa degli Americani i bombardamenti assunsero dimensioni inaudite. Nella fase finale della guerra intere città tedesche furono rase al suolo, ad esempio Dresda con più di 100.000 morti. Il 25 aprile del 1945 gli eserciti anglo-americani e i sovietici si congiunsero sul fiume Elba. La Germania era finalmente sconfitta. Il 30 aprile Hitler si suicidava: due giorni dopo l’Armata Rossa entrava a Berlino. L’ammiraglio Doenitz, successore di Hitler, accettava la resa incondizionata, che venne firmata il 7 maggio al quartier generale di Eisenhower a Reims e l’8 maggio davanti al maresciallo rosso Zukov a Berlino. In Italia intanto gli Anglo-americani dopo l’insurrezione di Firenze agosto 1944 si erano fermati in toscana e in Emilia. Nell’aprile del 1945 ripresero l’avanzata in concomitanza con l’intensificazione delle azioni partigiane. Il 25 aprile CLNAI ( comitato di liberazione nazionale dell’Alta Italia diede il segnale dell’insurrezione generale ai circa 200 000 partigiani impegnati nella lotta. Mussolini in fuga fu catturato e giustiziato. Il 29 aprile i tedeschi, firmarono la capitolazione in Italia. Il Giappone ancora per alcuni mesi oppose una dura resistenza all’accerchiamento della flotta statunitense. Infine il presidente degli Stati Uniti Harry Truman, succeduto a Roosevelt morto il 12 aprile, ritenneopportuno stroncare le ultime velleità giapponesi usando la nuovissima bomba atomica. Hiroshima 6 agosto e Nagasaki 9 agosto furono rase al suolo. Il 14 agosto il Giappone accettava la resa incondizionata che veniva formalmente firmata il 2 settembre 1945 a bordo della corazzata americana “Missouri” ancora nel porto di Tokio. Con questo atto si concludeva la seconda guerra mondiale, mentre si apriva una nuova era nella storia, l’era atomica, basata sul terrore delle capacità distruttive degli uomini. Più che una necessità militare il Giappone era ormai in ogni caso già vinto, la decisione di Truman fu una scelta politica, una dimostrazione di forza militare che accompagnata alla già riconosciuta forza economica, farà degli Stati Uniti la nazione protagonista, insieme all’Unione Sovietica, delle conferenze di pace. Elena L. dalle mie ricerche di tempo fa. 16/02/2023 Dott. Robert Secondo te qual è il metodo più adatto alle condizioni della convivenza umana? Elena Per me è il metodo della libertà e il rispetto del metodo della libertà che comprende il rispetto di tutti i cittadini, del lavoro, delle regole e dell’ambiente, che dovrà essere quindi il segno di riconoscimento e l’impegno d’onore di tutti gli uomini veramente liberi. Molti ancora non sanno che cosa significhi la vera libertà. Il miglior sistema politico è rappresentato da un governo fondato sull’uguaglianza dei diritti e dei doveri. Un unico esercito che dipende dal governo e che non potrà essere mandato in guerra, senza il consenso del popolo. Una camera eletta a suffragio universale, senza il consenso della quale nulla d’importante potrà essere deciso. Bisognerà cercare mezzi e modi per ottenere un governo forte e stabile per salvaguardare la Costituzione da colpi di mano, che venissero dall’alto o dal basso. Oltre alla netta distinzione dei poteri, lo Stato dovrà rispettare i diritti naturali dell’uomo e della famiglia, considerare le autonomie locali, sindacali, culturali ed economiche come lo spazio vitale del cittadino. 17/02/2023 Linda Questa politica economica sarà naturalmente unitaria nella sua impostazione e nella sua esecuzione? Sarà ancora largamente decentrata e contare sulla collaborazione degli organi sindacali- professionali? Elena Questa politica economica sociale offre ancora alla classe lavorativa e impiegatizia larghe possibilità di elevazione. Perciò si dovrà credere nell’istruzione tecnico-professionale per giovani operai e contadini, (questi ultimi guarda quando sono aumentati) per specializzati e capo-tecnici; poi le scuole aziendali e interaziendali e le stesse organizzazioni professionali dovranno con numerose borse di studio rendere accessibile ai figli meritevoli di lavoratori la scuola specializzata. Una scuola atta alla formazione di tecnici dirigenti, prepara i quadri più elevati della nuova economia. E le scuole per operai e contadini al giorno d’oggi sono molto ma molto illuminanti e richiedono grande studio e responsabilità per il fatto che “noi siamo quello che mangiamo” e noi siamo responsabili dell’ambiente che ci circonda. 18/02/2023 Marco e Patty Quando alle medie si parlava di persone emigrate, qualsiasi discorso scorretto erano scusati dai professori, perché dicevano: ” ma sapete, loro non hanno studiato l’Illuminismo, ecc. ecc. Io mi chiedevo sempre che cosa significasse questo discorso, ho pensato perfino che gli insegnanti li volessero compatire. Perché? Cosa c’entra questo con l’Illuminismo? Anche nella mia scuola non abbiamo fatto il Romanticismo e l’Illuminismo. Elena Forse perché i presupposti dell’Illuminismo settecentesco erano: la certezza nelle capacità razionali dell’uomo; il disprezzo per tutto ciò che non fosse dimostrabile al lume della ragione, e quindi disprezzo per la religione, considerata pura superstizione, per le tradizioni, gli usi e i costumi dei popoli; la condanna del Medioevo, considerato un periodo di barbarie fra due civiltà, quella romana e quella rinascimentale (1400 e 1500) ; il cosmopolitismo, e cioè la convinzione che l’uomo fosse cittadino non di una patria-nazione ma del mondo intero, perché l’intelligenza e il genio non hanno patria; la convinzione che solo gli uomini “illuminati” dalla ragione e dalla cultura potessero modificare la società. Sul piano storico gli effetti più vistosi del pensiero illuminista furono la rivoluzione francese nel 1789 edopo, l’impero napoleonico, che possono considerarsi prodotti dell’Illuminismo, ma che nella stesso tempo, ne rivelano le contraddizioni e ne denunciano gli errori di valutazione. Infatti la Rivoluzione francese, seppure guidata dalla borghesia illuminata fu oltre a un grande e positivo evento storico, ma anche una grande esplosione di violenza spesso incontrollata e quindi non guidata dalla ragione; e Napoleone Bonaparte, accolto in tutta Europa come un liberatore e un portatore di “uguaglianza, libertà e fratellanza” (valori fondamentali dell’Illuminismo), fu in realtà un despota che sconvolse l’Europa con guerre tremende e in gran parte motovate dalle sue ambizioni. Così, negli anni che vanno all’incirca dal 1790 al 1820 si creò in Europa un clima psicologico di delusione e di frustrazione: l’uomo e particolarmente l’intellettuale, sentì che la sola ragione non era più sufficiente a spiegargli ciò che accadeva; egli inoltre, non trovava risposte razionali alle domande che sempre più spesso lo angosciavano…Continua. 20/02/2023 Domande che indicavano una crisi profonda di natura psicologica, ma le cui origini erano da rintracciare nella crisi storica e nel venir meno dei valori e degli ideali illuministici rivelatisi insufficienti. In questo clima storico culturale, ha le sue radici il “Romanticismo”, vasro movimento di pensiero, nato in Germania alla fine del settecento, si propagò poi in tutta l’Europa proprio come era stato concepito in Francia, il Romanticismo non fu uguale in tutte le nazioni, ma assunse in Francia, in Italia, in Inghilterra una fisionomia particolare, un indirizzo nazionale. Esso infatti superava l’idea di cosmopolitismo e riscopriva il concetto di patria, risvegliandosi nei popoli europei in seguito alle invasioni napoleoniche, e pertanto, pur avendo una matrice comune, prendeva aspetti nazionali, perché diverse erano le siruazioni storiche nei vari Paesi. Il Romanticismo infatti, pur senza negare il valore della ragione, rivalutava il sentimento, e quindi, l’individualismo infatti è proprio il sentimento che rende diversi gli individui, che li caratterizza; scopriva l’esigenza che l’uomo ha di illudersi, di sperare o di credere in una religione, proclamava la libertà assoluta dell’arte e dell’artista che “inventa”. Quest’ultimo punto è molto importante, poiché dal cinquecento in poi era prevalsa la tendenza classicistica che imponeva modelli da imitare e regole a cui attenersi rigorosamente. I romantici invece bandirono tutte le regole e proclamarono l’assoluta libertà della creazione artistica. E ancora, gli illuministi avevano considerato la storia come una serie di eventi isolati e come un cumulo di errori e di orrori, i romantici rivalutarono il senso della storia e considerarono tutti gli avvenimenti umani in rapporto al divenire allao spirito dell’uomo ed all’ambiente in cui si erano svolti, concependo la storia come svolgimento di fatti concatenati fra loro (storicismo). I romantici addiritturaesaltarono proprio quei periodi storici che gli illuministiavevano ritenuto barbari, e cioè l’età primitiva e il Medioevo, sia per motivi storici, cioè per l’esigenza di celebrare il momento dell’origine delle nazioni, sia perché essi, opponendosi ad un’arte di imitazione e proclamando l’esigenza di un’arte “naturale” nutrita di sentimento e fantasia, ritenevano di poterla trovare proprio in quelle età precedenti, caratterizzate dal predomini o del sentimento sulla ragione. Il Romanticismo europeo nacque dunque in contrapposizione all’illuminismo, ma ciò non significa certo che esso abbia negato tutti i principi ed i valori del movimento precedente; è vero che esso bandì ciò che di fatto era entrato in crisi, ma mantenne intatti, anzi esaltò i grandi ideali degli illuministi, coè la fede nel progresso umano, la sete di libertà, l’uguaglianza nei diritti e nei doveri, la fratellanza nella lotta e nella speranza. Possiamo dire che in conclusione il Romanticismo è figlio ribelle dell’Illuminismo. Fine Elena L. Marco e Patty Grazie mille! S