15/11/2020
Qual è la differenza tra ” dermatite e dermatosi” Grazie.
Laura
La dermatite è un termine generico che indica le malattie della cute, caratterizzate prevalentemente da fenomeni infiammatori.
La dermatosi è un nome generico di malattie della pelle, caratterizzate da fenomeni prevalentemente degenerativi.
Le cause delle dermatiti possono essere: endogene (alimentari, medicamentose, inalanti, da parassiti intestinali, neuro-ormonali, ecc.) , da sole, da sforzo, da infezioni, ecc.) esogene (meccaniche, termiche, e la loro localizzazione può essere circoscritta come la dermatite topica o diffusa. Le dermatiti sono state classificate in gruppi in base a particolari che le distinguono. Le dermatiti allergiche, come l’orticaria gigante o edema di Quincke, si manifestano con eruzione cutanea, circoscritta o diffusa. Le dermatiti eczematose, hanno una patogenesi allergica, con interferenze di fattori costituzionali: si evidenziano con eruzioni multiple, umide, pruriginose, epirettiche, non suppurative e nemmeno contagiose, confluenti a progressione bilaterale, e simmetrica, spesso a decorso cronico e recidivo; tale obiettività polimorfa eruttiva ed evolutiva varia nei diversi soggetti e anche nello stesso soggetto secondo le regioni colpite. La dermatite può complicarsi per la sovrapposizione di infezioni. Le dermatiti eritrodermiche sono eritemi flogistici, vescicolo-edematosi-essudanti o secchi desquamativi a piccole o larghe lamelle persistenti e generalizza, spesso accompagnati da febbre o da uno stato generale abbastanza grave. In base all’agente patogeno, le dermatiti eritrodermiche si suddividono in primitive e infettive; possono anche complicare altre dermatiti. Le dermatiti tubercolari sono infezioni Kochiane a livello cutaneo e possono avere aspetti molteplici ( verrucoso, ulceroso, gommoso ecc.) Le dermatiti luetiche si verificano durante il periodo secondario della sifilide. Le dermatiti piogeniche hanno un’eziologia microbica. Le dermatiti da micosi cutanee sono affezioni parassitarie infettive, dovute a miceti, o funghi, eumiceti, che hanno la capacità di aggredire la cheratina epidermica e gli annessi cutanei cornei. La dermatite erpetiforme si evidenzia con eruzioni di lesioni polimorfe e figurate, quali chiazze eritematose, o ponfoide, papule, vescicobolle, isolate o confluenti, sul tronco sugli arti, sul volto con prurito bruciore e dolore. Le dermatiti psoriasiche non hanno ancora trovato la vera eziologia, anche se molte teorie cercano di spiegare la patogenesi, ma non sono contagiose. Le dermatiti mesenchimopatie, come il lupus eritematoso, hanno un’eziologia verosimilmente legata al concorso di più fattori: infezioni focali luce, disendocrinie, vasculopatie ecc.
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Le dermatosi invece vengono suddivise in gruppi sulla base dell’ agente patogeno. Le dermatosi topiche professionali sono quelle determinate da cause fisiche, chimiche, meccaniche dell’ambiente di lavoro in soggetti con una base costituzionale allergica o predisposta alle allergie. I materiali più comunemente noti come agenti patogeni sono: cromo, nichel, solventi, benzina, benzolo, xilolo, trementina, ecc. I coloranti come le aneline, gli oli minerali impiegati come lubrificanti, i detersivi, le resine sintetiche, l’acido tioglicolico, le vernici, le lacche, certi tipi di cosmetici e anche medicinali durante le fasi della loro preparazione. Queste dermatosi si presentano solitamente localizzate, raramente sono diffuse in maniera polimorfa con focolai eritemato-edematosi, vescicolosi, essudativi, desquamativi, infiltrativi e con prurito in sede di lesione. All’inizio decorrono con focolaio primario in parti scoperte ed esposte all’agente esterno con evoluzione espansiva in sede o eruttiva con disseminazione a distanza. La durata è varia e irregolare, con possibili recidive. La terapia deve essere causale, ricercando l’allergene con le apposite prove.
La dermatosi dismenorroica è legata a turbe endocrine e compare durante il ciclo mestruale, si manifesta a chiazze eritematose polimorfe, spesso simmetriche, sulle tempie, sui padiglioni aurecolari, sulla nuca, sulle regioni intermammarie, e interscapolare, sui fianchi. Le dermatosi precancerose vengono così chiamate perché costituiscono la base di impianto di frequenti neoplasie cutanee. Le dermatosi discromiche, sono denominate così perché sembrerebbero legate ad un alterato metabolismo o abnorme distribuzione del pigmento cutaneo: le più importanti sono: la melanodermia, le efelidi, l’albinismo, la vitiligine. Le dermatosi leucemiche sono manifestazioni cutanee nel decorso della leucemia. Poi c’è la dermatosi giovanile detta dermatosi volgare. (Dai miei studi di medicina)
Elena Lasagna
19/11/2020
Vorrei sapere se è vero che il glaucoma è una malattia ereditaria. Grazie!
Alfio
Sì, il glaucoma è una malattia ereditaria. In questa condizione patologica non viene dato dal modo che si conduce la propria vita, ma se ne era affetto il genitore si dovrebbe consultare il medico oculista. Questa patologia dell’occhio è caratterizzata dall’aumento del tono oculare per ostacolo meccanico al deflusso di liquidi endoculari. Le forme cliniche più importanti sono: Il glaucoma acuto, che si manifesta improvvisamente con dolore violento all’occhio e alla regione periorbitaria, con riduzione grave o assente della vista, con malessere generale. Questa condizione necessita una terapia d’urgenza se si vuole salvare il salvabile: la vista. Il glaucoma cronico, insorge dopo i quarant’anni, in modo subdolo e può manifestarsi in fase molto avanzata, con riduzione progressiva del campo visivo, per crisi di ipertono specialmente al mattino. Il glaucoma congenito, è una malformazione congenita, quasi sempre bilaterale; si manifesta con occhio e cornea insolitamente grandi, con sclera sottile e camera anteriore molto profonda, papilla ampia. Il glaucoma secondario che è caratterizzato dall’aumento del tono endoculare, secondario alle cause più diverse: lussazione del cristallino, sinechie iridee anteriori e posteriori, ecc.
Elena Lasagna
21/11/2020
Un anno fa circa, in un’ interrogazione il professore di medicina mi disse che rimase deluso perché non ho saputo rispondere alla domanda che cos’è la “glia”, per me era una parola inesistente, nonostante le mie ricerche e i miei studi approfonditi. Me lo fece pesare molto, secondo me non è giusto dal momento che se me lo chiedeva con un altro sostantivo che significa la stessa cosa, io gli avrei risposto esattamente; vorrei sapere la tua versione di questa parola. Grazie!
D.
Questo lo dici tu! Io invece credo che lui abbia ragione, perché i termini della medicina bisogna saperli tutti e approfondirli; secondo me se avessi studiato davvero dovevi saperlo. Comunque ecco la mia spiegazione: Glia è lo stesso di nevroglìa ed è lo stesso di neuroglìa che è un tessuto di sostegno dell’encefalo e del midollo spinale, costituito da cellule caratteristiche, fornite da prolungamenti a raggiera, che sono gli “astrociti”, che intrecciandosi tra di loro, finiscono con il costruire una rete nelle cui maglie si trovano le cellule nervose e i vasi sanguiferi capillari. Quando queste cellule si ammalano possono assumere una forma amboide in vicinanza di cellule nervose altamente degenerate.
Elena Lasagna
25/11/2020
È vero che le arterie si possono infiammare? Sandra
In un certo senso sì, perché è l’infiammazione dell’avventizia di una o più arterie. La forma clinica più nota e la più frequente è chiamata ” Morbo di Kussmaul, caratterizzata dalla comparsa di piccole e medie nodosità biancastre, con dimensioni varie fino a un diametro massimo di 8-10 mm, lungo il decorso dei vasi di medio e piccolo calibro di organi parenchimatosi. Le lesioni prediligono i vasi arteriosi del miocardio, del rene , della cute e dell’intestino. Si ha tendenza ad un’occlusione trombolica dei vasi con conseguenti infarti multipli in varie sedi. La malattia colpisce specialmente soggetti di sesso maschile, dai 20 ai 40 anni, si manifesta clinicamente con febbre, brividi, ipertensione arteriosa, orticaria, mialgie, ecc. La diagnosi avviene con la biopsia di un muscolo o della cute.
Elena Lasagna
26/11/2020
Ci sono diuretici potenti che non si possono assumere durante il periodo della gravidanza? Grazie! Lucia
Sì, uno molto potente è un derivato dall’acido antranilico, inibisce il riassorbimento di sodio e di cloro a livello sia dei tubuli, che dall’ansa di Henle. Dopo la somministrazione per bocca, l’incremento della diuresi si ottiene dopo circa un’ora. Le indicazioni riguardano la ritenzione di liquidi nei cardiopatici, negli ipertesi e nei cirrotici. In caso di diuresi profusa si può andare incontro a deplezione di potassio con con le complicanze relative. Può essere utilizzato come terapia d’urgenza nell’edema polmonare (per via endovenosa) o per ridurre la pressione intracranica da iperproduzione di liquor. Questo è assolutamente controindicato in caso di anuria in gravidanza.
Elena Lasagna
28/11/2020
Vorrei sapere se è vero che nel nostro organismo abbiamo un ormone equivalente a quello del salmone. Grazie! R.
No, non esattamente, quello a cui ti riferisci è un ormone polipeptidico sintetico equivalente a quello del salmone, capace di interferire nel metabolismo intraosseo del calcio impedendone il riassorbimento e di ristabilire la giusta concentrazione ematica.
Trova indicazioni nelle ipercalcemie che nei disturbi della concentrazione ossea del calcio, malattia di Paget ed osteoporosi. Quest’ultima affezione è frequente nelle persone anziane, nei soggetti immobilizzati a lungo per fratture e in quelli in trattamento con ormoni steroidei. Questo ormone è in grado di alleviare la sintomatologia dolorosa e di migliorare la compattezza e la , resistenza delle ossa evitando fratture di ordine patologico.
Elena Lasagna
02/12/2020
Che cos’è la leucoencefalite, ci si può ammalare di questa patologia? Grazie! G.
Questo processo flogistico è a eziologia incerta, prevalentemente localizzato alla sostanza bianca dell’encefalo, ma può anche interessare il midollo spinale (encefalomielite). Comprende diverse forme morbose tra cui le leucoencefalomieliti post-vaccinali, insorgenti dopo somministrazione di vaccino jenneriano, antirabbico, antitifico. Post-esantematiche, che possono complicare il decorso di qualsiasi malattia esantematica; para-infettive, riscontrate durante l’influenza, la paradontite, la febbre Q, tonsilliti, broncopolmoniti, gastroenteriti, specie nell’infanzia; criptogenetiche, senza alcuna causa apparente.
Elena Lasagna