RISPOSTE AI LETTORI QUARANTADUE CINQUANTESIMA PARTE

26/01/2018

 

Vorrei che ci parlassi di alcune ghiandole endocrine in maniera approfondita,  grazie!

 

Alessandra e  Giovanni

 

28/01/2018

L’IPOFISI   (prima versione)

Incominciamo dall’ipofisi,  una delle ghiandole più importanti,  è piccola di forma ovoidale,  pesa circa 600 mg e si trova nella sella turcica.  La sua parte anteriore o adenoipofisi è costituita da cordoni di cellule epiteliali intercalati a capillari sinusoidali;  la parte posteriore o neuroipofisi è formata da cellule simili alla nevroglia.  Tra le due sezioni c’è anche una parte intermedia con struttura simile all’adenoipofisi.  I cordoni cellulari dell’ipofisi anteriore riversano direttamente nei sinusoidi il loro  e cioè gli ormoni somatotropo (o STH,  da somato Tropic Hormone),  IL CORTICOTROPO  (o  ACTH, da Adreno Cortico  Tropic Hormone),  il tireotropo  (o  TSH,  da Tireo Stimulating  Hormone),  le gonadotropine e la prolattina.  L’ormone somatotropo stimola lo sviluppo dello schelettro e delle parti molli,  il corticotropo e il tireotropo stimolano il trofismo e quindi la funzione rispettivamente delle ghiandole surrenali e della tiroide.  Le gonadotropine sono distinte in ormone follicolostimolante ( o  FSH, da Follicle  stimulating Hormone)  e ormone leutinizzante  ( o LH,  da Luteinizing Hormone)  che determinano la maturazione del follicolo ooforo e la stimolazione della spermatogenesi il primo,lo scoppio del follicolo e la stimolazione delle cellule interstiziali del testicolo il secondo;  la prolattina è un terzo ormone gonadotropo  (  o  LTH, da Luteo Tropic Hormone)  che regola la secrezione del corpo luteo e la produzione del latte.  Dalla neuroipofisi sono stati estratti l’Ormone antidiuretico  ( o ADH,  da Antidiuretic Hormone)  che favorisce l’assorbimento dell’acqua nei tuboli renali e provoca vasocostrizione,  e l’ossitocina che determina la contrazione del miometrio gravido. L’immissione nel sangue degli ormoni ipofisari è sollecitata da sostanze provenienti dalla neuroipofisi e soprattutto da certi nuclei ipotalamici ad essa collegati;  la secrezione inoltre è regolata per alcuni ormoni dal principio del  feed-back, nel senso che la produzione di una tropina è inibita da un certo livello ematico dell’ormone prodotto dall’organo bersaglio.

 

IPOFISI   (seconda versione) scegli quella che ti piace di più.

 

Come ho già descritto sopra,  l’ipofisi è una ghiandola molto importante,  localizzata nella testa entro la sella turcica dello sfenoide,  in stretta connessione anatomica funzionale con l’ipotalamo.  È detta anche ghiandola pituitaria.  L’ipofisi è di forma ovoidale,  può essere distinta morfologicamente,  funzionalmente ed embriologicamente in due parti:  la neuro-ipofisi,  che deriva come l’ipotalamo,  dalle pareti del terzo ventricolo e che deve essere considerata anche funzionalmente una parte dell’ipotalamo,  costituisce la porzione postriore della ghiandola  (lobo posteriore dell’ipofisi),  e  per la sua struttura è detta anche pars nervosa o lobo nervoso.  L’adeno-ipofisi,  che deriva da una invaginazione dell’ectoderma buccale detta tasca di Rathke e che sebbene strettamente controllata dall’ipotalamo,  è una vera ghiandola endocrina.  La neuro-ipofisi si presenta come un prolungamento dell’eminenza mediana ipotalamica formata da una parte sottile (stelo infundibolare) e da una parte allargata ( processo infundibolare o lobo posteriore dell’ipofisi).  L’adeno-ipofisi è formata da una parte tuberale che avvolge lo stelo infundibolare,  da una parte distale o lobo anteriore dell’ipofisi e una parte intermedia o lobo intermedio dell’ipofisi. L’asportazione dell’ipofisi determina conseguenze gravi ma non letali.  Dopo il taglio del peduncolo ipofisario la neuro-ipofisi si riorganizza,  continuando a mettere in circolo i suoi secreti a livello del moncone.  Si fa invece sentire la mancanza dell’adeno-ipofisi:  la tiroide,  le gonadi e la corteccia delle surrenali che diventano ipofunzionanti:  se l’individuo è ancora in crescita, la crescita si arresta,  compaiono alterazioni del metabolismo dei carboidrati e delle proteine.  L’adeno-ipofisi si presenta inoltre come un aggregato di cellule poliedriche disposte in cordoni,  le quali si distinguono in:  acidofile, basofile e cromofobe.  Sono stati identificati sei ormoni adeno-ipofisari,  l’ormone somatotropo,  o STH,  detto anche ormone della crescita;  la corticotropina o ACTH;  l’ormone luteotropo o prolattina o LTH;  l’ormone follicolo-stimolante o FSH;  l’ormone luteo-stimolante o LH;  l’ormone tireotropo o TSH.  Gli ormoni adeno-ipofisari vengono secreti dall’ipofisi sotto il controllo dell’ipotalamo.  Nella porzione dell’adeno-ipofisi detta pars intermedia viene secreto un ormone (intermedina o MSH o ormone melanocitostimolante) il quale favorisce la pigmentazione cutanea aumentando la sintesi delle melaninee disperdendo i granuli di pigmento entro i melanociti.    La neuro-ipofisi può essere considerata,  dal punto di vista sia morfologico sia funzionale,  una porzione dell’ipotalamo.  Le cellule che secernano gli ormoni neuro-ipofisari (la ossitocina e la vasopressina sono raccolte in due nuclei ipotalamici, il nucleo sopraottico e il nucleo paraventricolare.  L’attività della neuro-ipofisi viene compromessa irreversibilmente da lesioni di questi nuclei,  con la comparsa di gravi alterazioni del  metabolismo idrico (diabete insipido).  La distruzione dell’ipofisi può essere provocata da situazioni patologiche di natura displasica,  neoplastica, ecc.  per proliferazione tumorale o per semplice iperplasia si può avere invece un aumento numerico delle cellule ghiandolari secernenti,  a cui sono legate manifestazioni di iperpituitarismo. tra gli ipopituitarismi figurano il nanismo e l’infantilismo ipofisario, la cachessia ipofisaria o morbo di Simmonds,  la distrofia adiposo-genitale o morbo di Fröhlich, il diabete insipido. Le espressione di iperpituitarismo sono il gigantismo ipofisario, l’acromegalia,  la malattia di Morgagni o sindrome dell’enostosi frontale.  Continua con la tiroide.

 

LA  TIROIDE

 

La tiroide è una grossa ghiandola  dalla forma a farfalla situata nella parte anteriore del tubo taringotracheale.  È composta da due lobi laterali uniti da un istmo presenta spesso un prolungamento centrale detto piramide di Morgagni.  È costituita da tante piccole formazioni rotondeggianti (follicoli)  ciascuna delle quali presenta una cavità interna,  piena di una sostanza detta colloide e un involucro di cellule epiteliali che producono la colloide  e secernono l’ormone tiroideo.  I follicoli poggiano su uno stroma collettivale insieme con i capillari sanguigni e con isolotti di particolari cellule  (cellule parafollicolari)  che secernono la tirocalcitonina.  La tiroide è uno degli organi più abbontantemente vascolarizzati.  Essa secerne due tipi di ormoni:  la tirocalcitonina polipeptide secreto dalle cellule follicolari che controlla la calcemia,  e le iodotironine,  amminopacidi prodotti dalle cellule dei follicoli, i cui effetti sono rivolti essenzialmente al controllo del metabolismo.  Il nucleo delle iodotironine è costituito dalla forma levogira della  tironina alla quale possono legarsi due atomi di iodio (3.3- diiodotironina) oppure tre (3,5,3′-triiodotironina)  o quattro (  3,5,3’5′-triiodotironina o tiroxina)  Solo le due ultime iodotironine (T3 e T4)  sono attive dal punto di vista fisiologico e rappresentano perciò i veri ormoni tiroidei.  Nel sangue la tiroxina si trova per lo più legata a proteine,  nella concentrazione di 9 mcg/ 100 ml.  Solo la quota libera circolante,  pari a o’004 mcg /100 ml,  esercita l’azione fisiologica.  La T3 è più attiva della tiroxina,  rispetto alla quale è meno legata alle proteine plasmatiche.  Gli effetti fisiologici degli ormoni tiroidei sono rivolti essenzialmente al controllo del metabolismo. Le iodotironine aumentano il consumo di ossigeno in tutti i tessuti metabolicamente attivi e aumentano la produzione di calore.  Tale effetto inizia dopo parecchie ore dalla somministrazione,  diventa massimo dopo 5- 6 giorni per poi scomparire lentamente.  Gli ormoni tiroidei aumentano la glicogenolisi,  aumentano l’assorbimento del glucosio da parte dell’intestino e diminuiscono la produzione di insulina,  provocando di conseguenza l’iperglicemia,  con curva da carico di glucosio di tipo diabetico.  L’azione sul metabolismo lipidico consiste essenzialmente nella diminuzione della colesterolemia determinata all’aumento dell’eliminazione biliare del colesterolo.  Piccole dosi di ormoni tiroidei,  in sinergismo con l’ormone somatotropo attivano l’ anabolismo proteico; per contro dosi elevate lo accelerano negativizzando il bilancio dell’azoto.  Nell’ipertiroidismo il bilancio azotato è pertanto positivo;  l’eccesso di proteine tende ad accumularsi nei liquidi interstiziali provovando il mixedema.  La tiroxina esercita effetti stimolanti sul cuore:  aumenta la frequenza cardiaca e la gittata sistolica,  come pure l’eccitabilità del miocardio e la velocità del circolo.  L’ormone stimola inoltre l’accrescimeto scheletrico,  la maturazione sessuale e lo sviluppo psichico.  La secrezione tiroidea è regolata dalla tireotropina dell’ipofisi. L’ipofisectomia  provoca atrofia e ipofunzione della tiroide,  mentre la somministrazione di estratti ipofisari esalta la captazione dello iodio e la secrezione ormonale.

 

L’EPIFISI

 

L’epifisi è una piccola formazione aderente all’estremità posteriore del lV ventricolo.  La sua funzione endocrina avrebbe una certa influenza sullo sviluppo sessuale.  Questa ghiandola è situata nel fondo della scissura traversa del cervello,  nella regione diencefalica,  a ridosso del terzo ventricolo.  È  una piccola ghiandola di colore grigio rossastro,  del volume di un pisello. La sua base è collegata con il talamo ottico mediante un peduncolo formato da tre cordoncini per lato (peduncoli anteriori  o ambedue,  medi e inferiori).  L’epifisi è costituita da cellule poligonali con prolungamenti unici infossati a clava o sfioccati a pennello,  da cellule della nevroglia,  tra le quali sono presenti piccole cavità contenenti concentrazioni calcaree.  Malgrado la sua struttura non sia tipicamente ghiandolare,  essa produrrebbe un ormone (melatonina)  che agirebbe in senso depressivo sugli organi genitali;  la sua ablazione provoca infatti abnorme sviluppo delle gonadi da alcuni studiosi attribuita,  però alla lesione contemporanea di alcuni centri encefalici circostanti.  Ciascuna delle estremità delle ossa lunghe (epifisi ossea).  Le epifisi hanno anche forma varia,  in genere espansa;  sono costituite da una massa centrale di tessuto spugnoso,  rivestite da tessuto osseo, e in  corrispondenza delle articolazioni,  da cartilagine.Un sottile disco cartilagineo  (cartilagine epifisaria o di congiunzione),  che separa l’epifisi dalla diafisi,  ha capacità di produrre tessuto osseo e nella fase dello sviluppo,  provvede all’accrescimento in lunghezza dell’osso.  Nel prossimo articolo parlerò delle apratiroidi e della loro importanza.

 

 

 

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTOQUARANTUNESIMA PARTE

25/01/2018

IN CUCINA  CON AMORE E CON

FEDERICA

MISTO DI MARE SULLA TAVOLA

Ingredienti:  filetti di orata,  calamari,  gamberi,  alici per il ripieno dei carciofotti, cime di rapa,  cipolline in agrodolce,  carciofi,  salsa della casa.  Pangrattato fine,  pinoli,  aceto di ribes e aceto di mele,  parmigiano,  cerfoglio,  prezzemolo,  aglio,  scalogno, farina tipo “0”,  birra,  pepe,  sale,  ghiaccio, dragoncello, olio extra vergine d’oliva,  emulsione di agrumi misti,  olio per friggere,  due cucchiai di burro  fresco e pecorino per il condimento delle cime di rapa.

Esecuzione:  Per prima cosa puliremo il pesce,  poi lo tagliamo e lo sfilettiamo e lo mettiamo tutto nel ghiaccio tranne i filetti di orata.  Adesso puliamo bene le cime e le lessiamo nel brodo,  a cottura ultimata come piace a noi,  le faremo passare in un po’ di burro fresco e pecorino con una punta di spezie miste. Adesso facciamo i carciofi,  li puliamo bene e li metteremo un un recipiente pieno di acqua con un cucchiaio di bicarbonato,  intanto metteremo le alici  in forno,  le spennelliamo con l’olio e le lasciamo cuocere per cinque minuti,  Una volta cotte le taglieremo fini a coltello e faremo un bel ripieno con l’aggiunta di erbe tritate,  scalogno,  pangrattato e parmigiano.  Abbiamo tutto pronto,  mettiamo i carciofi a cuocere in casseruola,  prima sfumati col vino e poi metteremo il brodo.  Ora faremo i filetti di orata  che abbiamo messo a marinare con il succo di agrumi, sale e pepe;  li passeremo nel pangrattato e nei pinoli macinati nel robot,  li mettiamo in padella con un filo di olio:  (un cucchiaio), li capovolgeremo e dopo che si saranno cotti a puntino li ricapovolgeremo,  ancora un attimo di fuoco e il pesce sarà pronto.  Adesso è la volta dei gamberi che li pennelliamo con un po’ di burro chiarificato e li metteremo sulla piastra,  si cuoceranno bene, e saranno molto teneri.  Adesso è la volta dei calamari,  li togliamo dal ghiaccio e dalla birra e li mettiamo nella pastella fine fatta con farina,  sale, pepe,  birra.  Li tuffiamo nell’olio caldo e dopo la frittura li metteremo sull’assorbente e poi via nel piatto da portata insieme alle altre pietanze.   Ed ecco il piatto!  Da accompagnarsi con una salsa emulsione ben equilibrata da risultare un po’ densa.  In questo piatto ho cercato di dare un’impronta al gusto ma anche all’equilibrio di sapori  e fragranze.

Federica   Mi piace molto,  è un piatto che parla da sé.   Ho assaggiato i calamari,  si sciolgono in bocca!

Elena   Grazie!

26/01/2018

Elena   Oggi ho cucinato un piatto di uova bollite,  le ho chiamate “uova di gallina selvatica”,  e sai perché?  Quando ero piccola  e abitavo in campagna,  avevamo  un orto grande,   il pollaio con molte galline,  in mezzo a queste c’era un gallinone dalle piume rosse che faceva le uova nell’orto,  le prime volte ricordo che quando andavamo nell’orto a raccogliere le verdure,  qualcuna era sempre nascosta in mezzo agli ortaggi e sbadatamente  veniva sempre calpestata.  Ecco da dove ho preso lo spunto.

UOVA DI GALLINA SELVATICA

  NELLA POLVERE  DI TARTUFO

Ingredienti:  ovviamente uova,  noci,  briciole di tartufo,  indivia,  radicchi bianchi e rossi,  finocchio,  arancia,  mela verde,  fili di porri grigliati,  aceto di ribes, aceto di mele,olio extra vergine d’oliva.

Esecuzione:  facciamo bollire le uova per cuocere solo la parte bianca e appena un po’ quella rossa.  Poi le sbucciamo e le adageremo sopra un letto di verdure crude bilanciate nei sapori e nel condimento;   facciamo l’effetto erba calpestata con il porro tagliato a fili lunghi e grigliato che aggiunge un sapore in più.

Federica   È un gran bel modo di presentare le uova bollite!

Elena  Sì,   quando sono fresche sono  molto buone!

Federica   Quante uova si può mangiare a settimana?

Elena   Io credo che quattro uova a settimana sia il giusto dosaggio per ogni individuo.

27/01/2018

Elena   Un altro piatto di pesce e poi via con il carnevale.

Federica   Come dovrebbe essere  secondo te una brava cuoca?

Elena   Dovrebbe fare piatti raffinati ma pieni di sostanza e gusto,   non di grasso,  cucinati anche in maniera semplice ma che siano gustosi e salutari;  poi se ha creatività e amore non sbaglia mai!

Federica  Se arrivasse il giorno che certi alimenti non sono più in vendita a tutto il popolo,  o che dovessi cucinare solo con alimenti che ti può offrire un campo di erba commestibile  ad esempio:  tipo erba medica,  sapresti cucinarla?  Come la cucineresti?

Elena   La farei in insalata,  oppure cotta e condita con formaggio,  oppure se avessi a disposizione uno scalogno la farei in polpette al sugo di scalogno,  ecc.  Adesso ti descrivo il piatto che presento oggi.

SEMPLICEMENTE

PASTA E PESCE

Ingredienti:  lumache di semola di grano duro,  burrata,  parmigiano reggiano,  verdure miste e zucchine gratinate,  piselli in sugo di burrata,  pepe, panna acida  e scalogno,   olio extra vergine d’oliva,  sale q.b.,  cernia,  erbe miste seccate  e aromi per cucinare il pesce,  (un pizzico) marinatura a base di agrumi misti,  pepe, sale, origano fresco e rosmarino e olio.

Esecuzione:   grigliamo le verdure e nel frattempo  togliamo  il pesce dalla marinatura,  poi lo mettiamo nella panatura con le erbe e poi sulla piastra,  stiamo attenti alla cottura e intanto faremo cuocere la pasta e una volta arrivata a cottura ideale la mantecheremo con il sugo bianco,  infine aggiungeremo un po’ di parmigiano e un giro di pepe,  olio a piacimento!  Il gusto è assicurato!

Federica   Grazie di tutto!

Elena  Ma di nulla!  Buona domenica a tutti!

29/01/2018

Elena   Dovresti fare questo piatto che ti illustro oggi,  sono gli involtini di mezza stagione,  buoni,  saporiti,  con ingredienti bilanciati e genuini.

INVOLTINI  DI  MEZZA

STAGIONE

Ingredienti:  lonza di maiale arrosto,  salsiccia,  ricotta,  parmigiano reggiano,  sale e pepe,  pangrattato fine,  cavolfiore,  crema di patate,  sedano,  peperone,  carote,  aceto di acero,  finocchio,  erbette, spezie miste,  olio extra vergine d’oliva,  crauti,  vino bianco secco,  peperoncino, due cucchiai di pomodoro in salsa,  un pizzico di rafano,  una cipolla grossa rosata.

Esecuzione:  facciamo l’arrosto di maiale con il rosmarino,  aglio e salvia,  grigliamo la salsiccia,  lessiamo le foglie di erbette,  poi facciamo la salsa,  uno stracotto di verdure con cipolla,  carote,  finocchi,  sedano,  peperone, spezie,  pomodoro;  sfumiamo col vino e poi lasciamo cuocere fino a raggiungere la consistenza di metà crema e l’altra metà delle verdure un po’ croccante,  aggiungiamo un po’ di aceto e ultimiamo la cottura.  Adesso tritiamo la carne,  la salsiccia,  aggiungiamo il sale e pepe, e una punta di rafano,  il parmigiano,  la ricotta e il pangrattato.  Facciamo gli involtini che poi cuoceremo in padella per cinque minuti circa.  Ora che abbiamo tutto pronto impiattiamo  i nostri involtini sopra un letto di verdure gustose e profumate.

Federica   Che belli!  Gli ingredienti ci fanno capire che sono anche molto buoni!  Li farò subito per domani.

30/01/2018

Federica   Che lattughe ci ha mandato ieri!  Non trovo aggettivo per dirti quanto erano buone,  con te uso sempre il superlativo,  anzi due!

MEZZE LUNE DI CARNEVALE

Ingredienti:  per ogni uovo occorrono un cucchiaio di zucchero semolato,  un cucchiaio di liquore,  io ho messo un liquore alla genziana, , un cucchiaio di olio di semi di mais,  aromi naturali,  (buccia di arancia, cedro,  limone grattugiata)  farina tipo “00” quanto basta per fare un impasto omogeneo che non attacchi alle dita.  Olio per friggere e zucchero a velo vanigliato.

Esecuzione:  è molto facile,  quello che conta è l’impasto che deve essere perfetto,  un’altra cosa da non dimenticare è la sfoglia sottile,  poi ci si dà la forma che si vuole,  una bella frittura e il gioco è fatto!

01/02/2018

Elena  Vuoi un bel piatto goloso e pieno di salute?  Ecco i miei ossobuchi di vitello molto golosi con polenta alla piastra.

OSSOBUCHI  GOLOSI

Ingredienti: prendiamo gli ossobuchi che servono,  una cipolla grossa rosata,  pomodori tondi per il sugo,  rosmarino,  basilico,  aglio,  chiodo di garofano,  sale e pepe,  sedano,  vino bianco secco,  olio extra vergine d’oliva, bacche di ginepro,  un po’ di dragoncello e un pizzico di rafano o peperoncino,  brodo vegetale.  Polenta alla piastra.

Esecuzione:    Dopo aver tagliato i nervetti sigilliamo la carne con appena un poco di olio e cipolla tritata.  Togliamo gli ossobuchi dalla padella e li adageremo in una casseruola dove abbiamo fatto rosolare un trito di cipolla,  sedano, sugo di pomodoro, erbe e spezie, sfumato il tutto con vino bianco.  Ora incorporiamo il brodo,  li portiamo  ad ebollizione e mettiamo il coperchio;  faremo cuocere la carne molto lentamente fino a cottura completa.  A fine cottura se occorre aggiusteremo di sale,  mettiamo un filo di olio e serviremo con polenta alla piastra o al cucchiaio.

Federica   Che buono!  Come fanno a dire che gli intingoli fanno male? Io non vedo nessuna controindicazione sia per quello che riguarda l’ipercolesterolemia e per nessun’ altra cosa.  E tu?

Elena  No,  non ci sono. Tutto dipende da quanto si mangia!  Alla prossima ricetta in un altro articolo,  dove presenterò i biscotti  multiforme ripieni.  Ciao.

TU E IL 2018-19 COSA VUOI SAPERE?

24/01/2018

IL  TUO 2018-19 FATTO CON IL

CUORE

Ciao sono Vilma,  nata trentadue anni fa sotto il segno del Leone con ascendente Capricorno.  Sono amareggiata perché non pensavo che nella vita si potesse arrivare a tanto.  Alcuni giorni fa ho scoperto che sono stata tradita dalla mia migliore amica, e che nutre un odio così grande e ingiustificato nei miei confronti. Dopo aver studiato nei minimi dettagli,  ha usato tutte le coincidenze,  le situazioni, ha calcolato  tutti i movimenti per sputare veleno nei miei confronti e in quelli della mia  nobile famiglia raccontando un’infinità di menzogne per allontanarmi dai nostri amici.  Dico nobile famiglia per il buon cuore dei miei genitori e dei miei nonni;  c’è un buon proposito che dice: “Fai del bene e dimenticatene” !  Dimmi come posso dimenticarmi di  questa cafona! L’abbiamo aiutata molto e questo è stato il ringraziamento!  L’ho scoperto in pizzeria  conversando con due miei ex con i quali sono rimasta molto amica.  Ora non so proprio come comportarmi,  perché mi ero molto affezionata,  una parte di me vorrebbe dare un taglio a tutto questo,  l’altra parte invece mi frena,  cosa posso fare?  Grazie per avermi ascoltato.

Sai Vilma,  le soddisfazioni e le delusioni fanno parte della vita.  Dopo tanti anni queste cose mi mandano fuori dalle orbite non solo quando succedono a me ma anche quando succedono agli altri.  Ci sono cose nella vita che valgono più di tutto l’oro del mondo e sono i “valori” ma purtroppo certa gente non li scoprirà mai!  Avete scambiato una luce dell’inferno per quella del paradiso,  sì,  perché quella tua amica è malefica molto.  Ma ora sei tu a condurre il gioco,  sei libera di perdonare o di dare un taglio a tutto questo;  io farei quest’ultima cosa.  Sei tu la vincente e puoi convincere il mondo intero con tutta la naturalezza che ti ha insegnato la tua famiglia, liberati del suo ricordo,  da quella nostalgia e dal quel rancore che toglie molto al tuo fascino e alla tua bellezza interiore.  Ti auguro un 2018-19 pieno di allegria e successo,  e perché no,  anche un po’ di mistero.

Elena  Lasagna

31/01/2018

Sono Paola,  nata settant’anni fa sotto il segno del Cancro con ascendente Bilancia.  Io non so se sono gli anni o la mia buona fede,  ma ho scoperto solo adesso di che pasta è fatta la mia amica di sempre.  Non posso credere di essere così ingenua e di non aver capito che è capace di tutto ma più nel male che nel bene.  Quando sua madre si ammalò ed ebbe bisogno di attenzioni e cure,  lei si occupò con malavoglia,  ma fu pagata il doppio  e la risarcirono anche dopo la morte dei genitori.  Lei non fu mai contenta di nulla vorrebbe che suo fratello facesse il servo in casa sua,  inoltre vorrebbe una parte di casa in denaro quella che lui ha guadagnato insieme al padre,   mentre lei ha avuto molto di più,  hanno diviso perfino il denaro che guadagnò il fratello prima di sposarsi!  Molta gente sa quanti sacrifici fece suo fratello anche per i suoi genitori,  per acquistare la casa di famiglia!  E pensare che lui ha accettato solo una cifra irrisoria.  Lei invece non ha fatto altro che portare via denaro  con tutto il resto!  Io mi chiedo se sai se a questo mondo esiste ancora la giustizia divina?  Io non lo so più!    Vorrei che mi dicessi che questo comportamento è la conseguenza di una malattia.  Grazie!

Carissima Paola,  io non credo che il comportamento adottato dalla tua amica sia dovuto ad una malattia in particolare,  ma piuttosto è un grande egoismo e cattiveria che non guarda in faccia nemmeno sua madre.  Al giorno d’oggi per certa gente non esiste nient’altro che potere e denaro e valori “0”,  ecco a che cosa porta l’assenza totale dei valori!  Ci sono famiglie come quella della tua amica che hanno sempre tramandato i valori a tutti i loro figli,  ma come sai anche nelle migliori famiglie nascono delle Caine,  il figliol prodigo e Abele;  qui i genitori non hanno colpe.  Lo so come ti senti,    dopo questa scoperta si rimane sconcertati,  è difficile per te credere che esistano certe persone,  perché tu non riusciresti nemmeno per un attimo essere come un oggetto falso!  Non ci sei portata a frequentare amicizie come lei,  non sai mentire,  non sai comportarti in maniera ambigua;  quindi resta a testa alta al di sopra tutta questa cattiveria!  Non preoccuparti:  per ogni cosa brutta perduta ne troverai sempre una migliore!  Auguri!

Elena  Lasagna

09/02/2018

Sono Anna di cinquantacinque anni,  nata sotto il segno del Cancro con ascendente Cancro.  Qualche anno fa insieme a mio marito e a mio figlio allora diciottenne,  abbiamo costruito due case gemelle,  una per noi e l’altra per lui;  ora però mi sta crollando tutto,  perché mio figlio non vuole vivere lì con noi.  Ha trovato una ragazza per via internet che abita a duecento km lontana da noi;  e pensare che l’avevamo già arredata proprio come piace a lui.  Quante ne devono sopportare quei genitori che hanno dei figli così ingrati!

Anna,  prima di tutto questa relazione non è neanche sicura, poi, anche se fosse lei la donna giusta per lui,  sarebbe una cosa bellissima,  che importa  se abita lontano,  ci sono tutte le comodità per potervi sentire e vedere.  Forse lo sai anche tu che i figli non ci appartengono,  devono vivere in libertà per trovare la loro strada;  l’importante è che siano felici!  Lui è un uomo che ama la vita che non sia scandita da tempi o da ritmi assillanti in ogni giorno della sua vita,  Gli artisti hanno bisogno di spazi liberi per poter creare,  sognare,  e curare l’immaginazione per realizzare ma soprattutto  per poter raggiungere quella meta dentro se stessi! Non hanno bisogno di sentirsi in colpa,  è importante avere quella libertà di scelta,  e meno male che l’ha capito in tempo;  ora più che mai ha bisogno del vostro appoggio e del vostro sorriso.  Sta cercando delle certezze di un io che veda la concretezza del suo cambiamento,  ci vuole perseveranza e coraggio per raggiungere quel meritato traguardo senza sbagliare,  e se sbaglierà almeno ci avrà provato con tutto se stesso e gli sarà servito per rilanciarsi in altre direzioni.  Quindi non credo che vostro figlio nei vostri confronti sia un ingrato ma una persona intelligente che cerca la sua strada.  Vi auguro che un giorno possiate essere felici per lui!

Elena  Lasagna

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTOQUARANTESIMA PARTE

20/01/2018

IN  CUCINA  CON  AMORE  E  CON

FEDERICA

Elena   Siamo arrivati al duecentoquarantesimo articolo di cucina,  oggi voglio mostrarti un piatto nuovo:  Le cartucce di polenta”  sono come gli gnocchi  DI POLENTA CHE PRESENTAI IN PASSATO ma questa  è una ricetta nuova che ho inventato proprio pochi giorni fa.

CARTUCCE  DI  MAIS

Ingredienti:  quattrocento g di farina di mais,  brodo vegetale,  spezie,   due scalogni,  un porro,  cento g di parmigiano reggiano,  olio extra vergine d’oliva,  salvia e rosmarino,  due cucchiai di sugo al pomodoro,  mezzo bicchiere di vino bianco secco,  una salsiccia, latte q.b.

Esecuzione:  il brodo  deve essere fatto con le verdure e le spezie,  poi mettiamo adagio adagio la farina di mais: l’impasto deve risultare non troppo sostenuto perché la polenta nel raffreddarsi tende a solidificarsi.  Quando la polenta sarà cotta la stenderemo e la lasciamo intiepidire poi tracciamo delle mini cartucce.  Nel frattempo facciamo il ragù facendo soffriggere in un cucchiaio di olio gli scalogni e il porro tagliati finemente;  sfumiamo col vino e aggiungeremo la salsiccia grigliata e tagliata a piccoli pezzetti,  un po’ di brodo,  rosmarino e salvia  poi  mettiamo il coperchio e lasciamo cuocere fino a cottura ultimata.  Adesso che abbiamo una bella salsina aggiungiamo un po di latte, e un cucchiaio raso di farina con le spezie,  mescoliamo e incominciamo con fare uno strato di salsa,  uno di cartucce di polenta, infine ancora un po’ di salsa fino a coprire tutte le cartucce;  aggiungiamo il parmigiamo grattugiato e voilà in forno a centosessanta°  per quindici minuti.  Ed ecco un primo piatto gustoso,  salutare ecc.

Federica   Sai che li ho fatti ieri sera e sono piaciuti molto a tutti.  Grazie!

Elena   Sono contenta,  però si possono fare anche con il formaggio fuso, e il burro ma così li ho trovati gustosi e leggeri ed ho preferito dare questa prima ricetta.  Se sfogli i primi articoli delle mie ricette,  quelle di alcuni anni fa troverai molti modi per fare gli gnocchi;  anche  se  all’inizio ci sono foto un po’ sbiadite,  leggi le ricette.

Federica   Secondo te quando si cucina la carne si deve sempre sigillarla?   Anche lo spezzatino?

Elena   Sì,  sempre,  tranne quando si fa un buon brodo.  Ciao alla prossima e buona domenica a tutti!

22/01/2018

Elena   Un’altra ricetta golosa e leggera sono gli involtini di arrosto di cappone con verdure cotte al vapore in salsa della casa.

INVOLTINI DI ARROSTO DI

CAPPONE

Ingredienti:  cappone,  rosmarino,  salvia,  aglio, scalogno,  vino bianco secco,  sale e peperoncino q.b., cerfoglio,  due cucchiai di pomodoro in salsa,  origano,  maggiorana,  brodo di carne; foglie grandi di verza e fogli di porro sbollentate.  Per il contorno:  carote,  finocchi,  patate,  verza, peperoni,  porri,  salsine della casa.

Esecuzione:  facciamo un buon arrosto di cappone:  lo rosoliamo bene,  poi lo sfumiamo con il vino,  e una volta evaporato aggiungeremo tutti gli odori e le spezie, due mestoli di brodo,  copriamo la casseruola e lasciamo cuocere al punto giusto. Una volta cotto l’arrosto,  toglieremo le ossa e lo taglieremo a piccoli pezzetti, facciamo una salsina con il suo sugo,  po lo stenderemo sulle foglie di ortaggi cotte al punto giusto e le sigilliamo,  infine li passiamo per qualche minuto al forno preriscaldato a 180°.  Intanto mettiamo a cuocere al vapore le verdure tagliate a tocchetti,  una volta raggiunta la cottura un po’ al dente le condiremo con una salsina fatta di un insieme di verdure ed erbe tritate molto ma molto fini,  poi le mettiamo a cuocere nel brodo vegetale e una volta cotte le condiremo con aceto un’emulsione di aceto di mele e olio,  sale e pepe,  un po’ di rafano e due cucchiai di maionese fresca.  Il piatto è pronto.  Sprigiona un profumo da non crederci!

Federica   Questo piatto è di una bontà infinita!  Ma adesso passiamo ai dolci.

Se non si soffre di iperglicemia,  si può mangiare una fettina di dolce a settimana?  Grazie!

Elena  Certo che si può,  ma che sia una fettina a settimana e non tutti i giorni.

Federica  mi piacerebbe tanto fare il liquore al mandarino,  hai una ricetta valida?  Grazie!

Elena  Sì,  ti lascio la mia e anche la foto così vedi come viene,  ti assicuro che è molto buono,  sa molto di mandarini.

LIQUORE AL MANDARINO

di casa mia

Ingredienti:  venti mandarini,  settecentocinquanta ml di alcool,  sette hg di zucchero,  mille ml di  succo di  mandarini filtrato,  una bacca di vaniglia.

Esecuzione:  Laviamo e asciughiamo bene i mandarini,  li sbucciamo e mettiamo le bucce a macero nell’alcool per venti giorni.  Passati i venti giorni faremo bollire il succo e acqua dei mandarini con lo zucchero,  poi verseremo il macero dell’alcool e  bucce nello sciroppo intiepidito.  Lasciamo ancora a macerare per due ore poi filtriamo e possiamo procedere all’imbottiglamento.  Aspettare almeno due giorni prima di farne uso.  È un liquore molto indicato in cucina:  per dolci e crêpes,  sul gelato ecc.

Federica   Che bello!  Grazie.

23/01/2018

Federica   Sono ansiosa di avere la ricetta della torta che hai fatto per Patty,  era meravigliosamente squisita,  issima,  issima!  Certo che ne hai presentate di torte e dolci squisiti in  questi anni!

Elena  Caspita!  Due superlativi insieme,  in effetti è proprio squisita e leggera,  è una delle ricette invernali di mia nonna  SELI,  lei amava molto il cioccolato,  gli agrumi e le castagne e questa torta la rappresenta molto.  In quanto alle altre torte e ai miei dolci dovresti incominciare a leggere dalle prime ricette,  capirai che le mie sono originali;  conservo ancora tutte le foto con i loro dischetti e i negativi.

TORTA   SELINA

Ingredienti:  trecento g di farina di castagne,  cinquanta g di farina doppio zero,   duecentocinquanta g di zucchero  semolato,  più quello per caramellare,  cinque arance, venti marroni,  trenta g di cacao amaro,  due uova intere e due tuorli,  cinquanta g di burro,  canditi di arance trenta g,  un bicchierino di liquore, al mandarino o all’arancia,  una stecca di vaniglia,   latte q.b. per ottenere  l’impasto morbido e non troppo pastoso,  una bustina di lievito per dolci,  zucchero a velo per guarnire,  Per la crema all’arancia:  quattro cucchiai di farina per dolci,  tre di zucchero e succo di arancia spremuta di fresco;  cento g di cioccolato fondente e mezzo bicchiere di latte.

Esecuzione:  incominciamo col cuocere le castagne in forno,  non le caldarroste,  ma devono essere semplicemente cotte nella teglia con pochissima acqua per non lasciarle indurire, tagliate da una parte esterna per poterle sbucciare bene. Una volta preparate le castagne,  le tagliamo a pezzi grossolani  e le passiamo nel succo d’arancia e zucchero,  le caramelliamo un po’.  Poi faremo la crema all’arancia spremendo le arance con l’aggiunta di farina e zucchero,  una volta densa la crema la lasciamo raffreddare dentro in un recipiente di ghiaccio coperta da un foglio di carta da forno perché non formi la crosta.  Adesso sciogliamo il cioccolato fondente con il latte ,  dovrà risultare cremoso,  né troppo pastoso e neanche troppo liquido.  Prepariamo tutti gli ingredienti sul piano da lavoro e incominciamo con ungere la teglia foderata di carta da forno;  in un altro recipiente sbatteremo a crema le uova con lo zucchero,  uniremo il burro (solo cinquanta g),  la vaniglia,  il liquore,  le farine,  infine il lievito.  Abbiamo ottenuto un bell’impasto omogeneo e profumatissimo,  adesso incominciamo a versare il contenuto della torta alternato alla crema di cioccolato e  a quella di arancia,  poi metteremo l’ultimo strato di torta e ci metteremo sopra le castagne spezzettate e caramellate,  poi le spingeremo sotto l’impasto;  che diverrà un altro strato sotto la crosta della torta. Inforniamo a centosettantacinque°  per trentacinque minuti circa (dipende dal forno)  Una volta raffreddata possiamo passare una spolverata di zucchero a velo con vaniglia.

Federica  Che spettacolo,  quando la tagli c’è tutta la crema d’arancia che cola,  che golosità che non fa neanche male perché  sa di genuino!  Poi si sentono le castagne caramellate all’arancia che si sciolgono in bocca!  Io dico che sei un fenomeno,  nel senso più buono che c’è.

Elena  Troppo buoni grazie!

Ed ora voglio mostrarvi una parte di tutte le mie foto con i rispettivi dischetti;  per ogni foto che vedo ho memorizzato le ricette,  tutte.

LE MIE FOTO SONO PIÚ DI 1700 E ALTRE TRECENTO CHE HO SULLA VIDEO CAMERA.

Dott.  Robert  Questo sì che è amore!

Elena   Grazie!  Al prossimo articolo!

ALTRE PATOLOGIE CHE COLPISCONO IL CERVELLO PARTE SECONDA

17/1/2018

 

In questa seconda parte delle patologie che colpiscono il cervello vorrei chiarire alcuni termini medici che per certe persone  sono sconosciuti.  Ad esempio nelle forme cliniche che sono rappresentate da:  deliquio,  sincope vagale.  Il deliquio sta ad indicare la perdita temporanea della coscienza che nel linguaggio medico è lo stesso di lipotimia.  Poi, la  sincope  vagale in anatomia significa che è in relazione col nervo vago,  quindi innervazione vagale,  riflesso vagale;  improvvisa perdita di coscienza improvvisa completa o transitoria.  Poi abbiamo le crisi ipertensive che sono rappresentate da paralisi improvvise e transitorie,  monoplegie, emianopsia o emiparesi,  apoplessia, disfagia,  disartria, atassia.  Incominciamo con il termine “monoplegia”  questo termine significa paralisi  che interessa solo un arto.  Si dice parziale o dissociata quando i disturbi paralitici sono limitati ad un segmento dell’arto,  mentre gli altri segmenti conservano la loro motilità  oppure anche quando la paralisi è circoscritta ad alcuni gruppi muscolari di un determinato segmento.  La monoplegia è il tipo di paralisi che si osserva più frequentemente nelle lesioni corticali a focolaio.  Passiamo alla “emianopsia”  disturbo della visione consistente nella cecità limitata a metà del campo visivo.  La zona del campo visivo interessata può essere uguale in entrambi gli occhi,  o diversa  (emianopsia incongruente).  Il disturbo è sempre secondario a lesioni centrali.  “L’ emiplegia,  è paralisi che interessa metà laterale del corpo;  nella forma più comune risulta soprattutto evidente a carico di alcuni nervi cranici  (facciale,  ipoglosso) e dei due arti.  L’emiplegia è dovuta a lesioni vascolari (embolie,  trombosi emorragie)  o tumorali che interessano le aree motorie dell’emisfero cerebrale controlaterale, a seconda delle zone colpite e del loro livello,  la paralisi  può accompagnarsi a deficit sensoriali o assumere caratteri particolari (paralisi spastica o flaccida).   Se la lesione si verifica a livelli più bassi dei peduncoli cerebrali per la presenza nelle regioni pontina bulbare dei nuclei dei nervi cranici e della complessa disposizione delle vie sensitive,  si producono le cosiddette emplagie alterne o paralisi nelle quali al deficit motorio e/o sensitivo della metà controlaterale del corpo, fa riscontro l’interessamento di uno o più nervi cranici dello stesso lato della lesione ed un’eventuale emisindrome cerebellare.

 

Nell’apoplessia che in medicina è sinonimo di  (” ictus”,  colpo apoplettico),  complesso di sintomi caratterizzato da improvvisa perdita della coscienza e delle funzioni cerebrali di relazione;  nella maggioranza dei casi è dovuta alla rottura di un vaso cerebrale con conseguente emorragia.  La sua gravità dipende dall’importanza del vaso interessato,  dalla consistenza dell’emorragia e dalla regione cerebrale implicata.  Il soggetto colpito da apoplessia  cade improvvisamente al suolo privo di conoscenza; inoltre presenta respirazione profonda,  polso irregolare e il viso appare congestionato.  Nelle forme più gravi la morte sopraggiunge dopo qualche ora o anche qualche giorno,  in quelle forme medie è compromessa l’intelligenza mentre in quelle lievi il miglioramento può risultare anche quasi immediato e il ripristino funzionale completo.  Per estensione si intende per apoplessia qualsiasi lesione vascolare acuta del cervello.  Questo termine indica anche l’infarcimento emorragico di un organo con necrosi del parenchima  (apoplessia placentare,  polmonare ovarica ecc.)

 

La disfagia,  che è un disturbo della deglutizione qualunque sia la causa e il livello dell’ostacolo.  Le cause più comuni sono la stenosi esofagea,  la presenza di diverticoli esofagei, l’ulcera dell’esofago, inoltre possono verificarsi le disfagie di tipo nervoso eccole che ci siamo alle disfagie isteriche da spasmo della muscolatura esofagea e feringea da paralisi bulbare,  ecc.

Nella “disartria” succede qualsiasi difficoltà nell’effettuare i movimenti necessari dell’articolazione della parola.  Interessa un complesso di fonemi ed è provocata da un’alterazione delle vie motorie che governano il complesso dei muscoli fonatori o da un’alterazione di questi ultimi; Il disegno centrale della parola o del discorso,  al contrario delle afasie ,  è conservato.

Passiamo all”atassia”,  disturbo della coordinazione dei movimenti sia per quel che riguarda la loro direzione   sia per quanto concerne la successione dei diversi movimenti elementari in cui si può scomporre un movimento complesso.  Si conoscono diverse sindromi atassiche secondo la lesione neurologica che ha provocato l’atassia, ognuna con una specifica sintomatologia.  Si distinguono così l’atassia cerebrale,  secondaria a lesioni della corteccia frontale,  l’adiadococinesi,  l’asinergia,  l’atassia labirintica,  caratterizzata da disturbi dell’equilibrio,  infine l’atassia da lesione delle vie della sensibilità profonda.  Da osservare che nell’atassia mancano fenomeni di paresi,  quindi la forza muscolare rimane intatta.  E adesso aspetterò qualche vostra domanda.

 

Mi hanno chiesto come fare per non ammalarsi di queste patologie, che sono anche molto gravi,  a volte mortali e se sono ereditarie.

 

Ho imparato che  certe malformazioni sono congenite,  ma per il resto queste patologie sono dovute ad uno stile di vita errato o meglio ancora c’è chi eredita un portamento per uno stile di vita sbagliato  come in altre malattie che ho descritto fin dall’inizio, faccio l’ esempio  della gotta,  ecc.

 

L’astenia è una malattia che riguarda il nostro cervello?

 

Fede

 

Molte sono le malattie che partono dal cervello sia direttamente che indirettamente e questo è un discorso molto ma molto lungo e complicato.  L’astenia in genere può essere dovuta a costituzione individuale, al superlavoro,  a stati di stress,  a malattie a lungo decorso e a insufficienze ormonali ecc.  Le astenie si manifestano con perdita di forza,  l’incapacità di produrre uno sforzo specie se prolungato.  Esse si differenziano in: astenie nervose,  sostenute da esaurimento del sistema nervoso;  astenie mentali,  caratterizzate da diminuita concentrazione intellettuale; astenie muscolari,  che possono essere fisiologiche,  quando i muscoli presentano insufficienza funzionale,  dopo uno sforzo prolungato, oppure patologiche se tale insufficienza è legata all’esistenza di processi patologici specifici come (miopatie e miastenie).

23/01/2018

 

Vorrei sapere se l’idiozia è una patologia del cervello oppure è dovuta solo alla cattiveria e alla crudeltà?  Grazie!

 

Titti

 

Quando ci sono persone che non ci rispettano,  oppure fanno del male a chi credono sia più debole perché è buono,  noi diciamo spesso che è un’idiota,  o un imbecille ecc.  dovremmo usare termini diversi che esistono e sono più appropriati.  Perché l’idiozia è una patologia del cervello che  chi ne è affetto non ne ha nessuna colpa.

L’idiozia è una sindrome psichica che insieme all’imbecillità fa parte di un gruppo di malattie mentali dette oligofrenie o frenastenie,  inquadrabili nella patologia dell’intelligenza.  L’idiozia è determinata da cerebropatie della vita intrauterina o infantile  (encefaliti, parti distocici con traumi da forcipe o fenomeni asfittici  ecc.)  che provocano alterazioni più o meno grossolane del cervello fetale o infantile, oppure da fattori eredo-generativi quali la lue e l’alcolismo degli ascendenti.  Da forme con sintomi psichici scarsi e predominanti segni di focolaio  (emipara- menoplegie, coreo- atetosi,  paresi oculari ecc.)  Si arriva a forme nelle quali per diffusione delle lesioni si ha difetto di sviluppo psichico fino a completa assenza di vita intellettuale residuando il puro soddisfacimento degli istinti fondamentali, in assenza o quasi di fenomeni neurologici (cerebroplegie psichiche).  Secondo il contegno gli idioti si distinguono in:  impulsivi quando sono in agitazione continua;  apatici quando sono privi di qualsiasi iniziativa o atonia espressiva. nelle forme gravi il linguaggio articolato è abolito o notevolmente compromesso;  le tendenze caratteristiche degli idioti sono la clastomania ( la distruzione di determinati oggetti),  l’esibizionismo e il collezionismo il tutto esagerato.  Altre forme spaciali di idiozia sono :  la sclerosi tuberosa,  l’idiozia amaurotica di Tay Sachs, familiare,  insorge di solito nei primissimi anni di vita,  con deficit mentale, accessi convulsivi,  gravi disturbi del visus,  con reperto oftalmoscopico caratteristico (degenerazione del fascio maculare);la varietà infanto-giovanile di Spielmeyer-Vogt compare più tardivamente dal 6° e il 14° anno di vita con regressione dello sviluppo psichico,  convulsioni,  paresi,  retinite pigmentosa.  Poi c’è l’idiozia mongoloide con spiccati segni di mongolismo,  ritardo di sviluppo o di ossificazione,  alterazioni psichiche tipo infantilismo o idiozia grave.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTOTRENTANOVESIMA PARTE

10/01/2018

IN CUCINA CON AMORE E CON

FEDERICA

Federica   Se ben ricordo,  nell’articolo di cucina n°  237 dove illustri i dolci al cucchiaio,  non abbiamo fotografato la presentazione,  perché?  Era una cosa bellissima!

Elena    Si può sempre spiegare:  occorrono delle formine a cerniera,  alte circa sei cm con lo stesso diametro.  Due ore prima di consumare i dolci al cucchiaio si riempiono le formine e poi si mettono a riposare in frigorifero,  poi prima di servire si fa la decorazione   e poi si sgancia la cerniera sul piatto. Ad esempio:  nel caso del dolce con le amarene si decora con sciroppo di amarene nere,  con sotto una salsa di limone e lamponi:  nell’altro invece sotto si metterà una crema di panna e baily,  con sopra una salsa di caffè dal retrogusto amaro.

Federica   Infatti erano spettacolari e squisiti!  E oggi ci presenti un primo o un secondo piatto?

Elena  Un secondo piatto ben riuscito e saporito:  è l’anatra alla salsa di frutti di bosco.

ANATRA  ALLA SALSA DI FRUTTI

DI BOSCO

Ingredienti:  acquistiamo l’anatra che serve,  cento dieci g per ogni porzione.  Per la marinatura serviranno un pompelmo,  un’arancia, rosmarino,  cipolle dolci,  olio extra v.d’oliva.  Per l’esecuzione della cottura:  vino bianco secco,  sale e pepe q.b.,  brodo vegetale,  brandy all’arancia,  uno scalogno, una foglia di alloro,  salsa di frutti di bosco.  Per il contorno:  finocchi,  parmigiano,  olio, besciamella leggera,  zucchine in tempura.

Esecuzione:  Dopo la marinatura dell’anatra la passeremo in casseruola con un trito di cipolla,  la sfumiamo col brandy e aggiungeremo il rosmarino,  sale e pepe, alloro, e il brodo q.b. per una cottura al punto giusto e che rimanga immersa nel suo succo.  Intanto prepareremo le verdure e  la salsa ai frutti di bosco.  Una volta pronto il tutto impiattiamo l’anatra inondata di salsa,  finocchio gratinato e dadi di zucchine in tempura.

Federica   Che magnifico piatto!

11/01/2018

Elena   Ti mostro un’altra ricetta della fesa di tacchino,  con castagne e uvetta,  in contorno di pomodorini essicati in salsa,  patate al forno e peperoni grigliati con salsa pungente alla paprika.

Federica   l’insieme è meraviglioso! Si sentono gusti pungenti e dolci con una nota amara  e caramellata della carne con il succo delle cipolle.

FESA DI TACCHINO RIPIENA

Ingredienti:  quattrocento g di fesa,  caldarroste,  uvetta,  salsa al brandy,  cipolle,  rosmarino,  cerfoglio,  prezzemolo, peperoni,  pomodorini essicati e stufati,  patate, sale e pepe q.b.,  olio extra vergine d’oliva,  settanta g di burro, un po’ di paprika piccante. Per la marinatura: succo di pompelmo,  sale e pepe.

Esecuzione:  rosoliamo la carne,  con un po’ di burro,  poi faremo l’involtino con caldarroste tagliate a pezzetti e insieme all’uvetta le abbiamo stufate col brandy e un mestolo di brodo vegetale.  Poi abbiamo fatto un involtino e abbiamo continuato la cottura della carne con rosmarino,  cerfoglio e il brodo delle cipolle in agrodolce,  a cottura ultimata lo abbiamo rosolato con il suo sugo ristretto.  Togliamo le patate dal forno,  impiattiamo la carne con lo stufato di pomodorini e peperoni grigliati. Ed ecco il piatto.

Federica   Eccellente in qualità e gusto!

Elena  Grazie!

12/01/2018

Elena   Ti mostro delle fettine tenere di scamone cotte  nella marinatura di agrumi misti,  pepe,  aglio e salvia,  con un contorno fresco di verdure crude in aceto di acero e olio extra v. d’oliva.

Federica  È un piatto ideale anche d’inverno,  gustoso,  leggero saporito e fa bene alla salute.

Fettine  in marinatura

Ingredienti:  fettine tenere q.b.,  salvia,  aglio,  pepe misto, olio extra vergine d’oliva,  aceto di acero,  agrumi misti,  brodo di carne, timo,  coriandolo, indivia e lattuga,  pomodori.

Esecuzione:  Mettiamo subito la carne a marinare nel succo di agrumi misti,  sale,  pepe.  Il giorno seguente la toglieremo dalla marinatura e la mettiamo a cuocere per dieci minuti nel brodo di carne,  poi,  la toglieremo e la stenderemo sul piatto da portata insieme alle erbe tritate,  al pepe olio e mezzo bicchiere di brodo;  la carne verrà servita con verdure fresche.   La carne dovrà risultare ben cotta,  tenera e succosa.

Federica   Anche questo  piatto è una meraviglia!

13/01/2018

Elena   Oggi però ti presento un primo piatto completo,  molto salutare e gustoso,  si tratta delle lasagne di patate,  oppure si può chiamare anche parmigiana di patate,  sì  è più adatto a questo piatto.

PARMIGIANA  DI  PATATE

Ingredienti per quattro persone:  un kg di patate, due porri, due etti di prosciutto cotto,  noce moscata o macis,  sale e pepe,  olio extra vergine d’oliva,  peperoncino,  parmigiano grattugiato,  besciamella leggera,  pecorino,  erba luisa,  cerfoglio e salvia.

Esecuzione: tagliamo le patate a fette sottili,  poi tagliamo i porri a ruota molto sottile,  facciamo la besciamella e grattugeremo il parmigiano e pecorino.  Adesso facciamo soffriggere i porri in pochissimo olio,  li mescoliamo sempre perché non imbruniscano troppo e incominciamo a fare gli strati.  Sul fondo adageremo tre cucchiai di besciamella,  poi copriremo con le fettine di patate prima sbollentate al vapore,  poi metteremo uno strato sottile di prosciutto, i porri e i formaggi grattugiati,  andremo avanti così fino ad esaurimento degli ingredienti,  alla fine aggiungeremo un mestolo di brodo.  Mettiamo a cuocere in forno a centosettanta° per un’ora;  si sprigionerà un profumo delizioso.

Federica   L’ho già fatto è molto ma molto buono.  Buona domenica!

16/01/2018

Federica   Mi è piaciuta molto la ricetta dell’ultimo salmone  che hai fatto,  i sapori erano così bene amalgamati e anche molto bene equilibrati.

Elena  Bene,  allora la metto subito qui.

SALMONE  IN AGRODOLCE

Ingredienti:  salmone q.b.,  ananas,  cipolle tropea,  aceto di ribes,  aceto di mele,  salvia,  rosmarino,  cicorie miste,  olio extra vergine d’oliva,  zucchero di canna o miele,  dragoncello, prezzemolo,  macis,  sale e pepe.

Esecuzione:  facciamo le cipolle in agrodolce,  poi lasciamo raffreddare e dopo aver lavato per bene il salmone lo metteremo a marinare nel composto di cipolle. Il giorno seguente lo spennelliamo con l’olio,  sale e pepe e lo mettiamo sulla piastra,  lo giriamo e lo rigiriamo,  e una volta cotto a puntino lo serviremo con l’ananas caramellato e un’insalata mista di cicorie crude.

16/02/2018

  Federica   Il dolce che hai fatto per mia madre era un’esplosione di sapori meravigliosi che si abbracciavano tra di loro sotto ad una velata copertura di cioccolato e arancia,  merita davvero!

GÂTEAU  DE  LA  MÈRE

Ingredienti:  duecento g di cioccolato fondente,  cento g di panna montata, ciliege candite,  sciroppo di amarene nere,  gocce di cioccolato bianco,  canditi all’arancia,  ristretto di succo di arance,  caramello all’arancia,  grappa di mele,  panna alla vaniglia,   duecentocinquanta g di zucchero semolato, crema di caffè,  quattro uova.

Esecuzione:  incominciamo col fare il ristretto di arance  facendo bollire il succo di arancia con lo zucchero,  e la grappa di mele,  poi faremo la fonduta di cioccolato con la panna e cento g di zucchero,  ed ora facciamo la crema alla vaniglia con le uova,  la panna e due bacche di vaniglia,  una volta finita faremo i canditi con le scorze sottili anzi dei filini di arancia.  Adesso è arrivato il momento della crema di caffè,  mescolando il caffè ristretto,  due uova montate a crema  e cinquanta g di caffè solubile.  Una volta preparati tutti gli ingredienti dobbiamo fare in fretta a formare una cupola e mano a mano la copriremo di strati,  e prima della decorazione inietteremo la crema al caffè che dovrà rimanere semi-liquida,  mentre lo sciroppo di amarene verrà impiegato con la crema alla vaniglia.  Poi faremo la decorazione con panna e le gocce di cioccolato bianco.

Federica  Ti assicuro che mi sembrava di avere il paradiso in bocca.

18/01/2018

Elena  adesso ti presento l’ultimo piatto di questo articolo e sono i tortelli di Sant’ Antonio.

Federica  Mi piacciono da matti i tuoi tortelli,  sono davvero squisiti!

  Elena  Diciamo pure  “tortelloni”  mi piace farli grossi perché c’è meno pasta e più pesto.

TORTELLONI  DI  S.   ANTONIO

Ingredienti:  farina per pasta fresca trecento g,  tre uova,  settecento g di polpa di pomodoro,  una foglia di alloro,  sale e pepe,  olio extra vergine d’oliva,  parmigiano,  basilico fresco,  noce moscata,  cento g di amaretti,  la buccia grattugiata di mezzo limone grosso,  macis e noce moscata,  polpa di zucca lessata al vapore,  un porro e uno scalogno.

Esecuzione:  dopo aver lessato la zucca la passeremo al setaccio per i grumi o la stemperiamo con una palettina. Poi metto subito le due spezie,  il limone grattugiato,  gli amaretti,  infine il parmigiano grattugiato,  sale q.b. Una punta di rafano.  Adesso facciamo l’impasto con le uova  poi tiriamo una sfoglia sottile e mettiamo il ripieno,  tracceremo i tortelli e li richiudiamo poi li mettiamo a cuocere in abbondante acqua giusta di sale,  infine li condiremo nella teglia del ragù di pomodoro,  scalogno,  porro e basilico;  gli diamo un minuto di fiamma poi spegneremo e metteremo il parmigiano e un giro di olio a crudo,  mescoliamo bene adagio i tortelloni,  e li spolverizziamo con  un’altra manciata di parmigiano.

Federica   Sono d’accordo con chi dice ”  io mangio per vivere ma non vivo per mangiare”  anche perché se si ha passione e si fanno dei piatti meravigliosi  si mangia di meno,  se si dà il massimo soddisfa molto di più il palato e non cerchi altro.

Elena  Assolutamente sì!  Al prossimo articolo.

LE ALTRE PATOLOGIE DEL CERVELLO

10/01/2018

 

LE ALTRE PATOLOGIE CHE COLPISCONO IL

CERVELLO

 

Oltre a quelle già descritte,  le patologie che colpiscono il cervello sono molte.  Le sindromi traumatiche che,  solitamente considerate sotto l’aspetto di commozione,  contusione e lacerazione,  comprendono le turbe della coscienza, come il coma,  stupore, stato confusionale e automatismo,  le emorragie cerebrali,  le sindromi ipertensive e ipotensive endocraniche, le sindromi circolatorie, determinate soprattutto da aterosclerosi, tromboangioite obliterante, pariarterite nodosa,  anomalie vasali,  ecc.  Le forme cliniche sono prevalentemente rappresentate dal deliquio, sincope vagale;  crisi ipertensive (paralisi improvvise e transitorie,  menoplegie,  emianopsia, ecc.).  Apoplessia; cerebropatie vascolari acute ( trombosi bulbare con vertigine violente, disfagia,  disartria, nausea,  atassia, mentre la coscienza rimane integra).  Cerebropatie vascolari con turbe nervose lentamente progressive ( rigidità muscolare aterosclerotica,  paralisi pseudobulbare,  trombosi della carotide interna)  e  a seconda dei casi,  crisi di disorientamento nel tempo e nello spazio,  progressiva impotenza psichica e funzionale,  possibile demenza di tipo progressivo.  Le sindromi flogistiche comprendono forme di origine infettiva e di tipo probabilmente allergico (encefaliti, meningoencefaliti, ascessi cerebrali).  Le sindromi degenerative,  per lo più congenite,  ereditarie,  raramente sporadiche,  caratterizzate da un decorso progressivo fino alla distruzione totale dell’intera zona o sistema cerebrale interessato,  sono: le malattie congenite (idiozia mongoloide),  le malattie infantili tardive e giovanili (sclerosi tuberosa,  sclerosi lobare);  le malattie degli adulti (sclerosi multipla);  le forme del periodo involutivo (morbo di Pick, morbo di Parkinson,  demenza senile).  Le sindromi tumorali si manifestano con segni di irritazione focale locale,  che possono anche mancare e una sindrome di ipertensione endocranica,  che in molti casi compare precocemente e spesso è l’unico sintomo del tumore.

 

IL  CERVELLETTO

 

Le lesioni che possono colpire il cervelletto sono varie e comprendono le malformazioni congenite,  le atrofie acquisite, le emorragie e i rammollimenti,  gli ascessi e la flogosi acuta.  Isintomi che ne conseguono in generale sono rappresentati da asimmetrie di posizione,  da ipotonie, ipertonie, bradicinesia,  dismetria,  tremori, atassia,  disturbi della parola e della scrittura,  disturbi dell’equilibrio ecc.

Il cervelletto,   questa parte dell’encefalo,  posta tra il midollo allungato e il cervello,  dal quale è superiormente separato dal tentorio,  espansione della dura madre,  e situata nella parte postero-inferore della cavità cranica.  Si divide in due emisferi, emisferi cerebellari o neocerebello,  collegati al cosiddetto verme,  che insieme ai flocculi costituisce il paleocerebello.  esternamente è percorso da solchi lungitudinali,  all’incirca paralleli fra loro (solchi di I e solchi di II ordine)  che dividono il cervelletto in lobuli e lamelle.  Si trova collegato al mesencefalo dai peduncoli cerebellari superiori,   al ponte  di Varollo dai peduncoli cerebellari medi, al midollo allungato ai peduncoli cerebellari inferiori( detti rispettivamente brachia coniunctiva,   brachia pontis, corpora restiformia).  Continua…

 

11/01/2018

 

Come ho già descritto in passato,  la corteccia cerebellare,  formata da sostanza grigia, è costituita da tre strati:  quello esterno o molecolare,  l’intermedio o delle cellule del Purkinje,  e l’interno o granulare,  costituito da piccoli neuroni.  Dentro la corteccia si ramifica una sostanza bianca chiamata l’albero della vita,  in cui si trovano i nuclei di sostanza grigia.  Il cervelletto è organo di ricezione di impulsi sensitivi propriocettivi ed esterocettivi  ed influenza i nervi motori e i centri associativi encefalici,  modificando la loro soglia di eccitabilità.  Ecco perché il cervelletto viene definito il grande modulatore della funzione nervosa.  Esso influisce sul tono muscolare, anche sui muscoli gravitazionali e quindi sul tono posturale,  sui movimenti riflessi, sui movimenti volontari.  Al cervelletto arrivano gli stimoli propriocettivi dai muscoli e dai tendini e stimoli esterocettivi tattili,  acustici e visivi;  e poi il cervelletto influisce sulle aree cerebrali visive e uditive.  Note ricerche hanno chiarito che le parti del cervelletto anteriori alla fessura  prima sono connesse con l’attività motoria,  quelle posteriori con la sfera della sensibilità.

 

IL CERVELLO

 

Un’altra descrizione del cervello,  più completa ma stringata.

 

Il cervello è costituito da telencefalo,  diencefalo,  mesencefalo,  provenienti dal proencefalo emorionale.  Il telencefalo formato da due emisferi cerebrali,  è la parte più voluminosa del cervello.  Gli emisferi sono separati medialmente e in profondità fino ad un nucleo di sostanza bianca detto corpo calloso,  dalla scissura enteremisferica  in cui penetrano le meningi.  Insieme alle scissure di Rolando e di Silvio,  esso divide ogni emisfero in quattro lobi:  frontale,  parietale,  temporale,  occipitale. Lobi minori sono i lobi dell’insula sul fondo della scissura di Silvio e il lobo orbitario che  poggia sulla volta dell’orbita.  Ogni lobo è diviso da solchi in circonvoluzioni e in ognuna di queste si riconoscono aree e funzione specifica,  motorie o sensorie,  dette aree di proiezione.  Gli emisferi sono percorsi da cavità o ventricoli derivati dal primitivo tubo neutrale:  Il primo e il secondo sono posti lateralmente al piano di simmetria,  ciascuno nello spessore di un emisfero,  il terzo che comunica con i due primi,  è situato sul piano di simmetria;  i talami ottici si stendono fra questi e i precedenti ventricoli.  Continua…

14/01/2018

 

Il terzo ventricolo si continua con le rimanenti cavità dell’encefalo.  Le pareti degli emisferi sono formati da sostanza grigia,  ricca di neuroni,  che riveste la sostanza bianca formata da fibre.  I principali nuclei di sostanza bianca sono il corpo calloso,  posto a volta sotto la scissura interemisferica,  il fornice o trigono cerebrale,  lamina posta sotto il corpo calloso.  Fra i due è tesa una lamina trasparente o setto pellucido.  Nello spessore della sostanza bianca sono compresi nuclei di sostanza grigia,  i più importanti sono:  L’ippocampo o corpo di ammone in rapporto con la corteccia olfattoria,  più dorsalmente i talami ottici ed esternamente a questi i corpi striati.   L’ipotalamo di forma conica si collega all’ipofisi ed è assai ricco di vasi sanguigni.   Particolare valore funzionale,  ha la corteccia cerebrale che può essere sensitiva,  motrice,  associativa ed è collegata a centri sottocorticali,  come il talamo,  l’ipotalamo,  i corpi striati.  La corteccia sensitiva riceve le vie afferenti provenienti dal talamo che conducono stimoli somatestesi e specializzati provenienti da tutto il corpo.  Dalle aree motrici partono impulsi motori attraverso la via piramidale.  In genera i centri corticali di un emisfero sono in relazione con le regioni controlaterali del corpo: ad es.  una paralisi della parte destra del corpo è in relazione con un’alterazione dell’emisfero sinistro. Continua.

 

15/01/2018

 

Le aree associative interposte fra i vari centri servono ad integrare le varie sensazioni,  a serbarne la memoria e il processo di ideazione,  di consapevolezza,  di volontà,  a ciò che noi chiamiamo coscienza.  Tuttavia non vi sono limiti retti fra le varie aree,  né ogni area ha una singola funzione  e d’altro canto essa ha molteplici collegamenti con altre zone della corteccia e con i centri cerebrali sottocorticale,  sicché  malgrado le localizzazioni cerebrali,  il cervello funziona come un organo unitario.  Le zone del cervello in cui sono localizzati i più importanti centri sono:  l’area motrice,  anteriore alla scissura di Rolando (corteccia precentrale)  dalla quale dipendono i movimenti del capo e degli arti;   l’area posteriore alla medesima scissura (area postcentrale)  che è l’area in cui è localizzata la sensibilità per le medesime parti;  il lobo occipitale,  in cui si proietta la sensibilità visiva,  i lobi temporali e la sensibilità acustica,  la circonvoluzione dell’ippocampo per la sensibilità olfattiva e gustativa.  Centri particolari sono:  il verbo-motore e il verbo-acustico,  il centro motore e il centro visivo della scrittura,  le cui lesioni provocano rispettivamente afasia e sordità verbale,  agrafia e cecità verbale.  Dei centri sottocorticali il talamo,  come già ricordato,  è il centro riflesso delle emozioni che provocano il pianto e il riso;  il corpo striato controlla il tono dei muscoli schelettrici e regola i movimenti automatici;  l’ipotalamo regola la temperatura,  il sonno,  il ricambio dell’acqua,  dei glucidi,  dei grassi, ecc.

 

 

 

 

I MIEI PROVERBI MODI DI DIRE E AUTODIFESA 21

07/01/2018

 

Quei ricchi che si lamentano e

 

sparlano di altri ricchi,  è perché

 

non vorrebbero pagare le

 

tasse!  Allora che cosa dovrebbero

 

fare i poveri?

 

07/01/2018

 

Se molta gente non rubasse,

 

e altri si guadagnassero lo

 

stipendio che percepiscono

 

ci sarebbe lavoro e stipendio per

 

tutti quelli che lavorano

 

davvero!

 

10/01/2018

 

Sono sempre più convinto che

 

ignoranti si nasca e si muoia!

 

Dott.  Robert    Mi riferisco a quelli che in dieci anni non hanno ancora capito niente e non hanno imparato a vivere con civiltà!

 

11/01/2018

 

Certi gesti offendono più delle

 

parole!

 

12/01/2018

 

La verità fa bene agli altri

 

ma soprattutto a se stessi!

 

17/01/2018

 

So per certo che quello che

 

oggi state facendo agli altri

 

domani vi colpirà come un

 

boomerang.

 

19/01/2018

 

Dove regna giustizia risplende

 

sempre il sole!

 

24/01/2018

 

Se non sai ammettere la verità

 

nemmeno a te stesso-a,  ti

 

sembrerà che a mentire

 

siano sempre gli altri!

 

25/01/2018

 

Chi cerca di sminuire gli altri

 

vale meno di niente!

 

 

26/01/2018

 

Sai qual è la disgrazia del

 

bullo-a che sminuisce?

 

Quella di essere nato vecchio

 

e deficiente!

 

01/02/2018

 

Non potrai mai conquistare

 

un uomo infilandoti in una

 

personalità che non ti appartiene!

 

03/02/2018

 

Il bugiardo è bullo e ladro!

 

05/02/2018

 

Che cos’è per te la nobiltà vera?

 

La vera nobiltà è  “L ‘educazione”.

 

09/02/2018

 

…ovviamente ogni individuo è

 

indigesto a chi non piace!

 

10/02/2018

 

È inutile sminuire qualcuno

 

perché è migliore di te

 

  prima o poi la menzogna stanca e

 

allora si vedrà la tua immondizia!

 

13/02/2018

 

Chi non vuole  che gli altri

 

siano felici,  non lo sará mai

 

perché a queste o a questa

 

persona manca l’anima!

 

16/02/2018

 

Se qualcuno ti manda

 

qualcosa che non gli appartiene

 

non ti chiedi se questa cosa è

 

soggetta a copyright?

 

  O vuoi che sia lui e lei

 

a prendersi le colpe?  Se non sai

 

fare quel lavoro perché non

 

lasci il posto a qualcun altro?

 

17/02/2018

 

Chi occulta le cose degli altri

 

è una vera merda!

 

24/02/2018

 

Un vecchio proverbio dice: un

 

po’ corre la preda e poi corre il

 

cacciatore!

 

25/02/2018

 

Io posso solo dirti di staccarti

 

da quei balordi che ti sfruttano

 

e in più ti mettono contro la

 

tua famiglia.

 

27/02/2018

 

Nella vita ognuno di noi può

 

sempre migliorare,  ma se uno

 

nasce stronzo,  quello ci  nasce e ci

 

muore!

 

01/03/2018

 

I nervi fragili non sono sempre

 

un’emergenza,  ma sono anche

 

 alla base di grande creatività,

 

basta saper distinguere il

 

concetto!

 

06/03/2018

La cattiveria è un filo che ha

 

 trascinato  mente e  cuore

 

negli abissi dell’inferno!

 

 

 

 

RISPOSTE AI LETTORI CENTOQUARANTASEI

07/01/2018

 

Abbiamo già fatto fuori tutte le feste di fine anno e dell’inizio 2018,   noi ti auguriamo un 2018  e non solo,  meravigliosi!  Non credere che a farti opposizione fino ad ora sia stato Saturno,  ma invece sai meglio di me chi sono stati;  Saturno ti vuole bene e anche Mercurio,  lo hanno dimostrato fino ad ora proteggendo la tua “psiche”,  confida sempre nella tua psiche così forte e incredibile!

 

Dott. Robert e Linda

 

Grazie!  Elena  L.

 

11/01/2018

 

Hai mai subito violenze fisiche?

 

Robert e Linda

 

Sì,  stava per accadermi,  ma usai la mia tecnica e la mia forza altrimenti non so cosa sarebbe successo! Con una grande ginocchiata lo mandai fuori gioco,  più avanti mi accusò di essere la causa della sua sterilità,  ma per me quello fu solo un pretesto per giustificare la sua patologia.  Un altro che voleva usarmi come capro espiatorio per giustificare la denuncia che fecero a un figlio di un suo collega medico dentista,  cercando di farmi ammettere che io leggo tutti i pensieri della gente,  mentre a denunciare quella cosa fu proprio lui,  e la stessa cosa successe  tempo fa quando  fece chiudere un centro medico  lasciando credere agli altri che lui non c’entrava niente!  Si avvicinò a me e cercava di convincermi ad accettare e poi ci provò,  anche in quel caso non  credo che si sia divertito.  Vedi?  Quelle sono le persone infime da prendere in considerazione per dare loro una lezione indimenticabile,  fanno del male agli altri,  poi ne vorrebbero uscire puliti e continuare a fingere la loro amicizia!  Purtroppo di quei falsi ce ne sono tanti!

 

Elena  Lasagna

 

11/01/2018

 

Riusciremo a guarire tutte quelle menti malate che consapevolmente fanno del male al prossimo,  specialmente alle donne?  Come potrebbero guarire  dal loro complesso di onnipotenza?

Giorgia e Tulio

 

Diciamo pure che la percentuale di queste persone è in aumento,  bisognerà guardarsene ma non avere paura,  e incominciare a denunciare chi ti manca di rispetto,   svergognarli per dare loro una lezione coi fiocchi! Ma come si permettono di togliere la libertà agli altri?

Elena  Lasagna

 

12/01/2018

 

So che muori dalla voglia di raccontarci delle cose che non sa nessuno,  non avere paura di nulla!

 

Dott.  Robert

 

Io non ho paura di nulla credimi!  Ma sono così schifata da  ciò che succede che mi ci vorrà un po’ di tempo.

 

Elena  Lasagna

 

16/01/2018

 

Come può una donna che si rispetti,  che è sempre andata in chiesa a dire ad una figlia:  hai trovato chi ti ha pagato stasera?  Il tuo ragazzo invece che ti ha regalato uno stereo doveva regalarti una collana di perle!

 

Anna

 

Certe persone non sanno quello che dicono,  oltre alla maleducazione hanno dentro anche tanto marcio!  Certi figli crescono come i genitori,  con una superficialità incredibile!

 

Elena  Lasagna

 

17/01/2018

 

Cosa pensi delle donne dell’Est che vengono a lavorare in Italia?

 

Dott.  Robert e Linda

 

In mezzo a loro ci sono donne con la D maiuscola,  altre invece sono rovina famiglie,  pretenziose,  arroganti,  bugiarde e maleducate,  invidiose di tutto e nonostante tu le accolga con educazione loro sono spie e cercano di mettere zizzania tra le famiglie.  In certe case fanno le donne di servizio,  sono ben pagate,  ricevono anche regali,  eppure non sono mai contente.  Disprezzano  le famiglie che le accolgono in casa loro dicendo che sono sporche,  che non dovrebbero avere i cani in casa, che le figlie non fanno nulla,   le disonorano,  sputando nel piatto dove mangiano;  questo non va bene,  andate da dove siete venute!

 

Elena  Lasagna

 

17/01/2018

 

È vero che con i segni del Toro,  Pesci e Acquario sei incompatibile?

Alessia B.

 

No,  non è vero,  tu pensa che Linda è del Toro e Robert è dei Pesci,   loro sono persone meravigliose!   Un’altra  persona  a me cara  è nata sotto il segno dell’Acquario.  Poi ricordo di una mia professoressa di matematica era del segno del Toro,  anche lei di una lealtà e bravura inesauribili!  Dopo tanti anni nutro ancora affetto per lei.  Sai qual è la verità?  È vero che provo allergia per certe persone esattamente  per gli imbecilli quei colpevoli di tutto che cercano di addossare le loro colpe ad altre persone innocenti;  si divertono a stuzzicare così per bullismo e per ignoranza e non sanno che così facendo mancano di rispetto solo a se stessi! Ma non ho nulla contro  i segni zodiacali,  poi che siano del Toro Acquario o Pesci per me non ha nessuna rilevanza.

 

Elena  Lasagna

 

18/01/2018

 

Non c’è qualcosa di patologico in una donna di cinquant’anni che si fa servire ancora dai suoi genitori?  È convivente ma fa la battona,  io non so niente di medicina, ma se non è patologia questa!

 

M.

 

È difficile fare una diagnosi così al vento,  certo non sono da invidiare ma sono da compatire!

 

Elena  Lasagna

 

23/01/2018

 

Ci sono persone che sanno nascondere molto bene,  non mi sarei mai aspettato certe cose da quella donna!

 

Dott.  Robert

 

Da arriviste e arrivisti c’è d’aspettarsi questo ed altro!  Anche se sembrano santarelline… la cosa forse non verrà mai di ordine pubblico proprio per la loro influenza!  Sai quante cose ci sono e ci sono state proprio come questa?  A certa gente tutto è lecito! Se ti può consolare molta gente se ne sta rendendo conto,  ovviamente  sono le persone intelligenti!

 

Elena  Lasagna

 

25/01/2018

 

Un carattere come il tuo non si diverte a scoprire certe cose vero!

 

Dott.  Robert

 

No di certo,  vorrei che molta gente fosse più onesta!

 

Elena  Lasagna

 

Finirà mai tutto questo marciume?

 

Dott.  Robert

 

 

Hanno fatto un bel lavoro,  ma non è ancora finita,  ci sono cose nascoste molto gravi che devono ancora uscire!

Elena  Lasagna

 

01/02/2018

 

Sai ho conosciuto una tale che per conquistare un uomo cerca di mostrare tutto quello che lei non è e si ostina a fargli credere di essere come un’altra per le sue capacità ecc.  Come si fa a vivere nei panni di un’altra persona?  E poi vorrebbe conquistare anche le amiche di quella persona. Tu che ne pensi?

 

Anna  U.

 

Prima o poi questa rimarrà con niente in mano perché non ha niente nel cuore e nel cervello!  Non c’è nulla di più bello per una persona di poter essere se stessa,  anche se povera di intelletto ma tutti noi abbiamo  un fascino diverso,  e questa è già di per sé una parte di bellezza;  la  personalità bella o brutta che sia deve essere autentica!  Anche perché quando un uomo si accorge che stai imitando un’altra gli cadrà l’asino per terra!  (rimarrà deluso di te)

 

Elena  Lasagna

 

01/02/2018

 

Io e Linda ti ammiriamo non solo per il bene che ci hai fatto,  ma anche per come sei,  e quando ti chiedemmo come avremmo potuto sdebitarci ci dicesti:   anche voi avete già fatto molto per me.  Io so che vorresti che certe cose che ti sono successe venissero alla luce,  chiunque ne sia stato l’artefice,  perché non esiste persona in alto che possa architettare una cosa simile!   Non importa quando e non importa dove ma so per certo  che  vendetta sarà fatta!  Se cane non mangia cane c’è sempre il leone!

 

Dott.  Robert

 

03/02/2018

 

Quali sono secondo te i comandamenti che detta una vera democrazia?

 

Dai tuoi amici

 

Badate bene che ciò che dico ora non sono solo i miei comandamenti,  ma quelli di tanta gente!

 

Equità

 

1) Chi sbaglia deve pagare e non uno sì e l’altro no!

 

2)  Sanzioni  molto severe per chi insudicia e distrugge il  pianeta!

 

3)  Maggiore controllo nelle cose che contano che contribuiscono al buon funzionamento del paese!

 

4)  Che le mele marce vengano debellate!

 

5)  Via i prepotenti e gli sfruttatori dai posti di potere!

 

6) Fare in modo che le banche rispettino anche i piccoli risparmiatori!

 

7)  Che gli atti di bullismo vengano puniti con la stessa moneta! E con ingenti somme di denaro!

 

8)  Che i ladri,  assassini,  violentatori,  pedofili abbiano la pena che meritano senza attenuanti!

 

9) Che i governi si accordino in modo che non ci siano più persone che muoiono di fame!

 

10)  La somma di tutto questo è la vera medicina per curare il pianeta Terra!

 

Elena  Lasagna e milioni di persone.

 

07/01/2018

 

Da dove viene quell’amore che hai per la terra,  la vegetazione e la botanica? Quando fai il tuo giardino ami sfidare la concorrenza?

 

Dott.  Robert e Linda

 

Come avete detto voi è proprio una passione che viene da lontano,  da quando ero piccola e non mi ha mia abbandonato. Questo è uno dei miei hobby preferiti e lo faccio con amore scegliendo le piante che preferisco senza guardare o sfidare né tanto meno invidiare nessuno.  Quella per me non è più amore,  è grande meschinità che sfocia nell’ignoranza o viceversa.

 

Elena  Lasagna

 

 

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTOTRENTOTTESIMA PARTE

03/01/2018

IN  CUCINA  CON  AMORE  E CON

FEDERICA

Elena   Ho una salsa nuova,  molto saporita e leggera,  accompagna solo il manzo e il vitello.

SCALOPPINE DI VITELLO  IN

SALSA DELLA CASA

Ingredienti:  fettine di vitello,  venti g di burro chiarificato,  brodo di gallina,  un pompelmo e un’arancia, sale e pepe q.b.,  rosmarino,  erba gatta,  spezie miste,  un bicchierino di vino bianco, aglio, pangrattato fine cinquanta g,  uno spicchio di aglio e un gambo di sedano verde, un cucchiaio di, parmigiano reggiano,  una fetta di zucca.  Per il contorno:  cavolo romano al forno,  in colata di robiola.

Esecuzione:  incominciamo dalla carne,  l’abbiamo messa a marinare con il pompelmo e il succo di arancia,  sale e pepe e olio extra vergine d’oliva (abbiamo fatto un’emulsione).  Poi la metteremo ai ferri o sulla piastra dove verrà cotta a puntino.  Intanto che la carne riposa faccio la salsa con il burro chiarificato,  l’aglio,  il rosmarino,  la salvia, il vino bianco per sfumare,  aggiungo le spezie,  aggiusto di sale e metto il brodo insieme alle erbe.  faccio bollire per trenta minuti,  poi la colo e aggiungo il pangrattato passato in padella e  quando la salsa sarà intiepidita  aggiungerò il parmigiano,  un po’ di olio extra v. gentile e la mescolo ben bene con il frullatore,  ne verrà fuori una salsina semiliquida,  saporita e brillante .  Poi impiatterò con il cavolfiore passato prima al forno e poi insaporito con aceto di mele e fonduta di robiola.

Federica   Posso cantare  “Meraviglioso”? Perché questi sapori lo sono!

Federica   Che cosa consiglieresti ad una donna che ha pochi capelli?

Elena  Ovviamente non le consiglierei i capelli lisci,  ma le direi di farsi una permanente molto riccia.

04/01/2018

Elena   Oggi  cara Fede ti presento il mio ultimo risotto  alle caldarroste;  qualcuno penserà ma sarà buono?  Io vi dico che non è buono ma  è squisito.

RISOTTO  ALLE  CALDARROSTE

Ingredienti per quattro persone:  quattrocento g di riso per risotti, sale q.b.,  mezzo bicchiere di vino bianco,  uno scalogno,  un rametto di rosmarino,  cento g di pancetta, due foglie di alloro,  brodo di castagne,  duecentocinquanta g di caldarroste già prive della buccia,  un bicchiere di latte,  due cucchiai di parmigiano grattugiato,  e due cucchiai di formaggio spalmabile,  bucce di mele verdi, arancia e limone per aromatizzare,  pepe.

Esecuzione:  ho tritato lo scalogno e insieme al riso li ho fatti rosolare in una punta di olio extra vergine d’oliva.  Ho sfumato col vino,  poi ho aggiunto il brodo di castagne, già perfetto di sale,  l’alloro,  e il rosmarino, a metà cottura ho messo i dadini di pancetta passata alla griglia,  le caldarroste tagliate a pezzetti e alcune  lasciate intere,  e solo quando il brodo di castagne era stato assorbito,  l’ho diluito con il latte e ho ultimato la cottura,  poi l’ho mantecato con il formaggio molle e alla fine ho aggiunto il parmigiano e la decorazione con aromi naturali e caldarroste.

Federica   Anche questo l’ho provo subito,  mi piacciono i piatti molto gustosi che si senta il salato con una punta di dolce.

05/01/2018

Elena   Cucineresti un piatto di pesce,  per esempio un tonno?

Federica  Sì,  però a me piace il pinna gialla.

TONNO  IN SALSA DI ACETO

BALSAMICO

Ingredienti:  fettine di tonno pinna gialla, aceto balsamico di Modena,olio extra vergine di oliva,  dragoncello,  rafano,  limone,   erba luisa,  un mestolo di brodo di carne,  cipolline,  fagiolini,  aglio,  prezzemolo,  due scalogni, aceto di mele e coriandolo.

Esecuzione:  mettiamo le fettine di tonno in marinatura per una notte,  il mattino seguente le togliamo e le passiamo in padella con uno scalogno e il brodo fino a quando non avrà raggiunto la cottura desiderata.  Poi lo mettiamo in un trito di cipolla,  aceto balsamico sale, rafano,  pepe e olio.  Nel frattempo facciamo cuocere le cipolline in agrodolce,  e i fagiolini al vapore che poi li condiremo con olio,  sale,  pepe e aceto di mele a volontà.  Serviremo il piatto tiepido con prosecco delle nostre zone.

Federica  Un piatto saporito e raffinato con gusti morbidi che si amalgamano bene tra di loro. Questa ricetta è buona da matti!

07/01/2018

Federica  I miei clienti quando ordinano il pollo io chiedo se lo vogliono con la pelle o senza ,  sai che la maggior parte di loro lo vogliono senza come mi hai detto tu?  A scuola invece ci hanno insegnato che il pollo si cucina con la pelle.

Elena   Sì,  è vero il pollo si dovrebbe cucinare con la pelle,  perché bisogna tenere conto anche della presentazione,  si teme che questa  se non c’è pelle non sia delle migliori,  oppure  verrà meno morbido ecc.   Non è affatto così,  perché se si cucina nelle verdure o con le erbe oppure in altri modi e si cura,  i risultati saranno ottimi,  con la differenza che il pollo risulta più idoneo,  più sano,  perché nella pelle si nascondono molti germi e tossine e cucinate vanno ad intossicare tutto il resto.

GALLO SENZA LA PELLE

Ingredienti:  adoperiamo la carne che ci serve,  vino,  sale ed erbe per la marinatura;  olio extra vergine d’oliva,  uno scalogno,  una cipolla,  un peperone,  sedano e alloro, salvia,  prezzemolo,  spezie miste,  due cucchiai di pomodoro,  vino bianco,  brodo vegetale q.b. per la cottura,  sale e pepe.  Per il contorno:  insalata di patate fatte con erbe,  pomodoro e cipollotti.

Esecuzione:  facciamo rosolare il pollo in poco olio  con la cipolla e lo scalogno,  aggiungiamo il pomodoro e sfumiamo col vino.  Aggiustiamo di sale e mettiamo anche un trito di erbe,   le verdure tagliate a pezzettini e le spezie;  aggiungiamo il brodo e mettiamo il coperchio.  Mescoliamo di tanto intanto,  e portiamo a cottura.  Impiattiamo con uno stufato di patate ai sapori.  Cucinato così ha un ottimo profumo ed è squisito.

Federica   Mi piace il piatto,  immagino come sarà buono!

08/01/2018

Federica  Che dire hai sempre tante di quelle sorprese e poi mi dici che ancora non ho visto niente,  io invece da te ne ho viste di cose e me le tengo care.  Quel è il piatto che ci presenti oggi?

Elena   Ho pensato ai filetti di cernia con spinaci elaborati in sapori accattivanti,  che hanno fatto da ripieno ai miei paccheri in fonduta di zucca.

FILETTI DI CERNIA  E PACCHERI

Ingredienti:  farina di semola di grano duro,  uova,  zucca,  crema di latte,  zafferano,  parmigiano,  olio extra vergine d’oliva,  spinaci,  brodo,  uvetta,  caprino,  latte,    aglio,  frutti di bosco,  scalogno,  filetti di cernia,  pane e salsa di erbe essicate con sale e spezie per condire il pesce,  limone.

Esecuzione:  incominciamo dai paccheri,  impastiamo,  poi li tiriamo sottili,  li tagliamo uguali e li mettiamo ad essicare sopra gli stampi.  Poi facciamo gli spinaci:  dopo averli ben lavati li metteremo in casseruola con uno spicchio di aglio vestito e un  di soffritto di scalogno,  aggiungeremo il brodo,  l’uvetta e li portiamo a cottura ideale,  li aggiustiamo di sale e pepe, mettiamo una mano di parmigiano .  Ora faremo un ristretto di frutti di bosco, poi,  la crema di zucca:  la cuoceremo al vapore,  la frulliamo con la crema di latte,  e aggiungeremo un po’ di zafferano. Adesso passiamo ai filetti,  li metteremo a marinare con rosmarino,  olio,  erba cipollina,  erba luisa, e limone. Nel frattempo faremo sbollentare i paccheri nel brodo,  li riempiremo con gli spinaci,   li inonderemo di crema di zucca e via in forno  a 170° per quindici minuti.  Ed ora facciamo i filetti li impaniamo nel pangrattato e sapori, li mettiamo sulla carta da forno riversi dalla parte della panatura,  a fuoco alto,  poi una volta rosolati li volteremo dalla parte della pelle e ci daremo croccantezza.  Ecco il piatto su in alto!

Federica   Io so che sono divini!

09/01/2018

Elena  Ed ecco che siamo già arrivati all’ultima ricetta di questo articolo.  mostrerò dei cappellotti con stracotto di lonza di maiale e sfoglia all’erba luisa.

CAPPELLI  VERDI

Ingredienti: farina par pasta fresca,  erba luisa frullata, uova q.b.,  lonza di maiale,  rosmarino,  salvia,  aglio,  brandy,  brodo,  sale e pepe,  spezie miste,  parmigiano e pecorino,  noci,  nocciole tostate,  prugne secche,  olio extra vergine d’oliva,  pomodorini, e pomodori da insalata,  pangrattato,  peperoni piccanti, un bicchierino di panna liquida.

Esecuzione:  dopo aver marinato la carne la mettiamo la mettiamo a stufare,  con scalogni,  rosmarino,  aglio,  salvia,  sfumiamo col brandy,  poi aggiungeremo il brodo e proseguiremo per la cottura lenta.  Una volta cotta la carne la irroriamo con la panna,  la tagliamo a pezzetti e la passiamo ancora sul fuoco per qualche minuto giusto il tempo perché si insaporisca anche dentro.  Dopo la macineremo e aggiungiamo anche il suo succo,  pangrattato e parmigiano,  aggiustiamo di sale e il ripieno è pronto.  Ora facciamo la pasta verde che dovrà risultare vellutata e sottile.  Una volta fatti i cappelli,  li metteremo a cuocere nel brodo e a cottura al dente li faremo saltare in padella con i pomodorini alla griglia un poco di panna,  salvia e olio extra vergine,  infine metteremo i due formaggi,  qualche fetta di pomodori da insalata e la frutta secca tostata,  un giro di pepe e il piatto sarà delizioso!

Federica   Sì,  il piatto è estremamente delizioso!

Elena   Grazie!  Alla prossima.