RISPOSTE AI LETTORI NOVANTADUE TRENTESIMA PARTE

29/12/2016

 

CONTINUA DALL’ARTICOLO  RISPOSTE AI LETTORI 92 VENTINOVESIMA PARTE

 

Il fenomeno fisiologico descritto il giorno 27/12/016 nell’articolo precedente,  prende il nome di “innervazione reciproca degli antagonisti” e presuppone l’esistenza di una trasmissione sinaptica inibitoria,  in aggiunta a quella eccitatoria.

 

Nel caso che gli effettori muscolari siano i muscoli di visceri,  si ricorderà che,  come ho già detto,  per essi esiste una doppia innervazione,  la simpatica e la parasimpatica,  tra loro antagoniste.  Per la motilità dei visceri,  quindi,  il gioco eccitatorio-inibitorio non avviene a livello dei motoneuroni spinali,  ma a livello degli effettori stessi.  Mentre nella parte centrale (sostanza grigia) del midollo spinale troviamo i corpi cellulari dei motoneuroni e dei neuroni di collegamento,  alla periferia (sostanza bianca)  dello stesso troviamo le fibre nervose che collegano fra loro i diversi segmenti del midollo spinale e il midollo spinale con i centri encefalici;  queste ultime vie sono chiamate “vie lunghe”.  A questo punto occorre fare alcune considerazioni generali che servono a spiegare,  almeno fino ad un certo punto,  il ruolo dell’encefalo.  Anzitutto attraverso i nervi cranici arrivano all’encefalo segnali sensitivi inviati dai recettori e dall’encefalo partono i segnali motori inviati agli effettori muscolari del collo e della testa e una grande quantità di effettori viscerali.  Anche nell’encefalo quindi,  come nel midollo spinale,  avvengono riflessi semplici;  originati da recettori di sensibilità generale e dagli stimoli che agiscono sugli organi di senso situati nel capo,  essi determinano i movimenti dei muscoli della faccia,  dell’occhio, dell’orecchio,  della lingua,  del laringe, ecc., oppure determinano riflessi viscerali quali la secrezione salivare,  movimenti del diaframma irideo e del muscolo ciliare dell’occhio,  ecc.  Uno dei compiti specifici dell’encefalo è,  almeno nei mammiferi,  quello di poter coordinare i riflessi complicati e automatizzati,  come camminare,  correre,  saltare,  volare,  nuotare ecc.  Continua…

30/12/2016

 

L’encefalo possiede inoltre,  situati nella sua parte romboencefalica e diencefalica,  i centri per la regolazione dell’attività cardiaca e circolatoria,  i centri per l’automatismo e la regolazione dell’attività respiratoria ed i centri per la regolazione di molte costanti interne,  come il contenuto idrico salino del sangue,  la temperatura e il grado di accumulo di tessuto adiposo.  Ma il compito più caratteristico dell’encefalo,  che si rileva in tutti gli animali,  è quello di permettere di prendere iniziative abituali dell’animale per fini utili all’individuo e alla specie,  come nascondersi,  evitare o affrontare e combattere il nemico,  procacciarsi il cibo,   cercare l’altro sesso e accoppiarsi,  ecc.  Indipendentemente di poter compiere o no dei movimenti complicati,  l’animale privo di centri encefalici,  rimane in letargo o compie movimenti non diretti a raggiungere un fine utile e infine soccombe.  Sotto quest’ultimo aspetto i centri encefalici non hanno lo stesso significato in tutta la scala zoologica.  Ad esempio,  mentre nei pesci e negli anfibi la rimozione del solo cervello anteriore non riduce o riduce di poco l’iniziativa spontanea,  nei rettili,  uccelli, e mammiferi produce lo stato letargico di cui si è detto.  Alle zone encefaliche superiori,  come anche a quelle encefaliche sottostanti,  in tutti gli animali,  arrivano le vie lunghe che portano i segnali informatori provenienti dai recettori generali e dagli organi di senso.  E da queste stesse zone partono,  sempre percorrendo vie lunghe,  segnali motori che arrivano agli effettori somatici posti sotto il loro controllo (i cosiddetti muscoli volontari).  Queste vie  lunghe motorie sono le vie piramidali.  È interessante notare che le vie lunghe,  tanto quelle sensitive quanto quelle motorie,  sono incrociate.  Facendo riferimento ancora alla corteccia cerebrale,  sappiamo che alle aree sensitive dell’emisfero destro arriva tutta la sensibilità della metà sinistra del corpo e che allo stesso emisfero cerebrale (aree motorie) partono i segnali motori volontari per la metà sinistra del corpo;  lo stesso vale per l’emisfero cerebrale opposto.  Continua…

02/01/2017

 

Così ci spieghiamo facilmente perché quando viene lesa la base di un emisfero cerebrale,  nel punto in cui confluiscono le vie motorie,  ad esempio a seguito di una emorragia ( la ben nota apoplessia emorragica),  si instaura una specie di paralisi nella metà opposta del corpo (emiplegia destra o sinistra). Finora ho parlato del sistema nervoso centrale e periferico come fosse soltanto un sistema di conduzione di segnali tra i recettori e gli effettori,  in modo da assicurare una certa attività viscerale o somatica a seguito di informazioni sensitive.  Eseguito il riflesso spinale o encefalico,  tutto dovrebbe tornare nelle condizioni primitive senza nessuna traccia dell’evento.  Invece non è così.  Soprattutto i centri encefalici e particolarmente certe aree corticali sono zone nelle cui cellule vengono immagazzinate le informazioni fornite dalla sensibilità generale e sensoriale.  Tale memorizzazione può durare per molto tempo prima di scomparire.  Un esempio ben noto,  in cui si tocca con mano l’influenza della memoria,  è quello dei riflessi condizionati studiati dal fisiologo russo Pavlov.  Secondo Pavlov,  i riflessi  si distinguono in due categorie,  riflessi non- condizionati o innati,  e riflessi condizionati (acquisiti con la ripetizione di uno stimolo condizionante). I primi si riscontrano in tutti gli animali indipendentemente dalla loro esperienza precedente.  I secondi compaiono solo in quegli animali che sono stati sottoposti precedentemente ad uno stimolo condizionante.  Se ad esempio ad un cane si pone sulla bocca un pezzetto di carne,  per via riflessiva si attiva il processo di salivazione.  Questo è uno dei riflessi innati. Ora se contemporaneamente alla somministrazione della carne,  all’animale si fa sentire un suono,  questa associazione degli stimoli gustativi e sonori viene ripetuta più volte,  alla fine comparirà un riflesso nuovo,  il riflesso condizionato,  per cui l’animale secernerà saliva soltanto sentendo il suono.  Presumibilmente il suono,  stimolo condizionante,  ha evocato l’informazione lasciata dallo stimolo gustativo e,  anche in assenza dello stimolo,  si metterà in moto il riflesso di salivazione.  Continua…

04/01/2017

 

Riassumendo:  Il sistema nervoso centrale,  riceve informazioni non solo dagli esterocettori o dai propriocettori ma anche per via umorale.  Sia il midollo spinale che l’encefalo raccolgono ed elaborano questi dati correlandoli tra loro e confrontandoli con quelli già ricevuti.  Uno stimolo esterno qualsiasi,  viene recepito,  corredato con altri giunti contemporaneamente,  inscritti nel patrimonio  mnemonico e messo in correlazione con l’ambiente esterno, e giudicato favorevole o meno da tutto l’organismo e quindi ogni informazione interessa varie sezioni del sistema nervoso centrale a livelli di organizzazione differenti.  Tutto questo avviene continuamente sia nell’organismo che nel sonno ed un numero grandissimo di neuroni organizzati in circuiti fissi e variabili portano a compimento nella perfezione tutte queste operazioni. Si parla di  ben oltre 15 miliardi di neuroni.  Il sistema nervoso ha una complessità strutturale che riscontra un’estrema uniformità di funzionamento dei suoi elementi.  Il sistema nervoso sottintende un neurone afferente che viene eccitato dalla stimolazione dei suoi recettori periferici e assume rapporti per mezzo di una sinapsi con il neurone effettore;  che rappresenta il completamento dell’arco riflesso,  trasferendo gli impulsi ricevuti alla periferia all’organo effettore,  portandovi una risposta motoria o secretiva.  Anche il sistema vegetativo come ho già accennato è organizzato sulla base dei riflessi;  è in questo caso che molti archi riflessi restano disegnati nei gangli periferici o all’interno degli stessi organi.

Ricordo anche che al sistema nervoso competono anche alcune funzioni specifiche come la coscienza che nei suoi vari gradi ha un particolare stato di attività nelle formazioni nervose cerebrali; essa formerebbe anche la base dell’ “io” individuale.  È a lei che dobbiamo la conoscenza del nostro organismo e delle sue attività separate dall’ambiente esterno.  E fra le altre funzioni specifiche abbiamo le altre attività superiori che hanno sede nel cervello,    l’intelligenza,  la memoria, e le capacità volitive e decisionali.  Il sistema nervoso coinvolge la biofisica,  la cibernetica, la bionica ecc… inoltre è uno studio interminabile.

Fine

 

 

 

TU E IL 2016-17 COSA VUOI SAPERE?

28/12/2016

IL  TUO  2016-17  FATTO  CON  IL  CUORE

Sono Rosalba,  ho trent’anni,  nata sotto il segno dei Gemelli con ascendente Toro.  Non saprei come risolvere il mio problema,  perché non vorrei fare un torto a mia madre,  ma mi rendo conto che ci sono cose da non sottovalutare.  Quando mia madre ritornò dall’ospedale e riprese a camminare,  la vidi seduta nella sua stanza, vestita normalmente e notai che aveva le ginocchia sbucciate con le croste su entrambe le ginocchia.  Le chiesi come o cosa fosse stato a provocare quelle ferite,  dopo un po’ di tempo che stavamo conversando, a lei scappò di dirmi la verità. Mi raccontò che l’infermiera che veniva tutti i giorni prima dei pasti principali per stendere il vassoio scorrevole posto in fondo al letto,  lo faceva scorrere così all’improvviso senza  assicurarsi che mia madre avesse le gambe tese;  a volte poteva succedere che fosse assopita nel sonno,  insomma riusciva sempre a farle del male.  Mia madre mi pregò di non dire nulla perché se avesse avuto bisogno di ritornare ancora in quel reparto mi disse che avrebbe avuto paura.  Ora che mia madre purtroppo non c’è più vorrei tanto fargliela pagare;  conosco il suo nome e sono riuscita a strapparle l’identikit. Ti ringrazio.

Secondo me hai avuto un comportamento passivo in confronto alla gravità della cosa.  Non avresti fatto un torto a tua madre e nemmeno la spia se avessi denunciato la cosa da subito,  anzi potevi mettere fine a queste violenze sugli anziani di quell’ospedale.  Ci sono cose per cui vale la pena di lottare,  solo così si vedranno molte maschere sfasciarsi.  Per una buona causa è giusto abbattere tutti gli ostacoli per debellare la delinquenza vestita di sorrisi e crudeltà.  Mano a mano che si reagisce i sogni non saranno così inafferrabili e ogni giorno che passa avverranno notevoli cambiamenti;  non bisogna avere paura.  Fa in modo che la tua intelligenza  possa fare raggiungere il punto più profondo della verità;  quando la verità verrà a galla allora si scopriranno altre persone che come tua madre sono state vittime di maltrattamenti.  Sei una persona buona e intelligente,  ma la giustizia divina  su questa terra non arriva sempre in tempi opportuni e le persone innocenti continueranno a pagare sempre.  Ti aspetto qui solo quando avrai risolto questa cosa assurda. Auguri  di un magnifico 2017.

Elena  Lasagna

09/01/2017

Sono Alessandra nata cinquant’anni fa sotto il segno del Cancro con ascendente Gemelli.  Da mesi sto sopportando una situazione a dir poco snervante.  Lavoro in un posto da molti anni,  mi conoscono tutti ed ho sempre svolto il mio lavoro con intelligenza e passione,  ora però sono diventata vittima di mobbing.  Sto già cercando un altro posto,  a malincuore,  non vorrei mai andarmene senza una ragione,  solo per far piacere  a qualcuno che  una mattina si è svegliato con la luna storta:  il responsabile dell’azienda.  Ho scoperto che vorrebbe dare il mio posto ad una amica di sua figlia,  ecco la ragione del mobbing nei miei confronti.   Che situazione!  Cosa posso fare?  Grazie!

Alessandra,  non disperare e non spostarti da lì!  Consulta un avvocato che a sua volta si metterà in contatto con il padrone dell’azienda. Il mobbing si supera sempre anche perché è esercitato da imbecilli lecca…  Se ami il tuo lavoro non puoi abbassarti a questi buoni a nulla che si credono padroni del mondo.  Non voglio farti incantare con promesse,  o sogni,  darti illusioni,  ma sono certa che se resisterai tutto andrà in una direzione a tuo favore.  La tua forza arriverà nel cuore di chi ha più voce in capitolo che non il responsabile disonesto dell’azienda.  Anzi,  ti dico che se non pone fine a questa sua malefatta  sarà lui a rimetterci il posto di lavoro;  parola mia!  Se s’incomincia a cedere ai cretini allora sì che sarà una disfatta;  ricorda che sei dalla parte della ragione,  solo affrontando la realtà si sconfiggeranno le avversità:   restando saldi su se stessi!  Ti do la mia parola che ciò che prima era un tunnel buio,  diventerà una grande strada illuminata da tutte le parti.  Buon proseguimento  e un altrettanto 2018 e fino alla pensione.  Auguri di giustizia e di felicità!

Elena  Lasagna

10/01/2017

Sono Lisa nata sessant’anni fa sotto il segno dei Gemelli con ascendente Bilancia.  Sono preoccupata per mio figlio,  lo vedo infelice,  la sua ragazza è di una gelosia morbosa,  e pensare che ho scoperto che esce anche con un altro ragazzo all’insaputa di mio figlio.  Come devo comportarmi con lei e con lui,  devo dirglielo?  Oppure devo fingere che non sia grave?  Ti ringrazio.

A volte Lisa un po’ di gelosia risana un rapporto d’amore,  ma quando invece andiamo sul maniacale allora la cosa andrebbe debellata per non rovinare la vita a più persone in buona fede.  Lisa,  forse la tua scoperta è stata un segno venuto dal cielo,  proprio perché tu faccia luce sulla vicenda.  Sei una donna forte ma giustamente non hai mai sfoggiato quell’atteggiamento di dominio sugli altri,  tanto meno su di tuo figlio;  anche se la tua forza potrebbe fare tremare gli ipocriti.   Ciò che è giusto per tuo figlio,  lo dovrai ottenere con un metodo di programmazione,  per attuare un piano d’azione efficace.  Una volta libero, lui avrà da scegliere,  è una bella persona sia dentro che fuori,  molte ragazze torneranno alla carica  e tutto si riaccenderà;  tutta la spossatezza provocata da questo rapporto malaticcio se ne andrà per lasciare posto al nuovo.  Ti dico con franchezza che i restauri d’amore non funzionano quasi mai.  Quindi  aria nuova,  vita nuova!  Non vorrei mai  suggerire agli altri di prendere tutto con logicità,  ma non dovrà mai smarrire lo sguardo ed il cuore sul reale o perderà la sua autorevolezza giusta che ha per farsi valere e per non farsi dominare.  Auguri ad entrambi per un bellissimo 2017 e di un 2018 pieno di felicità!

Elena  Lasagna

 12/01/2017

Sono Daniela di ventidue anni,  nata sotto il segno dello Scorpione con ascendente Acquario.  Spesso mi domando come dovrebbe essere una buona compagna, e un buon compagno,  o meglio, come dovrebbe essere una buona vita di coppia.  Io ho il terrore delle separazioni,  vorrei che una volta sposata fosse per sempre,  anche per i figli,  per me è molto importante.   Tu che sei una donna di una certa maturità,  potresti darmi una dritta?  Grazie Daniela.

Grazie Daniela per la fiducia,  ma a me sembra che tu sia molto ma molto più avanti della tua età. Sai?  Io posso dirti di sposarti con un uomo che ami davvero,  sperando poi che sia anche intelligente,  brillante, buono e sensibile;  sarebbe il massimo, ancora meglio  di ricco.  Però anche tu dovrai metterci la tua parte,  la sensibilità in una vita di coppia è molto importante.  Cercare di compensare prima il partner,  i figli, poi la vita di relazione con il lavoro.  Ricorda che un uomo non deve mai sentirsi trascurato.  La vita coniugale dovrebbe basarsi sui rapporti di coppia,  sull’educazione dei figli e sulla pianificazione del futuro.  Se invece in primo piano metti la vita di relazione e il lavoro allora il vostro rapporto sarà un po’ meno forte a volte potrebbe diventare il fondamento di una struttura barcollante,  perché l’uomo non deve mai essere sconfinato come se fosse un oggetto da riporre in soffitta di tanto in tanto;  o arriveranno le frustrazioni.  I’uomo intelligente in generale ama l’ordine sì,  ma non sopporta il perfezionismo esagerato con quel desiderio nella donna di tenere tutto sotto controllo,  dove non ci si può concedere nemmeno una piccola trasgressione.  Vivere in simbiosi,  ma senza appiattire il rapporto,  sai cosa intendo dire!   Non si dovrebbe denigrare il partner soprattutto in pubblico quando non si può difendere. Cerca anche di non dominarlo, avvolgendolo nella tua trama a volte un po’ oscura.  Calma le ansie prima di iniziare un discorso,  o un dibattito,  ma soprattutto fa in modo che non debba incassare mai;  affronta la vita di coppia con intelligenza.  Bisogna avere molto rispetto,  non dimenticare i suoi gusti,  i suoi desideri, lui deve sentirsi bene con te e con i figli come con se stesso.  Nell’intimità io credo che ancora oggi l’uomo ami anche il romanticismo;  non lanciare battutine sconvenienti se vuoi che la tua fiaba possa essere magica con una fiamma sempre accesa.  Ti sono piaciuti i miei comandamenti?   Auguri di cuore di un 2017 concludente e di un 2018 felice!

Elena  Lasagna

RISPOSTE AI LETTORI CENTOTRENTA

27/1272016

 

 

Cosa ne pensi  dei buoni consigli e di chi dà buoni consigli?

 

Daniela

 

Mi è sempre piaciuto ascoltare consigli di persone vere,  anche perché non mi piace chi cresce con quell’espressione avvizzita da arpia di chi crede di sapere tutto e di non avere mai bisogno di nessuno.

Elena  Lasagna

 

29/12/2016

Quanto amore e quanto calore ci sono stati nella tua famiglia di origine?  Credi che siano stati di meno o di più degli altri?

Alessandro e Federica

 

C’è un proverbio che dice “non tutto il male viene per nuocere”,  io non so se l’incidente di mio padre ci abbia reso più uniti, o se invece lo saremmo stati ugualmente,   ma credo che la mia sia stata una famiglia con la F maiuscola nonostante i sacrifici fatti da tutti noi;  questa cosa ci ha reso più responsabili e adulti già in tenera età.

Elena  Lasagna

 

Se tu potessi cambiare come piace a te i ricordi del passato,  lo faresti?

Alessandro e Federica

 

No,  non potrei,  non mi sentirei più io.

Elena  Lasagna

 

Prima di esporti a una conversazione telefonica,  ad un discorso pubblico importante,  prepari  quello che devi dire?

Alessandro e Federica

 

No,  decisamente no.  L’ho fatto soltanto una volta ed è stata l’unica volta che sono rimasta zitta per tutto il tempo.

Elena  Lasagna

 

30/12/2016

 

Nel gioco in generale ma specialmente al gioco degli scacchi,  preferisci giocare con un antagonista più bravo o meno bravo di te?

Dott. Robert  e Linda

 

 Preferisco giocare con persone assolutamente molto più in gamba di me.  Questo mi aiuta a trovare nuovi spunti per nuove strategie,  insomma le partite diventano sempre più interessanti.

Elena  Lasagna

 

Secondo te,  è possibile che da  una calamità dovuta a una alterazione nelle sfere glaciali,  ci sia la possibilità che i ghiacci raggiungano altri mari?

Linda del dott.  Robert

 

Come tutti vediamo da ciò che succede ogni giorno l’umanità è in pericolo già dalle antiche profezie,  speriamo solo che non si avveri tutto quanto;  anche se una buona parte  di queste sciagure si è già avverata.

 

Elena  Lasagna

 

03/01/2017

 

Credi anche tu che fare giardinaggio sia un gesto di prevenzione contro la depressione?

Francesca

 

Tutto dipende a  che stadio è il tuo sistema nervoso.  Sicuramente fare giardinaggio non solo previene la depressione ma dà sfoggio alla tua creatività,  riflette la nostra fantasia.  Il giardino è un paradiso verde con un’esplosione di colori e di forme che ci dona grande compensazione contro le avversità.  E poi,  fare giardinaggio significa anche creare bellezza,  quella bellezza genuina che molti di noi vorrebbero  che fosse fatto il mondo.  A molti dà ispirazione per comporre musica,  canzoni,  per scrivere romanzi e poesie;  aiuta a perfezionare e ad esprimere il meglio di sé.

Elena  Lasagna

 

01/04/2017

 

Sai?  Stamane ho conosciuto una persona talmente stronzo da non poterlo nemmeno descrivere,  anzi mi schifo solo a pensarci!

Alessandra

 

Il mondo è pieno di queste persone,  ma mi rallegro  al pensiero che ci sono anche tante persone grandi! In tutte le razze,  e in tutte le categorie e professioni.

 

Elena  Lasagna

08/01/2017

 

Riusciresti a restare amica con una persona infame, ed invidiosa?

Federica

 

Considerando che la parola infame significa menzoniero,  traditore, spia,  ecc. e se a parte  c’è anche l’invidia,  credo di meritarmi di meglio.  Non per niente ma c’è che io sono sempre in buona fede e succede che ancora dopo anni ci rimango male molto,  anzi mi innervosisco anche perché con me tutta questa infamità  non riescono a coprirla per molto, e se a volte faccio finta di niente,  poi risolvo la situazione restando alla larga da chi è così e vuole a tutti i costi essermi amica.  Ho cercato di immedesimarmi, ma vivere in simbiosi con gente così non ci riuscirei mai!

Elena  Lasagna

 

09/01/2017

 

Da cosa ti accorgi se una persona è falsa o infame?

Alessandro e Federica

 

Una persona negativa invece di sprigionare luce  è buia,  lo si vede dall’aura,  dalla bocca e dagli occhi;  ma spesso non ci voglio credere e così a volte posso restare qualche ora in compagnia,  però prima di vomitare taglio corto;  ora che lo sanno sono loro ad andarsene.  Questo non è mai successo con il dottor Robert,  la sua signora Linda,  con Giovanni e Alessandra,  con Federica e Alessandro,  grazie di esistere!

Elena  Lasagna

 

09/01/2017

 

Se domani iniziassi una nuova vita,  cosa faresti?

Federica  e  Alessandro

 

Tutto quello a cui ho sempre aspirato e che non mi stanca mai!

 

Elena  Lasagna

 

Tre aggettivi per il mondo di adesso.

Fede  e Alessandro

Metà caparbio e metà fasullo,  prevedibile e malato.

Elena  Lasagna

 

10/01/2017

 

Qual è  o quale è stato il tuo astrologo preferito?

Maurizia

 

Come ben sai io non leggo mai l’oroscopo,  ma tempo fa quando leggevo i giornali e vedevo l’oroscopo mi incuriosiva uno in particolare ” Branko”  lui era sempre corretto,  con una dialettica incantevole,  e di una classe inconfondibile perché non usava i segni zodiacali per offendere le persone,  non ne faceva un’ancora di salvezza.  Quindi se dovessi votare per un astrologo voterei Branko.

Elena  Lasagna

 

11/01/2017

 

Chi sarà secondo te quel giovane  profeta che viene dal passato che secondo le scritture antiche verrà per incontrare il Papa?

Dott.  Robert

 

Hai detto secondo me?  Ebbene secondo me non può essere che ” Lui . ” Non posso dirti altro,  anzi,  pubblicamente non voglio dirti altro.

Elena  Lasagna

17/01/2017

 

Come si fa a ritrovare nelle persone quell’equilibrio  smarrito o che non c’è mai stato ?  Si ottiene attraverso le medicine?

 

Gianpaolo

 

No Gianpaolo,  non credo che servano le medicine,  ma solo un grande insegnamento elaborato dall’antica sapienza,   di grandi persone di chiesa che potranno aiutarti a sconfiggere quella trama ordinaria della vita e delle relazioni umane di un’epoca  così tormentata  molto fragile perché ha smarrito i valori quelli veri.

Elena  Lasagna

 

19/01/2017

 

Come avrebbe secondo te il prete congolese  ad uccidere la signora Guerrina Piscaglia?  Quel giorno e cioè il primo maggio, lui è stato sempre in compagnia del marito,  comunque era sempre reperibile;  per uccidere e nascondere un corpo da solo ci vuole tempo.

Giovanni

 

Secondo me lui l’ha uccisa quel giorno e poi ha nascosto il cadavere sul luogo del delitto,  in un posto che conosceva bene, poi  il giorno seguente  sempre lì nei boschi diede  a Guerrina una sepoltura definitiva.  E sempre secondo me sai quanti cadaveri ci sono ancora sepolti nei boschi?

Elena  Lasagna

25/01/2017

 

In una situazione precaria,  hai i ladri in casa e non sai che potrebbero fare del male a te e alla tua famiglia, cosa faresti?  Useresti un’arma?

Giancarlo e Annalisa

 

Io non ho mai ucciso nessuno,  ma se mi costringono piuttosto che succeda qualcosa a persone innocenti,  potrei anche farlo;  tutto dipende dalla situazione che sto vivendo. Ci sono milioni di persone che la pensano così!  Significa che la gente è ormai stanca.

Elena  Lasagna

 

 

I MIEI PROVERBI E MODI DI DIRE DODICI

20/12/2016

La vista della mente e del cuore non

sbaglia  mai!

21/12/2016

Buon  2017

L’umanità sta superando dure prove

Il mondo  ha bisogno di pace

di canto,  di musica

le porte si stanno aprendo

agli uomini di potere a capo

di tutte le nazioni

per attingere forza trascendente

ed  essere uniti  per la pace nel mondo.

Auguri,   auguri,  auguri!

23/12/2016

Molte persone hanno tanto da insegnare

altre molto da imparare.

27/12/2016

Ciò che è subdolo spegne la luce  della

bellezza.

29/12/2016

L’ambiente è il tuo migliore amico.

30/12/2016

Se dentro di te hai un grande deserto

non odiare chi dentro di sé ha la fede!

02/01/2017

Lascia che ogni tramonto porti i colori

di un domani migliore!

03/01/2016

Una risata in compagnia e prendi il mondo

con più allegria!

05/01/2017

Quanto è grande una persona che va per la sua

strada,  pensando anche al suo prossimo

e fa dell’invidia un insegnamento di vita!

05/01/2017

Certi animali sono identici ai loro padroni

la fanno dove si trovano!

07/01/2017

La persona senza scrupoli non sarà mai un-a

vero-a grande!

09/01/2017

I delinquenti stanno ovunque ci sia denaro

potere e menzogna!

12/0172017

Quanti retroscena conosciuti nasconde la

vigliaccheria del fasullo!

E quanto amore nasconde il cuore di chi è vero!

13/01/2017

Ciò che esce da una ferita porta sempre grande

mistero;  se i malvagi sapessero non ci

crederebbero mai!

15/01/2017

Guardare il mondo attraverso gli occhi è

meraviglioso;  lo è ancora di più  se si guarda

attraverso il cuore e la mente!

18/01/2017

Se vuoi essere felice apri il cassetto dei tuoi sogni

gettali in aria e vedrai che qualcuno li raccoglierà!

20/01/2017

Se commetti qualcosa di imperdonabile e

gratuito,  sarai tu a tradirti per primo!

21/01/2017

La bellezza dell’onestà  mai non sfiorirà.

23/01/2017

Non esiste niente al mondo più importante

della vita!

24/01/2018

Nella vita bisogna sempre minimizzare le

uscite tristi dell’imbecille!

28/01/2017

La risata sana è il sale dell’anima!

31/01/2017

Chi ha sale in zucca non sa gettare a terra

nemmeno una cicca!

L’AMBIENTE PUO’ DIVENTARE IL PIATTO DOVE MANGIAMO

17/12/2016

L’AMBIENTE RISPECCHIA LA TUA PERSONALITÁ

PERCHE’ IL CITTADINO DI VALORE DEVE RACCOGLIERE QUELLO CHE TU LASCI CADERE NELL’AMBIENTE PUBBLICO?  CARTACCE  BORSINE COLME DI RIFIUTI,  MOZZICONI ECC…

PER LA SALUTE DEI TUOI FIGLI

Noi siamo il nostro ambiente!

20/12/2016

 In auto con mia madre ho scartato un gelato, le chiesi dove potevo mettere la carta,  lei mi ha risposto di abbassare un attimo il finestrino e gettarla via.

Pinco  Pallino

Spero che un giorno tu sia migliore di tua madre.

Elena  Lasagna

20/12/2016

Un mese fa circa ho visto un uomo parcheggiare un furgone bianco, poi,  munito di guanti l’ho visto mettere della melma in una cassetta della posta di una villa.

F.

Lascialo fare,  un giorno quella melma gli coprirà gli occhi.

Elena  Lasagna

23/12/2016

La bellezza di un paesaggio sono anche i tuoi sogni che si stanno realizzando.

Elena  Lasagna

27/12/2016

 Tenere pulito l’ambiente è il tuo portafortuna chiunque tu sia!

Elena  Lasagna e migliaia di persone.

03/01/2017

Se togli dalla via un rifiuto al giorno,  ti ritroverai con tanta ricchezza intorno!

Elena  Lasagna

20/01/2017

Che cosa trovi in questi paesi di più degradante e irritante per quel che riguarda la salute dell’ambiente?

Greta

Trovo che sia la ripetitività di certi gesti, fatti da persone che  in presenza di altri dicono di amare l’ambiente in tutte le sue forme,   mentre invece continuano a cadere così in basso distruggendo e insudiciando tutto il bello e il pulito che trovano e questo richiama davvero quei due aggettivi,   io ne aggiungo un altro e dico che questo è il vero handicap di cui sono affette certe persone!…

Elena  Lasagna

31/01/2017

Che cosa saresti disposta a fare per tenere l’ambiente pulito da cartacce e tutte le immondizie che si vedono per terra?

Dott.  Robert

Se fosse per me applicherei delle contravvenzioni da sballo a chi trasgredisce gettando  per terra anche il più piccolo rifiuto come un fiammifero spento!

Elena  Lasagna

27/02/2017

Quando saccheggi l’ambiente c’è sempre qualcuno che ti guarda!

Elena  Lasagna

24/03/2017

Quest’estate ho visto una ragazza (saprei riconoscerla) saccheggiare le piante dei vicini. Volevo farmi gli affari miei ma non ci riesco perché certi atti dovrebbero essere puniti dalla legge!

F.

Non molto  tempo fa ho scritto che la malattia del secolo non è solo il cancro ma  le malattie mentali. Ora aggiungo la cattiveria e l’inferiorità,  che meno di così un uomo e una donna non si potrebbero neanche classificare come esseri umani con un  cervello ma cose da gettare via!

Elena  Lasagna

19/07/2017

I veri handicappati sono quelli che gettano in suolo pubblico tutto quello che dovrebbero gettare nella spazzatura.  A volte mi capita di vedere uomini vestiti a festa che si danno arie da chi non so,  e poi ti cascano come piscio di cane perché li vedi buttare per terra il mozzicone della sigaretta;  per me non hanno alcun valore!

Elena  Lasagna

01/06/2018

Qualcuno ti ha visto quella sera mentre commettevi quel reato alla vegetazione!  Come dovrei chiamarti se non brutta stronza!  Con la tua coda di paglia non sei andata tanto lontano,  hai cercato di far credere che fosse stata quella ragazza che viene lì,  ma anche se ti somiglia un poco dalla fisicità,  lei non ha l’aura nera come la tua che sale fin sopra agli alberi;  so per certo che sei stata tu! E poi sei andata via contenta di avere commesso un’azione indegna di una persona intelligente,  contenta perché tanto intelligente non sei!   Sì,  sei proprio come gli altri!  Avresti potuto fare una cosa bella,  no,   hai preferito copiare dagli stolti! Vorrei sapere il perché?  Ma sì che l’ho scoperto,  è stato per l’invidia di avere visto la mia creazione fuori… invidia per tutto il resto!  Proprio come loro!  Gli stolti non cambieranno mai!   Quando il tuo ragazzo capirà chi sei,  farà come l’altro,  se ne andrà tanto forte da te che … sei un’essere inferiore!  Per ogni cosa che fai alla natura qualcuno lo farà a te!

Elena Lasagna e gli amici.

RISPOSTE AI LETTORI NOVANTADUE VENTINOVESIMA PARTE

16/12/2016

 

Pertanto,  si comprende che una lesione del bulbo è mortale se interessa i centri vitali, o è causa di paralisi se colpisce i fasci motori o di perdita della sensibilità se sono lesi i fasci sensitivi.

 

I nervi del cranio e Le meningi

 

Se della descrizione dei centri encefalici mi sono imbattuta in nervi che hanno origine o terminano nei segmenti dell’encefalo e che sono racchiusi  nella scatola cranica.  Per la posizione dei loro nuclei di origine o di terminazione,  tali nervi vengono quindi detti encefalici,  per il fatto che,  per raggiungere il territorio di innervazione,  le loro fibre devono fuoriuscire dalla scatola cranica,  attraversando fori o fessure,  sono detti anche cranici.  Voglio ricordare che essi sono dodici paia ed hanno struttura e funzione diversa.  Alcuni sono puramente motori somatici,  cioè innervano soltanto muscolatura volontaria;  altri sono puramente sensitivi somatici,  cioè raccolgono sensazioni dal midollo esterno,  attraverso ricettori specifici;  altri sono misti e in uno stesso nervo si trovano fibre sensitive e e fibre motorie,  sia somatiche che viscerali,  associate in vario modo.  È  ovvio però che in questi casi,  che per ogni funzione vi sono nuclei e territori di innervazione differente ,  talora anche non molto vicini tra loro;  il nervo nervo misto rappresenta soltanto un tratto di tragitto comune percorso insieme da fibre essenzialmente diverse.  Come i nervi spinali anche i nevi sensitivi presentano nel loro decorso  un ganglio sensitivo e anche  i nervi parasimpatici hanno fibre pre-gangliari e fibre post-gangliari,  corrispondenti ai rami comunicanti bianchi e grigi del simpatico.  Continua…

19/12/2016

 

Il midollo spinale e l’encefalo,  oltre che dallo scheletro  (colonna vertebrale e cranio) sono protetti da tre membrane connettivali sovrapposte,  le meningi,  interposte tra lo scheletro e la massa nervosa.  Lo strato più esterno è la dura madre, fibrosa,  spessa e robusta.  Essa si continua con la guaina dei nervi,  lo strato successivo è l’aracnoide,  la quale invia verso la meninge profonda  (pia madre) setti filamentosi che suddividono lo spazio tra queste due meningi (spazio aracnoideo) in lacune entro le quali circola il liquido cefalorachidiano,  che assicura la sospensione idrostatica della massa nervosa,  impedisce la compressione delle cellule nervose e ammortizza gli shock,  anche quelli determinati dalle pulsazioni vasali.  La membrana meninge più interna la pia madre,  è molto vascolarizzata e aderisce alla superficie del neurasse,  alla cui nutrizione contribuisce notevolmente.  Le meningi formano setti interposti sulle grandi fessure encefaliche:  in quella tra i due emisferi cerebrali si trova la falce del cervello e nella fessura tra il cervelletto e i lobi occipitali vi è il tentorio del cervelletto.  Continua…

20/12/2016

 

I vari distretti del neurasse sono irrorati da arterie derivate dalla carotide interna,  che porta sangue ossigenato all’encefalo,  e dalle arterie vertebrali,  che irrorano il midollo spinale. il circolo venoso refluo dall’encefalo si scarica nella vena cava superiore attraverso le vene giugulari interne:  ad esse infatti arriva il sangue che si raccoglie nei seni della dura madre,  scavati nello spessore della meninge di cui portano il nome.  È la vascolarizzazione del sistema nervoso centrale.

 

La cellula nervosa di conduzione,  con i prolungamenti che portano gli impulsi al corpo cellulare (dentriti)  ed il prolungamento che porta i segnali in senso cellulifugo  (neurite),  è l’unità fondamentale di questo sistema di conduzione e si chiama neurone.  Al corpo cellulare, situato nei gangli spinali ,  arriva la fibra che dalla periferia,  dove trova la terminazione ricettrice, porta gli impulsi generati dallo stimolo specifico.  Il corpo cellulare è collegato,  direttamente o indirettamente per mezzo del suo prolungamento neuritico,  con i prolungamenti dentritici di una seconda stazione di neuroni,  il cui corpo cellulare ha sede nelle corna anteriori della sostanza grigia del midollo spinale o nei nuclei di origine dei nervi motori encefalici;  questi neuroni sono chiamati motoneuroni o neuroni effettori,  perché tramite il loro prolungamento neuritico,  inviano dei segnali motori fuori del midollo spinale fino alle fibre muscolari degli effettori.   Ecco individuato il collegamento diretto privato (=diretto) tra recettori periferici ed effettori muscolari,  che è la condizione indispensabile all’insorgere di riflessi circoscritti. Continua…

 

21/12/2016

 

Ma i collegamenti descritti tra due neuroni non sono i soli possibili.  Il neurone di senso,   per mezzo del suo neurite,  si mette in contatto con altri motoneuroni,  appartenenti allo stesso segmento corporeo (metamero)  o a metameri superiori o inferiori,  e con l’encefalo.  Per questi collegamenti sono necessari neuroni intermediari.   Questo fatto è può spiegare perché,  quando lo stimolo è debole,  il riflesso è all’inizio molto più limitato,  ma può,  con il crescere dell’intensità dello stimolo,  estendersi ad altri gruppi muscolari o prendere la forma di un movimento complesso,  come ad esempio quello della fuga o dell’assalto.  In questa irradiazione   dei riflessi i segnali afferenti sensitivi prendono dapprima la via preferenziale verso un numero limitato di motoneuroni e poi,  crescendo essi di numero e di frequenza,  possono anche seguire altre vie che portano ad altri gruppi di motoneuroni ed a riflessi più estesi.  Ma qualunque sia la via seguita dai segnali,  questi provocano sempre risposte utili all’animale.  Le informazioni sensitive che salgono all’encefalo,   fino alla corteccia cerebrale,  vengono utilizzate per pianificare risposte più complesse,  una vista della conservazione dell’individuo e della specie:  nell’uomo diventano coscienti.  I motoneuroni comunque sono sempre l’ultimo mezzo effettore,  simile ad un terminale di una apparecchiatura elettronica,  comune ai riflessi spinali o encefalici. Continua…

 

22/12/2016

 

I riflessi viscerali o vegetativi meritano una parola a parte. Il neurone di senso viscerale ha lo stesso decorso del neurone di senso somatico.  Ma il suo neurite si mette in comunicazione con motoneuroni che costituiscono le vie motorie viscerali,  diverse da quelle che innervano i muscoli somatici.  Per ogni organo  viscerale,  vi sono due vie motorie, antagoniste tra di loro e chiamate rispettivamente simpatica o parasimpatica.  I motoneuroni spinali che danno origine a queste vie motorie antagoniste non giacciono allo stesso livello del neurasse.  Le vie motorie viscerali constano sempre di almeno due neuroni, a differenza di quelle dei muscoli somatici.  Uno di questi neuroni ha il corpo cellulare nel neurasse e l’altro neurone in un ganglio simpatico o parasimpatico.  Le fibre nervose o neuriti,  che collegano ai gangli i corpi cellulari siti nel neurasse formano i nervi pregangliari;  i neuriti che collegano i gangli con l’effettore viscerale formano i nervi postgangliari.  Da ricordare qui l’impulso che nasce nella terminazione ricettrice si propaga automaticamente e senza decremento sino alle ultime terminazioni dendritiche dello stesso neurone.  Questo segnale è essenzialmente un fenomeno elettrico di inversione di polarità a carico della membrana che circonda la fibra.  Esso viaggia in una fibra in modo indipendente dai segnali che viaggiano nelle altre fibre vicine del tronco o filamento nervoso.  Si tratta quindi di un fenomeno che si mantiene strettamente circoscritto alla fibra che gli ha dato origine.  Continua…

23/12/2016

 

La velocità con cui i segnali viaggiano nelle fibre nervose è molto elevata,   da 1 m a 100 al secondo.  Le fibre nervose a maggiore velocità di conduzione sono quelle ricoperte da un manicotto di mielina.  La membrana di mielina ha funzione isolante ed è costituita da strati di proteine alternati a strati di grassi fosforati e colesterolo.  Il manicotto mielinico è interrotto di tanto in tanto da strozzature (strozzature di Ranvier)  che lasciano allo scoperto la membrana del neurite.  Le strozzature si ripetono ad intervalli regolari,  tanto più lunghi tanto è più grosso il diametro trasversale della fibra.   In queste fibre mieliniche il segnale elettrico salta da una strozzatura all’altra accelerando così notevolmente il fenomeno della sua propagazione.  È interessante notare che il numero delle strozzature è fissato in tempi precoci dello sviluppo dell’organismo,  cosicché la crescita successiva del neurone e dei suoi prolungamenti non viene a modificare il numero delle strozzature che sono gli unici punti di passaggio obbligato nella corsa del segnale elettrico.  Di conseguenza il tempo totale di percorrenza non si modifica dal neonato all’adulto,  anche se la lunghezza delle fibre cresce di molte volte prima di raggiungere lo stato adulto.  Le fibre del sistema nervoso centrale e periferico dei vertebrati sono tutte mieliniche,  ad eccezione delle fibre motorie dei nervi postgangliari del sistema di conduzione vegetativo che sono amieliniche;  negli invertebrati troviamo invece solo fibre amieliniche.  Mentre il segnale elettrico si autopropaga lungo tutta l’estensione di un neurone,  dalle terminazioni  dendritiche alla terminazione neuritica,  con lo stesso meccanismo elettrico e la stessa velocità  di trasmissione dell’informazione da un neurone all’altro avviene con un meccanismo diverso. Continua…

27/12/2016

 

Il punto di contatto tra un neurone e l’altro è chiamato sinapsi interneuronica.   Attraverso la sinapsi l’informazione viene portata,  per via chimica dal neurite al dentrite;  la terminazione neuritica secerne infatti una sostanza detta  “mediatore chimico”,  che diffonde nello spazio intersimpatico e viene a modificare il punto di contatto dentritico Questo cambiamento nel meccanismo di propagazione del segnale,  ha il suo significato preciso:  il secondo neurone nella catena,  infatti,  può ricevere informazioni da più neuroni che lo precedono.  Queste informazioni sono elettricamente tutte uguali,  ma il loro effetto talvolta è  qualitativamente opposto,  eccitatorio quando porta all’eccitamento,  inibitorio quando porta alla depressione.  L’informazione quindi non è univoca e non può essere ottenuta che non intermediari chimici di natura diversa.  Prendiamo l’esempio di un riflesso spinale di contrazione muscolare,  immaginiamo che il movimento sia l’estensione della gamba sulla coscia,  provocata dalla contrazione del muscolo quadricipite femorale.   I neuroni di senso i cui segnali evocano questa contrazione,  per mezzo del loro prolungamento neuritico, si sono dunque messi in contatto sinaptico,  con i motoneuroni che innervano le fibre muscolari del muscolo in questione,  eccitandoli.  Ma gli stessi neuroni di senso contemporaneamente hanno inviato segnali inibitori,  tramite un neurone intermediario, ad un altro gruppo di motoneuroni che innervano le fibre muscolari di muscoli antagonisti, di muscoli cioè che muovono l’articolazione del ginocchio in senso opposto.  Alla contrazione del quadricipite (estensore)  si associa la decontrazione dei flessori;  il movimento di estensione oltre che risultare più agevole costa di meno,  in termini di energia consumata,  perché incontra meno resistenza.  Continua nell’articolo risposte ai lettori novantadue trentesima parte…

 

LE RICETTE DI CASA MIA DUECENTOCINQUESIMA PARTE

09/12/2016

IN  CUCINA  CON  AMORE  E  CON  FEDERICA

Federica   Cosa ci presenti oggi?

Elena   Ti mostro qualcosa fatto alla brace:  verdure e pollo;  sono venuti davvero bene.

POLLO  ALLA BRACE

Con melanzane e peperoni

Ingredienti:  acquistiamo il pollo che serve,  melanzane,  peperoni,  olio extra vergine d’oliva,  vino bianco,  rosmarino,  aglio,  farina di riso, dragoncello,  scalogno,  pepe,  peperoncino.

Esecuzione:  mettiamo i pezzi di pollo in marinatura con vino,  sale,  pepe, peperoncino, dragoncello.  Dopo alcune ore,  lo togliamo  e lo pennelliamo con l’olio,  poi,  lo mettiamo nel forno sulla brace.  Nel frattempo taglieremo i peperoni e le melanzane,  saliamo,  pepiamo e quando il pollo avrà  raggiunto  la cottura al dente,  inforniamo anche le verdure pennellate con l’olio e spolverate con farina di riso. Pochi minuti e tutto sarà pronto da gustare. Tutto risulterà saporito e croccante.

Federica   Sai,  da tempo volevo chiederti se hai il tempo per farmi i dolci di Natale come ad esempio le paste miste.  Però non vorrei farti lavorare troppo.

Elena   Se non mi verrà l’influenza te li farò volentieri,  tempo fa ho fatto le prove di undici qualità di paste,  spero che mi riescano bene.

10/12/2016

Elena  Questa invece è una trota salmonata in salsa bernese.

TROTA  SALMONATA  IN  SALSA  BERNESE

Ingredienti:  una trota salmonata,  un limone,  sale,  rosmarino,   olio extra vergine d’oliva,  un chiodo di garofano.  Per la salsa bernese:  50 g di burro fuso a bassa temperatura, un cucchiaino di prezzemolo tritato,  un bicchierino di aceto bianco,  un cucchiaino di dragoncello tritato,  un cucchiaino di pepe nero macinato, un pizzico di peperoncino, due rossi d’uovo,  mezzo scalogno tritato. Contorno:  lattuga,  peperoni rossi,  verdi e gialli al forno.

Esecuzione:   sfilettiamo la trota e togliamo tutte le lische,  mettiamo le due parti di pesce in marinatura con succo di limone,  sale, rosmarino, olio extra vergine d’oliva.  passata un’ora circa togliamo il pesce dalla marinatura,  lo metteremo in forno o sulla piastra a temperatura medio bassa.  Raggiunta la cottura a puntino,  cospargeremo il pesce con la salsa bernese.  Per la salsa bernese  abbiamo messo la casseruola sul fuoco con l’aceto, il pepe,  il dragoncello,  lo scalogno, lo abbiamo portato a bollitura  per  ridurlo un po’.  Poi  lo abbiamo frullato e a parte abbiamo sbattuto i tuorli e li abbiamo uniti al composto. Portiamo il tutto a bagno-maria  e sempre mescolando aggiungeremo il burro fuso;  per ultimo uniremo il prezzemolo e impiatteremo con la lattuga e i peperoni cotti al forno.

Federica    Che sapori! È  tutto così invitante!

13/12/2016

Elena   Vorrei ringraziarti per ieri sera,  un’accoglienza così è stata troppo,  siete meravigliosi.   Oggi ti mostro le verdure ripiene da fare per la vigilia di Natale.  Sono ripiene con carne da salame sgrassata alla griglia e formaggio tipo caciotta o Asiago.

Verdure ripiene  al forno

Ingredienti :  fontina,  o caciotta,   carne  suina da salame peperoni colorati misti,  cipolle tropea,  zucchine,  carciofi,  melanzane tagliate in maniera circolare,  olio extra vergine d’oliva,  parmigiano reggiano grattugiato,  prezzemolo,  una noce di burro,  salvia,  spezie miste.

Esecuzione:  laviamo e svuotiamo le verdure,   poi facciamo il ripieno tagliando il formaggio a dadini,  grigliamo la carne da salame,  tritiamo il prezzemolo e aggiungiamo il parmigiano grattugiato e le spezie .  A questo punto  mescoliamo bene e mettiamo il ripieno.  Poi pennelliamo le verdure con l’olio e insieme alle cipolle tagliate fini,  le zucchine a cubetti mettiamo in forno a 170° per venti minuti.  Per prima cosa poi toglieremo le cipolle e le zucchine,  poi le verdure ripiene.  Ecco i due piatti:  molto salutari e gustosi.  (Togliere la pellicina dai peperoni).

Federica   si fa proprio una bella figura con questi piatti in tavola.  Grazie,  alla prossima,  nel frattempo ti mando tutta la musica che esiste.

16/12/2016

Elena  Oggi presento le ricette eseguite nei mesi di ottobre e novembre.  Come prima ricetta dovrai rifare questo piatto di paccheri al sugo di verdure e funghi.

Paccheri ai sapori dell’autunno

 

Ingredienti:  paccheri di semola di grano duro,  scalogno,  porro,  origano,  spezie,  funghi porcini,  fontina,  parmigiano reggiano, pomodori freschi pachino, una punta di zafferano,  olio extra vergine d’oliva,  brodo vegetale.

Esecuzione: facciamo il sugo affettando lo scalogno e il porro,  li soffriggeremo con una punta di olio,  poi,  aggiungeremo i pomodorini senza la buccia,  tritiamo finemente i porcini,  sfumiamo col vino bianco,  e lasciamo cuocere per qualche minuto affinché si addensi un po’.  Incorporiamo lo zafferano e la fontina, e adesso mettiamo i paccheri nel brodo vegetale bollente,  devono bollire per dieci minuti e poi li scoliamo,  e li incorporiamo nella casseruola del sugo.  Mescoliamo un po’ a fiamma viva,  spegniamo il fuoco,  infine metteremo una manciata di parmigiano grattugiato e un giro di olio. Buon appetito!

Federica   Sono buoni da morire!  Domani cosa ci farai vedere?

Elena   Domani ho due sorprese,  ciao!

17/12/2016

Elena   Eccomi qua come promesso,  sono puntuale,  ti presento due dolci  buoni naturali ottimi anche per i bimbi.  È vero,  forse c’è chi dà ai loro figli troppi dolci ma come si può togliere del tutto i dolci ai bambini?  Ogni tanto anche secondo il parere dei medici nutrizionisti è bene dare qualche dolce a merenda,  specialmente se  fatta in casa con amore senza aggiunta di …  Oggi ti mostro un dolce di ottobre fatto con l’uva di cui i bimbi ne vanno matti:  è il budino fatto col mosto d’uva, senza l’aggiunta di zucchero o miele o altri dolcificanti,  ma solo con mosto e farina di riso.

Budino  al  succo d’uva

o comunemente chiamato “sugolo”

Ingredienti:  uva da lambrusco,   farina di riso.  Dieci cucchiai di farina di riso in un litro di mosto  in crepata. Nell’esecuzione vedremo che cos’è la crepata.

Esecuzione:  acquistiamo l’uva scura , la laviamo accuratamente col bicarbonato, poi staccheremo gli acini uno ad uno e li metteremo in una grossa pentola.  Accenderemo il fornello e la portiamo ad ebollizione;  la faremo bollire per dieci minuti.  A questo punto lasciamo intiepidire il tutto e incominceremo a filtrare il succo ottenuto con la bollitura e l’apertura degli acini (la crepata).  Una volta raffreddato possiamo incominciare a fare il sugolo:  mettiamo tutta la farina che ci serve nella casseruola,  poi piano piano aggiungeremo il mosto e stemperiamo bene affinché non vengano grumi.  Per le meno esperte in cucina sarebbe meglio se si filtrasse il composto prima di metterlo sul fuoco.  A questo punto sempre mescolando lo faremo addensare a fiamma moderata e quando avrà raggiunto l’ebollizione spegnere il fuoco.  Versare il contenuto in uno stampo o in una zuppiera.  Risulterà dolce,  cremoso liscio con tutto l sapore dell’uva dell’autunno.

Federica   Posso dirti la verità?  A me piace solo il tuo!

Elena   Guarda che è la cosa più semplice del mondo,  basta osservare le regole.  E adesso veniamo all’altro dolce che sa di natura meraviglioso anche questo;  l’ho fatto proprio per un compleanno di circa dieci bambini.  Si tratta della torta di castagne.

Torta di castagne e cioccolato

Ingredienti:  un kg  netto di castagne già lessate a vapore,  più quelle della decorazione,  uvetta sultanina,  100 g di cacao amaro,  200 g di zucchero semolato,  due uova intere,  50 g di burro,  scorza d’arancia grattugiata (arance naturali), una bustina di lievito per dolci, latte q.b. ,  cioccolato fondente dolce,  e panna montata,  50 g di zucchero a velo per caramellare le castagne.

Esecuzione:  lessiamo le castagne,  poi toglieremo la buccia e le passiamo nel passino delle patate.  Viene una bella fontana,  apriamo il cratere e mettiamo le uova, lo zucchero  il cacao, l’uvetta (messa in ammollo col latte e ben strizzata), il burro, il latte infine il lievito,    impastiamo e versiamo il composto nella teglia.  Inforniamo a 175° per 50 minuti.  Lasciamo raffreddare la torta, e nel frattempo caramelliamo le castagne per la decorazione;  montiamo la panna e sciogliamo il cioccolato a bagno-maria.  Adesso procediamo per la decorazione.  Ed ecco il dolce meraviglioso e salutare per grandi e piccini.

Federica   È davvero meraviglioso  in tutti i sensi.

Elena   Grazie!  Domani ci sarò per dettare l’ultima ricetta di quest’anno,  proseguiremo il sette Gennaio,  con le ricette di ottobre,  di  novembre e di dicembre.  Buona  domenica a tutti!

!8/12/2016

Elena   Ed ecco un secondo piatto buonissimo che tutti possiamo realizzare:  brasato e ceci.

BRASATO  E  CECI

Ingredienti:  ceci,  polpa coscia di manzo,  vino rosato delle nostre zone,  cipolla rosata e uno scalogno,  sale q.b,  peperoncino, olio extra vergine d’oliva,  carote e sedano,  un pizzico di macis, e un chiodo di garofano, brodo vegetale q.b.

Esecuzione:  Prepariamo la carne,  la tagliamo a fettine,  Ora facciamo rosolare la cipolla e lo scalogno affettati,  sfumiamo col vino,  aggiungiamo le verdure e spezie,  poi la carne e il brodo sufficiente per la cottura,  copriamo e abbassiamo la fiamma a fuoco moderato.  Adesso  mettiamo i ceci già ammollati da otto ore circa e portiamo a termine la cottura.  Il tutto deve risultare succulento e cotto alla perfezione. Presentiamo l’intingolo nel piatto da portata e a piacimento metteremo un giro di olio.

Federica   È  un piatto gustosissimo e profumato.  E con questo mi congedo da te mandandoti tutti gli auguri più belli!

Elena   Anch’io auguro a te e a tutto il mondo un 2017 migliore di sempre!  Ciao ciao!  Al  sette Gennaio 2017!

RISPOSTE AI LETTORI NOVANTADUE VENTOTTESIMA PARTE

09/12/2016

L’ENCEFALO  E I  SUOI  NERVI

La corteccia del telencefalo è infine sede di attività superiori,  quali il pensiero astratto,  la memoria ecc.   Le zone associative sono pari e simmetriche,  sono presenti cioè in ambedue gli emisferi,  ma funzionano solo quelli di un emisfero.  Importanti nuclei telenfalici profondi,  cioè immersi nella sostanza bianca,  sono corpi striati che fanno parte di un complesso di nuclei destinati all’attività motoria automatica extrapiramidale.  Quest’ultimo aggettivo indica che i suoi centri sono situati al di fuori della via piramidale,  regolata dalla corteccia del giro pre-rolandico che,  come si disse,  è caratterizzata dalle cellule di forma piramidale cui si deve il nome via piramidale.  La via extrapiramidale ha però rapporti con la corteccia del lobo frontale e del lobo parietale ed ha stazioni di sostanza grigia anche in altri segmenti dell’encefalo.  La sostanza bianca del telencefalo è formata da fibre mieliniche destinate a funzioni diverse,  riassumibili in tre categorie: 1)  fibre associative,  che mettono in relazione due regioni della corteccia dello stesso emisfero più o meno lontane l’una dall’altra;  2)  fibre interemisferiche o commessurali,  che mettono in connessione regioni corticali omologhe dei due emisferi e formano la commessura del corpo calloso;  quest’ultimo è la grossa formazione bianca che si vede in fondo alla fessura interemisferica divaricando i due lobi;  3)  fibre di proiezione,  acsendenti sensitive e discendenti motrici,  che mettono in connessione la corteccia cerebrale con i centri nervosi sottostanti. Continua…

11/12/2016

Va ricordato che al telencefalo arrivano i nervi olfattori,  costituenti il primo paio di nervi encefalici.  Sotto al telencefalo,  in parte incuneato in esso,  si trova il diencefalo nel quale spicca per volume ed importanza funzionale un grosso accumulo di sostanza grigia,  il talamo ottico.  Si tratta di una importantissima stazione sottocorticale alla quale arrivano tutti gli impulsi sensitivi  (olfattori,  visivi,  acustici di sensibilità generale)  provenienti dagli altri centri e destinati a raggiungere le aree proprie della corteccia cerebrale.  Dorsalmente al talamo si trova l’epitalamo,  in cui si nota una piccola ghiandola endocrina,  l’epifisi o ghiandola pineale,  che nell’uomo sembra essere una struttura rudimentale o secondariamente regredita;  ventralmente vi è la regione ipotalamica,  sede di importanti centri regolatori di attività della via vegetativa quali il sonno e la termoregolazione corporea,  nonché di gruppi di cellule neuro-secretrici connessi con il lobo posteriore dell’ipofisi,  chiamato anche ipofisi nervosa per le fibre nervose provenienti dall’ipotalamo che vi si trovano.  Si comprende così come l’attività dell’ipofisi possa essere influenzata dal sistema nervoso centrale.  Al diencefalo arrivano i nervi ottici (2° paio di nervi cranici)  cui seguono i tratti ottici che formano parte del pavimento e delle pareti laterali del diencefalo stesso.  La cavità del diencefalo è il 3° ventricolo;  essa è in comunicazione lateralmente con i ventricoli del telencefalo e posteriormente si continua con un sottile condotto,  l’acquedotto di Silvio,  che attraversa il mesencefalo.  Il mesencefalo o terzo segmento encefalico,  segue caudalmente nel diencefalo.  Esso è ricoperto dalla parte posteriore dei due emisferi telenfalici che occorre divaricare per scoprirlo.  Nel mesencefalo distinguiamo una parte,  posta sopra all’acquedotto di Silvio,  chiamata lamina quadrigemina, nella quale si nota una struttura grigia stratificata che può ricordare la corteccia del telencefalo,  che sta a indicare la sua funzione di coordinazione degli stimoli sensitivi( visivi e acustici)  e delle risposte motorie di tipo riflesso,  quali sono il movimento dei bulbi oculari,  la rotazione della testa,  il riflesso papillare,  ecc.  Continua…

12/12/2016

Il nome di lamina quadrigemina deriva dal fatto che vi si riscontrano quattro rilievi o collicoli,  due anteriori in rapporta con la visione  e due posteriori in rapporto con l’udito.  La parte anteriore,  filogeniticamente più antica,  nei vertebrati inferiori forma il tetto ottico,  che è un centro superiore di coordinamento nervoso,  il quale sostituisce,  entro certi limiti, la corteccia cerebrale.  Questa infatti,  in detti animali,  non ha lo sviluppo e la funzione che troviamo nei mammiferi e in particolare nell’uomo.  Al tetto ottico giungono anche sensazioni dolorose e termiche,  di caldo e di freddo,  inviate dal midollo spinale.  Le regioni ventrali e laterali del mesencefalo formano il corpo del mesencefalo,  in cui si trovano i nuclei del 3° e del 4° paio di nervi encefalici destinati ad innervare la maggior parte dei muscoli che fanno muovere i bulbi oculari.  Vi si trova inoltre un’importante stazione della via extrapiramidale,  il nucleo rosso,  connesso con il corpo striato,  centro superiore del telencefalo,  già ricordato,  e con il cervelletto,  e deputato a regolare i movimenti del tronco e degli arti.  Il mesencefalo è ovviamente attraversato da fasci  di fibre nervose,  che costituiscono una parte notevole della sostanza bianca di questo segmento:  sono i peduncoli cerebrali,  che portano verso i centri superiori impulsi provenienti da da segmenti inferiori e viceversa,  impulsi rispettivamente sensitivi (ascendenti) e motori (discendenti).  In coda  al mesencefalo troviamo il metencefalo,  formato da due parti ben distinte,  una ventrale detta ( ponte  di Varolio) e una dorsale,  il cervelletto.  Attraverso il ponte passano le fibre che ho descritto come peduncoli cerebrali parlando del mesencefalo,  e fibre disposte trasversalmente, ad abbracciare come un semianello le fibre verticali.  Le fibre orizzontali mettono in rapporto tra loro i due emisferi del cervelletto e sono dette perciò peduncoli cerebellari.  Continua…

13/12/2016

Tutto questo insieme di fibre costituisce la sostanza bianca del ponte che, come negli altri segmenti encefalici sopra descritti,  ad eccezione del telencefalo,  si trova anche alla periferia.  Frammisti alla sostanza bianca metencefalica si trovano ammassi di sostanza grigia costituenti i nuclei pontini;  taluni di essi sono connessi con la corteccia cerebrale e con quella del cervelletto, quest’ultimo viene così controllato dalla corteccia degli emisferi cerebrali.  La porzione dorsale del metencefalo è costituita dal cervelletto,  segmento encefalico di notevole importanza funzionale perché regola l’attività motoria somatica.  Il cervelletto controlla il tono muscolare e la forza dei movimenti volontari e automatici.  Ciò che si realizza per mezzo di riflessi che assicurano l’equilibrio del corpo, in base a informazioni provenienti dai canali semicircolari e dall’utricolo dell’orecchio interno e dagli organi locomotori stessi  (superfiarticolari,  muscoli,  tendini,  fasce muscolari).  Rispetto al resto della massa encefalica,  le dimensioni del cervelletto sono notevoli,  superate solo da quelle degli emisferi cerebrali;  e da ciò che deriva il nome,  che appunto significa piccolo cervello.  È anch’esso formato da due emisferi,  emisferi cerebellari (o lobi laterali),  e da un lobo mediano chiamato verme per la forma allungata,  vermiforme,  suddivisa da solchi trasversali in anelli che si susseguono.   La superficie degli emisferi cerebellari e del verme è ricoperta,  anch’essa da una corteccia,  la corteccia cerebellare,  che appare come pieghettata per la presenza di solchi,  poco profondi e scissure,  profonde parallele e disposte trasversalmente rispetto all’asse encefalico antero posteriore.  Continua…

14/12/2016

Tale solcatura suddivide la sostanza grigia corticale (circonvoluzioni cerebellari)  e la sostanza bianca interna in modo tele che,  sezionando il cervelletto con tagli sagittali,  la superficie di taglio persenta un aspetto fogliforme, o arborescente,  dal quale derivò il nome di “arbor vitae”,  con cui lo designavano gli antichi anatomici.  Situati profondamente,  all’interno della sostanza bianca,  si trovano tre ammassi principali di sostanza grigia detti nuclei profondi o grigi centrali del cervelletto;  essi sono connessi con la corteccia del telencefalo.  Il cervelletto è infatti collegato con il resto del neuroasse per mezzo di tre coppie di peduncoli cerebrali:  superiori,  medi,  inferiori,  nei quali  passano fasci di fibre da e per i centri superiori ( corteccia cerebrale,  corpo striato,  talamo ottico del diencefalo,  nucleo rosso mesencefalico), fasci che collegano le due metà del cervelletto attraversando la protuberanza anulare  (= anello pontino),  fasci da e per il midollo spinale.  La corteccia cerebellare ha una struttura molto complessa:  essa è caratterizzata da cellule di  Purkinje con dentriti molto numerosi e ramificati a spalliera,  su cui arrivano i prolungamenti e quindi le informazioni di numerosi neuroni associativi.  Questo permette alle cellule di Purkinje di inviare risposte che si diffondono a valanga e coordinare l’attività dei vari settori muscolari e in particolare di muscoli tra loro antagonisti.  Al di sotto del cervelletto si trova l’ultimo segmento encefalico,  il mielencefalo,  detto anche midollo allungato o bulbo.  Per vedere bene la parte dorsale bisogna sollevare il cervelletto che copre il 4° ventricolo (ventricolo bulbare).  Questo è posto superficialmente,  essendo  ricoperto soltanto da una laminetta meningea molto vascolarizzata  chiamata tela coroidea del 4° ventricolo.  La cavità che a causa della sua forma a losanga è denominata fossa romboidale,  si estende  nel metencefalo e si continua nell’acquedotto di Silvio  del mesencefalo;  caudalmente è in comunicazione con il canale centrale del midollo spinale. Il fondo o pavimento della fossa romboidale corrisponde alla sostanza grigia bulbare formata dai nuclei di nervi encefalici,  e precisamente dalle ultime sette paia,  cioè dal 6° al 12°.  Continua…

15/12/2016

Tali nuclei,  essendo superficiali provocano dei rilievi del pavimento stesso,  sono disposti secondo un ordine che corrisponde a quello dei nuclei di sostanza grigia del midollo spinale;  nel bulbo,  però, il canale midollare,  trasformandosi in 4° ventricolo,  è venuto ad incunearsi allargandosi,  tra i due bracci dell’H  della sostanza grigia che è stata spinta a disporsi su una linea frontale anziché su due linee sagittali  parallele come il midollo.  Nel midollo allungato troviamo inoltre una formazione grigia,  pari,  chiamata oliva bulbare,  che sporge sulla faccia anteriore ed è una stazione della via motrice che ha collegamenti con il cervelletto e con altri centri encefalici e del midollo spinale.   Inoltre,  ci sono due nuclei ( di Gall e di Burdach)  sui quali terminano fibre nervose di senso,  penetrate dal  midollo spinale atttraverso le radici posteriori  e proiettate a questa stazione  mielencefalica che a sua volta è collegata con centri superiori ( per esempio col talamo).  La sostanza bianca del midollo allungato è formata dai fasci di fibre che,  in senso ascendente o discendente,  lo attraversano anche incrociandosi.  Come nel midollo spinale la sostanza bianca del bulbo è disposta esternamente,  salvo in corrispondenza del pavimento del 1° ventricolo,  come ho già detto.  Pertanto,  il  midollo allungato è un sito di passaggio per i fasci ascendenti e discendenti,  rispettivamente sensitivi e motori,  che qui si incrociano o no;  vi passano anche fasci cerebellari.  Inoltre esso è un’ importante stazione nervosa,  sede di centri di fondamentali riflessi viscerali,  che si realizzano attraverso le fibre del nervo vago:  centro respiratorio;  centro moderatore del cuore; centro vasomotore per la contrazione delle arterie periferiche;  centri secretori (per la glicosuria,  per la secrezione urinaria,  per la secrezione salivare);  centro per i movimenti di masticazione,  di deglutazione,  del vomito, della tosse ecc.  Continua nell’articolo risposte ai lettori 92 ventinovesima parte…

RISPOSTE AI LETTORI NOVANTADUE VENTISETTESIMA PARTE

02/12/2016

Il  sistema nervoso di conduzione,  midollo spinale e i nervi spinali.

Le fibre delle radici anteriori portano gli stimoli motori ai muscoli degli arti e al tronco.  Sia nel caso delle radici anteriori che di quelle posteriori,  il territorio innervato è quello del corrispondente segmento corporeo (metamero).  Si ricorda che alcune fibre della radice anteriore,  anziché unirsi con le fibre sensitive,  si allontanano dalle compagne e raggiungono un ganglio della catena simpatica latero-vertebrale.  Queste fibre sono chiamate “rami comunicanti bianchi” (vie gangliari)  e rappresentano i neuriti di cellule situate nella sostanza grigia del midollo spinale.  Queste cellule e fibre fanno parte del sistema simpatico e formano i centri destinati a coordinare le attività di organi viscerali innervati da fibre che partono dai gangli simpatici  (fibre post-gangliari);  alcune delle fibre post-gangliari ritornano verso il nervo spinale,  prima abbandonato,  formano un ramo comunicante grigio. La denominazione comunicante sia per le fibre pre-gangliari,  che per quelle post-gangliari indica chiaramente la funzione di connettere i due sistemi,  spinale e simpatico; il bianco sta ad indicate il colore delle fibre,  che sono avvolte da abbondante mielina,  come le altre fibre motrici somatiche della radice anteriore.  Il grigio indica che le fibre post-gangliari sono povere di mielina e che quindi hanno una colorazione grigiastra.

La struttura del midollo spinale ha il contorno del cilindro piuttosto irregolare,  essendo leggermente compresso in senso antero-posteriore,  lo dividono in due metà simmetriche. Inoltre alla periferia si trova sostanza bianca e al centro sostanza grigia; questa presenta una caratteristica disposizione ad acca (H) in cui è agevole riconoscere due corna anteriori,  piuttosto massicce,  due corna posteriori più sottili e una commessura grigia,  disposta perpendicolarmente alla direzione delle corna.    Continua…

03/12/2016

Nella sostanza grigia si trovano cellule nervose di nevroglia e fibre amieliniche;  nelle corna  anteriori sono concentrati i neuroni o cellule radicolari anteriori dalle quali partono le fibre  delle radici anteriori.    Tali fibre vanno ad innervare i muscoli scheletrici  e quindi i loro nuclei sono motori.  nelle corna posteriori si trovano cellule sulle quali terminano  fibre di senso, penetrate nel midollo attraverso la radice posteriore;  nelle corna posteriori sono localizzati dunque nuclei sensitivi Questi a loro volta si mettono in rapporto con cellule motorie situate sia nello stesso segmento del midollo spinale,  dello stesso lato o del lato opposto,  e in questo caso,  attraverso fibre che attraversano la commessura grigia,  sia con cellule situate a livelli più bassi o più alti.  in tal modo si realizza una armonizzazione dell’attività tra gruppi diversi di muscoli,  anche di segmenti corporei diversi e delle due metà del corpo.  Il collegamento tra cellule sensitive e motrici,  nel midollo spinale,  può anche essere effettuato tramite l’interposizione di uno o più neuroni, detti neuroni associativi, situati sempre nella sostanza grigia spinale.  Alla base delle corna anteriori, si trovano gruppi di cellule che formano i nuclei di nervi motori diretti ai gangli del simpatico,,  quindi destinati ai visceri;  tali cellule pregangliari sono quindi i pirenofori delle fibre formanti i rami comunicativi bianchi  di cui ho menzionato in precedenza.

Analogamente,  alla base delle corna posteriori si trovano cellule sensitive che raccolgono informazioni portate da fibre provenienti dai visceri.  Questi due gruppi di cellule (nuclei nervosi),  situati alla base delle corna di sostanza grigia,  formano la porzione centrale o intramidollare del simpatico. Continua…

05/12/2016

Nella sostanza bianca decorrono le fibre nervose mieliniche che si portano verso segmenti situati a livelli diversi,  recandosi ai centri superiori (fibre ascendenti) o a centri situati più in basso (fibre discendenti).   Le fibre dirette verso una meta comune decorrono insieme,  formando fasci che partecipano alla costituzione di vie discendenti o ascendenti che uniscono nuclei e stazioni di smistamento di uno stesso sistema funzionale.  Esempi di questa organizzazione  la via motrice cerebro-spinale discendente,  e la via della sensibilità generale ascendente,  la via  spinocerebellare ascendente, localizzate in zone diverse della sostanza bianca;  quest’ultima a causa della presenza della sostanza grigia,  risulta infatti suddivisa in un cordone posteriore,  un cordone laterale e un cordone anteriore.  Ventralmente alla commessura grigia si trova una commessura bianca,   formata dalle fibre bianche, che passa da una metà all’altra del midollo spinale,  incrociandosi;  in tal modo i centri nervosi di un lato possono determinare l’attività di organi effettori del lato opposto del corpo.

L’encefalo  e  i  suoi  nervi

L’encefalo è quella porzione del neurasse situata entro la scatola cranica.  Fin dalle fasi più precoci dello sviluppo,  la primitiva struttura tubolare si perde a causa della formazione di una serie di cinque vescicole o rigonfiamenti cerebrali che si susseguono in senso cranio-caudale. Le pareti di tali vescicole sono più o meno inspessite in conseguenza della concentrazione e dello sviluppo in ciascuna di esse di centri nervosi preposti a particolari funzioni.  Determinanti per l’organizzazione strutturale delle singole parti dell’encefalo sono i rapporti con gli organi di senso concentrati nel capo;  le informazioni trasmesse da tali organi comportano risposte complesse,  pertanto complessità di struttura dei centri nervosi.  Le cinque vescicole sono cave all’interno per la presenza dei ventricoli cerebrali o di un canale,  in comunicazione tra loro e con il canale midollare.  Procedendo in senso cranio-caudale troviamo:  il telencefalo,  connesso con l’organo dell’olfatto,  come indica il nome rinencefalo con cui è pure designato.  Il diencefalo,  in rapporto con l’organo della vista;  il romboencefalo,  che si suddivide in metencefalo  (cervelletto e ponte)  e mielencefalo (o midollo allungato) ed è in rapporto con l’organo statoacutistico e con gli organi del gusto.  Continua  domani…

06/12/2016

Il telencefalo,  attraverso l’evoluzione,  ha acquistato caratteri morfologici e funzionali sempre più complessi;  Nell’uomo si è sviluppato ampiamente,  più di tutte le altre vescicole,  specialmente a causa dello sviluppo della corteccia cerebrale e per il fatto di essere diventato il centro superiore integrativo di quasi tutte le attività della vita d relazione e intellettiva.  Ovviamente anche nell’encefalo,  come nel midollo spinale,  con cui è in continuità,  la trasmissione e l’elaborazione degli impulsi nervosi si realizza attraverso i nuclei e le fibre nervose.  Queste sono riunite in fasci che formano la sostanza bianca e costituiscono tratti di vie.  Tra i fasci di sostanza bianca si trovano masse di sostanza grigia di varia forma e grandezza,  aventi anch’esse valore di stazioni di arrivo o di partenza di fibre nervose;  da alcune di queste si originano i nervi encefalici che emergono dall’encefalo,  altre fibre mettono in connessione tra di loro i nuclei encefalici aventi significato di centri associativi,  ecc.  La massa nervosa encefalica pertanto viene spesso intersecata e suddivisa dal passaggio di fasci nervosi e non ha più la struttura compatta e ordinata descritta per il midollo spinale. Fino a qui è stata considerata la sostanza grigia interna o profonda,  circondata da sostanza bianca;  in alcuni segmenti encefalici (telencefalo tratto del mesencefalo, cervelletto) intorno alla sostanza bianca si trova uno strato esterno di sostanza grigia,  detta corteccia,  che è caratterizzata da una struttura a strati di cellule sovrapposti.  Una organizzazione così,  offre la possibilità di connessioni e correlazioni molto complesse.  Nel telencefalo,  comunemente detto cervello,  che è la massa più voluminosa dell’encefalo umano,  sovrastante le altre sezioni,  si distinguono due emisferi,  separati dal profondo solco chiamato scissura interemisferica.  Ciascun emisfero è scavato da un ventricolo (ventricoli laterali).  La superficie degli emisferi ha un aspetto tipico,  caratterizzato dalla presenza di solchi e scissure delimitanti aree di sostanza corticale dette circonvoluzioni o giri,  che si possono raggruppare in lobuli,  o lobi,  i quali corrispondono grossolanamente alle sovrastanti ossa craniche.  Continua…

08/12/2016

Nella corteccia sono state inoltre riconosciute aree corticali aventi valore funzionale diverso e specifico,  che sono definite quindi localizzazioni,  cioè sedi di formazioni specifiche; di esse sono state costruite mappe più o meno dettagliate.  In alcune di tali aree vengono proiettate informazioni  sensitive provenienti dai nuclei situati in segmenti encefalici inferiori o nel midollo spinale.  Ben note sono l’area visiva,  situata nella corteccia del lobo occipitale,  e l’altra acustica nel lobo temporale;  l’area della sensibilità generale si trova nel lobo parietale,  dietro al solco centrale chiamato scissura di Rolando.  L’area olfattoria ha sede nella zona della faccia della corteccia volta verso il solco interemisferico.  Altre aree corticali corrispondono a centri di motilità volontaria e sono situati nella circonvalazione del lobo parietale,  che si trova avanti alla scissura di Rolando  (circonvalazione pre-centrale o pre-rolandica).   Qui la corteccia è caratterizzata dalla presenza di cellule piramidali.  Sia nel giro pre-rolandico che in quello post-rolandico,  i centri rispettivi di sensibilità e di motilità sono distribuiti nello spazio inversamente alle corrispondenti regioni del corpo da cui provengono le sensazioni o a cui sono inviati i comandi di movimento:  i centri per i muscoli della testa o la sensibilità della cute di essa sono situati nelle zone inferiori dei rispettivi giri  (pre e post-rolandici);  verso l’alto,  e in sequenza,  si susseguono i centri per l’arto superiore,  per il tronco,  per l’arto inferiore, rispettivamente coscia, gamba,  piede.  Sono state inoltre localizzate aree associative,  e centri di funzioni complesse come il linguaggio,  per il quale abbiamo tre centri:  quello del linguaggio articolato,  quello del linguaggio visivo (scrittura) e quello del linguaggio uditivo.   Il linguaggio o capacità di comunicare,  ha infatti varie componenti quali l’idea di parola,  il significato di essa,  la struttura,  cioè i segni grafici per scriverla e pronunciarla  (successione di movimenti)  che come capacità di comprendere il senso,  dopo averla letta o udita,  ecc.  continua nel articolo risposte ai lettori novantadue ventottesima parte.