Febbraio 15, 2023 admin VARIE E RISPOSTE AI LETTORI DIALOGANDO CON VOI 15/02/2023 Elena E adesso proseguiamo con la cessazione del potere nazista o la caduta del nazifascismo. La progressiva avanzata degli Alleati verso il nord, accelerarono la disfatta delle nazioni dell’Asse. Sul fronte orientale, già dall’estate del 1943 i Russi avanzavano ed avevano liberato l’Ucraina e la Crimea. L’ultimo anno di guerra vdeun pauroso incremento della produzione di armi, da ambedue le parti, ed il perfezionamento di nuovi micidiali ordigni di morte. La Germania collaudò la Vl e la V2, razzi a reazione talmente veloci da sfuggire alle intercettazioni nemiche. La “V” della sigla di queste armi era l’iniziale della parola tedesca “Vergerltungswaffe”, che significa arma della rivincita; il numero dopo la V indicava le diverse serie dell’arma, ovviamente sempre più potenti. Le Vl e le V2 furono lanciate su città inglesi e la più colpita fu Londra. Rimase allo stato di progetto la V3 che avrebbe avuto autonomia intercontinentale. Dall’una e dall’altra parte si lavorò alla fabbricazione della bomba atomica. decisiva per le sorti della guerra fu la ripresa dell’offensiva degli Alleati sul fronte occidentale. Un esercito eneorme comandato dal generale Eisenhiwer, sbarcò in Normandia nel giugno del 1944. Tra l’estate e l’autunno dello stesso anno, l’Armata Rossa liberava la Romania e la Polonia, avvicinandosi sempre di più alla Germania, mentre i partigian francesi liberavano Parigi, ed insieme alli Alleati cacciavano i tedeschi dal territorio francese. Episodi di resistenza si registravano anche in Germania, dove un fallito attentato alla vita di Hitler compiuto da un gruppo di militari, scatenò le reazioni più feroci del dittatore, che insicuro nel suo stesso ambiente, fece uccidere migliaia di sospetti. Occorre sottolineare, come aspetto fondamentale di questa guerra, che, parallelamente alle vere e proprie azioni militari, i bombardamenti aerei furono usati continuamente da entrambe le parti come arma di distruzione fisica e morale contro le popolazioni inermi, e che con lo sbarco in Europa degli Americani i bombardamenti assunsero dimensioni inaudite. Nella fase finale della guerra intere città tedesche furono rase al suolo, ad esempio Dresda con più di 100.000 morti. Il 25 aprile del 1945 gli eserciti anglo-americani e i sovietici si congiunsero sul fiume Elba. La Germania era finalmente sconfitta. Il 30 aprile Hitler si suicidava: due giorni dopo l’Armata Rossa entrava a Berlino. L’ammiraglio Doenitz, successore di Hitler, accettava la resa incondizionata, che venne firmata il 7 maggio al quartier generale di Eisenhower a Reims e l’8 maggio davanti al maresciallo rosso Zukov a Berlino. In Italia intanto gli Anglo-americani dopo l’insurrezione di Firenze agosto 1944 si erano fermati in toscana e in Emilia. Nell’aprile del 1945 ripresero l’avanzata in concomitanza con l’intensificazione delle azioni partigiane. Il 25 aprile CLNAI ( comitato di liberazione nazionale dell’Alta Italia diede il segnale dell’insurrezione generale ai circa 200 000 partigiani impegnati nella lotta. Mussolini in fuga fu catturato e giustiziato. Il 29 aprile i tedeschi, firmarono la capitolazione in Italia. Il Giappone ancora per alcuni mesi oppose una dura resistenza all’accerchiamento della flotta statunitense. Infine il presidente degli Stati Uniti Harry Truman, succeduto a Roosevelt morto il 12 aprile, ritenneopportuno stroncare le ultime velleità giapponesi usando la nuovissima bomba atomica. Hiroshima 6 agosto e Nagasaki 9 agosto furono rase al suolo. Il 14 agosto il Giappone accettava la resa incondizionata che veniva formalmente firmata il 2 settembre 1945 a bordo della corazzata americana “Missouri” ancora nel porto di Tokio. Con questo atto si concludeva la seconda guerra mondiale, mentre si apriva una nuova era nella storia, l’era atomica, basata sul terrore delle capacità distruttive degli uomini. Più che una necessità militare il Giappone era ormai in ogni caso già vinto, la decisione di Truman fu una scelta politica, una dimostrazione di forza militare che accompagnata alla già riconosciuta forza economica, farà degli Stati Uniti la nazione protagonista, insieme all’Unione Sovietica, delle conferenze di pace. Elena L. dalle mie ricerche di tempo fa. 16/02/2023 Dott. Robert Secondo te qual è il metodo più adatto alle condizioni della convivenza umana? Elena Per me è il metodo della libertà e il rispetto del metodo della libertà che comprende il rispetto di tutti i cittadini, del lavoro, delle regole e dell’ambiente, che dovrà essere quindi il segno di riconoscimento e l’impegno d’onore di tutti gli uomini veramente liberi. Molti ancora non sanno che cosa significhi la vera libertà. Il miglior sistema politico è rappresentato da un governo fondato sull’uguaglianza dei diritti e dei doveri. Un unico esercito che dipende dal governo e che non potrà essere mandato in guerra, senza il consenso del popolo. Una camera eletta a suffragio universale, senza il consenso della quale nulla d’importante potrà essere deciso. Bisognerà cercare mezzi e modi per ottenere un governo forte e stabile per salvaguardare la Costituzione da colpi di mano, che venissero dall’alto o dal basso. Oltre alla netta distinzione dei poteri, lo Stato dovrà rispettare i diritti naturali dell’uomo e della famiglia, considerare le autonomie locali, sindacali, culturali ed economiche come lo spazio vitale del cittadino. 17/02/2023 Linda Questa politica economica sarà naturalmente unitaria nella sua impostazione e nella sua esecuzione? Sarà ancora largamente decentrata e contare sulla collaborazione degli organi sindacali- professionali? Elena Questa politica economica sociale offre ancora alla classe lavorativa e impiegatizia larghe possibilità di elevazione. Perciò si dovrà credere nell’istruzione tecnico-professionale per giovani operai e contadini, (questi ultimi guarda quando sono aumentati) per specializzati e capo-tecnici; poi le scuole aziendali e interaziendali e le stesse organizzazioni professionali dovranno con numerose borse di studio rendere accessibile ai figli meritevoli di lavoratori la scuola specializzata. Una scuola atta alla formazione di tecnici dirigenti, prepara i quadri più elevati della nuova economia. E le scuole per operai e contadini al giorno d’oggi sono molto ma molto illuminanti e richiedono grande studio e responsabilità per il fatto che “noi siamo quello che mangiamo” e noi siamo responsabili dell’ambiente che ci circonda. 18/02/2023 Marco e Patty Quando alle medie si parlava di persone emigrate, qualsiasi discorso scorretto erano scusati dai professori, perché dicevano: ” ma sapete, loro non hanno studiato l’Illuminismo, ecc. ecc. Io mi chiedevo sempre che cosa significasse questo discorso, ho pensato perfino che gli insegnanti li volessero compatire. Perché? Cosa c’entra questo con l’Illuminismo? Anche nella mia scuola non abbiamo fatto il Romanticismo e l’Illuminismo. Elena Forse perché i presupposti dell’Illuminismo settecentesco erano: la certezza nelle capacità razionali dell’uomo; il disprezzo per tutto ciò che non fosse dimostrabile al lume della ragione, e quindi disprezzo per la religione, considerata pura superstizione, per le tradizioni, gli usi e i costumi dei popoli; la condanna del Medioevo, considerato un periodo di barbarie fra due civiltà, quella romana e quella rinascimentale (1400 e 1500) ; il cosmopolitismo, e cioè la convinzione che l’uomo fosse cittadino non di una patria-nazione ma del mondo intero, perché l’intelligenza e il genio non hanno patria; la convinzione che solo gli uomini “illuminati” dalla ragione e dalla cultura potessero modificare la società. Sul piano storico gli effetti più vistosi del pensiero illuminista furono la rivoluzione francese nel 1789 edopo, l’impero napoleonico, che possono considerarsi prodotti dell’Illuminismo, ma che nella stesso tempo, ne rivelano le contraddizioni e ne denunciano gli errori di valutazione. Infatti la Rivoluzione francese, seppure guidata dalla borghesia illuminata fu oltre a un grande e positivo evento storico, ma anche una grande esplosione di violenza spesso incontrollata e quindi non guidata dalla ragione; e Napoleone Bonaparte, accolto in tutta Europa come un liberatore e un portatore di “uguaglianza, libertà e fratellanza” (valori fondamentali dell’Illuminismo), fu in realtà un despota che sconvolse l’Europa con guerre tremende e in gran parte motovate dalle sue ambizioni. Così, negli anni che vanno all’incirca dal 1790 al 1820 si creò in Europa un clima psicologico di delusione e di frustrazione: l’uomo e particolarmente l’intellettuale, sentì che la sola ragione non era più sufficiente a spiegargli ciò che accadeva; egli inoltre, non trovava risposte razionali alle domande che sempre più spesso lo angosciavano…Continua. 20/02/2023 Domande che indicavano una crisi profonda di natura psicologica, ma le cui origini erano da rintracciare nella crisi storica e nel venir meno dei valori e degli ideali illuministici rivelatisi insufficienti. In questo clima storico culturale, ha le sue radici il “Romanticismo”, vasro movimento di pensiero, nato in Germania alla fine del settecento, si propagò poi in tutta l’Europa proprio come era stato concepito in Francia, il Romanticismo non fu uguale in tutte le nazioni, ma assunse in Francia, in Italia, in Inghilterra una fisionomia particolare, un indirizzo nazionale. Esso infatti superava l’idea di cosmopolitismo e riscopriva il concetto di patria, risvegliandosi nei popoli europei in seguito alle invasioni napoleoniche, e pertanto, pur avendo una matrice comune, prendeva aspetti nazionali, perché diverse erano le siruazioni storiche nei vari Paesi. Il Romanticismo infatti, pur senza negare il valore della ragione, rivalutava il sentimento, e quindi, l’individualismo infatti è proprio il sentimento che rende diversi gli individui, che li caratterizza; scopriva l’esigenza che l’uomo ha di illudersi, di sperare o di credere in una religione, proclamava la libertà assoluta dell’arte e dell’artista che “inventa”. Quest’ultimo punto è molto importante, poiché dal cinquecento in poi era prevalsa la tendenza classicistica che imponeva modelli da imitare e regole a cui attenersi rigorosamente. I romantici invece bandirono tutte le regole e proclamarono l’assoluta libertà della creazione artistica. E ancora, gli illuministi avevano considerato la storia come una serie di eventi isolati e come un cumulo di errori e di orrori, i romantici rivalutarono il senso della storia e considerarono tutti gli avvenimenti umani in rapporto al divenire allao spirito dell’uomo ed all’ambiente in cui si erano svolti, concependo la storia come svolgimento di fatti concatenati fra loro (storicismo). I romantici addiritturaesaltarono proprio quei periodi storici che gli illuministiavevano ritenuto barbari, e cioè l’età primitiva e il Medioevo, sia per motivi storici, cioè per l’esigenza di celebrare il momento dell’origine delle nazioni, sia perché essi, opponendosi ad un’arte di imitazione e proclamando l’esigenza di un’arte “naturale” nutrita di sentimento e fantasia, ritenevano di poterla trovare proprio in quelle età precedenti, caratterizzate dal predomini o del sentimento sulla ragione. Il Romanticismo europeo nacque dunque in contrapposizione all’illuminismo, ma ciò non significa certo che esso abbia negato tutti i principi ed i valori del movimento precedente; è vero che esso bandì ciò che di fatto era entrato in crisi, ma mantenne intatti, anzi esaltò i grandi ideali degli illuministi, coè la fede nel progresso umano, la sete di libertà, l’uguaglianza nei diritti e nei doveri, la fratellanza nella lotta e nella speranza. Possiamo dire che in conclusione il Romanticismo è figlio ribelle dell’Illuminismo. Fine Elena L. Marco e Patty Grazie mille! S