Gennaio 13, 2023 LE MIE PREVISIONI CON LE MIE LETTERE PER VOI admin IL TUO 2023/24 COSA VUOI SAPERE? 13/01/2023 IL TUO 2023/24 FATTO CON IL CUORE Giardino d’inverno Sono Antonietta, sono molto anziana, ma ho una grande memoria, riconosco bene tutte le voci, ma non escludo che qualche volta qualcuno possa ingannarmi nell’imitare la voce dei miei figli, farmi cadere in una trappola e farmi commettere lo sbaglio di aprirgli la porta. Al giorno d’oggi come possiamo tutelarci da ladri e delinquenti se non siamo più nemmeno padroni dei nostri telefoni? Ci ascoltano e poi imitano le voci dei nostri cari affinché noi spaventati riusciamo a cedere alle loro richieste assurde, portandoci via tutto, persino i nostri valori affettivi. Grazie! È difficile che qualcuno riesca a fregare una persona scaltra come te. Prima di tutto se usano la scusa che uno dei tuoi figli o dei tuoi nipoti o altri ancora stanno male, o hanno avuto un incidente, oppure se servono soldi per tirarli fuori da qualche guaio, si deve telefonare immediatamente ai carabinieri, prima di cedere a qualsiasi richiesta , come ad uno sconosciuto o una vicina di casa, oppure un’amica che usa qualsiasi scusa per estorcerti denaro o altro. Non fare entrare mai nessuno in casa tua che non siano persone che entrano tutt’ora. Poi ti dico che ladri e delinquenti sono sempre esistiti, ricordo episodi di quando ero poco più di una bambina che mia nonna mi mandava in negozio a comprare qualcosa; mi diceva controlla bene il resto, mi raccomando! Ed aveva ragione. Se mi diceva così sapeva che le persone più appetibili da fregare anche a quei tempi erano quelle considerate le più vulnerabili perché o molto anziane o bambini della mia età 6, 7, 8 anni. Quindi il delinquente esiste oggi come esisteva allora. Proprio per questo la vita insegna a valutare con saggezza, per non sbagliare nessun passo; l’aspetto di una persona equilibrata, scaltra e intransigente saprebbe mettere i ladri in una condizione di soggezione a qualsiasi età. Auguri di un buon avvenire per te e per la tua famiglia. Elena L. 20/01/2023 Sono Carmela, sono sposata con due figli grandi e 4 nipoti. Erano tutti sistemati fuori casa, ma al più grande è mancato il lavoro e io li ho ospitati tutti e 4 in casa mia. Sono passati appena tre mesi, nonostante il bene che mi lega a mio figlio, ( ci siamo sempre capiti e rispettati) io ora non ne posso più della maleducazione di sua moglie e dei miei nipoti. Non credo di esagerare, anzi… ma la loro maleducazione è incredibile! Ad esempio: la mattina prima mi alzavo sempre a preparare la colazione per tutti, rispettando le loro usanze e le loro abitudini, ma ho smesso perché venivano a tavola senza nemmeno prima lavarsi, se gli dicevo buongiorno, uno di loro mi diceva pensa al tuo che al mio ci penso io! Poi sia loro che mia nuora non ti danno retta in niente, mentre stanno mangiando tutti sono al telefonino con messaggi e chiamate, lo stesso si ripete la sera; insomma non ne posso più di tutta questa maleducazione e noncuranza di chi li sta aiutando senza chiedere nulla in cambio, soltanto un po’ di educazione. Non mi sembra di chiedere troppo. Anche mio figlio soffre del loro comportamento, ma quella che capisce di meno è proprio la loro madre. Questa situazione mi sta facendo venire la depressione, dammi una dritta perché ho fatto il passo più lungo della gamba e adesso non so come uscirne. Grazie tante. Non sarebbe difficile seguire il tuo filo a tavola sei così accomodante e altruista! Qui si tratta di grande stupidità e maleducazione a non capire le esigenze della padrona di casa. Se vuoi liberartene o detti le tue regole, oppure li sbatti fuori senza essere vulnerabili e dimostrare che ti sei offesa, altrimenti è fatta! Prenderanno il sopravvento. Non sono grandi preoccupazioni da rispettare queste, la madre dovrebbe capire prima ancora dei suoi figli, ma evidentemente non esiste niente dentro di lei! Fa capire loro che certi slanci come i tuoi si devono rispettare, altrimenti dovrai sopportare le sofferenze verso ciò che è stabilito da altri e per giunta in casa tua! D’ora in poi migliora la tua quotidianità, vivi amando tuo figlio e la sua famiglia a distanza, se puoi li aiuterai ma devono stare a casa loro! Non privarti mai più della tua libertà e della tua serena ironia con persone così! Ciao!
Gennaio 12, 2023 LA NOSTRA SALUTE admin LA NOSTRA SALUTE 12/01/2023 Giardino d’inverno La cefalea e l’emicrania, in realtà cosa sono, come s’incontrano questi disturbi o patologie? Marco di Patty La cefalea colpisce la testa di un dolore più o meno intenso, che può essere costrittivo, tensivo urente , ecc. a carattere continuo, intermittente o pulsante. Può interessare tutto il capo o essere ristretto ad una delle sue regioni come il frontale, temporale, il periorbitario, la nuca ecc. Quando la cefalea rappresenta un sintomo di qualche malattia, allora parleremo di cefalea sintomatica; mentre se non si risalisse ad una causa precisa allora si parlerà di cefalea essenziale o primitiva. Quando si ha la cefalea sintomatica? Questo tipo di cefalea si può avere in stati ipertensivi, nelle malattie febbrili in genere, nelle affezioni delle pareti craniche, del naso, dell’occhio, e dell’orecchio; nelle malattie dell’apparato gastrointestinale; nelle malattie neurologiche come menengiti ecc. ; nelle forme varie di intossicazioni; in caso di lavoro o studio eccessivi; ma anche durante il periodo di sviluppo in molti bambini. Per la terapia si consiglia sempre di eliminare la malattia responsabile che induce alla cefalea e non solo quella sintomatica. Per quello che riguarda l’emicrania è una malattia caratterizzata da dolore di tipo pulsante al capo localizzato più frequentemente ad una sola metà del capo. L’emicrania può essere associata a fotofobia, nausea, vomito, ecc. L’emicrania può dipendere da una crisi vascolare, in cui si possono differenziare una fase di vasocostrizione delle arterie cerebrali e una fase subitanea di marcata dilatazione dei vasi arteriosi nella regione dell’arteria carotide esterna. Il malessere può durare anche due 0 tre giorni. Le cause sono molto varie: ereditarie, ormonali, anche in questo caso lavoro eccessivo soprattutto di tipo intellettuale, ingestioni di particolari sostanze, la terapia varia in rapporto del tipo di emicrania che può essere di tipo termale, psicologico (psicoterapeuta), dieta controllata ecc. Elena L. 13/01/2023 Vorrei tanto sapere che cos’è quel continuo rubare che c’è in giro e che c’è sempre stato, è bullismo o una patologia? Grazie! Marco di Patty Diciamo pure che è delinquenza e patologia insieme, e bassa estrazione della razza umana. Elena L. 17/01/2023 Che cosa sono le “sincrasie” o idiosincrasie? Grazie! Marco Di Patty Si chiama idiosincrasia, ed è una reattività patologica dell’organismo di fronte a determinate sostanze, che in pazienti normali sarebbero innocue. L’ idiosincrasia può essere acquisita o ereditaria, può essere più o meno intensa, locale o generalizzata. Le manifestazioni morbose possono essere molteplici e varie, si estrinsecano a carico di qualsiasi organo, apparato con sintomi imponenti e molto fastidiosi, ecc. La sostanza che fa reattività può essere introdotta per via orale, respiratoria, intramuscolare, endovenosa o per contatto attraverso la cute. Per la cura è importante, anzi opportuno scoprire l’agente scatenante e in seguito evitarlo, o le cure saranno solo a livello desensibilizzante. Elena L. 18/01/2023 E la discrasia? Grazie! Le discrasie possono essere transitorie o permanenti e costituzionali. Sono considerate discrasie gravi le variazioni della composizione proteica sia del plasma che di tipo allergico-immunitario, nel corso di vaccini o di schok anafilattico. Nonostante questo termine indichi alcune condizioni abnormi della composizione del sangue e di altri umori dell’organismo, questo termine non corrisponde ad un quadro clinico ben definito. Ma le condizioni patologiche di organi come fegato, rene, e organi ematopoietici che influiscono sulla composizione chimica del sangue portano facilmente a discrasia, come spesso succede nella senescenza che porta a variazioni nella composizione degli umori dell’organismo. Elena L. 19/01/2023 Che cos’è in realtà l’eczema? Marco di Patty Questa sindrome morbosa è determinata da esami istologici daun’infiammazione sierosa prevalentemente a carico dello strato papillare del derma e da una spongiosi focale dello strato malpighiano dell’epidermide con successiva formazione di microvescicole. L’eziologia dell’eczema è la teoria neurogena, secondo cui questa malattia sarebbe legata ad un’alterata capacità funzionale del sistema nervoso centrale; è cmprovata dall’esistenza di una localizzazione simmetrica delle lesioni cutanee, dalla correlazione fra insorgenza o riacutizzazione della malattia e traumi psichici, da inerzia delle reazioni vasali, da una diminuzione della resistenza alla corrente elettrica e da un’accresciuta sensibilità cutanea a certi agenti chimici, e infine dall’esito positivo che hannol’ipnoterapia e la somministrazione dei tranquillanti. Mentre la patogenesi dell’eczema sarebbe la teoria allergica, per cui la sua insorgenza sarebbe dovuta ad una sensibilizzazione della cute verso stimoli esogeni o anche endogeni. (quindi per motivi esterni o interni). Un’altra teoria parla di agenti microgeni, secondo cui l’eczema potrebbe essere determinato da agenti microbici piococchi e da funghi patogeni. Da punto di vista clinico si differenziano diverse forme di eczema: eczema volgare con vescicole emisferiche, a contenuto sieroso limpido, che tendono a rompersi spontaneamente. Passato questo periodo e cioè l’essudativo si ha una fase di desquamazione con successiva normalizzazione della cute. Poi c’ l’eczema acuta, con vescicole che tendono a riunirsi e formare chiazze sempre più vaste. Nelle forme a lungo decorso o in quelle riacutizzate possono coesistere forme di abrasione umide e zone eritematose. Queste aree squamose, che possono sussistere anche da sole, costituiscono il cosiddetto eczema secco o squamoso. Poi vediamo l’eczema lichenoide, con ispessimento della cute e zone circoscritte percorse in ogni senso da solchi e strisce che s’intersecano a mosaico. L’eczema ipercheratosico invece dimostra iper e paracheratosi, associate ad ispessimento della cute con ragadi. L’eczema seborroico, ha delle aree di eritema sopra cui esistono squame giallastre grasse o squame e croste; predilige il cuoio cappelluto la zona mediana e anteriore e posteriore del torace, ascelle e pube, i solchi nasolabili e altre parti del viso. L’eczema disidrosico, ha distacchi bollosi e flittenulari e fenomeni di macerazione, si manifesta sulle facce laterali delle dita, sul palmo e sulle piante delle mani e dei piedi. La terapia ovviamente è varia. Elena L. 21/01/2023 Nella terminologia medica che cosa significa la parola “nigtagmo”? Quali organi vengono colpiti? Marco e Patty Il nistagmo è un’oscillazione involontaria dei bulbi oculari, nei sensi orizzontale, vericale o rotatorio. ma può manifestarsi anche a carico di altri organi mobili, come il capo e il velopendulo. Può manifestarsi allo stato di riposo, oppure durante i movimenti di rotazione dei gloi oculari. Il nistagmo si compone di una deviazione lenta dei due occhi in una data direzione, sotto forma di scossa brusca in senso inverso. Nel definire il senso in cui avviene il nistagmo si tiene conto della reazione spasmodica; così quando si specifica nistagmo destro o sinistro s’intende che la scossa brusca del globo oculare si verifica verso destra o verso sinistra. Questa patologia può essere congenita, familiare, ereditaro, può dipendere o no da lesioni oculari. Non è sintomatico di una malattia particolare, ma è l’espressione di un’alterata funzione dei centri oculomotori, o di lesioni cerebrali e dell’apparato vestibolare. Elena L. 26/01/2023 Mi hai detto che c’era la tua definizione di sarcoma, ma ho guardato attentamente non l’ho trovata. Me la potresti rifare? Grazie! Marco di Patty Il sarcoma, nella maggior parte dei casi è una neoplasia autonoma che insorge senza precedenti da tessuto normalmente differenziato. In genere si tratta di tumori maligni, con elevata aggrassività locale e con frequente diffusione metastat a distanza; a volte sono solitari, altre volte multipli, altre ancora in forma di noduli circoscritti, oppure di tumori diffusi infiltranti. La diffusione metastatica può essere più o meno intensa secondo il tipo di sarcoma; le metastasi avvengono prevalentemente per via ematica. Si fa una distinzione su base istologica, fondamentale tra sarcomi immaturi e sarcomi maturi. I primi non presentano più nessuna rassomiglianza con itessuti connettivi normali, nei secondi vengono ancora riprodotte le strutture dei tessuti adulti, anche se in modo incompleto o meglio dire deviato. I sarcomi possono trarre origine da qualsiasi organo umano; le sedi più frequenti sono le ossa, come periostio e midollo, anche i connettivi intramuscolare, sottosieroso, linfoghiandolari ecc. I reticolo-sarcomi originano con maggiore frequenza negli organi nei quali l tessuto reticolo-endoteliale è più abbondante: milza, linfoghiandole, fegato, midollo osseo ecc. Gl emosarcomi derivano da parenchimi emopoietici: tessuti linfatici, milza e midollo osseo, risultano già costituiti da cellule già orientate in senso omopoietico sia sulla serie linfatica sia di quella mieloide. I mesoteliomi originano dalle cellule di rivestimento delle sierose: pleura, peritoneo, pericardio, vaginale, sinoviale, e tendono a risparmiare gli organi da esse rivestiti, sviluppandosi a corazza sulla loro superficie; le metastasi in organi lontani sono un’eccezione. Elena L.
Gennaio 8, 2023 RICETTE DI CUCINA articoli 400 admin LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOCINQUANTASETTESIMA PARTE 08/01/2023 IN CUCINA CON AMORE E CON FEDERICA Elena Eccoci già nell’anno nuovo, per festeggiarlo ho preparato un gelato squisito che si addice anche a questa stagione mite. Con questa delizia auguro il mio buon anno a tutti quanti. GELATO FIOR DI LATTE AL COCCO Con liquore al cioccolato e caffè fatto in casa Ingredienti per il gelato: 200 ml di panna, 80 ml di latte, 80 ml di latte di cocco, estratto di vaniglia, 150 g di zucchero, aroma al cocco. Esecuzione: misceliamo i due latti, la panna, lo zucchero e gli aromi, versiamo il composto nel cestello della macchina per il gelato (già in pressione) e dopo trenta-35 minuti il nostro gelato sarà pronto. Lasciamo un venti minuti nel freezer poi si potrà comporre le palline senza così squagliarsi facilmente e le potremo accompagnare con le cose che preferiamo: creme semialcooliche oppure con della frutta fresca. Federica Bello da vedere e buono da gustare! A proposito, buon anno anche da me! 09/01/2023 Elena In questi giorni ho provato a fare salse nuove per il pesce e anche per accompagnare le carni. Eccone una di contorno con il salmone, buonissima! BOCCONCINI DI SALMONE IN SALSA FRESCA Ingredienti: salmone, agrumi, rosmarino, sale, pepe nero, olive verdi, olio extra vergine d’oliva. Per la salsa: un porro, uno scalogno, capperi, ginepro, vino bianco, sedano, carote, salsa di pomodoro, noce moscata, cren, un pizzico di aneto, un pizzico di alloro, brodo. Esecuzione: mettere il salmone già pulito a marinare in succo di agrumi, sale, pepe nero e olio. Posarlo in frigorifero coperto con una pellicola per tre ore. Nel frattempo ci occuperemo della salsa: facciamo soffriggere in poco olio lo scalogno e il porro tagliati finemente, aggiungere il vino bianco , poi la salsa di pomodoro, i capperi, le erbe sopra elencate, il trito di carote, sedano e noce moscata. Lasciare sobbollire per circa 40 minuti, poi lasciare raffreddare la salsa e servirla con i bocconcini di salmone cotto al forno. Federica Con una salsa così c’è da leccarsi le dita! 10/01/2023 Elena Ho preparato i ravioli con un ripieno di foglie e gambi di carciofi fatti alla cacciatora, accompagnati da una crema di toma e spezie varie. Gustosissimi! RAVIOLI ALLE FOGLIE GAMBI DI CARCIOFI E TOMA Ingredienti: uova, farina per pasta fresca, sale. Per il ripieno: olio extra v. d’oliva, foglie e gambi di carciofi, due scalogni, sale, pepe, vino bianco, chiodi di garofano, un po’ di pangrattato e due cucchiai di parmigiano, tabasco, brodo di carne; toma. Per il condimento: stracchino, pepe, pancetta e finocchietto selvatico. Esecuzione: per prima cosa facciamo la cacciatora con le foglie e i gambi di carciofi facendo soffriggere gli scalogni in poco olio, sfumiamo col vino, adagiamo le foglie e i gambi ben lavati, puliti, e poi spezzettati, mettiamo un poco di pangrattato e di parmigiano, saliamo, aggiungiamo il tabasco e il brodo, poi facciamo cuocere lentamente fino ad assorbimento del brodo. Passiamo il contenuto nel tritatutto, aggiungendo anche il formaggio toma; formiamo un bell’impasto e lasciamo riposare. Ora impastiamo due uova con delle farine miste oppure possiamo usare la semola, poi facciamo subito i ravioli nella forma che desideriamo. Adesso caliamo i ravioli in brodo o in acqua bollente salata, li scoliamo, lasciamo un mestolo del suo liquido che servirà a sciogliere e ad amalgamare lo stracchino; cospargiamo sopra i ravioli qualche dadino di pancetta rosolata, del pepe, del finocchietto selvatico e il piatto è pronto da servire. Federica Non so che dire se non altro che sono squisitissimi! 11/01/2023 Elena Il piatto di oggi è un antipasto di sostanza ma leggero, si tratta di bocconcini di melanzane al forno. Squisiti anche questi. ANTIPASTO DI MELANZANE AL FORNO Ingredienti: melanzane, sale, pepe, parmigiano, olio extra vergine d’oliva, ricotta di pecora, pistacchi, mortadella di Bologna, cren, origano, basilico, mentuccia, uvetta sultanina. Esecuzione: Laviamo le melanzane, le tagliamo a fettine sottili, le saliamo e le lasciamo riposare per un’oretta. Ora facciamo un pesto mescolando tutti gli ingredienti sopra elencati, tritandoli molto finemente a coltello; amalgamiamo bene il tutto e dopo aver messo le melanzane in forno spennellandole con olio, le farciamo con la crema ottenuta e le fissiamo con uno stecchino. Gli antipasti sono pronti da servire. Federica Buonissimi, perché io c’ero. 12/01/2023 Federica Diciamo pure che il tartufo fa diventar buone anche le tacche, ma se non si è capaci di cucinare mi sembra molto dfficile che ciò accada. Il tuo vitello tartufato era di una squisitezza infinita, grazie! Elena Il merito è soltanto tuo che mi hai regalato il tartufo, quindi grazie a te! VITELLO TARTUFATO Ingredienti: magatello di vitello, alloro, olio extra vergine d’oliva, sale, pepe, vino bianco, salvia, aglio, rosmarino, alloro, un cucchiaio di farina bianca, una noce di burro, un pizzico di peperoncino, tartufo. Esecuzione: mettiamo la carne a marinare con una salsa di sale, pepe, rosmarino, salvia, burro, aglio, e alloro; spalmiamo questa crema sopra e sotto il magatello e lo lasciamo riposare in frogorifero per na notte. Il giorno successivo lo rosoliamo in una casseruola già calda a 120° lo giriamo anche su tutti i lati, poi mettiamo il vino per sfumare, dopo aver fatto evaporare l’amlcool versiamo qualche mestolo di brodo, e lo portiamo a fine cottura. Ora prendiamo un po’ di sugo rimasto, mettiamo il tartufo sbriciolato e passiamo al mixer per togliere i pezzetti, aggiungeremo un cucchiaio di farina, versiamo il tutto nella casseruola del vitello e lo lasciamo cuocere ancora per10 minuti. Prima di affettare la carne accertarsi che sia ben fredda; prima di servire scaldarla a bagnomaria. Federica Non è solo buono ma di più, con o senza tartufo. 13/01/2023 Elena Ci credi se ti dico che le uova non sono così facili da cucinare come sembrerebbe? In qualsiasi ricetta tu le preferisca se non si usa cuore ed anima saranno solo uova senza vita; io l’ho provata questa cosa, ed ho riscoperto che le uova cucinate bene possono diventare un piatto regale. BRUSCHETTA DI POLENTA DI MAIS E UOVA GIRATE Ingredienti: farina di mais per polenta, uova, saleolio extra vergine d’oliva, cicoria selvatica, pomodori saltati, funghi porcini trifolati, origano, basilico, cipolle rosse, dadini di speck, aromi naturali a seconda dei gusti. Esecuzione: facciamo la polenta come piace farla a noi, poi appena sarà cotta ne verseremo una parte sottile sopra una teglietta, la lasciamo intiepidire poi la metteremo in forno a 180° per 10 minuti. Intanto abbiamo preparato la cicoria selvatica e l’abbiamo passata in padella con parmigiano e olio, sale e pepe; lo stesso abbiamo fatto con i funghi, li abbiamo trifolati con aglio, prezzemolo vino e un poco di brodo; siamo passati poi allo speck, l’abbiamo fatto a dadini e l’abbiamo passato alla griglia. Infine le uova: le abbiamo aperte nella padella unta di olio, abbiamo messo un pizzico di erbe che preferiamo, sale, pepe, quando il bianco si è solidificato le abbiamo girate e subito dopo tolte dal fuoco. Le abbiamo disposte sopra la bruschetta di polenta con le verdure trifolate e cipolle caramellate, poi abbiamo completato il piatto con dei pomodorini saltati e origano. Ecco il piatto nell’immagine sopra! Federica Squisitissimo! 14/01/2023 Elena Oggi invece presento la torta che ho preparato giorni fa per Linda e Robert, si tratta di una torta di crema alla ricotta di pecora, con lingue di gatto fatte in casa e creme deliziose. TORTA ALLA CREMA DI RICOTTA DI PECORA Ingredienti: ricotta di pecora, due pere decana, 7 uova uova, cacao amaro in polvere, lingue di gatto, fecola, zucchero vanigliato, rum, crema allo zabaione, zucchero semolato 200 g, cioccolato fondente, 300 g latte q.b. panna 120 ml di panna, mezzo bicchiere di liquore all’amaretto. Esecuzione: per prima cosa prepariamo le lingue di gatto impastando due uova, con la fecola e lo zucchero vanigliato, poi con il sacco a poche disegniamo i biscotti sopra la teglia infarinata oppure con un foglio di carta da forno; inforniamo a 175° per 15 minuti Il risultato saranno dei savoiardi fragranti e compatti. Poi sbucciamo le pere, aggiungeremo un po’ di rum, un cucchiaio di zucchero vanigliato, le mettiamo sul fuoco per 10 minuti per fare la composta, lasciamo raffreddare e nel frattempo setacciamo la ricotta, la dolcifichiamo con lo zucchero vanigliato, montiamo la panna, sciogliamo il cioccolato fondente col latte, e facciamo lo zabaione con i tuorli, lo zucchero e l’amaretto. Adesso mettiamo tutti gli ingredienti sopra il piano di lavoro e incominciamo a comporre la nostra torta. Prendiamo una teglia rotonda trasparente, incominciamo con lo stendere uno strato sottile di cioccolato fuso, poi metteremo le lingue di gatto sottili, spennellate appena con il rum, poi una parte di ricotta, zabaione, panna montata e pere, poi ancora i savoiardi, e via via cos’ fino alla fine degli strati. decoriamo la torta con ciuffi di ricotta e panna montata, e spolveriamo con cacao amaro. La torta è risultata squisitissima. Federica Sì, lo so, me l’hanno detto, e adesso la voglio anch’io! Elena Quando verrai a trovarmi la rifaremo insieme.
Dicembre 26, 2022 DIALOGANDO CON VOI admin DIALOGANDO CON VOI 26/12/2022 LA MIA CASSIA 09/01/2023 Marco di Patty Come hai passato il resto delle feste? Spero bene. Prima di incominciare con gli argomenti di medicina, ti va di continuare con italiano e storia? Anche a me interessa molto il passato. Elena Ho passato tutte le feste in buona compagnia, con persone meravigliose compresi voi due. Grazie! A proposito di italiano e storia, possiamo continuare ancora quando vuoi con gli argomenti di cui abbiamo parlato a voce; se vuoi posso farlo anche adesso, lo scrivo subito così ti saprai regolare. Allora, mi avevi chiesto se si poteva parlare del periodo dell’ Illuminismo e del Romanticismo. Fra gli intellettuali luministi e quelli romantici, specialmente in Lombardia, non vi fu una grande differenza: cauto e moderato era stato l’Illuminismo, fino alla metà del 1800 circa, il Romanticismo, in un certo senso, per gli stessi motivi, cioè per il fatto che la realtà italiana, le tendenze culturali e politiche premevano non tanto nella direzione di una brusca rottura, quanto in quella di graduali cambiamenti. Vi era uniformità anche nella estrazione sociale fra nuovi e vecchi gruppi intellettuali, per lo più aristocratici ed esponenti della borghesia imprenditoriale e impiegatizia vi era uniformità di atteggiamenti nei confronti di alcuni problemi, ad esempio quello della religione il cui ripristino non fu in Italia così traumatico come in Francia, perché il nostro Illuminismo non era stato ateistico. Né ci si deve stupire che proprio quegli strati sociali che nel settecento in Lombardia avevano fornito degli intellettuali disposti a collaborare attivamente col potere austriaco sentissero in seguito l’esigenza di ribellarsi a quel potere: proprio perché più aperti e progressisti, non potevano non sentire l’oppressione e l’angustia del giogo dei governi restaurati ed aspirare ad una più ampia libertà politica, nella quale realizzare le loro aspirazioni ad una società più giusta e civile. È sempre difficile ed arbitrario identificare l’inizio di un fenomeno che, come il Romanticismo, investe la cultura e la sensibilità di un’epoca; pertanto non si può dire certo che il Romanticismo abbia una data di inizio perché sarebbe impossibile. Gli intellettuali della bella Italia rivolgevano spesso l’attenzione al di là delle Alpi, non dico per vestire le fogge straniere, ma per conoscerle; non per diventare imitatori, ma per uscire da quelle usanze vietate le quali duravano nella letteratura come nelle compagnie i complimenti, a pregiudizio della naturale schiettezza. Non era certo un invito all’imitazione, bensì ad ampliare gli orizzonti della cultura, a conoscere le tematiche culturali d’oltralpe; soprattutto a svecchiare la cultura e far sì che essa si basasse su interessi reali e contemporanei e non su argomenti non superati. In ogni caso va chiarito che, proprio perché l’Italia era stata per secoli la custode della cultura classica, era impossibile che i romantici riuscissero davvero a far piazza pulita del passato: Il nostro Romanticismo si innestò sul tronco robusto della tradizione classica rinnovandola, sì, per esempio abbandonando l’uso della mitologia, le regole che limitavano la libertà dell’autore, l’eccessiva disciplina formale, ma mantenedo quel rispetto del decoro formale e quell’esigenza di eleganza e rigore nell’espressione che provenivano proprio dalla tradizione classica. Continua domani. 10/01/2023 Questi sono solo alcuni degli aspetti che differenziano il nostro Romanticismo da quello d’Oltralpe, ma ancora lo distinguono la mancanza di componenti irrazionali e dell’evasione della realtà, proprio perché la situazione italiana richedeva una militanza della cultura nella vita reale; il letterato, infatti rimane ancorato alla realtà, alla storia, per poter contribuire con i suoi mezzi, alla battaglia per il riscatto dell’Italia. Tuttavia non bisogna credere che il nostro Romanticismo si esaurisse tutto nella tendenza realistica ed oggettiva, che ebbe il suo massimo esponente in Manzoni, perché accanto a questa vi fu il filone del soggettivismo lirico che si espresse in forme altissime con Leopardi. Ma proprio perché la tendenza più sentita e la più vera esigenza era quella di muoversi nell’ambito del reale: storia, società, la stessa religione cattolica che faceva parte della realtà della società italiana, dei gusti e delle tendenze in un pubblico che il letterato voleva sempre più ampio, un poeta come Leopardi, ribelle al destino e alla vita nonché alla stessa natura, ironico nei confronti dei credenti, finisce con l’essere un po’ atipico nel nostro Romanticismo rimanendo come una grande voce isolata e non sempre compresa. L’ntellettuale Illuminista si era posto il problema di una letteratura che avesse un fine educativo e che conquistasse un più ampio pubblico, ma questa era rimasta come una pura intenzione anche a causa del linguaggio ancora troppo elevato, distante dalle reali capacità di comprensione del popolo. I romantici invece si pongono il fine preciso della popolarità dell’arte e di un coinvolgimeto di più ampi strati di pubblico. A questo punto è bene definire due concetti basilari, e cioè quello di popolo e quello di intellettuale romantico, che poi è come dire intellettuale borghese. L’intellettuale romantico è borghese, non solo per estrazione sociale, non solo perché si rivolge ad un pubblico borghese, ma soprattutto è portatore degli ideali e dei valori di questa classe, ed infatti anche quando si avvicinerà al popolo, cioè quando amplierà col tempo il suo pubblico, sarà sempre per trasmettere gli ideali della borghesia che si è ormai affermata come classe egemone, cioè come classe che detiene le leve dell’ econmia, della cultura e che aspira a detenere anche quelle del potere. Dall’ esigenza di un’arte che fosse comprensibile ad un gran numero di persone e che avesse come fine una sorta di rieducazione morale e civile, derivarono anche la ricerca di una lingua media, comprensibile a tutti, tutti coloro che avevano un minimo di cultura, la volontà di evitare la distinzione fra lingua scritta e lingua parlata ed il tentativo di esprimersi nella lingua parlata ed il tentativo di esprimersi nella lingua parlata nella maggior parte delle persone, per dirla col Manzoni, e benpensanti e benparlanti e cioè sempre quella classe borghese. Il problema della lingua però in un’Italia divisa in tanti Stati nei quali si parlavano lingue diverse, non fu di facile soluzione. mancarono studi seri in proposito, si eccettua il Manzoni, e possiamo dire che fu l’esperienza dei singoli, che riuscì a dare una nuova impronta al linguaggio letterario che non poteva restare immutato rispetto al passato. A domani! Cercherò di riassumere per farti capire meglio e di finire l’articolo di questi due movimenti filosofici e culturali…e la lingua. 11/01/2023 Una letteratura che abbia di mira non già il bello ideale degli scrittori greci e latini, avvulso dal presente e totalmente estraneo al mondo presente, bensì l’educazione civile ed il miglioramento sociale e morale del popolo, rifiuta per istinto lo strumento espressivo della tradizione, difficile, e tende ad accoglierne uno che sia più agile, pronto ad accettare modi del parlato e persino termini stanieri. E i primi attuarono una scrittura di tono medio, discorsiva e confidenziale, vivace. Ma finiamo ancora una volta col riferirmi al Romanticismo lombardo o comunque dell’Italia compresa, fra Milano e Firenze, dove sebbene con diverse sfumature di tipo linguistico, si poteva arrivare ad esprimensi in una lingua con cui si aveva una certa consuetudine. Altrove il letterato che voglia tentare l’esperienza di una letteratura popolare si muove sulle sabbie mobili perché non ha intorno a sé dei parlanti che possano dettargli un’espressione comprensibile ad un pubblico extraregionale. Era sempre mancata in Italia una lingua nazionale comprensibile a tutti: si era scelta come lingua letteraria il fiorentino, ma questo era andato bene fino a quando lo scrittore prendeva a modello la lingua letteraria, le espressioni linguistiche di altri letterati, ed aveva la certezza di non sbagliare, perché le parole che usava appartenevano di pieno diritto alla tradizione colta italiana; ma quando lo scrittore volle adeguare il suo linguaggio al parlato evidentemente non ebbe modelli letterari e non esistevano uniformità di tipo nazionale in fatto di lingua parlata i termini da lui usati , che gli potessero dare la certezza per indicare determinate cose che avessero quel significato per tutti. Nel momento in cui le istanze democratiche del Romanticismo pongono l’esigenza di una letteratura aperta ai problemi del proprio tempo e di un rapporto diverso da quello intercorso secolarmente in una cultura aristocratica come la nostra, è naturale che le nuove idee trovassero, nella tradizione lombarda, il terreno più adatto per attecchire prontamente; non meno naturale poi che il problema di una lingua funzionale rispetto ai programmi romantici si ponesse agli scrittori lombardi del primo Ottocento nei termini di una opzione fra lingua e dialetto; non già che il ricorso a quest’ultimo significasse la soluzione delle difficoltà di trovare un rapporto con la realtà più diretta, ma a degli scrittori periferici per i quali l’italiano è la grammatica, cioè una lingua non assorbita col latte della balia, ma conquistata nella lettura degli autori collaudati, è difficle il controllo della corrispondenza tra l’espressione appresa sui libri e i propri bisogni espressivi, controllo e senso vivo concessi invece ad ognuno nell’ambito della propria lingua di natura e cioè il dialetto….. Ma forse l’equivoco più grossolano è stato quello di vedere nei poeti dialettali una sorta di ingenuità, di primitività ed inconsapevolezza, convinzione che relegava la letteratura dialettale all’ambito esclusivo del folklore locale: oggi noi sappiamo bene invece che anche i poeti dialettali sono dei letterati a pieno titolo che si inseriscono, nell’Ottocento, nella tendenza realistica tipica del nostro Romanticismo. Marco di Patty Al giorno d’oggi vedi un cambiamento? Elena Altroché, oggi c’è una grande libertà di parola, sia nel dialetto che nella lingua madre, a molti manca solo la fantasia nel comporre l’opera, vanno bene le storie vere, ma uno scrittore deve arrivare lontano sia con la verità che con la fantasia, altrimenti le storie sembrano sempre le stesse e cioè banali.
Dicembre 16, 2022 DIALOGANDO CON VOI, VARIE E RISPOSTE AI LETTORI admin DIALOGANDO CON VOI 16/12/22 Robert e Linda Il fatto che tu non abbia mollato mai e a non a chiuderti in te stessa, hai avuto una grande forza di volontà, del resto una persona intelligente non può rannicchiarsi su se stessa e a piangersi addoso per sempre. Sei un’amica carissima che io non potrei mai pensare di perderti. Anche tu per noi hai fatto l’impossibile e te ne saremo grati per sempre. Giardino d’inverno Elena Guardate la coincidenza, ora vi mostrerò i fiori appena colti nel mio giardino, tutti gli altri sono appassiti, ma quelli che preferite sono ancora fioriti, li vedrete bagnatissimi perché ha piovuto per due giorni, questi li avevo seminati in aprile per voi, eccoli nella foto sopra! Marco e Patty Sai che stiamo facendo le poesie di Charles Baudelaire? Quella che mi piace di più è “L’Arbatro”, io mi son fatto un’idea mia su quello che esprime, ma nella spiegazione non mi ci trovo. Tu la conosci? Me la puoi scrivere? Grazie! Elena Sì, me le ricordo benissimo tutte, sono molto belle; ma “L’Arbatro” in sé non è difficile da capire, forse non sei stato attento, o forse senza accorgertene potrebbe esserti sfuggito qualcosa di essenziale; a volte la mente pensa a mille cose contemporaneamente e senza che noi ce ne accorgiamo ci sfuggono le cose a cui teniamo di più. Elena Questa poesia parla dell’incomprensione fra il poeta e gli uomini; questo tema drammatico lo toviamo in altre poesie e racconti. In Bodelaire essa diventa l’essenza dolorosa e drammatica della vita stessa dell’uomo. Il poeta vive angosciamente uno stato di impotenza, per la coscienza della propria superiorità, egli si vede un gigante con le ali immense, ma è anche consapevole della sua vita esiliata sulla terra, fra uomini che non capisce e che non capiscono lui, presi da cose esclusivamente materiali. Per tutto c’è un tempo! E anche a quei tempi gli artisti dalla grande sensibilità non erano capiti, quindi si paragona ad un albatro, così bello e superbo fino a quando vola nel cielo, diventa una misera creatura se viene catturato e svolazza ad ali basse. E lo stesso è lui, vive un’esistenza drammatica in cui la poesia non può trovare rispondenza fra gli uomini comuni, quindi si esula dalla società sentendosi un albatro con le ali spezzate. Marco e Patty Ancora oggi esistono genitori e famiglie in cui non notano la sensibilità dei loro figli, ed è così che i figli non si sentono amati, perché gli altri non vedono certe particolari doti che loro posseggono; l’importante è saper guadagnare presto; se hai doti artistiche che non fruttano per certe famiglie non hai valore. Elena Sì, questa cosa non finirà mai! Nasce con il mondo e se ne andrà con il mondo. Però c’è anche il contrario: per avidità c’è chi vede nel figlio l’artista che non è e non sarà mai! Alessandra Cosa pensi del caro energia? Secondo te dovremo tornare alle abitudini antiche? Elena Se si trattasse di energia pulita non mi dispiacerebbe. Nel’antichità, l’umanità ha considerato fonti di energia primaria in massima parte l’energia di origine animale. Ma poi col passare dei secoli, con lo svilupparsi delle industrie, in seguito a ciò il carbon fossile diventò la fonte principale sostituendosi al legno del periodo pre-industriale. Si considerano fonti primarie di energia: carbone, petrolio, gas naturale e il progressivo venir meno di tali fonti energetiche ha posto il problema dell’energia. L’Italia nella poltica dell’energia arriva piuttosto in ritardo, forse per motivi politici ed economici. Ma gli studi si sono portati avanti, si è optato anche per l’energia idroelettrica per evitare il costo dell’importazione del combustibile per le centrali termoelettriche. Si potrebbero compiere studi adeguati per potenziare altre energie alternative, come hanno fatto con l’energia solare ecc. e la stessa cosa vale per l’energia del gas; qui ne abbiamo tanto. Speriamo che qualcosa migliori. I discorsi sono belli, dobbiamo vedere i passi. Marco e Patty Riconosceresti chi ha cercato di entrare in casa tua dalla finestra con la scala qualche anno fa? Elena Assolutamente sì. Era estate, verso le quattro di mattina, ho il ricordo così limpido del suo volto come se fosse capitato ieri. Però loro non sono responsabili di altri fatti capitati qui; succede spesso alle persone poco brillanti che diano la colpa sempre a quello, anche se poi ha messo la testa a posto. Anzi sono anche quelli che se sai qualcosa di macabro nei loro confronti, o cercano di picchiarti oppure di disonorarti perché così la gente non possa credere alla verità che si esprime su di loro. Ci sono persone che possono confermare che ho una memoria cerebrale e visiva molto sviluppata, e come me c’è molta gente. Ad esempio, verso la fine del maggio scorso, in un supermercato, incontrai una persona (una parente di mia cugina) che conobbi all’età di 10-11 anni, adesso ho passato gli anta, entrambe indossavamo la mascherina, eppure la riconobbi per prima e le dissi chi ero, ma non c’è stato bisogno perché anche lei mi riconobbe subito, quindi vedi che come me c’è gente con una memoria visiva forte? Marco e Patty Secondo te è meglio saper scrivere bene o saper parlare bene? Elena Per secoli e secoli si è ritenuto che la forma di linguaggio più prestigiosa fosse quella scritta, mentre l’espressione orale restava in un certo senso, in una situazione di subalternità. Il linguaggio scritto doveva trovarsi in un piano superiore rispetto a quello orale, piuttosto colloquiale e approssimativo. Oggi sull’errore ortografico vi sono posizioni meno rigide che nel passato, infatti molti sostengono che, se è vero che il linguaggio serve per comunicare non è indispensabile un uso corretto della grammatica o della sintassi. Chi parla correttamente ha maggiori possibilità di farsi apprezzare, di affermarsi sul lavoro, quindi si suppone che oggi sia più importante dal punto di vista sociale, esprimersi correttamente che in modo comprensibile e basta. Ma io aggiungo che se si riesce a scrivere correttamente si riuscirà anche ad esprimersi oralmente in maniera corretta e armoniosa. È importante impadronirsi dei meccanismi della propria lingua attaverso la conoscenza di espressioni linguistiche di vari tipi, che consentano di usare bene la lingua stessa. In altre parole: se impari la grammatica imparerai a parlare in modo impeccabile. Robert e Linda Qualè lo scrittore che ti è rimasto particolarmente nel cuore? Perché? Elena Non è solo uno, se vi dico il nome di uno poi mi sembrerà di fare un torto a me stessa perché di poeti e scrittori di allora, ne potrei citare moltissimi. Ma tu mi chiedi di citarne uno in questo momento, allora ti posso dire Alessandro Manzoni e tutte le sue opere, anche se ha scritto una delle più importanti opere come i “Promessi sposi”, non può piacere a tutti. Si dice che fu opera di Manzoni aver posto con impegno notevole, il problema della lingua come uno dei cardini su cui doveva costruirsi il nuovo Stato unitario. Egli era convinto che l’italiano letterario fosse troppo artificioso perché potesse diventare una lingua moderna nazionale e sostenne in vari scritti la necessità dell’adozione di una lingua parlata viva, il fiorentino dei ceti colti come valido mezzo per attuare l’inuficazione linguistica. Manzoni dopo aver compreso l’esigenza che si poneva agli italiani di unificare l’espressione linguistica non implica necessariamente il merito di aver risolto il problema: il fatto, la proposta manzoniana era destinata a fallire perché del tutto artificiale e autoritaria. I motivi che portarono a questo fallimento furono: l’imposizione del fiorentino parlato non poteva risolvere il problema le cui radici affondavano nel passato remoto. Mancavano strutture tali, nell’Italia ottocentesca, che potessero attraverso la scuola elementare, diffondere l’uso del fiorentino. L’Italiano era stato per secoli la lingua di élites intellettuali, una lingua di casta, e non si vedeva come si potesse facilmente ovviare a tale inconveniente per far pervenire questa lingua dotta agli strati interiori con qualche risultato positivo, prescindendo dal contesto socio-culturale ed economico in cui una lingua si evolve. In Italia la varietà dei dialetti si era perpetuata per secoli, per una serie di motivi di carattere prevalentemente storico, e se Firenze per una serie di circostanze come il suo dinamismo politico e mercantile; la sua centralinità geografica e linguistica; la vicinanza stretta della lingua toscana al latino; il grandissimo prestigio di Dante, il Boccaccio e il Petrarca, aveva fornito un modello di lingua letteraria che si era imposto sempre di più, ciò non impedì che nelle varie regioni d’Italia si affermassero le parlate locali anche quando ormai si era affermato l’uso letterario del fiorentino. Eccetto la Toscana e Roma dove la corte pontificia aveva imposto il toscano e dove in seguito al sacco dei Lanzichenecchi, vi fu un forte spopolamento e un successivo ripopolamento di immigrati dalla parlata toscaneggiante, in tutte le classi sociali della penisola era estremamente vivo l’uso del dialetto, anche nelle occasioni ufficiali come prediche, discorsi politici, arringhe giudiziarie ecc. Per questi motivi la programmazione linguistica del Manzoni doveva fallire: solamente gli interventi operativi sulle strutture della società, con interventi di scolarizzazione di massa e di diffusione della cultura si sarebbe potuto sperare in uno scambio e ricambio del mezzo linguistico comune che sarebbe nato dal basso, spontaneamente, come di fatto avvenne nel periodo che va dal 1870 al 1910. Comunque non potrei mai rispondervi quale poeta, scrittore mi è piaciuto di più, perché li dovrei nominare tutti come Giovanni Pascoli, G. Carducci, E. Montale, G. Leopardi, G. D’annunzio, S. Quasimodo, prima ancora Dante, e tutti gli altri nella stessa maniera; tranne quelli che in passato hanno odiato le donne.
Dicembre 9, 2022 RICETTE DI CUCINA articoli 400 admin LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOCINQUANTASEIESIMA PARTE 09/12/2022 IN CUCINA CON AMORE E CON FEDERICA Elena Iniziamo l’articolo di dicembre con una frittura mista, sempre golosa e invitante. FRITTURA MISTA IN PASTELLA Ingredienti: melanzane, peperoni grandi, patate, cipolle bianche, sale, pepe, rosmarino, fettine di cotechino, salvia, olio per friggere, farina tipo”0″, acqua minerale frizzante, sale, peperoncino, una manciata di parmigiano grattugiato. Esecuzione: prima di tutto prepariamo le verdure: le tagliamo più o meno della stessa dimensione, poi incominciamo a sbollentare le cipolle e i peperoni, li spelliamo, li saliamo e pepiamo. Poi passiamo alle melanzane, le tagliamo a fette un po’ spesse, le irroriamo di olio e parmigiano, poi le mettiamo a cuocere in forno, lo stesso vale per le patate: le cuoceremo in forno con gli odori, sale, pepe; adesso tagliamo il cotechino a fette e tagliamo le fette in due parti. Ora che abbiamo tutto pronto sul piano di lavoro, facciamo la pastella con gli ingredienti sopra elencati; mettiamo l’olio in padella e accendiamo il fuoco, mentre l’olio sale di temperatura noi prepareremo un recipiente piano con carta assorbente dove rilasciare il nostro fritto. Federica Ricordo quando l’ho mangiato non molto tempo fa, era una cosa da favola! Croccante fuori, morbido e saporito dentro, meraviglioso! 10/12/2022 Elena Una ricetta nuova della torta di melanzane. Eccola! Squisita e leggera. TORTA DI MELANZANE Ingredienti: due melanzane grosse, olio extra vergine d’oliva, sale, pepe, parmigiano reggiano, mozzarella di bufala, besciamella leggera, prosciutto, spinaci, latte, uno spicchio di aglio, mezzo scalogno, noce moscata, farina. Esecuzione: tagliamo le melanzane a fette grandi, le saliamo e le lasciamo riposare per 15 minuti. terminato il tempo di posa le spennelliamo con l’olio, cospargeremo un velo di parmigiano e le metteremo in forno a 130° per 10-15 minuti. Intanto prepariamo gli altri ingredienti: il parmigiano, il latte, gli spianaci, l’aglio e lo scalogno, la mozzarella, sale, pepe, noce moscata, farina. Adesso facciamo la besciamella con olio, farina, noce moscata e latte. Scottiamo gli spinaci, li strizziamo bene, li passiamo al tegame con aglio e scalogno, poi aggiungiamo una manciata di parmigiano. Adesso che le melanzane sono pronte, prendiamo la teglia, mettiamo uno strato di besciamella, le melanzane, il prosciutto, la mozzarella, e ancora le melanzane, gli spinaci, la mozzarella e via via così… il penultimo strato lo faremo con le melanzane, il prosciutto, la mozzarella, gli spinaci e il parmigiano, poi copriamo con le melanzane sottili, uno strato di besciamella e un po’ di parmigiano. Federica Sono squisitissime! Poi si possono anche congelare. Elena Tutto dipende con chi sei a cena, i giovani mangiano con gusto, quindi sarà bene farle sempre fresche. 12/12/2022 Elena Ecco la torta che ho fatto per i miei amici qualche settimana fa. Diciamo che è una rivisitazione della torta “monte bianco” ma sospesa e racchiusa in una frolla golosissima. TORTA NUOVA DI CASTAGNE Ingredienti: 150 g di burro fresco, 150 g di zucchero semolato, estratto di vaniglia, buccia d’arancia naturale grattugiata, due uova, 430 g di farina, una bustina di lievito per dolci. Per il ripieno: 700 g netti di caldarroste, 200 g di panna, latte q.b. bollente, 200 g di zucchero, 300 g di cioccolato fondente, 30 g di cacao amaro, canditi misti, liquore rum, 100 g di cioccolato bianco. Esecuzione: impastiamo gli ingredienti per la frolla, imburriamo una teglia dal diametro di 20 cm, foderiamo il fondo, le pareti fino ai bordi; ora la mettiamo in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti. Prima di toglierla dal forno controllare la cottura. Lasciamo raffreddare, e intanto frulliamo le castagne col latte bollente e metà dello zucchero, aggiungiamo il cioccolato e lo zucchero rimasto sciolti a bagnomaria, aggiungiamo anche un po’ di rum, l’arancia grattugiata, i canditi, un cucchiaio di cacao, mescoliamo bene, poi montiamo la panna. Adesso mettiamo il tutto in due sac à poche: uno per la panna e l’altro per il composto di castagne e cioccolato ecc. Mettiamo il cioccolato bianco nel forno a microonde e prendiamo la nostra teglia della torta che nel frattempo si è raffreddata. Fcciamo una base di cioccolato bianco, circa dei millimetri, un po’ meno di mezzo cm, serve per impermeabilizzare la frolla, poi la riempiamo e facciamo un monte con il sac à poche girando tutt’intorno, facciamo così anche con la panna montata e alla fine cospargeremo il tutto con un po’di cacao amaro. Buonissima! Federica Lo puoi dire benissimo, aveva dei gusti strepitosi! 13/12/2022 Elena Ho un primo piatto gustoso e nutriente, è una zuppa nuova con maccheroni e sapori nuovi. ZUPPA DI CASTAGNE, TOPINAMBUR E ZUCCA, ALL’ABETE ROSSO Ingredienti: zucca, topinambur, castagne, brodo vegetale, maccheroni, sale, pepe, noce moscata, rosmarino, abete rosso (gemme e aghi), achillea moscata, olio extra vergine d’oliva, un cipollotto, parmigiano grattugiato. Esecuzione: incidere le castagne, metterle sulla griglia a cuocere a fuoco basso, intanto fare il soffritto con il cipollotto, mettere poi la zucca e il topinambur a tocchetti, aggiungere il brodo vegetale, gli aromi sopra elencati, lasciare cuocere a fiamma bassa. Adesso spelliamo le castagne, le aggiungiamo alla casseruola della zuppa, e finiamo la cottura insieme a tutto il resto. Prendiamo un po’di castagne, zucca e topinambur, li teniamo da parte e frulliamo tutto il resto, poi caliamo i maccheroni, lasciamo cuocere e uniamo il tutto, aggiungiamo il parmigiano grattugiato e siamo pronti per impiattare la zuppa con la pasta. Se non si vuole la pasta, servire con del pane tostato oppure del gnocco fritto. Federica Quanto è buona! La farò al ristorante. 14/12/2022 Elena Oggi presento il mio liquore allo zabaione fatto in casa, non solo gradevole, ma squisitissimo! LIQUORE ALLO ZABAIONE FATTO IN CASA Ingredienti: 5 tuorli, 250 g di zucchero semolato, 100 ml di marsala, 100 ml di caffè forte con grande aroma, 140 g di panna liquida, aromi naturali (una bacca di vaniglia, 2 chiodi di garofano, mezzo bicchierino di rum) 300 ml di brandy 45°. Esecuzione: incominciamo con lo zabaione, sbattendo le uova con lo zucchero fino a farli diventare una crema omogenea. Incorporiamo poco alla volta il marsala, e sempre mescolando lo faremo cuocere a bagnomaria; non dobbiamo staccarci un attimo altrimenti potrebbe impazzire e non diventerebbe bello gonfio. Non appena si vedrano le prime bolle lo si dovrà togliere dal calore, e sempre mescolando aggiungeremo gli aromi, poi subito la panna, mescoliamo bene, poi il caffè, mescoliamo ancora infine il brandy facendolo assorbire un po’ per volta. Il liquore allo zabaione risulterà abbastanza denso da decorare torte e panettoni, ma anche da offrire agli ospiti in cocktail insieme alla crema di caffè o al cioccolato fuso. Conservare in bottiglia, in frigorifero per circa due tre settimane (ogni tanto mescolarlo un po’ squotendolo dal basso verso l’alto). Federica Io non so come ti vengono queste idee, ma è di una squisitezza indescrivibile! L’ho appena fatto anch’io da consumare per le festività. 15/12/2022 Come ogni anno in questo periodo la cucina si chiuderà e ci rivedremo il 07 gennaio 2023 con nuove ricette. Auguro a tutti quanti BUONE FESTIVITÁ sperando ancora una volta nella giustizia vera! Elena Lasagna
Dicembre 9, 2022 DIALOGANDO CON VOI admin DIALOGANDO CON VOI 09/12/2022 DIALOGANDO CON VOI Marco e Patty Devo fare una relazione sull’indipendenza della donna, parlando dell’inizio, quando la politica ha incominciato a prendere in considerazione la libertà della donna. Fin dai tempi antichi la donna si è sempre sentita”moglie e madre” e di vivere in funzione di questo ruolo stabilendo un ambiguo rapporto di autorità, prepotenza ed estrema debolezza nei confronti del marito e anche dei figli, agli occhi dei quali ritenessero di poter valere solo a patto del totale sacrificio della propria personalità e delle proprie esigenze. All’inizio del xx secolo le donne più politicizzate, anarchiche e socialiste, risentivano forse più delle altre della loro subalternità e la loro frustrazione è più forte, in quanto grandi erano state le speranze che dal cameratismo politico, con gli uomini potesse nascere finalmente una più autentica “parità”. Nel 1906 molte donne erano ansiose di affermare la loro individualità e di vivere un rapporto paritario con l’altro sesso. Il lamento di donne schiacciate da una routine che detestavano, si faceva sentire, erano ansiose di esistere, di poter essere se stesse, e di provare che una donna è capace di reggere da sola. Ormai la casa in ordine, le comodità, per loro era diventata come una prigione, il calore domestico era un carcere che la relegava ai margini della società in cui ella voleva produrre, e affermarsi con le proprie forze. Ma molte di loro nei rapporti sentimentali perdevano il senso della lotta, la lucidità delle proprie aspirazioni e ricadevano nell’accettazione del proprio ruolo, e molte di loro si lasciavano andare perché avendo figli si adagiavano nella famiglia rassegnate per sempre perché sapevano che il proprio uomo non avrebbe mai accettato un rapporto di parità; ancora oggi per molti uomini non è cambiato niente, nemmeno con il movimento femminista. Continua Elena Intanto con queste informazioni puoi prendere appunti e proseguire domani per la relazione completa. Elena Ho pensato che voglio finire l’articolo così tu potrai coglierne le informazioni per scrivere ciò che credi. Col passare degli anni l’uguaglianza culturale e l’indipendenza intellettuale della donna dall’uomo ha allontanato il suo pensiero dagli obiettivi tradizionali: come marito, casa, figli. Con la legge n. 151 del 19 maggio 1975 con la riforma del diritto di famiglia il legislatore ha dato una nuova regolamentazione ai rapporti personali e patrimoniali tra i coniugi e i loro figli. La riforma è stata imposta in un certo senso, dai mutamenti delle condizioni sociali, economiche e storiche che hanno coinvolto anche l’istituzione familiare. Da questo punto di vista importantissima è la parte della riforma riguardante la donna nel suo ruolo di moglie, di madre, che è stato rivalutato e collocato su un piano di nuova e maggiore dignità. Si è detto che l’ordinamento giuridico italiano ha sempre attribuito una grande importanza alla famiglia, considerata “la cellula dello stato”, ed ha sempre regolato con norme inderogabili dalla volontà dei coniugi e degli altri componenti del nucleo familiare, i rapporti civili che vanno comunemente indicati con l’espressione diritto di famiglia. Sapessi che cosa ho trovato sopra nel tema di italiano e storia? Non lo immagineresti mai! Cose dell’altro mondo! Io ho sempre pensato che i grandi di cui si parla ancora e in passato si è parlato molto, che anche loro potessero sbagliare e che alcuni di loro fossero dei grandi parac…! Domani riporterò quello che mi spiegò il mio professore di italiano, storia e geografia; io lo scrissi e ne ricavai un tema. Che cosa penserà la gente che non lo sa di questi cosiddetti grandi che con le loro parole incantarono il mondo? Domani lo saprai e lo sapranno. Ciao! Buona scrittura! 10/12/2022 Nel vecchio diritto di famiglia, possiamo immaginare quante ingiustizie e crudeltà dovevano subire le donne . Nel nuovo diritto di famiglia qualcosa migliorò, ma nonostante tutte le leggi e i passi fatti per l’emancipazione della donna, ancora oggi in certi posti di lavoro la donna è vittima di maschilismo. Prima di esporre ciò che ti ho promesso ieri pomeriggio, ho voluto fare una visita ad una mia amica professoressa in pensione, lei mi ha confermato che ciò che sto per dirti è scritto anche nei testi universitari. Ma io spero con tutta me stessa che queste persone stimate siano vittime di invidia, cattiveria e altro, anche se nessuno lo potrà mai provare la verità! Ciò che diranno di sapere su questo argomento è tutta aria fritta, perché ci sono decine e decine di testi che lo confermano. Veniamo al punto e parliamo di persone di altri tempi che odiavano le donne. Se sorprendi la moglie in adulterio, la ucciderai senza processo impunemente; se sarai tu a tradire, lei non ti toccherà nemmeno con un dito. (CATONE). Non sta bene, e per più ragioni, che una donna studi e sappia tante cose (MOLIÈRE). E tutte le donne hanno poco cervello; e come n’è una che sappi dire due parole e’ se ne predica, perché in terra di ciechi chi v’ha un occhio è signore (MACHIAVELLI). La donna sposata è una schiava che bisogna saper mettere su un trono (BALZAC). La donna è fatta per cedere all’uomo e per sopportare anche la sua ingiustizia… la donna è fatta specialmente per il piacere dell’uomo; se l’uomo a sua volta deve piacerle, la necessità è meno fondamentale, il suo valore è nella possanza, egli piace proprio perché è forte. Questa non è la legge dell’amore, ne convengo; ma è quella della natura, anteriore all’amore stesso (ROUSSEAU). La donna è una chimera. Questo mostro ha in sé tre forme: si adorna con un volto insigne di leone odoroso, si macchia di un ventre di capra e si arma di una virulenta coda di vipera. E questo vuol dire che l’aspetto della donna è bello, il suo contatto è fetido, la sua compagnia mortifera ( VALERIO). E poi tanti altri ancora che non vale la pena di nominare perché è veramente una cosa schifosa che abbiano avuto successo per i loro buoni propositi e per tutto il resto! Perché secondo me un uomo che scrive questo di un essere umano non vale niente, specialmente sulle donne che li hanno messi al mondo! Il resto è nei miei temi: so che non li copierai, ma lì troverai tutto ciò che vorrai scrivere sull’ indipendenza della donna, ” prima e dopo” con le date e gli articoli di legge. Le donne sono come gli uomini, con cervelli immensi, grandi, piccoli e di mezzo stampo. Elena Lasagna che non è nessuno! Marco e Patty Sai che la prof. mi ha detto che ho fatto un tema eccellente? Uno dei migliori fatti fino ad ora; è merito tuo, grazie! Elena Grazie! Ma il merito è tutto tuo, per la volontà, il talento e la tua onestà! 13/12/2022 Marco e Patty Che cos’è per te il Natale? Elena Per me è tutto il contrario di quello che si fa di solito. Per me il Natale è racchiudermi in silenzio, meditare sulla famiglia, e su quelle persone care che non ci sono più, sugli amici sinceri e poi viene tutto il resto che fa festa; ma prima ci sono loro e ci siete voi. 15/12/2022 Patty Vedo Marco un po’ sotto tono, non so ancora per quale motivo, a te non ha confidato nulla? Grazie! Elena Sì, l’ho capito anch’io. Marco è una personcina molto intelligente, ma si fa prendere da certe persone suoi coetanei invidiosi, non dovrebbe. Io gli ho detto di guardare in alto nel senso di non stare a sentire le angherie e le infamità di quei buffoni vuoti che credono che il mondo lo si conquisti rubando e trattando male il prossimo. Ha anche degli amici così brillanti che non ha bisogno di quella spazzatura. Vedrai, che mi ascolterà, lo sa anche lui, ma a volte c’è bisogno di qualche rassicurazione perché certe cose sono offensive per lui così vero e con una sensibilità particolare, notevole; ma io glielo ricorderò sempre! 16/12/2022 Dott. Robert e Linda La relazione che hai fatto sul cervello e le sue funzioni, è da esame di università, non ne avevo mai dubitato. Linda Quello di non esserti laureata è stato un vero crimine alla tua intelligenza! Elena Vi ringrazio e vi ringrazierò sempre! Però bisogna anche dire che ho potuto imparare molto dalla vita, io non sono mai sazia di conoscenza e di sapere, ma anche di scrivere ciò che mi passa per la testa come ad esempio le poesie, le ricette e tutto il resto.
Novembre 29, 2022 DIALOGANDO CON VOI admin DIALOGANDO CON VOI 29/11/2022 Elena Ieri abbiamo concluso l’articolo con: Queste forze di unanime accordo (le forze del lavoro) dichiararono: Di realizzare l’unità sindacale, mediante la costituzione, per iniziativa comune, di un solo organismo confederale per tutto il territorio nazionale, denominato ” Confederazione generale del lavoro”; di una sola federazione nazionale per ogni ramo di attività produttiva; di una sola camera confederale del lavoro in ogni provincia; di un solo sindacato locale e provinciale per ogni ramo di attività produttiva, lasciando impregiudicate tutte le altre questioni relative all’orientamento generale dell’organizzazione, alla sua struttura definitiva, alla compilazione del progetto di statuto, l’unità sindacale venne immediatamente realizzata sui seguenti punti generali: 1) la CGIL è fondata sul principio della più ampia democrazia interna. Tutte le cariche sociali, pertanto, in ogni grado dell’organizzazione, debbono essere elette dal basso, rispettivamente dall’assemblea generale del sindacato locale e dalle assemblee di delegati regolarmente eletti. In ognuno degli organismi dirigenti, dal vertice alla base, deve essere assicurata la partecipazione proporzionale delle minoranze. 2) In tutte le organizzazioni della CGIL deve essere assicurata la massima libertà d’espressione a tutti gli aderenti e praticato il rispetto reciproco di ogni opinione politica e fede religiosa. 3) La CGIL è indipendente da tutti i partiti politici. Essa si assocerà, ogni volta che lo ritenga opportuno, all’azione dei partiti democratici che sono espressione di masse lavoratrici, sia per la salvaguardia e lo sviluppo delle libertà popolari, sia per la difesa di determinati interessi dei lavoratori e del Paese. 4) Le correnti sindacali nominate costituiscono la direzione provvisoria dell’organizzazione che viene così composta: un comitato direttivo di 15 membri, 5 per ciascuna delle tre correnti; una segreteria generale provvisoria con poteri esecutivi, di tre membri, uno per ciascuna delle tre correnti… Allora vennero nominati l’onorevole Emilio Canavari, l’onorevole Giuseppe di Vittorio, l’onorevole Achille Grandi, che furono i rappresentanti rispettivamente delle correnti: socialista, comunista e democristiana; che entrarono subito in funzione. Continua… 30/11/2022 Marco Dovevi essere davvero brava a scuola, ho visto i tuoi temi sui fogli protocollo, ne hai una bella valigia grande! Elena Quando una cosa ti appassiona diventi bravo senza nemmeno saperlo. Ho sempre fatto non solo temi ma anche riassunti di storia antica e contemporanea. Poi ho scritto molti racconti anche con più di 200 pagine, poesie, saggi, tutto lo studio di medicina, e riassunti come questo che sto per passare a te ” I sindacati” . Ho tante scartoffie, però tutte ben ordinate che sembrano libri. Ma adesso torniamo alle nostre correnti sindacali. Eravamo rimasti al punto di partenza dei sindacati, che ovviamente trovarono i primi problemi da affrontare e risolvere che era ed è quello della fabbrica. La gravità dei problemi di finanziamento del sindacato porta a vedere nella sezione sindacale non un centro di giuda, di elaborazione, di direzione del movimento, ma soprattutto un’organizzazione che permetta di avere più iscritti; significa offrire più possibilità di soluzione a tutti i mali di cui il sindacato è afflitto, e in primo luogo della debolezza amministrativa. La conquista del delegato o del comitato unitario eletto democraticamente dai lavoratori in ogni reparto o gruppo della fabbrica, può rappresentare la base organica che permette al sindacato di avviare a soluzione la crisi che potrebbe attraversare. I diritti sindacali sono: La forma più incisiva di un’azione sindacale è sempre stato lo sciopero. Il diritto di sciopero soppresso nel 1926, fu riconosciuto dalla costituzione che si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano. Riconoscimento avvenuto dopo le lotte sostenute dai lavoratori. Nei cui confronti si faceva valere non solo il divieto dello sciopero, ma anche la sua punibilità come delitto! La corte costituzionale soppresse nel 1960 la norma del codice penale (art.502) che equiparava lo sciopero e la serrata (chiusura dell’azienda da parte del datore di lavoro per fare pressione sui dipendenti) a delitti contro l’economia pubblica; ed ha riconosciuto legittimo lo sciopero attuato a fini di solidarietà e di protesta. Nello stesso senso di liberazione, ha dichiarato non punibile la serrata di esercenti di piccole industrie e commerci che non hanno lavoratori alle loro dipendenze. Il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacali, era garantito a tutti i lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro. A domani Elena L. 01/12/2022 Una formulazione legislativa sistematica dei diritti dei lavoratori nei luoghi di lavoro è la legge… Conosciuta come statuto dei diritti dei lavoratori, che tutela l’esercizio dei diritti civili fondamentali. Tra i diritti dei lavoratori c’è la libertà di opinione, senza distinzione di opinioni politiche ecc. Poi c’era anche il divieto di indagini sulle opinioni, per il datore di lavoro per assunzioni per quello che riguarda la provenienza e il partito e o di fede religiosa o meno, ovviamente. La tutela della salute e dell’integrità fisica. Lavoratori studenti iscritti e frequentanti corsi regolari di studio in scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o abilitate al rilascio di titoli di studio legali, hanno il diritto a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi e la preparazione agli esami senza essere obbligati a prestazioni di lavoro straordinario o durante il riposo settimanale. Inoltre i lavoratori studenti, compresi quelli universitari, che devono sostenere prove di esame, hanno il diritto di fruire di permessi giornalieri retribuiti. Il datore di lavoro potrà richiedere la produzione delle certificazioni necessarie all’esercizio dei diritti di cui il primo e secondo comma. Diritto di associazione e di attività sindacale. Il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacali, è garantito a tutti i lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro. ) Atti discriminatori. Qualsiasi atto o patto diretto è nullo: come subordinare l’occupazione di un lavoratore alla condizione che aderisca o non aderisca ad un’associazione sindacale o cessi di farne parte. 2) licenziare un lavoratore, discriminarlo nell’assegnazione di qualifiche o mansioni, nei trasferimenti, nei provvedimenti disciplinari, o recargli altrimenti pregiudizio a causa della sua affiliazione o attività sindacale, dalla sua partecipazione ad uno sciopero. Oltre al riconoscimento del diritto individuale all’attività sindacale, del diritto di assemblea, i lavoratori hanno il diritto di riunirsi, nella unità produttiva in cui prestano la loro opera, fuori dall’orario di lavoro, e durante l’orario di lavoro, nei limiti di 10 ore anni e, per le quali verrà corrisposta la normale retribuzione, è prevista direttamente la presenza e l’azione nei luoghi di lavoro di gruppi sindacalmente organizzati. La disposizione che ha dato luogo ad innovazioni significative, per la tutela dei diritti sindacali presso la Magistratura ordinaria, è l’art. 28. Per i dipendenti pubblici, l’evoluzione dei diritti sindacali ha seguito differenti vicende. Superate le interpretazioni che tendevano a negare la legittimità dello sciopero per queste categorie, l’esercizio delle libertà sindacali è regolato anch’esso dalla legge. per gli impiegati dello Stato, il rapporto di lavoro è regolato da una normativa specifica e tutte le controversie che scaturiscono dalla sua applicazione sono risolte in sede di magistratura amministrativa. I licenziamenti: Se il giudice dichiara nullo il licenziamento in quanto attuato senza giusta causa o giustificato motivo, ordina al datore di lavoro di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro e di risarcirgli il danno subito (art18) la giusta causa e il giustificato motivo sono previsti dalla legge sui licenziamenti individuali, anteriore alla legge 300. Elena L. Dai miei studi. Se c’è qualcosa di poco chiaro non esitare a chiedere. 04/12/2022 Federica Sai che a furia di mettermi gli orecchini pesanti mi sono venute le orecchie lunghe? Prima non erano così; secondo me stanno male. Elena Non è vero che le tue stiano male! Non sono enormi, le noti perché hai notato il cambiamento, sei tu che le noti, io ad esempio non ci ho fatto caso, sei una bella ragazza, se lasci perdere questa cosa poco rilevante per gli altri, nessuno se ne accorgerà! 07/12/2022 Marco e Patty Tu cosa diresti ad una persona che ti accusa di rovinare i tetti della gente solo perché hai dei bei fiori, ma sono a casa tua nel tuo spazio, mentre lei ha degli alberi enormi che sovrastano i tetti dei vicini; tra l’altro sono alberi che in autunno perdono una marea di fogliame, eppure per non pagare dazio, come dici tu incolpano gli altri, ma la testa che cosa la usano a fare? Elena Ma guarda io non le direi un bel niente, le persone ragionano con la testa che si ritrovano; si presentano da sole! Certe cose bisogna lasciarle scivolare via! È tutta una perdita di tempo e di pazienza! Ci sono persone che pur di non pagare per i loro errori fanno carte false, l’importante è pensare che ci sono anche molte persone per bene che usano l’intelligenza e sanno valutare. Io non me la prenderei più di tanto, l’importante è che riescano a capire i loro errori. 08/12/2022 Federica Mi hanno domandato se tu preferisci l’arte o la scienza, io ho risposto che credo di più la scienza, però vorrei chiederlo anche a te se ho indovinato oppure no. Elena Io credo che l’arte e la scienza non siano così lontane tra di loro, le amo entrambe arte quella seria intendo. Ma l’arte dirai tu non ha confini! Certo! Ed è qui che arte e scienza si somigliano molto; ma dire arte poco seria al giorno d’oggi si può, basta guardarsi in giro.
Novembre 29, 2022 RICETTE DI CUCINA articoli 400 admin LE RICETTE DI CASA MIA TRECENTOCINQUANTACINQUESIMA PARTE 29/11/2022 IN CUCINA CON AMORE E CON FEDERICA Elena Ecco il secondo piatto strepitoso di cui vi ho parlato ieri: la faraona ruspante al lentischio. Squisitissima! FARAONA RUSPANTE AL LENTISCHIO Ingredienti: faraona, lentischio, bacche di lentischio, sale grosso, alloro, due cipolle dolci, brandy, vino bianco, pepe, tabasco, olio extra vergine d’oliva, brodo vegetale ai funghi porcini, due cucchiai di conserva di pomodoro, spezie miste, un ciuffo di rosmarino, timo, salvia. Esecuzione: tagliare a pezzi la faraona, togliere il grasso e la pelle, poi metterla a marinare con rami di lentischio, sale, rosmarino, un bicchierino di brandy, pepe, spezie, salvia e timo. L’indomani si toglie la faraona dal liquido e da tutto, la asciughiamo e la metteremo stesa in una casseruola a temperatura a rosolare senza alcun grasso; la giriamo, ancora qualche minuto e la trasferiremo in un’altra casseruola dove abbiamo fatto soffriggere a fuoco lento le cipolle, abbiamo sfumato col vino bianco, aggiunto un po’ di pomodoro, le bacche di lentischio, l’alloro, e il brodo. lasciamo cuocere a fiamma bassa fino a fine cottura ideale. Trasportiamo la faraona nel piatto di portata, la serviremo nel suo sugo insieme al purè oppure a cicoria di stagione. Federica Ho mangiato ancora la tua faraona, ma come questa volta mai! Questa non si può descriverne la bontà! Elena Grazie! 30/11/2022 Elena Oggi presento le frittelle alle pesche e all’uva moscato bianco; buonissime e golosissime. Patty che ama molto le pesche le ha divorate. FRITTELLE DI PESCHE E MOSCATO BIANCO Ingredienti: due uova, zucchero semolato due cucchiai rasi, estratto di vaniglia, un bicchierino di latte e liquore all’amaretto (metà e metà) farina tipo “00”, pesche e uva tagliati finemente a coltello, la scorza grattugiata di un limone (solo il giallo) e tre cucchiai di succo, (se il limone è dolce mettiamo il succo del lime), zucchero a velo, due cucchiaini rasi di lievito per dolci, olio per friggere. Esecuzione: mettiamo tutti gli ingredienti sopra elencati sul piano di lavoro, sbattiamo le uova bene a spuma con lo zucchero, aggiungere la vaniglia, il latte e amaretto, la buccia grattugiata del limone o lime, la frutta tagliata a piccoli pezzetti, la farina, e subito dopo il succo di limone, mescoliamo bene per ottenere un impasto senza grumi e giusto: né troppo liquido né troppo solido, infine il lievito passato al setaccio, poi si lascia riposare per 10 minuti e si formano le frittelle col cucchiaio per calarle in padella in olio bollente dalla giusta temperatura. Federica Le sto immaginando, sono fantastiche! Elena Sì, ne ho assaggiata una e devo dirti che sono una delizia per grandi e piccini. Però si possono fare con tutte le tipologie di frutta. 01/12/2022 Elena Ho fatto un’altra ricetta nuova: la torta di polenta ripiena, davvero squisita! TORTA DI POLENTA RIPIENA Ingredienti per la polenta: 2 litri di acqua 500 g di farina di mais, sale. Per il ripieno: cicoria di campo coltivata, o catalogna, speck, funghi porcini, champignons, e pioppini, parmigiano reggiano, un porro, una fettina sottile di fontina, vino bianco q.b., prezzemolo, uno spicchio di aglio, olio extra vergine d’oliva, tre uova. Esecuzione: per prima cosa facciamo bollire l’acqua per la polenta, poi mentre la polente si cuoce facciamo il sugo con i funghi, il porro, l’aglio, sale, pepe, il prezzemolo e l’olio per il soffritto. Adesso laviamo la cicoria, la sbollentiamo e la strizziamo ben bene, la passiamo in padella con aglio e olio, e la mettiamo sul piano di lavoro insieme agli altri ingredienti. La polenta è pronta da versare, abbiamo imburrato la teglia, e abbiamo versato una quantità di polenta alta due cm che copra il fondo, (deve risultare morbida, senza grumi e non come un pastone) mentre alle pareti la metteremo aiutandoci con un coltello; deve risultare come fosse una crostata. Adesso mettiamo uno strato di funghi trifolati, uno strato di parmigiano grattugiato, poi mettiamo le fettine di speck, la cicoria saltata in padella e tagliata fine insieme alle uova sbattute, sale, pepe, parmigiano, e fontina; la versiamo nella teglia della polenta, infine cospargeremo un manciata di parmigiano e la mettiamo in forno a 170° per 15 minuti. Federica leggera, saporita nuova, squisita! 02/12/2022 Elena E ancora un’altra ricetta di ravioli: ravioli con gorgonzola e crema di porri. Gustosissimi! RAVIOLI AL GORGONZOLA E CREMA DI PORRI TARTUFATA Ingredienti per la sfoglia: 2 uova, farina per pasta fresca, sale. Per il ripieno e il condimento; gorgonzola, parmigiano raggiano, sale, pepe, scaglie di tartufo bianco, tre porri, olio extra vergine d’oliva, alloro, brandy, un mestolo di brodo di carne. Esecuzione: per prima cosa facciamo il condimento lavando e tagliando i porri a fettine sottili, li saliamo, e pepiamo, li mettiamo in padella a rosolare con due giri di olio, sfumiamo col brandy, poi aggiungeremo l’alloro e il brodo, facciamo cuocere a fuoco lento. A cottura ultimata li metteremo nel mixer con olio e nient’altro; ne ricaveremo una crema densa, metà la useremo a condire i nostri ravioli, l’altra metà la utilizzeremo insieme al gorgonzola e alle scagliette di tartufo, e parmigiano per riempirli. Adesso impastiamo e tiriamo la sfoglia, formiamo dei piccoli quadrati o rettangoli li riempiamo poi li chiuderemo ben bene, e li caliamo nel brodo bollente. Li scoliamo e li mettiamo in padella con un po’ del loro brodo per allungare la crema densa; una spolverata di parmigiano e il piatto è pronto. Federica Meraviglioso! 04/12/2022 Elena Ho intenzione di presentare un altro piatto fatto di pasta sfoglia: un rotolo di stracotto ed erbe profumate, avvolte in una cremosità di parmigiano. Buonissimo! ROTOLO DI SFOGLIA CHE RACCHIUDE LO STRACOTTO ANTICO DI CASA MIA Ingredienti: 400 g di polpa coscia bovina, due manciate di funghi misti : champignons, porcini freschi e porcini secchi, sale, pepe, tabasco, alloro, salvia, scalogni, mezzo porro, chiodo di garofano, cerfoglio, tre cucchiai di salsa di pomodoro fresco, mezzo bicchiere di vino bianco, olio extra vergine d’oliva, parmigiano, latte e ginepro, brodo vegetale. Esecuzione: la sera prima massaggiamo la carne con sale, pepe spezie ed erbe elencate sopra. Il mattino seguente faremo il soffritto con gli scalogni tagliati finemente, il pomodoro, le erbe e le spezie, e in un’altra casseruola faremo rosolare la carne da tutte le parti. Adesso trasferiamo la carne nella casseruola del soffritto, la giriamo e la rigiriamo per insaporirla e sfumiamo col vino. A questo punto aggiungeremo il brodo e lasciamo cuocere a bassa fiamma fino a cottura della carne; dieci minuti prima di spegnere il fuoco, aggiungiamo i funghi tagliati sottilmente. Lasciamo raffreddare, intanto tiriamo l’ultimo passaggio della pasta sfoglia. Prendiamo lo stracotto, lo tagliamo a coltello, poi mettiamo i funghi e la crema di parmigiano e versiamo il tutto sopra la sfoglia, arrotoliamo , spennelliamo con olio, e uovo sbattuto e inforniamo a 180° per 20 minuti. N. B. Lo stracotto deve essere avvolto nella crema di parmigiano e non deve trasudare brodo. Federica Come sempre devo dirti che il tutto è squisitissimo! 07/12/2022 Elena Il piatto che presento oggi sono le tagliatelle fatte a mano, condite con piselli freschi, congelati in casa. Sono davvero squisite, un alternanza di sapori e di freschezza che si incontrano in ogni boccone. TAGLIATELLE FATTE A MANO Ingredienti per 4 persone: 2 uova intere, 200 g di farina preferita + quella del piano di lavoro, sale, due scalogni, pomodori pelati fatti in casa, oppure quelli del super mercato, vino bianco, spezie miste compreso il pepe, 400 g di pisellini freschi oppure surgelati, erba cipollina, pino mugo, ginepro, olio extra v. d’oliva, parmigiano reggiano, 20 g di fontina. Esecuzione: Per prima cosa facciamo la pasta impastando le uova, la farina o le farine con un pizzico di sale, lasciamo riposare per 15 minuti e poi si procede alla tiratura della pasta a mano; la sfoglia deve risultare di uno spessore molto sottile. Adesso si procede per il sugo: abbiamo sbollentato i pisellini, e stiamo facendo soffriggere gli scalogni, e sfumando con il vino bianco. mettiamo i piselli, i pelati tagliati a pezzetti, le spezie, le erbe, sale. lasciamo sobbollire per qualche minuto poi lasciamo intiepidire e aggiungeremo l’olio a crudo. Caliamo le tagliatelle in acqua che bolle, oppure brodo vegetale, le scoliamo dopo 20 secondi, le mettiamo nella casseruola del sugo e aggiungiamo la fontina sciolta e il parmigiano. Federica Sono squisitissime! 08/12/2022 Elena La ricetta di oggi è l’ultima di quest articolo, e sono i nuovi cantucci di casa mia, sì, ho voluto sperimentare un’altra ricetta e sono rimasta soddisfatta molto. I NUOVI CANTUCCI DI CASA MIA Ingredienti: 520 g di farina tipo “00”, due uova e un tuorlo, 180 g di burro, 200 g di zucchero semolato, due bacche di vaniglia, 100 g di mandorle vestite, 100 g di mandorle pelate, 50 g di gherigli di noci macinati grossolanamente, mezzo bicchierino di vino passito, zucchero a velo. Esecuzione: facciamo la fontana con la farina, mettiamo anche lo zucchero semolato, le uova, mescoliamo, il burro, mescolamo bene aiutandoci con una forchetta, mettiamo anche la vaniglia, le noci e le mandorle spezzettate, il lievito, (il lievito si può incorporare alla farina) e incominciamo a formare un grosso salame (se la farina non è sufficiente aggiungerne ancora affinché l’mpasto non appiccichi alle dita, ma meno farina si aggiunge meglio sarà) che andremo a mettere in forno a 180° per 15 minuti. Togliere dal forno e lasciare raffreddare, tagliare i cantucci e rimetterli in forno per altri 10 minuti per dare loro la croccantezza. Infine spolverarli con zucchero a velo. Federica La bontà e la croccantezza di questi cantucci è davvero divina! Elena Grazie!
Novembre 21, 2022 LA NOSTRA SALUTE admin RISPOSTE AI LETTORI QUARANTADUE CENTOVENTINOVESIMA PARTE 21/11/2022 GIARDINO D’AUTUNNO Dalla sinusite si guarisce? Che cos’è in realtà? Perché ci ammaliamo di sinusite? Grazie! Marco di Patty Per sinusite s’intende una flogosi acuta e cronica di uno o più seni paranasali. In rapporto all’estensione della malattia può essere mono o bilaterale; interessare più seni o tutti i seni paranasali (polisinusite). Si parla di forme chiuse quando l’essudato non può fuoriuscire dalla cavità del seno nasale per occlusione dell’orifizio naturale; di forme aperte quando succede il contrario. La sinusite può manifestarsi in genere in seguito a riniti acute e croniche, malattie esantematiche, influenza, fattori allergici ecc. La sintomatologia è caratterizzata da dolore vivo locale che tende ad accentuarsi alla pressione, febbre, tumefazione della guancia nelle sinusiti mascellari, ecc. se manca un sufficiente drenaggio per edema della mucosa, per deviazione alta del setto nasale, per ipertrofia del turbinato medio, la malattia si cronicizza. Le sinusiti etmoidali e sfenoidali si manifestano con cefalea, dolori intra e retroorbitali e vertigini. Nelle sinusiti croniche il sintomo caratteristico è rappresentato dall’abbondante essudato nasale o rinofaringeo. Le complicazioni sono più frequenti nelle sinusiti croniche purulente: faringiti, tonsilliti, laringotracheiti, bronchiti per propagazione del processo infettivo per via discendente; neuriti ottiche retrobulbari; menengiti sierose o purulente; trombosi del seno cavernoso e lungitudinale. La terapia all’inizio è termale, ma se la malattia è cronica spesso è chirurgica. Elena L. 23/11/2022 C’è un meccanismo fisiologico che regola il passaggio del sangue al liquido cerebrospinale di sostanze contenute nel flusso ematico? Grazie! Marco e Patty Certo! È un complesso fisiologico che utilizza per la sua azione i plessi carotidei, le leptomeningi, le pareti dei capillari cerebrali e midollari. Nell’attività della barriera ematoencefalica si possono schematicamente differenziare due funzioni: una difensiva che consiste nel bloccare il passaggio del sangue al tessuto nervoso di sostanze capaci di lederlo; una regolatrice, che controlla la composizione costante del liquido cerebrospinale. Le funzioni difensiva e regolatrice della barriera ematoencefalica svolgono un ruolo fondamentale per il normale svolgimento dei processi fisiologici nel tessuto nervoso, permettendo un elevato ritmo di sviluppo degli elementi nervosi e garantendone la marcata sensibilità delle variazioni di carattere chimico, fisico-chimico o biologico del liquido cerebrospinale. Una caratteristica particolare della barriera ematoencefalica, consiste nella sua permeabilità selettiva, non soltanto in relazione alle sostanze complesse contenute nel sangue, ma anche verso quelle che si sono formate nell’organismo stesso. Tale selettività risulta notevolmente più spiccata per il passaggio del sangue al liquido cerebrospinale che viceversa. La barriera ematoencefalica, agisce in un certo senso come un filtro selettivo nella direzione sangue-liquido cerebrospinale e a guisa di valvola di sicurezza in quella liquido cerebrospinale-sangue. Le funzioni di questa barriera sono molto importanti specialmente in condizioni patologiche quando la sua permeabilità selettiva protegge il sistema nervoso centrale dalle sostanze tossiche che circolano nel sangue. Elena L. 26/11/2022 Si può definire il “simbolismo “una malattia? Grazie! Marco di Patty Addirittura il simbolismo è una patologia, perché il soggetto considera ogni avvenimento come simbolo di eventi ritenuti da lui probabili. Nella psicanalisi il simbolismo è chiamato il meccanismo inconscio che tende a rappresentare un’immagine sotto aspetti non riconoscibili dal super Io. Elena L. 28/11/2022 Si guarisce dalle alterazioni cutanee dovute ad eccesso di radiazioni? Come ci si accorge che il responsabile maggiore di queste dermatiti sono dovute alle radiazioni e non ad allergie di altro? Grazie Marco di Patty Non esiste una terapia elettiva per questo si ricorre a sostanze lenitive locali, prodotti che certamente evitano complicazioni microbiche ma soprattutto sono radioprotettori e un’accurata profilassi, soprattutto nel caso di operatori professionali. Si distinguono dermatiti acute che compaiono sotto forma di eritema più o meno accentuato, e dermatiti croniche, che consistono in forme acute, e sono date da forme professionali perché localizzate nelle mani, o nelle parti più esposte alle radiazioni. Elena L. 30/11/2022 In internet ho letto che il bergamotto, non è commestibile, che viene coltivato solo per estrarne l’olio essenziale, è vero? Alessandra e Giovanni Io questa cosa non la so e non l’ho mai saputa prima d’ora. L’ho chiesto ad un esperto disinteressato e mi ha detto che il succo di bergamotto è un eccellente vitaminizzante, aromatizzante, ecc. ecc. con tante proprietà benefiche, in più, del bergamotto si può utilizzare tutto: la buccia colorata per gli olio essenziali il succo per quello che ho menzionato adesso e la pelle bianca per costruire oggetti da regalo, resistentissima a manipolazioni e a pressioni che si possono incontrare durante la lavorazione. Elena L. 07/12/2022 Che cos’è il lipoprotide Marco di Patty È un composto macromolecolare, derivante dalla combinazione di una proteina con lipidi di varia natura: colesterolo, esteri del colesterolo, fosfolipidi. Le proteine hanno peso molecolare da 200 000 a10 milioni; variabili sono anche la natura e la grandezza molecolare della frazione proteica. la maggior parte dei lipidi cellulari, extracellulari ed ematici si trova sotto forma di complessi lipoproteici. Inoltre vi sono lipoproteine con funzioni enzimatiche, che intervengono in importanti tappe del metabolismo cellulare e perdono le loro proprietà catalitiche in seguito al distacco della frazione lipidica. Le lipoproteine sono spesso responsabili del passaggio selettivo degli ioni e delle piccole molecole attraverso le membrane cellulari e mitocondriali. Altre lipoproteine sono implicate nei meccanismi della sintesi proteica e nell’elaborazione di alcuni secreti ghiandolari come il pancreas esocrino, ghiandole salivari; le fosfolipoproteine cerebrali, infine sono importanti quali sorgenti di energia delle cellule nervose. Le lipoproteine meglio conosciute sono quelle del sangue, deputate al trasporto dei lipidi dall’intestino al fegato e dal fegato ai diversi tessuti. Le lipoprotide o lipoproteine plasmatiche possiedono azione antitrombinica, per cui intervengono anche nel controllo dei meccanismi della coagulazione. Elena L. 12/12/2022 Vorrei sapere se il glaucoma è una cosa seria. Grazie! Marco e Patty Direi di sì. Il glaucoma è una patologia dell’occhio che bisognerebbe controllare sempre dal medico oculista, specialmente se si ha avuto oppure se si ha un familiare che è o è stato affetto da questa patologia. È una malattia subdola, in quanto non ci sono avvisaglie o sintomatologia se non quando sarà troppo tardi, nel senso che si noterà all’improvviso una notevole diminuazione della vista, con dolore acuto all’occhio e alla regione periorbitaria, è una condizione grave di intervento urgente se si vuole salvare il salvabile. È caratterizzata dall’aumento della pressione oculare per ostacolo meccanico al deflusso dei liquidi endooculari. Le forme cliniche più importanti sono: il glaucoma acuto di cui ho appena citato sopra; il glaucoma congenito che è quasi sempre bilaterale, si manifesta con occhio e cornea insolitamente grandi, sclera sottile, camera anteriore molto profonda, con pupilla ampia; il glaucoma cronico che è quello che preso in tempo si prta avanti con medicine locali per mantenere bassa la pressione dell’occhio. Elena L. 13/12/2022 L’angoscia che una persona prova tutti i giorni oppure di notte, può portare a cardiopatie? Grazie! Marco e Patty L’angoscia è senza dubbio un grande malessere, in cui si fondono ansie, paure, associate a proiezioni somatiche rappresentate da senso di oppressione, ecc. Si avverte difficoltà nel respiro, e algie pettorali, e molti altri disturbi, ma se si trascura, può portare all’infarto e alla morte. Tutto quello che fa soffrire la mente fa soffrire anche il corpo e l’anima. Ricordatelo. Elena L. 14/12/2022 Analettico, significa solo stmolante del sistema nervoso centrale, oppure c’è di più? Grazie! Marco e Patty No Marco, non solo. Il termine viene riferito a quei farmaci che stimolano l’attività dei centri regolatori del cuore, del circolo e del respiro, e vengono utilizzati in terapia nei casi in cui il circolo, il respiro e l’attività cardiaca sono in condizioni di grave insufficienza funzionale. Alcuni analettici bulbari, agiscono elettivamente sui centri sottocorticali, altri hanno effetto sul bulbo solo se impiegati a dosi più alte di quelle attive sulla corteccia. Quindi l’azione analettica bulbare di tali composti è secondaria a un effetto corticale di natura psico-eccitante. Anche gli eccitanti del midollo spinale a dosi relativamente elevate, possono agire sul bulbo producendo i tipici effetti analettici. Il termine è a volte usato anche per per indicare un farmaco capace di rianimare l’organismo, ricostituendo il tono vasale. Elena L.