Ottobre 31, 2023 admin LA NOSTRA SALUTE RISPOSTE AI LETTORI QUARANTADUE CENTOQUARANTESIMA PARTE 31/10/2023 Marco di Patty Da dove nasce la parola “Memoria”? La memoria è una componente dell’intelligenza? Grazie? Elena La parola “Memoria” è una parola antica, deriva dalla dea della memoria Mnemosine. Era figlia di Urano e di Gea e amante di Zeus da cui ebbe nove figlie. La memoria è un’attività cerebrale data da un insieme di funzioni biochimiche e psicologiche; ed è una componente dell’intelligenza. Il funzionamento psicologico della memoria è stato e sempre sarà materia di ricerca scientifica. Per studiare la memoria e il suo funzionamento sono stati eseguiti molti esperimenti. Da questi esperimenti emersero risultati notevolmente differenti, e hanno dedotto che: l’interesse, il coinvolgimento attivo, essere attivi mentalmente è fondamentale per memorizzare meglio e in minor tempo; anzi il coinvolgimento attivo e l’interesse creano dei veri rinforzi mnemonici. L’attenzione e la concentrazione sono due stati mentali difficili da raggiungere, ma se si ricerca all’interno di noi stessi nulla diventerà impossibile per acquisire sempre più memoria. Memorizzare bene e sempre in minor tempo è possibile grazie anche alla nostra consapevolezza, essere presenti a noi stessi ciò che in quel momento dev’essere oggetto del nostro interesse. Le onde elettromagnetiche emesse dal cervello sono in stretta relazione con la memoria, le onde alpha sono quelle più adatte per una buona memorizzazione. Anche il pensiero che si forma attraverso rapidissime immagini che passano e abitano nella mente fanno sì che la memoria funzioni in grandissima parte. Continua… 02/11/2023 A livello della memoria le onde alpha, creano la situazione mentale più adatta a memorizzare in fretta e anche bene e agevolandoci poi a recuperare le informazioni. Si è provato che niente di ciò che viviamo, sperimentiamo, sentiamo, vediamo viene dissolto dalla nostra mente; ma viene perfettamente catalogato, archiviato nelle nostre cellule cerebrali, pronte a riemergere in certe condizioni particolari. Un’altra fonte di energia mentale nei confronti della memoria sono le emozioni. Le emozioni infatti hanno un ruolo ambivalente nei confronti della memoria: esse infatti sono un potente rinforzo e un fissatore mentale, ma a volte possono inibire la memoria. Possiamo programmare la nostra mente per addestrarla a ricordare. “Input- output”, questi sono gli elementi che ci consentono di utilizzare il computer, ed hanno relazione con la memoria; i computer sono stati costruiti osservando la struttura, gli schemi, il funzionamento del cervello umano e anche il cervello ha bisogno di tre elementi fondamentali per dare risultati, per produrre delle reazioni: input- programma output. Continua. 03/11/2023 Input: Sta ad indicare un dato in entrata, un’informazione che viene emessa nel computer e che dovrà essere elaborata. Nel cervello umano invece , gli input sono tutti i messaggi che vengono costantemente recepiti dai cinque sensi. Programma: Il programma sia per gli esseri umani che per i computer è quell’insieme di conoscenze, di dati, di informazioni, di regole e di processi che consentono di elaborare il dato in ingresso in un modo piuttosto che in un altro. Output: invece è il dato in uscita, il risultato, il prodotto, e l’effetto. Nel caso della mente l’output è ciò che noi siamo, con il nostro modo di essere, di sentire, di concepire ecc. Anche per noi esseri umani il programma ha un’importanza fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi che ci prefissiamo. Incominciando dalla forma di educazione, come hanno fatto i nostri genitori che fin da piccoli ci hanno programmato la nostra vita credendo di farci del bene, e dovrebbe essere così per tutti, poi quando diventiamo adulti continuiamo a ricevere programmi per il nostro lavoro, per migliorare la nostra vita. Poi tutto ciò che sentiamo, che impariamo e che facciamo, per la nostra memoria è un vero addestramento a cui essa sia nel ben che nel male dovrà adattarsi. Tutto quello che impariamo crea uno stimolo per i nostri sensi che convogliato fino al cervello viene codificato e memorizzato un po’ per volta; questo ci rinforza non solo l’autostima ma anche la memoria, ecco perché è bene non dirsi mai cose negative in caso non fossimo capaci di fare una determinata cosa, ma alla memoria fanno bene solo cose positive. La nostra mente si assoggetta a ciò per cui viene programmata, ed è proprio in questo merito che ci dà risultati precisi. Quando vorremo impostare in noi un programma, è bene ricordare che dobbiamo portarci prima in onde alpha per garantire a noi stessi la velocità di apprendimento. Continua. 04/11/2023 Per portarci in onde alpha succede quando raggiungiamo uno stato di rilassamento totale, e la condizione psico-fisica di rilassamento consente di gestire la propria mente, usare al meglio la nostra memoria, e controllare le emozioni forti. Gli esseri umani sono completi e nulla tra il corpo e la mente è separato; gli aspetti fisiologici, biochimici e psicologici sono un unico insieme armonico di attività correlate e interdipendenti. La memoria funziona anche per mezzo delle associazioni che sono in parte un fenomeno inconscio. La mente umana funziona anche per mezzo di modelli, schemi e parametri: essi vengono acquisiti e memorizzati attraverso le esperienze e i programmi ricevuti fin dalla prima età. Per decine e migliaia di volte, in continuazione durante la giornata, ogni nuova esperienza e situazione viene inconsciamente e automaticamente registrata e paragonata agli schemi già sedimentali della memoria. Attraverso questo meccanismo scatta il riconoscimento di persone, oggetti, emozioni, gesti, situazioni, ecc. quindi il processo di riconoscimento è un processo associativo. Lo stesso avviene durante la lettura, ma avviene in modo rapido nei confronti delle parole che compongono il testo, specialmente se conosciamo tutte le parole, ma ci aiutiamo anche con la vista, in questo caso la mente dà una risposta positiva e la lettura va avanti. Se invece una parola ci è sconosciuta la nostra mente chiede aiuto alle facoltà mentali per esempio “l’intuizione” : una facoltà naturale della mente di conoscere senza far ricorso a processi logici. E se dovesse succedere che a volte neanche l’intuizione possa darci una risposta positiva, la nostra coscienza percepisce allora una difficoltà: e cioè non conosciamo il significato di quella parola. E a seconda dell’importanza di quella parola ha nel contesto un’intera frase, proseguiremo quella lettura scervellandoci e a volte succede che ci riusciamo o ci fermeremo a cercarne il significato da qualche parte. Continua. 05/11/2023 Un presupposto ideale per una memoria efficiente è importante l’ordine e la classificazione come un archivio ordinato, in cui ogni notizia ha il suo posto logico e il suo segno di riconoscimento. Avremo bisogno di un ulteriore aggancio che sarà costituito dal codice Alpha: si tratta di un codice fonetico basato sull’associazione di suoni, di numeri e di consonanti. Costruire un archivio mentale ordinato composto da un’immensità di cassetti diversi uno dall’altro numerati e cifrati, s’incomincia piano piano: prima 2, poi 5, e via via così giorno dopo giorno riusciremo a trattenere tutte le informazioni che ci serviranno per il lavoro e anche quelli che dovremo tirare fuori per sentirci bene con noi stessi. Per fare questo e cioè memorizzare tutte le informazioni corrispondenti ai cassetti dovremo portare le onde mentali al livello alpha, poi seguirà la visualizzazione delle immagini corrispondenti ad ogni cassetto, soffermandoci per qualche minuto su ognuno di essi. I primi tempi dovremo allenarci giornalmente, è poi ci verrà spontaneo come fare una cosa a cui teniamo moltissimo. Si dice che l’oblio sia uno dei fenomeni più paradossali della memoria, eppure a volte è anch’esso necessario: ci serve per dimenticare il superfluo e potenziare la memoria. Ci serve per risparmiare esperienze considerate inconsciamente negative. Ma il meccanismo di rimozione altre volte è semplicemente la mancanza di incisività di un’informazione che invece la porta a dissolversi in breve tempo. Questo aspetto dell’oblio potrebbe essere considerato “negativo” perché ci porta a dimenticare cose che invece vorremmo ricordare. Marco di Patty Grazie! Queste cose non le sapevo, è stato importante conoscerle.