ALCUNE RICETTE DI CASA MIA QUINTA PARTE

30/09/2011

LE   PATATE  della  VAL  dei PINI

Ingredienti per quattro persone: tre patate grosse, mezzo porro, due chiodi di garofano, vino bianco un bicchierino,  brodo vegetale filtrato, sale, prezzemolo tritato, salvia quattro foglie, un rametto di foglioline di timo, latte, parmigiano reggiano.

Esecuzione: laviamo, spelliamo le patate e le tagliamo a tocchetti piccoli. Le metteremo in una casseruola aggiungendo tre mestoli di brodo, il porro tagliato fine, il vino,  le erbe e i chiodi di garofano. Facciamo cuocere il tutto lentamente mescolando di tanto in tanto, se dovessero asciugarsi troppo aggiungere altro brodo e un po’ di vino bianco, a metà cottura aggiungeremo mezzo bicchiere di latte, cuocere ancora, e mantecare con quattro cucchiai di parmigiano grattugiato.

P.S.  Questo piatto ha avuto successo anche come snack invernale.

Elena  Lasagna

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04/10/2011

Oggi vi darò un’altra ricetta della torta con l’uva

 

Ingredienti: quattrocento grammi di chicchi di uva piccola, trecentoventi grammi di farina “00”, un bicchiere di latte circa, 120 g di zucchero, settantacinque grammi di burro, un uovo più due tuorli, una bustina di lievito, una stecca di vaniglia, due cucchiai di succo di limone, (il limone non deve essere rigido al tatto altrimenti avrà poco succo e sarà amaro. La sera prima sciogliere in un bicchiere e mezzo di latte la vaniglia, portarlo ad ebollizione, lasciare raffreddare e mettere in frigo.

Esecuzione: prepariamo una teglia di ventidue cm di diametro, imburrata e infarinata leggermente. Accendiamo il forno che deve essere a 170-180 °. La preparazione di questo dolce andrebbe eseguita lentamente con la frusta a mano. Sciogliamo bene il burro a temperatura ambiente. Mescolare le uova con lo zucchero, poi versiamo il burro e sempre mescolando incorporiamo la farina con il lievito alternandola con il latte vanigliato; a metà esecuzione inoltrare il succo di limone e procedere fino a esaurimento. Per finire aggiungere i chicchi di uva mescolando delicatamente per non schiacciarla. Mettere in forno per trenta-quaranta min. Il forno non si dovrebbe aprire prima di trenta min. per evitare l’abbassamento della torta.

Elena  Lasagna

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04/10/2011

E ora vi darò una ricetta di pesce gustosissima e ricca di calcio.

PESCE  alla  CACCIATORA

 

Ingredienti: mazzancolle, polipetti, calamari, seppioline, coda di pescatrice,  cannocchie, aglio, cipolla, sedano, carota, prezzemolo, origano, basilico, pomodoro, vino bianco, sale, pepe, peperoncino, brodo di pesce o brodo vegetale, olio extravergine d’oliva.

Esecuzione: tritiamo la cipolla finemente e la facciamo soffriggere in un cucchiaio di olio, aggiungiamo l’aglio, un trito di carote, sedano, prezzemolo, basilico e pomodoro, ( tre cucchiai di passata ) il vino bianco, e un mestolo di brodo. Abbiamo già preparato il pesce, pulito e tagliato a piccoli pezzi, quindi mettiamo i calamari, le seppioline, i  polipetti e lasciamo cuocere per quindici min. circa. Aggiungere la coda di pescatrice, le mazzancolle,  aggiungere un po’ di brodo e procedere la cottura per altri dieci min.  a fuoco basso, infine unire le cannocchie, ultimare la cottura  per altri venti minuti sempre a fuoco basso, dopo di che aggiungere l’origano, un cucchiaio di prezzemolo tritato, il peperoncino, il pepe, aggiustare di sale. Servire tiepida con pane abbrustolito.

Elena  Lasagna

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06/10/2011

CRESPELLE  al  FEGATO  D’ OCA

Ingredienti: trecento grammi di fegato d’oca, cipolla, due chiodi di garofano, vino bianco, salvia, un uovo intero, parmigiano grattugiato, sottilette, besciamella, una noce di burro, ragù di salsiccia tritata molto fine, grigliata e stufata alle verdure e porro e naturalmente prepariamo le crespelle nella maniera che desideriamo.

Esecuzione: Soffriggere la cipolla nel burro, bagnare con il vino, e aggiungere il fegato d’ oca, la salvia, i chiodi di garofano. Salare pepare e portare a ebollizione, dopo qualche minuto spegnere e lasciare raffreddare.

Nel frattempo abbiamo preparato le crespelle, la besciamella, e il ragù. Prendere il fegato tritare il tutto, poi passare al setaccio, unire l’uovo, il parmigiano e dopo avere amalgamato bene gli ingredienti aggiungere un pò di besciamella. Farcire le crespelle con il ripieno, adagiarle in una pirofila, distribuire il ragù,  e spolverare con parmigiano reggiano grattugiato. Mettere in forno a centottanta° per venti min. controllare e aggiungere qualche cucchiaio di latte se necessario.

Elena  Lasagna

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08/10/2011

FOCACCIA di CIPOLLE e PROSCIUTTO

FOCACCIA ALLE CIPOLLE

INGREDIENTI

Farina “o” e farina doppio zero in quantità pari,

acqua minerale frizzante ( poco più di mezzo bicchiere 100 ml), zucchero, sale, olio di arachidi,

 quindici grammi di lievito di birra, una cipolla,

prosciutto crudo.

Esecuzione: Impastare la farina con l’acqua frizzante dove abbiamo sciolto il lievito, aggiungiamo un pizzico di zucchero, le cipolle tagliate sottili e passate in padella, due cucchiai di olio di arachidi, lavoriamo bene fino a che l’impasto sarà liscio ed omogeneo e  non si attacchi alle dita, il sale va messo in ultimo. Prendiamo una teglia ovale e stendiamo la focaccia. Lasciamola riposare per due ore e trenta min. a temperatura ambiente coperta da un tovagliolo. Trascorso il tempo la pennelliamo con olio di arachidi e la mettiamo in forno a duecentotrenta ° per dieci , quindici minuti.  Poi la toglieremo dalla teglia, stendiamo sopra il prosciutto crudo sottile, la mettiamo sulla griglia per due min. circa. Che bontà!

Elena  Lasagna

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10/10/2011

Ravioli di carne al tarassaco

Conditi con sugo di cipolle e pomodoro

in olio extravergine d’oliva gentile.

(Il tarassaco deve essere usato in primavera o in autunno,  perché durante la stagione estiva le foglie assumono un sapore amarognolo.)

Ingredienti per il pesto: Tarassaco lessato, strizzato bene passato al tegame con poco burro e poco aceto, con l’aggiunta di parmigiano reggiano grattugiato. Fare uno stracotto con cinque etti di cappello del prete, (manzo) sedano, cipolla, carota, alloro, un cucchiaio di pomodoro, sale, una punta di spezie, vino bianco o rosato. Una volta cotto togliere la carne e passarla al tritacarne, aggiungere  pepe e sale, il parmigiano e se occorre un po’ di pane grattugiato, fare un bell’impasto amalgamando anche il tarassaco.

Fare la sfoglia con uova e semola di grano duro, mettere il ripieno e formare i ravioli. Intanto abbiamo messo l’acqua a bollire, e abbiamo fatto il ragù con la cipolla stufata e macinata, l’aggiungiamo al soffritto di pomodoro. Dopo avere ultimato la cottura dei ravioli, andranno scolati, conditi e mantecati con il parmigiano aggiungendo l’olio solo alla fine.

Elena Lasagna

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11/10/2011

Oggi vi detterò una ricetta raffinata ma ugualmente gustosa. Era uno dei piatti della domenica di mia madre; prima ci faceva il brodo di carne mista per la minestrina e poi…

FETTINE  di  SCAMONE

IN  SALSA

Accompagnata da borlotti lessati al prezzemolo, olio, aceto e sale

e insalata mista.

Ingredienti per cinque persone: seicento grammi di scamone ( manzo ), brodo misto di carne, salvia, timo, pepe, alloro, farina di riso, burro, limone solo il succo.

Esecuzione: tagliare lo scamone a fettine, metterle a bagno nel brodo per due ore. Passarle poi sulla pietra ollare senza seccarle, devono essere cotte appena. Distribuire sulla carne tutte le erbe elencate, il sale e pepe; prendere un poco di brodo, (due mestoli circa) lo portiamo a bollore dopo avere sciolto un cucchiaino di farina di riso, non deve essere troppo denso ma un liquido opaco, togliere dal fuoco e aggiungere quindici grammi di burro, mescolare per ottenere una cremina liquida. Prendere il vassoio della carne, togliere le erbe e versare la salsa. Finire il piatto con una spruzzata di limone, servire.

 Elena  Lasagna

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12/10/2011

Ecco a Voi un’altra ricetta di casa mia per fare la pizza.

Ingredienti:  farina” 00″  acqua minerale, zucchero, (mezzo cucchiaino) due cucchiai di semola di grano duro, due cucchiai di olio di arachidi, quindici grammi di lievito di birra, sale .( Per ogni cento ml di acqua occorrono quindici grammi di lievito di birra,  la farina  Q.B. per ottenere un impasto tenero, liscio ma non appiccicoso.)

Esecuzione: impastare le farine con l’acqua frizzante dove abbiamo sciolto il lievito, aggiungere lo zucchero, l’olio, impastare il tutto, per ultimo aggiungere il sale. Ungere la teglia, velare con la farina, stendere la pizza e lasciare riposare per due ore e trenta minuti circa. Procedere per la farcitura e la cottura che dovrà essere di dieci minuti a duecentocinquanta °.

Elena  Lasagna

RISPOSTE AI LETTORI 39

24/09/2011

 

PER  SOFIA

Sono una donna di quarantotto anni sposata. All’inizio dell’estate ho partecipato ad una festa di lavoro, lì inaspettatamente ho incontrato un mio amico del periodo adolescenziale. C’eravamo sempre desiderati e mai appartenuti; eravamo molto giovani allora, poi le nostre vite presero orizzonti diversi ma l’amore che sentivamo l’uno per l’altra non è mai stato dimenticato. Tant’è vero che quando ci siamo rivisti il nostro amore è esploso nonostante il tempo che ci ha tenuto lontani. Io vorrei che questo rapporto continuasse alla luce del sole, anche perché non abbiamo famiglie da distruggere. Il problema grande è mio marito che pur senza motivo è sempre stato geloso. Ora che c’è il movente non so come la prenderà. Questo segreto per me sta diventando pesante come un macigno; non perché mi senta in colpa ma perché mi sento in una cella da cui è impossibile evadere. Che fare? Grazie! Sofia.

Credo che sia terribile essere posseduti da queste zone d’ombra. All’ombra di un segreto ci si sente di volta in volta forti e deboli, come imprigionati nel castello che noi stessi abbiamo costruito. Ancora oggi che la nostra moralità è più libera, dove  sembra che sia permessa ogni cosa, la vita di noi tutti custodisce segreti che sembrano più o meno insignificanti oppure segreti terribili come omicidi. Forse in quegli anni i segreti erano vissuti come un mondo a parte: ci arricchivano e ci miglioravano. Il tuo problema è molto forte perché da quello che ho capito, tuo marito vuole restare nella tradizione della famiglia, quindi non potresti averlo come alleato e amico come avviene in altre copie. Dovresti incominciare a preparare il terreno dicendogli che vorresti sciogliere il matrimonio per la tua libertà o perché vorresti vivere in un paese lontano. Cerca di ottenere la sua comprensione senza fargli capire del tuo innamoramento per l’altra persona. Ti confesso che sono molto perplessa, ti auguro ogni bene!

Elena  Lasagna

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28/09/2011

DOPO UN LICENZIAMENTO

come ritrovare la forza per andare avanti?

Mario

Cambiare vita succede quando si perde il lavoro. Dover ricominciare anche dopo un lavoro importante, oggi capita molto più spesso. E’ difficile pensare di partire da zero, tutti i progetti, le speranze per poterli realizzare andati in fumo. Ricominciare però potrebbe essere un’opportunità per ritrovare l’armonia con se stessi. Guardare in alto per non cadere; guardare sempre avanti per non restare attaccati al passato, essere predisposti ad accettare la fluidità della vita tirando fuori le potenzialità per riconquistarla. Con la forza dell’intelligenza si può conquistare il mondo.

Elena  Lasagna

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01/10/2011

Che cosa ne pensi di tutti questi omicidi?

 Filippo 

 

Gioisce il pensiero, fugge

urla il tuo cuore, ha le porte chiuse

non avrà alcun legame in quel sobborgo

Come il suono delle acque ad onde ferme

abbandonate là al ristagno

quando al suo risveglio si alzeran le onde

trascineranno per lo scosceso andare

tutto ciò che era in fondo al cuore.

Dopo un lungo sonno la clessidra

prima o poi traspare

un inverno sarà là ad innalzare anche

il tuo sole.

Elena  Lasagna 01/ 10 /2011 – 13:57

C’è che sono triste per le vittime, ma sono nauseata per tutto il resto! Gli assassini veri non sono nemmeno pentiti perchè  non vogliono pagare. Sono contenta di non essere avvocato perchè non difenderei mai un assassino.

Elena  Lasagna

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05/10/2011

Alcuni di Voi mi hanno chiesto la prosa della poesia ” La tua coscienza ” perchè non riuscite a capirne il significato. Eccovi accontentati; quando scrivo una poesia, poi faccio sempre la prosa proprio per questo motivo. ( Anche se ho letto Cesare  Pavese)

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Quali pensieri scaturiscono dalla mente di un assassino impunito?

Fuori canta vittoria ma non può parlare al suo cuore, ora la sua coscienza glielo impedisce. Cercherà di vivere, di amare ma si risolverà in una grande solitudine.

Non potrà mai liberarsi da quel peso, diventerà come l’acqua in uno stagno che rappresenta l’impossibilità di superare quei limiti, perchè la vita ha molto da offrirgli per raggiungere l’infinito.

Allora vorrà risvegliarsi e cercare un rapporto migliore con se stesso e con il mondo circostante, in modo totale e questo lo porterà fatalmente ad implorare il perdono dentro di sé per le sue colpe. Anche se prima gioiva della sua vittoria, credendo, sperando che un giorno o l’altro tutto sarebbe svanito, ora il tempo gli presenta il conto e lui non avrà più la forza di nascondersi dietro la sua malinconia.

La vita è bella solo se sappiamo far risplendere la coscienza per cogliere gli aspetti positivi con la vista del cuore e dell’anima.

Elena  Lasagna

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10/10/2011

Sei favorevole al perdono per chi ha ucciso?

Giulia

La legge dovrebbe essere uguale per tutti; non tollero agevolazioni solo per chi grida più forte. Proprio perchè sono una sostenitrice della vita, e per me chi ha ucciso dovrebbe scontare la sua pena fino in fondo. Senza svaghi di nessun genere, non per cattiveria ma per il suo bene e quello della società. Se non si paga fino in fondo non si raggiungerà mai la consapevolezza vera di ciò che si è commesso. Senza questa consapevolezza non ci sarà mai un pentimento vero e senza il pentimento del cuore e dell’anima prima o poi si ricommetterà lo stesso errore. Solo così sarebbe giusto perdonare o perlomeno dare una possibilità di inserimento sociale.

Nessuno ha il diritto di distruggere a qualcun altro ciò che c’è di più caro ” la vita “. Ora sembra che questo mondo sia dominato dal  ” male “, quindi ribadisco che ” chi sbaglia deve pagare davvero! “

Elena   Lasagna

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16/10/2011

Che idea ti sei fatta della famiglia Misseri?

Roberto di Mantova

Quello che io penso ha poca importanza ormai, ma una cosa è certa: loro, tutti quanti hanno dimostrato di avere una grande limitazione della capacità di essere umani, addirittura al di sotto degli animali. E dal momento che mi chiedi cosa ne penso ora ti dico che se fosse stato per me sarebbero in galera tutti, con appena l’essenziale per sopravvivere, fino a quando si saranno schiariti le idee.

Elena  Lasagna

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07/11/2011

Esistono davvero persone che commettono reati e riescono a farla franca?

Roberto

Può darsi, sono quelli che non hanno l’anima, se non c’è l’anima  si è  psicopatici,  stanno prendendo lezioni di buone maniere. Prima o poi la maschera cadrà e qualcosa succederà…  C’è gente che segue queste vicende  con attenzione a loro non scappa nulla, quindi, non  si potranno ingannare mai!

Elena  Lasagna

ALCUNE RICETTE DI CASA MIA QUARTA PARTE

19/09/2011

Quante volte ci diciamo devo mangiare meno sale, eppure spesso le abitudini e la fretta ci portano a sorvolare certe regole e spesso ne assumiamo in quantità massicce. In giuste dosi fornisce al corpo minerali essenziali, troppo può essere causa di veri scompensi. Danni per le ossa: i ricercatori sono molto chiari sui presunti effetti di impoverimento che il sodio esercita sulle riserve di calcio del corpo. ” Il sodio può rappresentare un danno per le ossa dato che favorisce la perdita di calcio attraverso i reni”. Così se viene eliminato più calcio di quanto ne venga assunto, incominciano i guai per le ossa. Poi, sappiamo che l’eccesso di sodio può dare un ingrossamento del muscolo cardiaco; l’apporto di sodio può anche aumentare l’incidenza dei tumori allo stomaco, ecc… Ecco perchè  voglio regalarvi questa ricetta gustosa e salubre: si tratta della pasta cotta nel siero dei pomodori con aggiunta di sedano, carote, timo, cipolla, prezzemolo e basilico.

SALSA  FRESCA DI  POMODORO

Salsa di pomodoro da conservare  per l’inverno

Esecuzione: laviamo i pomodori, li apriamo un po’ per togliere i semi, li mettiamo a bollire per pochi minuti. Aspettiamo che si raffreddi il tutto, li mettiamo nello scolapasta raccogliendo la loro acqua (il siero)  lo mettiamo in una casseruola, aggiungiamo tutte le verdure sopra elencate e le facciamo bollire senza aggiunta di sale, servirà per cuocere la pasta.

Ora passiamo i pomodori precotti al passaverdura. Nel frattempo abbiamo preparato dei vasetti sterilizzati con coperchio a vite. Mettiamo la passata di pomodoro in una pentola capiente e la faremo bollire per trenta min. (cominciando dalla bollitura). Trascorso questo tempo mettiamo un po’ di sale (serve per la conservazione) incominciamo a invasare la composta sul fornello acceso, finita l’operazione avvitiamo i coperchi e li mettiamo a riposare capovolti fino al giorno successivo, dopo quindici giorni saranno pronti per il consumo.

Ingredienti per il condimento della pasta: dopo avere cotto la pasta senza aggiunta di sale possiamo condirla semplicemente con crema di formaggio, porro soffritto e mantecarla con il parmigiano aggiungendo origano e pepe. Sarà molto saporita anche senza sale perché  durante la cottura avrà assorbito anche i sali minerali delle verdure. Buon appetito e buona salute!

Elena  Lasagna

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 CROSTATE  di  PASTA SFOGLIA

Queste torte  sono fatte con la pasta sfoglia fatta in casa, anche questa è una ricetta di mia madre. La pasta sfoglia richiede una lunga lavorazione, e noi non abbiamo sempre il tempo di prepararla; in commercio ci sono ottime marche, si trova surgelata.

 CROSTATA di  PESCHE e  MANDORLE 

crostate di frutta

Ingredienti: prepariamo una teglia dal diametro di cm venti- ventidue. Duecentocinquanta grammi di pasta sfoglia, cinque pesche bianche      settembrine, quattro amaretti sbriciolati e due cucchiai di pangrattato, cinquanta grammi di burro, tre cucchiai di miele, cinquanta grammi di mandorle tritate grossolanamente, quaranta grammi di pinoli, crema chantilly.

Esecuzione: laviamo e spelliamo le pesche, le tagliamo a dadini, le mettiamo in una teglia da forno, tagliamo il burro a piccoli pezzi,  li aggiungiamo alle pesche in maniera uniforme, e lo stesso vale per  i pinoli e le mandorle. Cuocere il tutto per quindici min. a 180°, poi aggiungere il miele e inforniamo per altri cinque min. Imburriamo la teglia e stendiamo la pasta sfoglia curandoci di bucherellarla con la forchetta. Dopo avere distribuito gli amaretti e il pangrattato sul fondo versiamo la composta di pesche e mandorle. Infornare per venti min. a duecento gradi circa. Lasciamo intiepidire e la serviamo con crema chantilly.

Si possono sostituire i ripieni con: cinque mele delicious, oppure imperatore, cinquanta grammi di burro, tre cucchiai di miele, cinquanta grammi di noci tagliate grossolanamente, mezzo limone grattugiato aroma vaniglia, ottanta grammi di uvetta, tre cucchiai di pangrattato.

Esecuzione: sbucciamo le mele, le tagliamo a dadini, le mettiamo in una padella, aggiungiamo il burro, il limone grattugiato e l’aroma alla vaniglia. Facciamo rosolare in modo da portare le mele a metà cottura, poi aggiungiamo il miele e sempre mescolando uniremo noci e uvetta. Procedere per la torta. Da servire tiepida con salsa di lamponi.

Con lo stesso procedimento della seconda torta si possono sostituire le mele con le pere. Da servire sempre tiepida con panna chantilly e colata di cioccolato.

Non appena avrò l’occasione di rifarle ve le mostrerò.

N.B. In queste ricette la composta di frutta dovrà essere asciutta, ( lasciare evaporare il succo della frutta) altrimenti la torta non risulterà friabile.

Elena  Lasagna

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26/09/2011

QUANDO  il  FRITTO  fa   SNACK

È risaputo ormai che il fritto non è un alimento da consumare ogni giorno o quasi, anche se è così gustoso che dopo una volta ci invoglia poi un’altra e così via…

SPUNTINO  DI  POLENTA  FRITTA

polenta fritta

Ingredienti: farina di mais, acqua, sale, olio di arachidi, farina di riso.

Esecuzione: facciamo una bella polenta facendo bollire l’acqua, la saliamo, e buttiamo la farina di mais adagio mescolando sempre con la frusta per non fare grumi. La lasciamo bollire a fuoco basso per circa trenta min. curandoci di mescolarla di tanto in tanto. Dopo di che la vuoteremo in una teglia dai bordi alti quattro cm circa e la lasciamo raffreddare. In una padella  grande portiamo l’olio al punto di fumo ideale, dopo avere tagliato la polenta a dadi la passiamo nella farina di riso e la friggeremo fino alla doratura. Quando sarà pronta la stenderemo sulla carta assorbente, da spolverare con zucchero semolato.

Elena  Lasagna

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ED  ECCOVI  LA  CLASSICA  TORTA  CON  L’UVA  LA BUFFETTA .

In casa mia hanno fatto questa torta in cento modi diversi, tutte molto squisite. In questi ultimi anni ho voluto testare la mia, è piaciuta, perché ugualmente soffice anche se ho sostituito il latte con il succo di uva bianca.

Ingredienti: quattrocento grammi di uva nera piccola tipo ancillotta, oppure sangiovese, o moscato d’Amburgo oppure uva fragola, centottanta grammi di succo di uva bianca, duecentocinquanta grammi di farina “00”, cento grammi di zucchero, due uova e due tuorli, ottanta grammi di burro, mezzo bicchierino di maraschino, tre quarti di una bustina di lievito per dolci. Una teglia dal diametro di venti- due cm. ricoperta con carta  da forno, imburrata e lievemente  infarinata.

Esecuzione: dopo aver lavato e tolto gli acini dell’uva nera mettiamola sopra una carta assorbente. Nel frattempo laviamo quella bianca, togliamo gli acini e la mettiamo nel passa verdure  ricavandone il succo. In un recipiente mescoliamo dolcemente le uova e i tuorli con lo zucchero, usando la frusta a mano ( se mescoliamo in maniera aggressiva l’uva scenderà sul fondo), aggiungiamo il burro sciolto, a temperatura ambiente, il succo d’uva, mescoliamo fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea, incorporiamo la farina dove abbiamo mescolato il lievito adagio, adagio aggiungendo anche il maraschino. Dopo aver ottenuto l’impasto liscio lasciamo riposare cinque min. in modo che incominci la lievitazione. Trascorso il tempo aggiungeremo l’uva nera mescolando delicatamente per non rompere gli acini ma amalgamandola all’impasto in modo uniforme. Mettere il composto nella teglia, nel forno preriscaldato a centosessanta- centottanta g°. per quaranta min.circa. Dopo trenta min. forare la torta con uno stecchino per controllare la cottura.

N.B. Il colesterolo del burro verrà equilibrato con i semi dell’uva perchè contengono “Omega 3”.

ECCOLA  NELLA FOTO!

UNA DELLE TANTE RICETTE DELLA BUFFETTA

Elena  Lasagna

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29/09/2011

TORTELLI  DI  ZUCCA di casa mia

TORTELLI DI ZUCCA DUE

Ingredienti  per il ripieno: una bella zucca carnosa e dolce, dieci amaretti tritati finemente, mezza buccia di limone grattugiata, (limone non trattato) noce moscata, parmigiano reggiano grattugiato sale.

Ingredienti per il ragù: pomodori freschi o passata, cipolla, basilico, vino bianco, pancetta steccata, mostarda, olio extravergine di oliva.

Ingredienti per la sfoglia: uova e farina di semola di grano duro macinata fine.

Esecuzione del ripieno: pulire la zucca, tagliarla a pezzi e cuocerla in forno. Lasciare intiepidire, stemperarla con la forchetta fino a quando non ci sarà nessun grumo, aggiungere la noce moscata, il limone grattugiato, gli amaretti, infine il parmigiano e il sale. Mescolare bene per amalgamare tutti gli ingredienti.

Esecuzione. del ragù: soffriggere la cipolla tagliata finemente, aggiungere la pancetta steccata già grigliata, il vino bianco,  il pomodoro già preparato in precedenza, fare bollire per due min, aggiungere il basilico, lasciare raffreddare poi aggiungere l’olio infine qualche cucchiaio di mostarda.

Esec. dei tortelli: dopo avere fatto una sfoglia sottile tagliare dei quadrati di sei cm circa, mettere il ripieno, chiudere bene i lati e la parte orizzontale del quadrato, poi prendere il lembo superiore e unirlo a quello inferiore (schiacciando le estremità , quella superiore a quella inferiore) e lo stesso dall’altra parte. Formati i tortelli li cuoceremo in acqua bollente salata, dopo averli conditi con il ragù aggiungeremo sopra abbondante parmigiano reggiano. Lasciare riposare quindici min. prima di servire.

Elena  Lasagna

RISPOSTE AI LETTORI 38

15/09/2011

Perché secondo te c’è questo aumento di ribellione nel rispetto delle leggi, e l’aumento della criminalità?

Roberto

Oggi il cittadino si sente meno sicuro che in qualsiasi epoca negli ultimi cento  anni trascorsi, c’è stato un rapido incremento della delinquenza.

C’è chi crede che la trasgressione sia un modello di intelligenza e di libertà e che l’applicazione di troppe leggi faccia nell’individuo scattare il bisogno di ribellione. Io non credo che il mondo abbondi di leggi e che sia questa la causa della delinquenza e della criminalità. Anzi io credo che sia il contrario: troppa indulgenza. In molte parti del mondo la gente è spinta a rubare e a uccidere perché non ha altri mezzi per evitare la miseria. Nel nostro paese invece io credo che sia collegato al troppo benessere, un certo stile di vita che certe persone pensano di non potere mai raggiungere con le loro capacità sia intellettive che lavorando onestamente. Questo alimenta un senso di ingiustizia, di iniquità. Poi la disoccupazione gioca un ruolo importante, per non parlare del sentimento dell’invidia. Tirando le somme in questi ultimi anni il numero della criminalità è andata crescendo e il numero di reati e omicidi è esploso. Omicidi che avvengono nell’ambito famigliare. Forse è il mutamento nel carattere della famiglia: divorzi, la famiglia allargata, tutto questo sta perdendo il suo ruolo tradizionale. La famiglia che non agisce più come  istituzione integrativa, come veicolo per istillare i valori e sviluppare modelli di comportamento. Ecco le conseguenze di molti giovani che crescono senza valori solidi, con un’idea vaga di ciò che è bene e ciò che è male, di ciò che è giusto e di ciò che è ingiusto, con poche convinzioni che diano loro la giusta disciplina per il rispetto di sé e per gli altri. Spesso sono i genitori stessi a violare le leggi e il venir meno del rispetto per la legge (soddisfatti e divertiti) che poi si propaga inevitabilmente in tutte le leggi specialmente quelle considerate morali e giuste! Ci vorrebbe un cambiamento che tenda a restaurare la fede nella responsabilità individuale, rafforzando la famiglia perchè si possa ristabilire il suo ruolo nell’istillare i valori nei giovani,  forse tutto questo contribuirà alla diminuizione della criminalità.

Elena  Lasagna

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17/09/2011

Secondo te è vero che ci sono persone che portano iella?

Marinella

Io credo che ci siano persone che ci fanno sentire più a nostro agio che non altre dove spesso non troviamo nemmeno un po’ di feeling. Questo ovviamente non è colpa della persona che ti trovi di fronte ma è un problema tuo perché non riesci a rapportarti con lei. Quindi non accettandola metti in moto quell’intolleranza che ti fa esercitare comportamenti ridicoli e ricatti psicologici imbrogliando te stessa per prima perché approfittando del tuo potere critichi ingiustamente l’altra persona che spesso la sua unica colpa è di essere alla lunga migliore di te. (Scusami per la franchezza!)

Elena  Lasagna

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19/09/2011

ALESSIA mi dice: Ho ventisei anni e da tre anni lavoro in un’azienda in qualità di segretaria. Il mio capo è una donna; per il lavoro non ho niente da dire, nel senso che apprezza le mie capacità e su certe cose mi lascia carta bianca. Però mi crea grande tensione quando mi dice ” ricordati che qui comando io”. Me lo dice sempre in presenza di altri e questo mi crea un senso di frustrazione perché anche se ho colmato spesso  le sue lacune non mi sono mai sovrapposta per entrare in competizione. Cosa dovrei fare ora con una che si serve di me e poi è invidiosa? Grazie!

Il lavoro deve essere fonte di gratificazione con un certo spazio d’ indipendenza ma se fa nascere frustrazioni a lungo andare potrebbe degenerare un clima invivibile. Io credo che voi dovreste parlare a lungo e chiarire, anche perché di questi tempi il lavoro fisso stabile potrebbe diventare un’illusione. In certe aziende addirittura hanno dovuto cambiare staff e strategia di conduzione anche solo per due persone del gruppo non si poteva andare avanti. Purtroppo spesso si litiga per il lavoro ma anche a prescindere, quindi la cosa più giusta da fare è contribuire con umiltà e onestà con fatti e idee, con un impegno costante, e ( questo vale per la tua principale) vivere i successi in modo collettivo nell’esprimere solidarietà. Poi, individuare il problema vero e dare ai fatti la giusta dimensione. Ricordati però che più ci si sente sicuri meno si è permalosi, per non fare di una piccola fonte un oceano. Auguri!

Elena  Lasagna

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21/09/2011

ANNALISA mi dice:

Ho vent’anni, mi sono innamorata di un uomo più grande di me, credo che sia lui l’uomo della mia vita, anzi ne sono sicura. Ma come dirlo al mio ragazzo e ai miei genitori che lo adorano? Cosa posso fare per non farli soffrire?

Se il tuo ragazzo e i tuoi genitori sono così all’antica come dici, allora non è facile vivere in profondità il rispetto di sé, questo cammino richiede grande abilità e dolcezza ma ne vale la pena. Essere se stessi significa anche crescere e scoprirsi attraverso gli incontri reali e simbolici che la vita ci propone. Il rispetto di sé e degli altri soprattutto se sono persone alle quali vogliamo bene, diventa  difficoltoso da perseguire senza fratture e senza ferite. Quel rispetto ci induce continuamente a interrogarci sul confine, sul dolore che la nostra scelta impone agli altri e a quello che la rinuncia impone a noi stessi. Questo succede quando un nuovo amore irrompe nel quieto e organizzato vivere. Comunque, se hai fatto un cammino profondo di consapevolezza, di ristrutturazione e maturazione, insomma,  se dopo questo esame ti senti sicura, allora, io credo che questa nuova vita che intraprenderai ti condurrà alla felicità.

Elena  Lasagna

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24/09/2011

Ruberesti se poi ti offrissero un lavoro migliore per te? E per tuo figlio?

Graziella

Certo che no, ma cercherei di migliorarmi con tutta me stessa. Per mio figlio lo farei solo se dopo aver cercato lavoro ovunque non  mi restasse nessuna  possibilità per poterlo sfamare, non certo per offrirgli il lusso, così gli rovinerei la vita.

Elena  Lasagna

DEDICATO A VOI seconda parte

22/09/2011

Perchè un uomo senza fede a volte riceve miracoli?

Perchè io credo che certe persone anche se atee abbiano lucidato il loro cuore per sconfiggere l’ego e far posto all’amore, solo se abbiamo l’amore dentro ” Dio ” ci può sentire.

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Io penso che chi crede di essere superiore a ” Dio” in realtà sia più debole di quanto voglia far credere al mondo intero.

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E come può un uomo credere che ” Dio ” abbia creato il mondo e l’universo se poi non crede nella sua immortalità? E non crede nemmeno che abbia il potere di distruggere ciò che ha creato?

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Perchè un uomo senza fede quando è disperato prega? Ecco perchè ho sempre pensato che un uomo che ha una fede religiosa non è un debole…

Elena  Lasagna

ALCUNE RICETTE ESTIVE DI CASA MIA (terza parte)

25/08/2011

Se qualcuno non riesce a rinunciare alla pasta al forno anche con questo caldo eccovi una ricetta leggera.

CRESPELLE  DI  MELANZANE  IN CREMA

Ingredienti per cinque persone: per il ripieno occorrono due melanzane fresche, una salsiccia, due sottilette, prezzemolo, aglio oppure cipollotto, brodo vegetale, due cucchiai di parmigiano grattugiato, due cucchiai di pane sempre grattugiato, pepe, sale.

Ing. per la crema: latte, farina di riso, un cucchiaino di margarina, noce moscata, basilico.

Ing. per le crespelle: due uova, latte, farina “00”, sale, spezie, due cucchiai di brandy, limone grattugiato poco, una piccola nocciola di margarina per ungere la padella.

Esecuzione del ripieno: In poco brodo vegetale lessiamo le melanzane con la buccia tagliate a metà. Lasciamo raffreddare, intanto facciamo un trito di aglio o cipollotto con il prezzemolo e la salsiccia grigliata. Aggiungeremo le melanzane passate al tritatutto e facciamo un bell’impasto, poi il parmigiano  il pane, il pepe, il sale. Ora che abbiamo un impasto consistente né troppo molle né troppo solido taglieremo le sottilette a dadini e le incorporiamo al ripieno.

Ora passiamo alla crema: la faremo con tre o quattro cucchiai di farina di riso, sale e noce moscata,  basilico per insaporire che poi toglieremo. Stemperiamo la farina con il latte, lo versiamo fino a raggiungere la giusta consistenza, infine mettiamo il cucchiaino di margarina. Lasciamo raffreddare immergendo la casseruola in una baccinella con acqua e ghiaccio.

Prendiamo gli ingredienti per le crespelle e procediamo nella maniera classica. Una volta fatte le mettiamo in fila sopra un tagliere, le riempiamo e le sistemiamo nella pirofila da forno dove abbiamo già fatto un sottile strato di crema, e ne metteremo un altro sopra. Decoriamo con qualche foglia di basilico, e spolveriamo di parmigiano grattugiato infine spruzziamole con un po’ di latte. Andranno in forno a 180° per venti minuti circa. Da servire con insalata gentilina e radicchio e qualche fettina di pompelmo.

Elena  Lasagna

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26/08/2011

Una ricetta salutare ricca di” omega tre”  ma altrettanto squisita:

ALICI  MARINATE  CON CONTORNO DI  SPAGHETTINI AI SAPORI

 

Ingredienti per quattro persone: trenta alici fresche, aceto di mele, limone, prezzemolo, aglio, pepe, peperoncino, olio extravergine d’oliva,  trecentocinquanta grammi di spaghettini, un pomodoro maturo, una carota, una stecca di sedano, una grossa cipolla, un peperone, due chiodi di garofano, un  mazzolino di odori ( prezzemolo, basilico, salvia), due cucchiai di burro fresco, parmigiano q. b. origano.

Esecuzione: Lavare e pulire le alici privandole della lisca centrale, dividerle a metà, stenderle sopra un piatto grande. Le cospargiamo di sale e pepe, un trito di aglio e prezzemolo, il succo di un limone e le irroriamo con aceto di mele, lasciandole riposare per una notte. La mattina seguente togliamo tutto il liquido rimasto e le irroriamo con olio extravergine, sale e pepe. In una pentola mettiamo a freddo tutte le verdure, il mazzolino di odori  elencati nella ricetta tranne l’origano. Aspettiamo che raggiunga la bollitura e aggiungiamo il sale, i chiodi di garofano, il peperoncino e faremo bollire il tutto per trenta minuti. Poi, toglieremo tutte le verdure e le erbe e buttiamo a cuocere gli spaghettini che una volta scolati andiamo a condire con burro fresco, origano e parmigiano reggiano. Da servire in un letto di alici marinate.

Elena  Lasagna

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27/08/2011

PESCHE   AL  FORNO  con gelato

 ottima merenda per i bambini

Ingredienti per quattro persone: quattro pesche grosse, mature e dolci, cacao dolce, amaretti, liquore all’amaretto, ottocento grammi di gelato ai gusti preferiti.

Esecuzione: lavare le pesche, togliere la pellicina, dividerle a metà, denocciolarle, e disporle sulla teglia da forno unta con una noce di burro. Sbriciolare gli amaretti, mescolarli al cacao, formare un impasto con qualche cucchiaio di amaretto, ci servirà per il ripieno; spruzzare con succo alla pesca e infornare a centottanta gradi per quindici minuti. Una volta cotte lasciamole raffreddare poi le metteremo nelle coppe con sopra il gelato.

Elena  Lasagna

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28/08/2011

Oggi voglio lasciarvi una ricetta di mia madre che a me piace moltissimo: la ricetta della pasta per pizza.

Mettiamo il caso che decidessimo di fare la pizza in casa per tutta la famiglia.

Per una pizza morbida e friabile oppure tirata e croccante.

Ingredienti per cinque persone circa: cinquecento grammi di farina” doppio 0″, acqua minerale frizzante q.b., un cucchiaino di zucchero venti grammi di lievito di birra, (quello a cubetti) due cucchiaini di olio extravergine d’oliva, infine un pizzico di sale. In questa ricetta il sale va messo nell’ultima lievitazione.

Esecuzione: La sera prima mettiamo in una zuppiera o ciotola capiente sette grammi circa di lievito, un pizzico di zucchero, metà cucchiaino di olio, qualche cucchiaio di farina e mezzo bicchiere di acqua minerale; mescoliamo bene il tutto, copriamo con un tovagliolo,  e lasciamo riposare per una notte. La mattina presto ripeteremo l’operazione, lasciando riposare per mezz’ora; ripeteremo l’operazione per tre volte fino ad esaurimento degli ingredienti. Dopo avere unto e infarinato per bene la teglia, tiriamo la pizza dello spessore desiderato e lasciamo riposare per due ore abbondanti. Trascorso questo tempo passiamo alla decorazione con gli ingredienti che amiamo di più e la cuoceremo per cinque minuti a duecentocinquanta gradi e per altri dieci minuti a 200°.

Questa pasta è adatta per fare anche la schiacciata di cipolle; prima di stendere la pasta incorporiamo le cipolle stufate all’impasto lasciandolo riposare due ore. Prima di infornare  spennellare la pasta con olio, cospargendole sopra qualche filettino di cipolla cruda tagliata sottile. Cuocere come pizza normale.

Elena  Lasagna

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 29/08/2011

Ricordo di mia madre quando preparava il lievito naturale: riusciva sempre a sorprenderci con il suo pane e le sue pizzette, specialmente con le schiacciatine. Quando si sentono questi profumi la casa è più calda  d’inverno anche se sommersa dalla neve,  d’estate sembra più allegra  anche con solo pane ci si sente ricchi nell’ anima. Forse perchè nessun cibo è così pieno di significati, il pane è  simbolo di nutrimento essenziale , sia fisico che spirituale.

IL  LIEVITO  NATURALE

Ingredienti: ” farina 0″, acqua, sale , miele, olio extravergine d ‘oliva, e tanta manualità.

Esecuzione: Prendiamo trecento grammi di farina possibilmente fresca, mettiamo un poco di acqua minerale naturale, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, un cucchiaio di miele. Impastiamo fino a quando abbiamo raggiunto una consistenza omogenea e non appiccicosa. Formiamo una palla che dovrà riposare per quarantotto ore coperta da un tovagliolo umido. Trascorso il tempo aggiungiamo all’impasto mezzo bicchierino di acqua e la farina necessaria per riottenere l’impasto non appiccicoso e lasciamo riposare per altri due giorni. Quest’operazione è particolarmente delicata perchè l’ambiente dove si lavora il lievito deve essere tiepido  privo di correnti e soprattutto bisogna manipolare la pasta lievitata con amore e manualità altrimenti i risultati saranno negativi. Ora possiamo usare il ceppo con l’aggiunta di ingredienti freschi: farina acqua e sale, per iniziare a preparare la buona pasta naturale per la pizza. Lasciamo passare altri due giorni, e aggiungiamo alla pasta ancora acqua e farina lavorando di nuovo l’impasto, lasciandolo ancora una volta riposare fino che si gonfierà serviranno tre ore circa. Poi in una terrina scioglieremo due cucchiai di sale scarsi in mezzo litro di acqua possibilmente tiepida e la incorporiamo all’impasto ovviamente, aggiungendo ancora un chilogrammo di farina, lasciandola assorbire  poco a poco lavorandola per un quarto d’ora. Poi, dividiamo la massa finale e prendiamo quello che ci serve lasciandolo riposare per le ultime due ore. Infine potremo dare la forma desiderata: al pane, pizza, schiacciate , schiacciatine ecc… e metteremo in forno.

Elena  Lasagna

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30/08/2011

Altre due ricette  per i nostri bimbi, facili e gustose.

SFOGLIATINE   ALLE   VERDURE   MISTE

 Ingredienti ed esecuzione: facciamo una fragrante pasta sfoglia nel metodo tradizionale, se la vogliamo più friabile aggiungiamo all’ultimo procedimento un pò di acquavite. La stendiamo sottile  e ne ricaviamo dei quadrati di tredici cm circa. Nel frattempo abbiamo tagliato a bastoncini di circa tre cm: carote, patate, cipolle, peperoni, sedani, zucchine. Le abbiamo passate al tegame per la doratura, poi separatamente (perchè hanno cotture diverse) le abbiamo messe a cuocere in agrodolce con un po’ di brodo, vino, un cucchiaio di aceto di mele e un cucchiaio di zucchero. Raggiunta la giusta cottura di tutte le verdure le lasciamo raffreddare e le pennelliamo leggermente con l’olio  (non deve colare). Ora prendiamo i quadrati di pasta sfoglia la infariniamo all’interno con farina di riso, mettiamo le verdure miste e due o tre dadini di mozzarella, richiudiamo accuratamente i quadrati  e  li mettiamo a cuocere per quindici minuti circa (controllare la cottura).  Togliamoli dal forno e stendiamoli sopra un piattone rivestito di rosmarino e basilico. Buona merenda! Sì saranno dei fagottini dorati e profumati ma soprattutto genuini.

Un’alternativa alle verdure stufate è la frutta, anche lei tagliata a piccoli pezzi con l’aggiunta di un po’ di zucchero la caramelliamo leggermente ma dobbiamo curarci che non risulti troppo bagnata, una volta fuori dal forno li spolveriamo con zucchero a velo. Io ho avuto successo e Voi?

Elena  Lasagna

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 31/o8/2011

Carissimi amici , prima di chiudere questo ultimo articolo di ricette vorrei lasciarvi un dolce che racchiude in sé i tepori dell’estate e apre la strada ai sapori dell’autunno.

SEMIFREDDO  ai  FICHI e  mele

 

Ingredienti: tre mele, otto fichi maturi, un limone, tre cucchiai di zucchero, cinque amaretti, un bicchierino di liquore o sciroppo all’amaretto, vaniglia. Questi ingredienti servono per la composta di frutta. Per la crema servono: cinquecento grammi di ricotta, trecento grammi di panna da montare, zucchero q. b. due tuorli. Duecento grammi di savoiardi sottili fatti in casa, ( si possono sostituire con i pavesini)  per lo zabaione: tre uova, marsala o vin santo, e zucchero. Sciroppo alle mandorle oppure all’amaretto, trecento grammi di cioccolato fondente dolce.

Esecuzione: nella casseruola mettiamo le mele e i fichi tagliati a pezzettini, tre cucchiai di zucchero, la vaniglia, gli amaretti, la buccia grattugiata di mezzo limone, lo sciroppo o il liquore. Lasciamo cuocere e raffreddare, poi dividiamo la massa dal liquido. Ora setacciamo la ricotta, montiamo la panna e uniamo i tuorli sbattuti con lo zucchero alla ricotta già pronta, infine li uniamo alla panna montata e la teniamo da parte in friforifero. Facciamo uno zabaione perfetto e facciamo sciogliere a bagno maria la cioccolata ottenendo così una crema liquida non troppo densa ( perchè dobbiamo considerare che in frigorifero si rapprenderà). Abbiamo fatto un buon caffè con la moka e si è già raffreddato. Ora abbiamo tutto pronto per procedere all’esecuzione del dolce. Prendiamo una pirofila rotonda trasparente, imbeviamo i savoiardi o pavesini nel caffè alternando con il succo della composta man mano che si procede, foderando per prima il fondo, versare la crema, uno strato ancora di biscotti e mettiamo la composta, colando lo zabaione alternato alla cioccolata. Per ultimo mettiamo uno stato di crema con amaretti sbriciolati e lamelle di cioccolato ottenute con la grattugia per carote.

Elena  Lasagna

Ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato le mie ricette; prometto che ci saranno altre occasioni per regalarvene ancora.

Ritornerò il quindici settembre per rispondere a tutte le vostre domande!

Ciao! A presto!

Elena  Lasagna

FIORI BIANCHI PER LA TUA NUOVA VITA

19/08/2011

Ho quasi cinquant’anni ed abbiamo un figlio di ventotto anni. Mio marito e io abbiamo fatto molti sacrifici per mandarlo all’università, ora che si è laureato con il massimo dei voti vuole abbandonare tutto e dedicarsi alla campagna: vuole fare il contadino. Si è chiuso in se stesso ed ha amici che non sollecita mai, è sempre insoddisfatto, non prende iniziative oltre a quell’irremovibile idea di dedicarsi alla terra. Se provo a parlargli dice che ha scelto questa facoltà per farci piacere. Dove abbiamo sbagliato? Come posso rimediare a questa mancanza di amore che ha profondamente ferito mio figlio? Grazie! Antonietta.

Antonietta! Hai detto giusto, bene: ” quella mancanza di amore  che ha così…”

Io credo che il problema non stia in tuo figlio ma il problema è in te che non riesci ad accettare la sua  scelta. Io credo che lui sappia bene quello che vuole, e certamente vorrebbe la tua, la vostra approvazione. L’unica angoscia siete voi, perché non vuole deludervi. Invece di addossarti questo “delirio di colpa ” ama molto tuo figlio per ciò che è e per tutte le sue scelte che mi sembrano a dir poco intelligenti. Tu parli della terra come se fosse una cosa proibita a tuo figlio mentre fare l’agricoltore è una delle professioni più pulite e faticose, con la cultura che si ritrova un giorno sarà molto soddisfatto di questa scelta. Alla sua felicità non pensi? Se dentro di te non hai quell’amore vero da  dimostrargli la tua approvazione allora ti consiglio di chiedere al tuo medico di suggerirti uno psicoterapeuta.

Elena  Lasagna

Quando una nostra scelta fa soffrire chi ci sta vicino, per una decisione giusta ma che pesa troppo sugli altri, in noi può scattare il senso di colpa,  una specie di rimorso grande che ci sommerge. E quando quella sensazione si impadronisce di noi non è facile farvi fronte. Forse occorrerebbe provarci. L’unica soluzione è imparare a tollerare il conflitto tra la propria strada e quella degli altri. Imparare che differenziando le nostre scelte personali è inevitabile generare sofferenza. Per neutralizzare il senso di colpa è importante imparare a rispettare gli altri, il loro modo di pensare, la loro personalità ascoltando le loro esigenze.

Elena  Lasagna

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DEDICATO A VOI

14/08/2011/ore 10:50

Perché non ci riveli apertamente quello che sai? Perché tanti misteri? Paura della gente?

Roberto, Giancarlo, Alessandro, Federica, Franca.

No, non ho paura della gente. Sono sempre stata sana di mente e ringrazio ” Dio ” per questo. Non ho mai bevuto in eccesso, ne fatto uso di stupefacenti e detesto la menzogna, come detesto i venditori di morte (droghe, alcool ecc…). Porto rispetto anche a coloro che non hanno trovato la fede, perché è senza la” fede” un uomo è perduto. Ma è facile credere in ciò che si vede, però è anche vero che non tutti vogliono vedere né sentire.

Dio ha mandato Gesù sulla terra per trasferirci quell’amore grande che solo ” Lui ” sa dare, per regalarci la pienezza della sua gioia, ( la vera felicità) perché fossimo perfetti nell’unità.

Il segreto di cui si parla è in Noi, nel rispettare la Sua volontà, di quello che Lui ha creato e cioè  Noi , il rispetto di Noi e del prossimo, della nostra terra, dei mari, del cielo e di tutto ciò che ne fa parte. Il segreto è nei dieci comandamenti. Allora io mi chiedo: perché non provare a capirli veramente? Che cosa ci costa? Che cosa si perde? L’orgoglio?

Quando qualcuno dice: io non sono niente e nessuno, in realtà costui è già vicino a” Dio”  deve solo credere in se stesso.

Elena  Lasagna

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ALCUNE RICETTE ESTIVE DI CASA MIA (seconda parte)

 Alcune persone mi hanno chiesto se ho cambiato genere di argomentazione perchè i miei due ultimi articoli parlano di cucina, ebbene, non è così, le ricette che vi lascio è solo un modo per farvi capire che non mi sono dimenticata di Voi. Più che una vacanza il mio è un periodo di riflessione  per mettere in ordine alcune cose lasciate in sospeso. Grazie anche a Voi!

Elena  Lasagna

11/08/2011

FOCACCIA SOTTILE  ALLA  FIAMMA  IN  SALSA  DI AGRUMI

da gustare con composta di moscato d’Amburgo, pesche, prugne e una pallina di gelato alla vaniglia.

Per la focaccia ingredienti: farina “00” duecento grammi, un cucchiaino di zucchero, limone grattugiato e spremuto a metà, tre cucchiai di liquore all’arancia, due uova, latte q.b. mezzo cucchiaino di lievito per dolci, olio di arachidi.

Per la salsa occorre: la spremuta di tre arance e di un limone, qualche filettino di scorza dei due frutti quattro cucchiai di zucchero.

Per il contorno: una pesca gialla grossa, due o tre prugne rosse, uva moscato, due cucchiaini di zucchero a velo.

 

ESECUZIONE

Tagliamo le prugne e le pesche in piccoli pezzetti, li mettiamo in una casseruola insieme agli acini dell’uva e lo zucchero a velo vanigliato. Portiamo ad ebollizione fino alla cottura. Lasciamo  riposare per qualche ora così la composta prenderà la giusta consistenza.

Ora passiamo alla salsa di agrumi: dopo aver lavato accuratamente la frutta, togliere qualche filettino di scorza con l’apposito scavino per agrumi, spremere il tutto e dopo avere aggiunto lo zucchero li mettiamo a caramellare fino ad ottenere una consistenza cremosa ma non troppo densa.

Infine passiamo alla focaccia: in una terrina mettiamo i due tuorli, il cucchiaino di zucchero, la buccia grattugiata e il succo del limone, poi mescoliamo gli ingredienti con la frusta elettrica incorporiamo la farina setacciata piano alternandola al liquore  e al latte,  sempre mescolando aggiungiamo il lievito, infine  gli albumi montati a neve li mescoleremo  a mano dal basso verso l’alto senza la frusta elettrica. L’impasto dovrà essere morbido. (Un po’ più solido delle crespelle). Prendiamo un tegame dal diametro di diciotto cm circa e mettiamo due cucchiai di olio di arachidi, lasciamo scaldare e versiamo quattro cucchiai dell’impasto fino a formare una focaccia rotonda sottile mezzo cm e uniforme, la giriamo fino ad ottenere la doratura, la mettiamo sulla carta assorbente e continueremo fino ad esaurimento dell’impasto. Prendiamo le focacce e le mettiamo in un vassoio, le cospargiamo con la salsa agli agrumi dopo di che vanno spruzzate  con il liquore, fiammare e impiattare con la composta di frutta e una pallina di gelato alla vaniglia.

Elena  Lasagna

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IL  DOLCE  DI   FERRAGOSTO

(Per bambini e adulti)

TORTA VANIGLIA CON AROMA  ALLE MANDORLE

INGREDIENTI

Facciamo un buon pan di spagna soffice. Ci muniremo di una pirofila trasparente. E ora passiamo alle creme.

Prima crema: un uovo intero, due cucchiai di zucchero, due etti di ricotta vaccina, duecentocinquanta grammi di yogurt alla vaniglia, dieci biscotti frollini (tipo bucaneve Doria).

Esecuzione: sbattiamo il tuorlo con lo zucchero fino a farlo diventare una crema spumosa,  lo incorporiamo all’albume montato a neve, aggiungere lo yogurt, mescolare, poi  aggiungeremo la ricotta setacciata con l’aggiunta dell’aroma alla vaniglia. Mescolare ed infine incorporare i biscotti tritati, se il composto dovesse risultare troppo consistente aggiungere un poco di yogurt.

Seconda crema: mezzo litro di latte ( dove abbiamo messo a bagno una stecca di vaniglia la sera prima), tre tuorli, tre cucchiai di zucchero, farina di riso q. b. panna montata, ghiaccio.

Esecuzione: portare il latte ad ebollizione, sbattiamo i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare leggeri e spumosi, aggiungiamo due cucchiai pieni di farina di riso, mescoliamo e sempre mescolando incorporiamo il latte. Quando la crema sarà pronta la metteremo a bagnomaria  sopra il ghiaccio. Una volta raffreddata ci aggiungeremo la panna montata (deve corrispondere alla metà della crema).

Terza crema: duecento grammi di mascarpone, due uova, tre cucchiai di zucchero una fiala alla vaniglia.

Esecuzione: mescolare bene il mascarpone, a parte mescoliamo i tuorli con lo zucchero nella solita maniera, poi aggiungeremo gli albumi montati a neve, e uniremo mescolando delicatamente.

Per lo sciroppo: prendiamo cento grammi di mandorle , le tritiamo e le uniamo a cinquecento ml di acqua e  quattro cucchiai di zucchero, poi, le facciamo bollire, una volta raffreddato lo sciroppo verseremo una fiala all’aroma di mandorle (questa operazione verrà fatta la sera prima e lo sciroppo dovrà essere conservato in frigorifero). Prima di usarlo filtrare.

Ora  che abbiamo tutto pronto passiamo all’esecuzione della torta:

Dividiamo il pan di spagna in maniera orizzontale in tre parti uguali dovrà avere lo spessore di due centimetri circa. Prendiamo il fondo del pan di spagna e lo taglieremo in modo da coprire il fondo della pirofila, poi,  bagniamo un poco con lo sciroppo da entrambe le parti aiutiamodoci con un pennello e sulla parte esterna facciamo il primo strato di un cm circa con la prima crema. Prendiamo l’altra parte del pan di spagna e ripetiamo l’operazione con lo sciroppo, poi il secondo strato con la seconda crema, ultima operazione con il pan di spagna, poi  stenderemo la terza crema tre cm circa di spessore  curandoci di coprire bene il dolce, poi la metteremo in frigorifero. Prima di consumare questo dolce dovranno passare circa tre ore, soltanto dopo lo guarniremo con mandorle tostate e caramellate,  (guarnire solo la circonferenza) poi prendiamo la siringa per dolci, oppure il sacco e con la restante panna montata zuccherata con zucchero a velo vanigliato guarniremo ancora dove ci porta la fantasia.

Buon  Ferragosto!

Elena  Lasagna

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21/08/2011

 

Quanti sono i  bambini che non sono attratti dalla frutta? Forse più di quello che sappiamo.

Poco tempo fa ho preparato questa ricetta proprio per loro, e ho visto che ha funzionato. Sono le creme alla frutta, si possono eseguire ricette meravigliose con diverse varietà di frutta, preferibilmente la frutta di stagione.

CREMA  ALLE  PESCHE

Ingredienti: un kg di pesche ben mature, farina di riso, amaretti, cacao dolce, oppure cioccolato bianco grattugiato.

Esecuzione: laviamo, e asciughiamo le pesche, le sbucciamo e togliamo il nocciolo, poi le tagliamo a pezzettini e le passiamo nel passaverdura. Prendiamo il succo e in una casseruola mettiamo tre cucchiai di farina di riso aggiungendo poco a poco il succo, la metteremo sul fornello fino a quando avrà raggiunto la giusta consistenza e alzato il primo bollore. Assaggiamo, se il budino sarà dolce non ci sarà bisogno di zuccherare.

Mettiamo il composto nelle coppette, sbriciolare gli amaretti e coprire lievemente i budini, spolveriamo con cacao o il cioccolato. Aspettiamo che si raffreddino e mettiamoli tutti in frigorifero. Nel frattempo facciamo dei biscotti di pasta sfoglia, una volta cotti li spolveriamo di zucchero a velo vanigliato, da servire insieme alle nostre coppette alla frutta.

Elena  Lasagna

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22/08/2011

Siamo in estate aperta, torniamo alle ricette con il pesce.

                                   POLPETTE di pesce persico e alici.

Ingredienti: una decina di alici fresche, quattro filetti di pesce persico, noce moscata, prezzemolo, aglio, salvia, sale, pepe, pane grattugiato q. b.. un uovo, olio extravergine d’oliva, oppure burro, mezzo bicchiere di brodo.

Esecuzione: pulire e mondare il pesce, tritare finemente le alici e il persico,

aggiungere il prezzemolo e l’aglio tritati,  l’uovo, sale, pepe, noce moscata, e il pane grattugiato, mescolare e formare le polpette.

In un tegame facciamo sciogliere il burro, oppure l’olio con sei foglie di salvia ben lavata e asciugata, adagiamo le polpette, le doriamo e le giriamo, poi spruzziamo con il brodo, mettiamo il coperchio e le lasciamo a cuocere cinque minuti circa curandoci di girarle delicatamente.

Elena  Lasagna

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23/08/2011

Il caldo di oggi mi ha suggerito una ricetta fresca, leggera e gustosa.

RANA  PESCATRICE  IN  SALSA  servita in coppe di ananas.

                   Ingredienti per quattro persone: quattro fette di pescatrice già pulita, una carota, un sedano , una cipolla, mezzo peperone , un pezzetto di cavolfiore, sale, pepe, limone, mais condito, poco olio extravergine d’oliva, prezzemolo due ananas e scarola riccia.

Esecuzione: dopo aver lavato accuratamente le verdure tagliarle  a piccoli pezzi, e metterli in una casseruola, tagliamo anche il pesce a piccoli tocchetti, lo saliamo, e pepiamo poi lo mettiamo in mezzo alle verdure per la cottura a vapore. Intanto tagliamo a metà i due frutti esotici, li svuotiamo con lo scavino, mettiamo la polpa in una terrina dove ne ricaveremo dei piccoli pezzi. Il giorno precedente abbiamo preparato una salsa giardiniera in agrodolce per quattro persone con le verdure sopra elencate, le mescoliamo con quattro cucchiai di mais cotto a vapore (si trova in scatola già pronto). Una volta cotto il pesce lo mescoliamo a questa salsa, lo aggiustiamo di sale e pepe e impiattiamo nelle coppe di ananas. Lo guarniremo con la polpa dei frutti che abbiamo messo da parte e una fetta di limone.

Elena  Lasagna

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24/08/2011

POLPETTINE   di  SALMONE

Ingredienti: per quattro persone: una coda di salmone, un porro, uno scalogno, salsa di pomodoro, basilico, origano, un uovo, pane grattugiato q.b. salsa verde ( olive,  capperi, prezzemolo, olio extravergine d’oliva).

Esecuzione: cuocere la coda di salmone in forno, lasciare raffreddare, e togliere tutte le lische, tritare finemente la polpa a coltello, il porro, aggiungere il sale,  il pepe poi mettere l’uovo già sbattuto, l’origano infine il pane grattugiato e formare delle polpettine che poi passeremo nel pane grattugiato facendole riposare  mezz’ora circa. Ora prepariamo una padella capiente, mettiamo due cucchiai di olio e faremo soffriggere lo scalogno tritato, aggiungiamo due cucchiai di  salsa di pomodoro, il basilico e sfumiamo con un po’ di vino bianco, subito dopo adagiamo le polpette. La cottura deve avvenire a fuoco abbastanza alto o moderato e dovranno essere girate delicatamente fino alla doratura. Mettiamole sul piatto da portata con accanto una ciotola di salsa verde.

Elena  Lasagna

Assassini si nasce?

01/08/2011

Mi hanno chiesto cosa ne penso della strage di Oslo e di Utoya per mano di Anders Behring Breivik.

Non si può certo dire che quest’uomo (sempre che sia un uomo) sia solo una persona con una certa tendenza all’egoismo, con un individualismo molto accentuato senza nemmeno un briciolo di spiritualità, un annoiato? Si può essere devianti per scelta: vivere facendo esattamente il contrario di ciò che aspira  la gente normale e cioè sfuggire alla trivialità per ritornare all’essenziale. Ma la sua personalità spinge a perdere il valore delle cose, della gente io credo che alla base di queste personalità ci sia: confusione, infelicità, intolleranza, violenza e ostinazione.  Un infelice che non sa che vivere sempre sopra le righe si perde il controllo dell’equilibrio, e quelli come lui sono più portati ad agire che a riflettere. Il principio che guida la sua esistenza è il bisogno di puntare più in alto possibile per sentirsi grande e questo lo spinge ad assumere atteggiamenti e atti rivoluzionari. Lui non sa che non è così che si diventa dei ” grandi “. Io penso che queste persone siano degli psicopatici crudeli.

Elena  Lasagna

02/08/2011

Ancora una volta chiamiamo al banco degli imputati la famiglia, il grande assente che si chiama ” padre “. Sì, il padre più delle responsabilità materne sembra che sia il più responsabile delle inquietudini adolescenziali. Il padre non il modello autoritario tradizionale, ma il padre affettivo che educa per amore non per necessità; che ottiene dai figli un rispetto e un potere ” elettivi ”  anziché assoluti. Io credo che non esistano adolescenti impossibili ( se presi in tempo ). Mi sono accorta che le tematiche più ricorrenti riguardano la depressione e la solitudine, uno stato di forte disperazione legato alla mancanza di affettività, quella ” vera ” .  Un padre che ignora il figlio mina la sua autostima, gli tarpa le ali per sempre. Io credo che la chiave per trovare l’intesa nell’educazione sia il comunicare, il non chiudersi e guardarsi con l’occhio bovino o non guardarsi affatto. Ma occorre sradicare i problemi, aprirli per trovare la retta che porta sulla strada della verità, per diventare ” Donne e Uomini veri “.

La seconda ipotesi: non escludo che assassini si nasca, in questo mondo tutto è possibile!

Elena  Lasagna