LE RICETTE DI CASA MIA DICIASETTESIMA PARTE

13 /03/2012

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

Federica – Oggi sono in vena giusta per cucinare e tu? Non so perché ma quando sono a dieta più cucino e meno sento il desiderio di cibo; forse sono fatta al contrario.

Elena – Non credo che tu sia fatta al contrario, ma semplicemente quando non ti applichi, quello che fai non lo vuole nemmeno il gatto! O sbaglio? Sì, sono in vena di fare qualsiasi cosa, ti stavo aspettando!

Federica – Come hai fatto ad indovinare che le frittelle non mi sono riuscite?

Elena – Beh! Non occorre avere un sesto senso per capirlo! Allora, dimmi, che cosa ti piacerebbe cucinare?

Fede – Sento aria di primavera, facciamo un primo?

Elena – Faremo dei ravioli, li chiameremo: i ravioli primavera!

RAVIOLI  PRIMAVERA

Ingredienti per la pasta: farina di grano saraceno 30%, il resto farina di semola di grano duro, uova.

Ingredienti per il ripieno: trecento grammi di ricotta, trecento grammi di punte di asparagi già stufate con cipollotto, un po’ di brodo vegetale, pepe. Parmigiano  grattugiato cento grammi, noce moscata, e una grattata di zenzero.

Per il condimento: semi di zucca macinati, burro, salvia e prezzemolo, una spruzzata di latte.

Esecuzione del pesto: passiamo la ricotta al setaccio, uniamo le puntine di asparagi, e tutti gli ingredienti che ho appena descritto, amalgamiamo bene e lasciamo riposare per trenta minuti. Nel frattempo faremo la sfoglia e il ragù. Una volta fatti i ravioli li cuoceremo al dente nel brodo vegetale, li condiremo con burro leggermente fuso, parmigiano grattugiato e una manciata di semi di zucca rimacinati, li spruzziamo con il latte e li mettiamo a gratinare per venti minuti circa nel forno a centottanta °. Togliamo dal forno, impiattiamo e li serviremo con un Pinot rosé del Trentino. Sono squisiti!

Federica – Mi sta ritornando l’appetito!

Elena – Adesso faremo un dolce semplice, raffinato e delizioso! Se vuoi puoi incominciare tu, anzi questo lo farai  da sola, io ti detterò solo gli ingredienti.

TORTA  SOFFICE  FARCITA

Ingredienti della torta: trecentocinquanta grammi di farina doppio zero, centosettanta grammi di zucchero, due uova, cento grammi di burro, mezzo bicchiere di latte, una bustina di lievito per dolci, un limone spremuto, filini di buccia di mandarino, cacao dolce cinquanta grammi, mezzo bicchierino di liquore al mandarino.

Per la  guarnizione: zucchero a velo vanigliato, scaglie di cioccolato, panna montata, mandarini caramellati.

Per la farcia: panna montata trecento grammi, mandarini e filini di bucce caramellati.

Esecuzione della torta: sbattiamo i tuorli con lo zucchero, uniamo il burro sciolto a bagno maria (deve essere lavorato a freddo), ora, aggiungeremo il succo del limone, incorporiamo il cacao alla farina e incominciamo adagio alternandola al latte e al liquore fino ad esaurimento. Aggiungere il lievito, infine incorporare gli albumi montati a neve. Mettiamo il dolce in una teglia dal diametro di ventiquattro cent. circa, la lasceremo in forno dai trenta ai quaranta minuti a 180°. Controlliamo la cottura con uno stecchino, se la torta è asciutta la toglieremo dal forno perché non si secchi troppo. Lasciamola raffreddare, poi, la taglieremo a metà e la farciremo con panna montata e mandarini caramellati. Adesso siamo pronti per la guarnizione: prendiamo il sacco per guarnire, mettiamoci dentro la panna montata e facciamo dei ciuffi tutt’intorno; ora ci metteremo sopra ancora del mandarino e del cioccolato in scaglie. Questa torta non è soltanto squisita ma è bellissima da vedere!

Federica – Domani ti mostrerò la fotografia, sento già che sará squisita! Grazie! A domani.

  14/03/2012

Federica – Eccomi qui! Oggi vorrei proporti una ricetta di pesce, il pesce non mi piace molto, ma se cucinato bene è buono.

Elena – Potremo fare dei bocconcini di San Pietro ai capperi e origano, poi, un contorno di melanzane in cotoletta, con ciuffi di crescione.

Federica – Allora al lavoro!

Bocconcini di San Pietro

in contorno di melanzane  e  crescione

Ingredienti: pesce San Pietro q. b., olio extra vergine d’oliva, capperi, origano, sale e pepe, limone. Due melanzane rotonde, uova, farina di riso, pane grattugiato, sale, basilico e ciuffi di crescione, olio di arachidi.

Esecuzione: laviamo e puliamo il pesce, ne ricaviamo dei filetti, che dopo averli pennellati con l’olio li metteremo sulla piastra, li giriamo due volte aspettando la cottura. Una volta cotti li mettiamo in un piattone dove abbiamo messo olio e limone, origano, basilico e capperi tritati. Abbiamo già tagliato le melanzane a fette di mezzo cent., ora proseguiremo come nelle cotolette classiche: farina, uovo e pane grattugiato. Poi le friggeremo in olio di arachidi, una volta dorate le mettiamo nel piatto da portata sulla carta assorbente. Laviamo bene il crescione, ne ricaviamo dei ciuffi, i quali andranno posti sulle melanzane come guarnizione. Servire con un Trebbiano o Chardonnay.

Federica- Se mi verrà bene ti inviterò a cena, la torta di ieri è riuscita alla grande!  Con questi piatti che cosa serviresti come dessert?

Elena – Ci starebbe bene una fetta di ananas al maraschino contornato di crema di agrumi.

   Grazie! A domani! Avrò qualcosa di molto importante da domandarti!

15/03/2012

Federica – Vorrei domandarti:  è vero che non si può cucinare il pollo senza la pelle? E perché?

Elena – Io credo che il pollo si possa cucinare in tutti i modi. Di solito negli arrosti, nel pollo allo spiedo si lascia la pelle perché dentro rimanga morbido e fuori si formi una crosticina, ma si può benissimo cucinarlo anche senza la pelle, basta avere l’accortezza di non seccarlo troppo. Anzi diventa molto saporito e leggero, fra poco lo cucineremo.

Federica – Finalmente Alessandro mangerà anche il pollo! Non gli piace proprio perché non vuole sentire il sapore del pollo sotto la pelle.

Elena – Ora lo cucineremo, poi stasera gli farai una sorpresa. Vedremo!

POLLO  AI  SAPORI 

Ingredienti: Un bel pollo, una costa di sedano, uno spicchio di aglio, sale, pepe, spezie macinate, salvia, rosmarino, prezzemolo, poco pomodoro, origano, aglio, cipolla, una foglia di alloro, vino bianco, brodo vegetale, un pizzico di maggiorana.

Esecuzione: Togliamo la pelle dal pollo, poi, lo taglieremo a pezzi, e lo rosoliamo appena in una casseruola dal doppio fondo. Lo saliamo e lo pepiamo,  lo trasportiamo in una casseruola antiaderente con il fondo smaltato.  Facciamo un trito con tutte le erbe, aggiungeremo la costa di sedano, il vino, e un po’ di brodo. Lo copriamo, lo lasciamo cuocere su fiamma media per circa venti minuti. Lo giriamo, abbassiamo ancora la fiamma, poi continueremo la cottura fino a quando quasi tutto il liquido sarà evaporato. A questo punto controlliamo se la carne è cotta a puntino, dopo sarà pronto per impiattare. Servire con purè di patate o insalata mista, ecc…

Eccolo!

Adesso lo copriamo perché ancora non è cotto!

Federica – Dal profumo dovrebbe essere squisito!

Elena – Domani mi dirai com’è andata!

Fedrica – La cosa importante che volevo chiederti è grande! Vorrei che il mio vestito del grande giorno fosse come quello del tuo matrimonio! Potresti farmelo uguale? Mi piace il pizzo con il raso e la seta. Il tuo è bellissimo!

Elena – Ti ringrazio! Lo farò volentieri, per Te, per la tua famiglia.Ti dirò che sono lusingata se lo trovi così bello dopo tanti anni!

16/03/2012

Federica – Non vedevo l’ora di contattarti per dirti che successo ho avuto con Alessandro: il pollo gli è piaciuto molto, anzi, moltissimo, mi ha chiesto di rifarlo presto; pensa: non ha mai voluto mangiare il pollo! C’è sempre da imparare.

Elena – Sì, c’è sempre da imparare, specialmente da ogni errore! Io spero di continuare ad imparare sempre! Non credo a chi  non sbaglia mai! Che fa sempre tutto alla perfezione; e chi ti  dice com’è o cos’è la perfezione? E che è proprio quella la perfezione?

Elena – Oggi faremo le crespelle ai petali di rose.

Federica – È una ricetta curiosa, non le ho mai mangiate, ma senz’altro saranno meravigliose!

Elena – Vacci piano col meravigliose, hanno un gusto raffinato sì, ma anche particolare, ma sono piaciute molto.

CRESPELLE  AI  PETALI  DI  ROSE

Ingredienti: duecento grammi di petali di rose rosa, o gialle, besciamella, parmigiano grattugiato, trecento grammi di ricotta vaccina, trecento grammi di liscari stufati con latte, scalogno e un cucchiaio di parmigiano, sale, pepe, peperoncino poco. Uova, farina “00”, latte, formaggio fuso, zenzero.

Esecuzione : Mescoliamo la ricotta con i liscari già tritati e stufati, aggiungiamo un po’ di zenzero, pepe, peperoncino, poco sale, formaggio fuso e amalgamiamo bene il tutto. Ora facciamo le crespelle: mettiamo nel frullatore i petali di rose lavati bene, li addizioneremo al latte, poi, in un’altro recipiente sbatteremo le uova, noce moscata, il composto di petali e latte , la farina, mescoliamo ben bene e procediamo per le crespelle. Mettiamo le crespelle sopra un piano, le riempiamo con la farcia e formiamo delle mezze lune tagliandole con il taglia pasta. Ora adageremo le mezze lune nella teglia, e le cospargeremo di besciamella e parmigiano. Versiamo sopra il tutto qualche cucchiaiata di brodo di carne e via, nel forno a centottanta g° per venti-trenta minuti. Quando le crespelle saranno dorate le toglieremo dal forno e saranno pronte. Servire ancora calde. Vino adatto: Bardolino rosato.

Federica – Devo dirti che mi ispirano molto. Posso scegliere la prossima ricetta? Vorrei che fosse un dolce al cucchiaio, ti va?

Elena – E vada per il dolce al cucchiaio, al prossimo articolo! Ci sarò.

NELLE STORIE DI TUTTI I GIORNI DUE

12/03/2012

Com’è possibile che in questa epoca, nella cultura occidentale ci siano ancora conflitti religiosi tra persone della stessa razza e civiltá?

Annalisa  e Roberto

Fin dai tempi più remoti i motivi scatenanti le guerre erano stati anche religiosi. La religione vera, è una forza parallela al mondo esistente che innalza tra  gli uomini da preconcetti, meschinità, e offre la pace tra i popoli, di qualsiasi razza o religione essi appartengano.

Ho cercato di capire, di afferrare quel fenomeno strano che loro chiamano religione, analizzando ogni dettaglio, cercando di dare una spiegazione con tutta la volontá e il resto di me stessa, a quella dimensione cosí bassa e sconosciuta alla vera religione. Ma le contraddizioni sono molte, non si riesce a trovare una risposta. L’intelligenza umana non dovrebbe accanirsi contro coloro che hanno avuto la gioia, il privilegio, oppure con la sofferenza hanno raggiunto quella dimensione del” vedere”, d Anteprima modifiche

 Pubblicato Modifica

Visibilità: Pubblico Modifica del “sentire” ciò che esiste al di lá, nell’infinito: cose cosí grandi che possono solo portare il bene a tutta l’umanità. E non prenderlo come un fraintendimento distruttivo il volere affermare che si tratta del maligno! No, non ci sto! Farebbe comodo a delinquenti e assassini. A volte misurare certe distanze mi atterrisce, e rivolgo altrove i miei pensieri: alla mia ” Fede”, che è quella di sempre, e lo resterà fino a quando Il” Supremo”  non mi dimostrerà che è stato solo una scherzo della natura, perché tutto questo esprime una grandezza che nessun essere umano sarà in grado di esprimere mai!

Elena  lasagna

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14/03/2012

Nella poesia che hai dedicato alle vittime

dell’ OLOCAUSTO

perché non hai messo la fotografia del luogo in cui è avvenuto lo sterminio?

Chiara e Giulia

Perché non ho voluto aggravare il dolore dell’anima del personaggio che mi ha inspirata. Anche perché Lui vorrebbe dimenticare, in un posto nuovo, dare fine a quegli orribili ricordi, vivere in pace nell’altra dimensione. Questo vale anche per chi è ancora in questa vita terrena; non credo che vorrebbero vivere vicino a quei luoghi dell’inferno sulla terra. Se ci soffermiamo un attimo a pensare quale dolore si portano dentro; quella spietata luce che ardeva sotto ai loro occhi, intona ancora una sinfonia di morte, nella loro mente e nel cuore, per sempre!

Elena  Lasagna

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Passeresti una notte in un posto infestato da fantasmi?

Maurizia e Doriana

Sì, i fantasmi non mi fanno paura,  forse bisognerebbe avere paura dei vivi!

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19/03/2012

C’è gente che continua a dire menzogne, commettendo ingiustizie a spese altrui, e vorrebbero avere la faccia pulita senza prendersi le loro responsabilità. Vergogna!

Roberto

Anche nelle cose meno importanti come in quelle di una certa rilevanza, dove corrono omicidi e stragi, ci sono vittime di mentitori e venduti. Per soldi o per miserabili favori, sono appoggiati da persone che esercitano un certo potere, che vorrebbero entrare nella tua vita! Come se la tua vita appartenesse a loro!  Lo si comprende benissimo, anzi, molti sono in grado di comprenderlo.

Elena  Lasagna

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19/03/2012

Cosa ne pensi del delitto di Melania ? Sei ancora del solito parere?

Roberto e Alessandro

Sì, la mia opinione è sempre la stessa; se  l’esecutore materiale non è stato il marito, allora lui, sa chi è stato,  per me la sostanza non cambia, poi, ci sono cose importanti che portano direttamente a lui.

Elena  Lasagna

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Cosa pensi dei tradimenti che avvengono nella copia?

Patrizia

A volte certi tradimenti avvengono senza nemmeno sapere cosa sia realmente  a spingere uno contro l’altra. E poi, credo che chi tradisce, prima di tradire il partner o la propria compagna tradisca se stesso. Forse perché l’essere umano è governato dall’istinto, e fa sì che ” mente” e “corpo” non siano coerenti fra di loro, ma sono mossi da obiettivi diversi e divergenti. Però sono comportamenti apparentemente irrazionali dove è possibile dare  spiegazioni scientifiche. Esseri governati da questo istinto ma con idee molto chiare. Spesso il tradimento è tipico di una vita di copia fatta di monotona routine. In certe copie si trovano così cambiati che non hanno più niente a che fare con la persona che hanno conosciuto tempo fa e hanno sposato.  Ho sentito diverse donne dire che prima del matrimonio sembrava come in una favola: tutto romanticismo, tutta sensibilità, tanto interesse e comprensione, poi, si è rivelato di un cinismo sconcertante. Così ci si accorge che il partner che ha giurato amore e fedeltà si guarda intorno e cerca qualcosa di più forte, un qualcosa che trasmetta sentimenti più profondi o meno; tutto dipende dal rapporto che lascia alle spalle. Per non parlare di chi si sposa per interesse: basta pensare che almeno l’otto- dieci % alleva figli di un altro senza saperlo, i figli non hanno nessuna colpa!. E di quelle che si scelgono il marito ricco perché assicuri loro una vita dal punto di vista economico senza problemi, ricevendo regalini e pacchetti quanti sono le corna che loro restituiscono, per grazia. Io credo che sia una visione subdola e crudele della copia. Meglio rivelare tutto per non vergognarsi quando ci si specchia, o meglio separati e consenzienti  per non ricadere nella solita manovra di stalker e scene di follia che precipitano trasformandosi in omicidio.

Elena  Lasagna

30/03/2012

Quando abitavi in campagna so che avevi l’inceneritore

che cosa bruciavano? Hai mai assistito quando veniva fatto l’incenerimento di qualcosa?

Roberto

Sì, è vero, usavano l’inceneritore per bruciare gli animali morti dell’allevamento. No, non mi piaceva vedere e tanto meno assistere.

Elena  Lasagna

04/04/2012

Che cos’è la menzogna? Perché si mente?

Alessandro e Giancarlo

Secondo me la menzogna è una macchinazione del male. Dove c’è menzogna c’è povertà d’animo e di mente; la persona che contiene menzogna è mediocre perché non solo mente agli altri ma mente a se stessa. Di solito la menzogna avviene per  immaturità o disonestà  o  per invidia. La bugia può sembrare meno grave, tutto dipende se si è in buona fede: per non ferire bambini e persone malate, ma anche in questo caso sono convinta che si debba trovare una soluzione, per dire la verità sempre!

Elena  lasagna

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20/04/2012

Che cosa aggiungeresti ai pedofili, agli assassini e ai ladri?

ROBERT

Ti posso ripetere che è un grande schifo! Non per i pedofili, o per gli assassini e ladri; quelli non dovrebbero esistere. Ma per quelli che condannano gli uni e, o gli altri e loro sono peggio perché in qualche modo ne sono coinvolti. Insomma tutti vogliono delinquere ma nessuno vuole pagare. E non si può fare del cielo tutto una nuvola. Cosa dovrei dire? Non si può condannare una categoria intera perché in mezzo a loro ci sono pedofili, assassini e ladri! Questi stanno ovunque! Allora vorrei che il grido di tutte le vittime colpisse duramente i colpevoli, specialmente  quelli che li proteggono!

Elena  Lasagna

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RISPOSTE AI LETTORI CINQUANTUNO

08/03/2012

Quanta importanza ha

                                                       L’OSSIGENO

PER IL NOSTRO CERVELLO?

Florio

Per le cellule neuronali, l’ossigeno riveste molta più importanza che per qualsiasi altra cellula. Una sua carenza può provocare squilibri nelle facoltà intellettuali, specialmente nella memoria. Se manca l’ossigeno i neuroni possono subire gravi alterazioni.

La nostra respirazione spesso avviene a metà, come soffocata, cosí non riesce ad apportare a tutto l’ organismo la giusta quantitá di ossigeno.

Una respirazione consapevole garantisce all’organismo l’ apporto corretto di ossigeno, avvantaggiando anche la regolarizzazione dell’attività cardiaca, stimolando anche gli organi predisposti alla digestione, polmoni, ecc…

Sí, ma penserai come possiamo respirare profondamente se a volte solo per camminare nelle vicinanze delle nostre abitazioni, nelle strade, nelle piazze occorre  munirsi di mascherina, antismog ? Si dovrebbe esercitare la respirazione nelle vicinanze di alberi, in prossimità dei boschi,  sopra i monti e le colline, in riva al mare, ecc…

15/03/2012

Poche persone si rendono conto che la respirazione è una forma di nutrimento. Basta pensare che si può sopravvivere oltre un mese senza cibo, ma senza ossigeno si può resistere solo per qualche minuto. La respirazione : inspirazione di ossigeno e l’espirazione di ossido di carbonio purifica il sangue e tutto l’organismo dalle scorie azotate. Se cambieremo modo di respirare, cambieremo vita! Quante volte ci sentiamo agitati e irritabili, poi ci accorgiamo che non stiamo respirando in modo totale. Allora ci fermiamo un attimo e respiriamo profondamente ed ecco che raggiungeremo la pace dell’animo. Poi se pensiamo ai polmoni: a ogni respiro li riempiamo solo per un ottavo della loro effettiva capacità, dovremmo esercitare di più  il respiro purificatore, per staccare ed espellere le impurità dannose al tessuto polmonare. Se durante la giornata portiamo per pochi minuti l’attenzione sul diaframma, ci accorgiamo che il più delle volte è contratto, oppure, ci accorgiamo che siamo in una posizione scomoda, e non respiriamo a fondo, utilizzando pienamente i polmoni. Il respiro è strettamente collegato con la sfera emotiva:  bloccandolo è come se inibissimo le nostre ansie. Questo modo di vivere  crea una serie di abitudini sbagliate dalle quali non ci si riesce più a liberare, ci condizionano impedendoci di vivere serenamente e pienamente la nostra esistenza. Durante la respirazione profonda il nostro intero organismo si rilassa anche a livello muscolare; il cervello emette un’onda: che è l’onda ” alfa “, inoltre si verifica, una produzione di endorfine, che sembrano essere le responsabili chimiche del nostro benessere.

Elena  Lasagna

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26/03/2012

Si può seguire  il rilassamento yoga con lo scopo di raggiungere il peso forma, senza ricadere di essere spinti in implicazioni mistiche e altro?

Roberto, Franca, Annalisa e Giancarlo.

Io credo di sì, qualsiasi tecnica usata bene dà buoni risultati.  Che la dieta la debba prescrivere il medico, ormai è risaputo; ma se poi, non la si rispetta non funzionerà nemmeno con gli esercizi di rilassamento  yoga. Nessuna tecnica mentale, nessuna strada richiede rinunce eccessive; ma come si può pensare di sconfiggere i chili di troppo con il solo rilassamento se si continua a mangiare in eccesso? In certi casi sarà anche possibile ma… . Le prime indicazioni igieniche ci provengono dallo yoga, una disciplina completa che aiuta a raggiungere l’armonia del corpo e della mente: essa ci propone la via di mezzo, senza ricadere in eccessi. Lo yoga è di colui o coloro che sono misurati in tutto; di colui o coloro che appropriatamente agiscono negli atti della vita, di coloro che con misura… e sempre con misura. Gli esercizi yoga sono un ottimo sistema per raggiungere ciò che vogliamo essere, basta volerlo, ci aiuta a riconquistare l’energia psicofisica: infatti certi esercizi ci indicano come eliminare le tossine, immettendo invece il prana, cioè, l’energia vitale che respiriamo con l’aria. Come ho già scritto in un altro articolo, esistono centinaia di posizioni yoga ed è adatto a tutte le persone, perché è un esercizio completo, che interessa tutte le parti del corpo. E poi gli esercizi yoga costituiscono infatti un ottimo sistema per dare scioltezza e ci mettono nella condizione migliore per trarre poi i benefici massimi dagli esercizi dedicati alle specifiche parti del corpo. Tutti i movimenti yoga dovrebbero essere eseguiti molto lentamente e accompagnati sempre da una corretta respirazione. Lo yoga esige una particolare concentrazione in ogni movimento.

29/03/2012

La strada dello yoga è lunga: è come costruire qualcosa di solido passo dopo passo; mattone su mattone. Sappiamo che lo yoga ci dà una tecnica di rilassamento che comprende in sé la respirazione profonda e molti altri esercizi.

Il rilassamento è previsto in ogni disciplina mentale: sia come momento di raccoglimento prima di intraprendere altri esercizi. E se all’inizio viene proposto come esercizio, col passare del tempo si tramuta in un modo di vivere. Sappiamo anche che ogni qualvolta che ci sottoponiamo agli esercizi di rilassamento che comprendono la respirazione profonda ecc. il cervello emette l’onda “alfa”, quasi sempre presente durante il presonno e pare che si verifichi una produzione di endorfine (il cosiddetto ormone della felicità).

Perché certi medici seri, senza essere dei guru o altro propongono la strada dello yoga? Perché una persona possa trovare la consapevolezza della relatività delle cose, degli avvenimenti, dei rapporti umani. La capacità di non lasciarsi coinvolgere, e di saper guardare la realtà obiettivamente. Quando sarai consapevole di ciò, allora potrai anche stare in contatto con il cibo 24 ore su 24, che toccherai solo quello che ti serve.

Con questa disciplina molte persone hanno lasciato, l’uso di medicinali, in certi soggetti affetti di ipertensione, in altri che soffrivano di ansia notturna accompagnata da insonnia, in certi soggetti irascibili sempre, ecc. Insomma hanno imparato ad eliminare tensioni, nonostante la vita frenetica dei nostri giorni; sono cambiati psichicamente e hanno conquistato nuovi orizzonti. Ovviamente tutto dovrà avvenire sotto lo stretto controllo di un bravo e serio professionista, perché non tutte le persone che assumono farmaci per l’ipertensione, o per altre patologie, arrivati a un certo stadio  non è detto che possano liberarsene.Tutto dipenderà dalle indagini ematiche e altro ancora.

 Elena  Lasagna

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02/04/2012

Che cos’è l’Aura di cui si parla tanto?

Patrizia e Silvano

L’Aura è quell’alone luminoso che è in ogni persona. Occorre distinguere tra l’Aura del corpo eterico e quella del corpo astrale: la prima, circonda il corpo umano. L’Aura astrale invece è molto ampia, ma si discosta molto dai confini corporei. La prima corrisponde al nostro campo elettromagnetico, la seconda ai nostri pensieri e alle emozioni. Comunque approfondiremo questo argomento!

Elena  Lasagna

10/04/2012

È vero che l’aura è colorata?

Patty e Silvano

Per chi sviluppa la chiaroveggenza, l’aura diventa visibile ad occhio nudo: ma come sappiamo  occorre distinguere tra l’aura del corpo eterico e quella del corpo astrale: la prima, è di colore grigio azzurro, circonda il corpo umano, seguendone i contorni. L’aura dell’astrale è colorata ed è molto ampia, si discosta molto dai confini corporei. Se una persona è allenata si può riuscire a vedere l’aura senza sforzi: si può vedere fissando il” terzo occhio” ( Il punto sovrastante in mezzo alle sopracciglia). All’inizio può capitare di vederlo colorato, probabilmente questi non sono i veri colori dell’aura ma i colori complementari al suo abbigliamento. A mano a mano che si sviluppa la seconda vista, si riesce a scorgere l’aura legata all’astrale. È qualcosa di molto più sottile del corpo etereo. L’eterico segue il corpo, ma l’aura se ne stacca per formare una specie di conchiglia ovoidale; essa può raggiungere un’altezza di due metri e mezzo e una larghezza di oltre un metro. L’aura è formata dalle radiazioni colorate che partono dalle diverse parti del corpo.

Attraverso i colori dell’aura è possibile per un sensitivo leggere il carattere di una persona, le sue condizioni di salute, le sue emozioni, i suoi pensieri: essa è lo specchio della psiche e ancora di più dell’anima. Ogni colore rivela la personalità dell’individuo, in genere l’aura non è mai di un solo colore: inoltre esistono i toni che determinano il carattere e sono ancora più o meno fissi, e quelli legati agli stati d’animo e alle malattie, che possono mutare. Spesso il colore dominante la nostra aura è quello che preferiamo.

IL ROSSO VIVO : corrisponde a una buona energia, a una persona attiva. Il rosso troppo scuro indica “cattiveria”, uno scarlatto indica ” amore malsano”.

L’ARANCIONE : indica “bontà”.

IL  GIALLO : indica” spiritualità”,

IL  VERDE: è il colore della guarigione e dell’insegnamento e si ritrova negli “scienziati”.

IL  BLU è COME IL GIALLO: indica spiritualità.

L’INDACO E IL VIOLA : indicano “misticismo”, ricerca interiore e grande religiosità.

Se questi colori sono sporchi si possono individuare cattivi pensieri, gelosie, invidie, o malattie.

Entrando in contatto con l’aura delle persone, è  più facile sentirne i pensieri, creare una corrente telepatica, e anche quando è necessario: guarire con il prana, l’energia cosmica attinta con il respiro. Prima di entrare in contatto verbale con gli altri, le nostre aure entrano in comunicazione, scambiandosi una serie di messaggi subliminali, a livello energetico. Esse sarebbero la percezione di un’energia a livello dell’aura in sintonia o in disarmonia con noi.

Anche la  telepatia può essere spiegata come l’incontro tra due esseri che si scambiano informazioni a livello dell’aura. Se osserviamo la fotografia Kirlian delle mani di due persone vicine che si pensano, possiamo vedere un fascio di luce, simile alle fibre di luce vera che si dirige da una mano all’altra. Il pensiero è la forma di energia più pura che possa esistere fino ad oggi.  Ma se i sentimenti che si provano per una persona non sono veri, oppure c’è timidezza, o insicurezza, l’energia che emana il pensiero appare annebbiata,  non di facile comprensione. Per loro ho questi fiori che simboleggiano diffidenza e anche speranza.

Elena  Lasagna

RISPOSTE AI LETTORI CINQUANTA

06/03/2012

COSA PENSI DELLA SCOMPARSA DI

ROBERTA  RAGUSA?

Roberto e Alessandro

La storia della scomparsa volontaria non mi ha mai convinta. Tanto meno la dichiarazione della testimone che dice di averla vista in piena notte; e non mi ha convinta nemmeno la frettolosa caduta del marito, dalla scala della soffitta.

Elena  Lasagna

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15/03/2012

Mi piacerebbe scrivere tutto ciò che penso, ma ci sono cose che in questa sede non potrò scrivere mai!

Elena  Lasagna

20/04/2012

Dopo tutto questo tempo cosa pensi della scomparsa di Roberta?

Angelo

Anche in questo caso penso che ROBERTA non sia più in vita. Spero tanto e tanto ancora di sbagliarmi.

Elena  Lasagna ore 12:00

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 09/07/2012

Io credo anche che questo delitto sia premeditato; l’artefice è il marito,  due sono i complici: un uomo e una donna subentrati solo dopo l’omicidio. Ma si può uccidere una persona solo per una questione di soldi?

LE RICETTE DI CASA MIA SEDICESIMA PARTE.

06/03/2012

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

Elena – Oggi faremo dei ventagli con la pasta sfoglia.

 Ovviamente, questi ventagli non sono i dolcetti che abbiamo nella ricetta, ma si potrebbero decorare in molti modi.

Federica – Sai che ho provato e riprovato a fare la pasta sfoglia almeno dieci volte, non mi viene fragrante come la tua, perché?

Elena – Forse perché non ci metti tutta la tua pazienza! È un procedimento abbastanza lungo, bisognerà iniziare al mattino, poi, tu puoi benissimo fare altri lavori, l’importante è non dimenticare tutti i passi se vuoi ottenere una pasta friabile. Eppure, hai visto quando l’ho fatta l’ultima volta? Ho messo solo i sei ingredienti, e la pazienza. Però la puoi trovare al supermercato.

Ingredienti per la pasta: Cinquecento grammi di farina doppio 0, brandy, oppure acquavite, burro, duecentocinquanta g., 1/2 cucchiaino di zucchero, sale, acqua q.b..

Ingredienti per la guarnizione: mandorle, un uovo, zucchero a velo vanigliato.

Esecuzione della pasta: Impastare il burro a temperatura ambiente con metà della farina e il liquore. L’altra metà la useremo per l’altro impasto con l’acqua, dove abbiamo messo lo zucchero e un poco di sale. Mettiamo i due panetti a riposare per quindici min circa. trascorso il tempo di posa, sovrapponiamo i due panetti e li lavoriamo in senso orizzontale. Ripeteremo l’operazione per quattro volte, poi, li lavoreremo in senso verticale per altre quattro volte. Ripetere l’operazione per altre otto volte. Alla fine stenderemo la pasta sottile, ritaglieremo delle liste, e formiamo  dei piccoli ventagli sovrapponendo  la base delle liste. Le pennelliamo con l’uovo sbattuto cospargendo le mandorle tritate fini e tostate in modo uniforme. I ventagli andranno in forno a centosettanta g° per venti minuti A cottura ultimata lasciare intiepidire e disporre i dolcetti in cerchio sul piatto da portata spolverandoli leggermente di zucchero a velo. Ottima merenda per grandi e piccini, sono buonissimi.

Federica – Stasera riproverò, non andrò a dormire fino a quando ci sarò riuscita.

Elena – Questo discorso mi piace! A domani.

 07/03/2012

Federica – non vedevo l’ora di mostrarti quello che ho fatto! I ventagli mi sono riusciti bene, però stamattina sono andata a comprare la pasta al supermercato. Vorrei farla quando verrò da te oppure quando tu verrai a casa mia, perché per me è un dilemma. Ti assicuro che non avrò pace fino a quando ci sarò riuscita.

Elena – Per me va bene, sono pronta!

Federica – Vorrei imparare anche a fare i tuoi biscotti alla pasta di mandorle!

Elena – Ora ti detterò la ricetta, ma la potrai vedere nell’articolo numero undici della mia cucina. Questo articolo lo dedicheremo agli snacks.

BISCOTTI  ALLA  PASTA  DI  MANDORLE

Ingredienti: trecento grammi di farina doppio zero, centocinquanta grammi di mandorle tritate non troppo fini, liquore alle mandorle (un bicchierino), duecento grammi di zucchero, centoventicinque grammi di burro, un uovo intero e due tuorli, una vanillina e una bustina di lievito, latte di mandorle q. b. per ottenere una pasta liscia non troppo dura.

Esecuzione: Muniamoci di un grosso recipiente: mettiamo la farina mescolata al lievito, allo zucchero, alla vanillina, alle mandorle tritate, ora, aggiungeremo il burro ammollato a temperatura ambiente, le uova, mescoliamo bene e versiamo il liquore, rimescoliamo e versiamo il latte alle mandorle fino a quando l’impasto sarà giusto, (non troppo molle e non troppo duro). Ora mettiamo la carta da forno sulla teglia, e  il composto della pasta, nel sacco per guarnire i dolci, inseriamo il beccuccio stampato a zig zag (è da dove esce la pasta) e formeremo dei cerchi girando su se stessi. Andranno nel forno per trenta min. poi li lasceremo raffreddare e li mettiamo nel piatto da portata. ( volendo potremo guarnirli con cacao). Se non si consumeranno subito i dolcetti andranno riposti in una scatola di metallo.

08/03/2012

Federica – Sai? mi rimangio la parola, oggi a pranzo ho fatto una sorpresa a mia madre: la torta di pasta sfoglia al prosciutto e finocchi quella che ho mangiato a casa tua. Però questa volta la pasta l’ho fatta io! Ho incominciato ieri sera, mi è venuta friabile; è proprio vero, questo tipo di pasta richiede molta pazienza, però, sono contenta di aver riprovato.

Elena – Allora oggi per festeggiare il tuo ingegno ti darò una ricetta dolce: le frittelle con le mele.

FRITTELLE  DI  MELE  COL  BUCO

Federica – L’ultima volta che ho fatto le frittelle ho schizzato di olio tutta la cucina, non so proprio se mi ritornerà la voglia di provare!

Elena – Domani le farai e ne voglio vedere almeno una.

Ingredienti: Compriamo mele di pasta dura, togliamo il torsolo e le sbucciamo, poi, tagliamo delle fette intere di mezzo cent. circa (non devono essere più alte). Ora, mettiamo le ruote di mele a macerare in due cucchiai di zucchero e tre cucchiai di rum, rigirandole di tanto in tanto. Adesso faremo la pastella: in una fondina mettiamo duecentocinquanta grammi di farina doppio zero, un pizzico di sale, un bicchiere di vino bianco secco, un cucchiaio di olio, e per lavorare l’impasto se occorre mettere un poco di acqua tiepida. Dobbiamo ottenere una pastella scorrevole e liscia ma non troppo liquida. Lavoriamo l’impasto per almeno quindici minuti, poi, la lasceremo riposare per un’ora in un ambiente caldo. Al momento della frittura montiamo un albume a neve e lo incorporiamo alla pastella, sollevando la massa perché non si smonti; togliamo le mele dal succo e le asciughiamo, poi, mano a mano che le friggeremo le tuffiamo nella pastella. È preferibile friggerle con l’olio di arachidi. Quando le frittelle saranno pronte le metteremo sul piatto da portata sopra la carta assorbente, aspettiamo due minuti. Per l’assorbimento dell’olio, poi andranno  disposte a corona e spolverate con zucchero a velo vanigliato.

Elena – Buona serata!

09/ 03/2012

Federica – Eccoci al nostro consueto appuntamento, non ne vedevo l’ora, perché vorrei imparare a fare delle pizzette per la festa del mio compleanno. Sei la mia prima ospite!

Elena – Grazie! Verrò solo se mi prometti che non si andrà a dormire prima dell’alba! Ora però dobbiamo lavorare!

PIZZETTE  FRITTE  E  PIZZETTE  COTTE  AL FORNO

Ingredienti per le pizzette fritte: Farina “00” cinquecento grammi, due cucchiai di olio di mais, mezzo cucchiaino di zucchero, latte, un cucchiaio di acquavite.

Ingredienti per le pizzette al forno: Farina “00” cinquecento grammi, due cucchiai di olio di mais, mezzo cucchiaino di zucchero, venticinque grammi di lievito di birra, acqua minerale frizzante.

Per la farcitura ingredienti: ragù al pomodoro e cipolla, mozzarella, alici sott’olio, e origano.

Esecuzione della prima pasta: Impastare tutti gli ingredienti contemporaneamente, aggiungendo il latte di tanto in tanto. Formare un impasto liscio non troppo sodo e nemmeno troppo appiccicoso. Lasciare riposare per due ore. Scaduto il tempo di posa, formiamo delle piccole palline che lavoreremo con il mattarello allargandole fino ad ottenere un diametro di dieci cent. circa, dallo spessore di cinque, sei millimetri. Le friggeremo in olio di arachidi; una volta fritte le mettiamo sulla carta assorbente e le decoriamo con il ragù, la mozzarella, l’origano, le alici e un filo di elio extra vergine d’oliva. 

Esecuzione della seconda pasta: Faremo il pre – impasto, con quindici grammi di lievito, lo zucchero, l’olio, li scioglieremo in mezzo bicchiere d’acqua (frizzante), e qualche cucchiaio di farina, amalgamiamo bene, poi, lasciamo riposare per trenta minuti circa. Ora, riprendiamo con l’aggiunta del lievito rimasto, acqua, e impastiamo fino all’esaurimento della farina. Lasceremo lievitare per due ore e più, poi faremo lo stesso procedimento come per le pizzette fritte. Queste però prima di andare in forno a duecento gradi per dieci minuti andranno farcite. Disporre tutte le pizzette ancora calde sopra un vassoio grande, accompagnate da prosecco del Veneto ( per i bambini succo di frutta).

Elena – Anche queste sono facili da fare e anche molto buone e genuine.

Federica – Domani farò la prova. Grazie!

Elena – A lunedì! Ciao a tutti!

ALCUNE RICETTE DI CASA MIA QUINDICESIMA PARTE

23/02/ 2012

IN  CUCINA  CON  FEDERICA

FEDERICA    Anche se sono a dieta, oggi, preferisco cucinare i dolci. Per essere in forma, forma, dovrei calare un paio di chili. Due giorni senza mangiare, le pillole diuretiche, e avrò risolto il problema.

ELENA   Proprio Tu che tieni molto alla salute!  Come se non sapessi che una rapida e severa riduzione dell’alimentazione è risaputo sia dannosissima all’ organismo; per non parlare poi, delle pillole diuretiche: sì, si perderanno anche due chili in due giorni, ma si tratta solo di acqua: il peso poi, ritorna al punto di partenza, non appena smetti di prendere le pillole. Sia la dieta severa, sia l’assunzione delle pillole diuretiche sono estremamente dannose. Il sistema per perdere peso e di perdere peso gradualmente, con una dieta perfettamente equilibrata. Le pillole diuretiche sconvolgono l’organismo; dovrebbero essere prese quando è veramente necessario sotto stretto controllo del medico.

ELENA    Dai che pensiamo a creare! Immagina di mangiarne una grossa fetta; non mi dirai che ingrassi solo a guardarla?

FEDERICA   Dipende!

ELENA    Ora ti mostro la ricetta di una torta che ha secoli, ma è buonissima!

TORTA  PRIMAVERA

Ingredienti: quattro uova intere, tre etti di fecola, un etto di farina “00”, duecentocinquanta grammi di zucchero, un bicchiere di olio di mais, buccia grattugiata di mezzo limone, una vanillina e una bustina di lievito per dolci, tre cucchiai di maraschino.

Esecuzione: sbattere le uova con lo zucchero ottenendo una crema liscia e spumosa, versare l’olio a filo, il liquore, la scorza del limone e sempre mescolando incorporiamo le farine, la vanillina e il lievito. Prendiamo una bella teglia capiente con la cerniera, la imburriamo e faremo cadere un po’ di fecola sul fondo e tutt’intorno, quindi verseremo il composto e la inforniamo nel forno preriscaldato a 170° per cinquanta minuti. Controllare la cottura. Non  aprire il forno prima che sia trascorso alimento il tempo indicato, per evitare un ulteriore abbassamento del dolce. Questo dolce è adatto anche per la colazione dei bambini. 

27/02/2012

FEDERICA    Oggi sono un po’ arrabbiata, non so se quello che mi dirai mi resterà impresso nella mente.

ELENA    Capita a tutti di sentirsi un po’ così… sono tutto orecchi!

FEDERICA    Sarebbe meglio parlarne fuori dalla cucina. Non voglio mescolare il bello con certe meschinità.

ELENA    Va bene! Ora faremo una ricetta equilibrata e sana.

TRAPEZI  DI CACCIATORA  AL FORNO

 Ingredienti : uova, farina di semola di grano duro, fagioli borlotti surgelati o secchi e ammollati, cipolle, basilico, pomodoro, origano, timo, carote, taleggio, parmigiano, olio extravergine d’oliva, latte q. b., pepe, sale, alloro e bacche di ginepro, vino bianco, brodo vegetale o di carne.

Esecuzione: facciamo uno stufato con i fagioli, la cipolla affettata, carote, per esempio, (per un chilo di fagioli, una cipolla grossa, due carote), sale, pepe, alloro e ginepro, origano, vino bianco e brodo. Mettiamo a cuocere il tutto, a  cottura ultimata passiamo il composto nel  passaverdura  (non va messo nel frullatore) Ora che abbiamo ottenuto questo purè denso lo lasciamo raffreddare e aggiungeremo un cucchiaio di parmigiano grattugiato. Abbiamo fatto la sfoglia sottile: ora ritaglieremo dei trapezi di una base di dieci cm circa. Abbiamo tagliato il taleggio a piccoli pezzi e insieme alla cacciatora di fagioli li riempiremo, sovrapponendoli, e aiutandoci con le mani li chiuderemo pigiando sulle estremità. Poi, andranno versati in acqua bollente per qualche minuti, e disposti bene nella teglia con il ragù di pomodoro, basilico, e timo. Dopo averli spolverati di parmigiano,  poco latte e qualche cucchiaio di olio li inforneremo a centottanta g° per trenta minuti. Ottimi se accompagnati da un buon Merlot del Veneto.

FEDERICA     Devo dirti che mi è venuta una grande fame!

28/02/2012

ELENA    Oggi ti voglio mostrare una ricetta pasquale; dovremo creare anche gli stampi. Sai disegnare bene, vedrai, cosa sarai capace di fare!

FEDERICA     Mi piace parlare con Te perché riesci sempre a farmi dimenticare i miei guai.

 ELENA    Ogni persona ha i suoi problemi, capisco il tuo amor proprio ed è bello che tu sia così, ma certe persone non sono degne  di entrare a far parte dei tuoi pensieri.

FEDERICA    Hai ragione! Pensiamo a creare!

COLOMBELLE   RIPIENE ALLE  CREME  MISTE

Ingredienti: pasta sfoglia, panna montata, cioccolato, zucchero a velo vanigliato, zabaione (per i bambini si può fare con il caffè di orzo e ginseng) crema pasticcera, latte.

Ingredienti per gli stampi: fogli di stagnola, foglio da disegno, matita o carboncino.

Esecuzione stampi: prendiamo quattro fogli di stagnola sovrapposti. Ora prendiamo un foglio da disegno e con un carboncino disegniamo una colombina di tredici cm circa, poi la mettiamo sui quattro fogli di stagnola. Adesso, la ritagliamo tenendo conto dei bordi e della coda. I bordi dovranno essere alti un cm e cinquanta, ma li ritaglieremo più alti per ispessirli. ora che abbiamo la pasta sfoglia la tiriamo sottile, e posiamo il disegno sulla pasta, con l’apposito taglierino a rondella ritagliamo le colombelle (nel punto della pancia dove andranno farcite, la pasta si dovrà tenere un po’ più spessa). Dopo aver fatto le formine che ci servono e aver ritagliato la pasta le metteremo in forno preriscaldato a centottanta g° per circa venti minuti. Controllando la cottura.  Nel frattempo facciamo le creme: Montiamo la panna, facciamo la crema pasticcera alla vaniglia, lo zabaione, e sciogliamo il cioccolato con il latte, fino a formare un a crema omogenea. Ora che le colombelle si sono raffreddate le riempiremo di tre gusti: Panna montata e crema pasticcera; panna montata con cioccolato;  panna montata e zabaione. Una volta riempite le mettiamo sul piatto da portata e spolveriamo con zucchero a velo vanigliato. Sono buonissime e bellissime per gli occhi! A domani…

1/03/2012

ELENA    Oggi faremo un piatto per salutare l’inverno: lo stufato di carne con polenta.

FEDERICA    Anche se l’inverno mi piace molto, adesso è tempo di cambiare! Ma un ultimo assaggio agli intingoli con polenta non si rifiuta mai.

CONIGLIO  ALL’AMARONE  CON   PATATE

E  POLENTA  ALL’ONDA

 ELENA    Di solito le carni bianche si cucinano con il vino bianco, ma ho voluto fare un’eccezione e, l’esperimento è riuscito, tant’è vero che a cena con noi  è rimasto anche il pettirosso.

Ingredienti: un coniglio tagliato a pezzi piccoli, già pulito del midollo. Patate, pomodoro, due grosse cipolle, prezzemolo, paprika dolce, una costa di sedano, uno spicchio d’aglio, vino amarone, chiodi di garofano, sale, pepe, olio extravergine d’oliva o burro, poco brodo (tutto dipende da che rapporti abbiamo con il colesterolo).

Esecuzione: facciamo dorare il coniglio nell’olio o nel burro, aggiungiamo il trito di cipolle, tutte le verdure e le erbe tranne le patate. Adesso verseremo il vino e lasciamo cuocere a fuoco lento; a metà cottura aggiungere le patate gialle a piccoli pezzi. Quando saremo vicino alla cottura, aumenteremo il calore e toglieremo il coperchio. Lasciare intiepidire, poi, aggiungere l’olio. Servire con la polenta fumante e perché no un bicchiere di amarone. Buon fine inverno!

ELENA    Ho visto il tuo sguardo, pensi che sia difficile? No, non lo è affatto; Tu, lo farai meglio di me! A domani.

 04/03/2012

FEDERICA    Vorrei sapere dove trovi tutta quell’energia per fare molte cose!

ELENA    L’entusiasmo, sommato a tutte le altre  cose che ormai ho detto e ridetto mi da la vitalità.

FEDERICA    Ma non ti senti mai insicura? Sì, specialmente quando qualcuno vorrebbe che lo fossi!… E poi, non c’è persona più insicura di una che dichiara sempre di essere sicura di sé.

ELENA    A proposito hai voglia di cucinare? Dolce o salato?

FEDERICA    Oggi facciamo la pasta fresca che ne dici?

ELENA    E  sia! Faremo una pasta al forno ripiena.

SPIGOLA  INCAPPUCCIATA  AL  FORNO

Ingredienti: per quattro o cinque persone serve una grossa spigola, farina di semola di grano duro, uova, parmigiano, una patata, rosmarino e salvia, un paio di sottilette, olio extravergine d’oliva prezzemolo, aglio, zenzero, pomodoro, origano, basilico e acciughe.

Esecuzione: dopo aver pulito e lavato la spigola, la mettiamo sulla carta da forno pennellarla con l’olio, mettere rosmarino e salvia, e mettiamo anche le patate già tagliate a dadini e sbollentate nell’acqua salata; che andranno in forno a  180° per circa venti minuti. Controllare la cottura. Intanto, facciamo il sugo, facendo rosolare l’aglio con le acciughe,  poi,togliere l’aglio e aggiungere il pomodoro, fare sobbollire per circa 15 minuti. Spegnere, lasciare raffreddare e aggiungere basilico e origano.

Adesso, faremo il pesto con la spigola pulita dalle lische, tritata, con l’aggiunta di prezzemolo e un filo di aglio, due aghi di rosmarino e una foglia di salvia. Passiamo le patate  cotte al forno con il passaverdura e le uniamo al composto aggiungendo anche un poco di parmigiano, grattugiare lo zenzero, poco, e formare un impasto omogeneo, aggiustiamo di sale e pepe. Ora faremo la sfoglia sottile e faremo dei cappucci; li sbollentiamo nell’acqua o brodo di verdura, li adageremo nella teglia da forno e mettiamo il ragù al pomodoro aggiungendo le sottilette a pezzetti  tutt’intorno, e un filo di olio. Ora andranno nel forno già caldo a 190 ° per venti minuti. Questo piatto  andrà servito con prosecco dell’ Italia del nord.

Eccoli ! Per chi piace il pesce

sono molto buoni!

NELLE STORIE DI TUTTI I GIORNI…

21/02/2012

Turbare il quieto vivere

ne vale la pena?

 E’ palesemente impossibile pensare che qualcuno possa arrivare a certe conclusioni, a sconvolgere la verità, occultando il bene per fare emergere il male dove non c’è, prendersela con gente per bene, sottomettendola a prove che diventano vere istigazioni. Perchè?

ROBERTO  FRANCA  FEDERICA  ALESSANDRO

Nelle storie di tutti i giorni c’è molto peggio. A volte mi rammarica il fatto di non potere fare di più.

Io amo la gente, ma purtroppo ci sono persone con dei problemi che andrebbero aiutate da  professionisti. Sentono la necessità di introiettare la loro cattiveria su altre persone, come fosse una loro fonte di sicurezza. Questo modo soggettivo di vivere la realtà rende difficile l’adattamento. A volte certi volti che esprimono affidabilità, covano rancore verso chi a loro giudizio, non sono quelli che vogliono far credere, anche se in realtà lo ” sono “. Chi si serve di questo meccanismo compensatorio ha bassa stima di sé e scarsa fiducia nei propri mezzi . Dovrebbero allargare le proprie vedute, per non rimanere ancorati a questo modo meschino di rapportarsi con il prossimo, o meglio dire: a questa nevrosi che non porta nulla di buono specialmente a se stessi.

Elena  Lasagna

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22/02/2012

C’è qualcuno nella tua vita, presente o passata che non ti ha mai deluso? Se  è sì, e ti offrissero una grossa cifra per cancellare  dalla tua mente questa persona, lo faresti?

FILIPPO E  DONATA

Sì, c’è più di una persona che non mi ha mai deluso e non li cancellerei mai dalla mia mente per nessun motivo e per nessun’altra cosa esistente al mondo! Senza la ricchezza materiale si può vivere bene: ma dell’altra ricchezza non ne potrei fare a meno!

Elena  Lasagna

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24/02/2012

DARIO

Che cosa può indurre un giovane a odiare così tanto i vecchi?

Forse perchè è già appassito dentro. Hai mai osservato un albero in frutti? Ce n’è sempre qualcuno che  appassisce prima di maturare.

Elena  Lasagna

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27/02/2012

Pensi che i consigli delle persone anziane abbiano più peso per la loro maggiore esperienza?

ALFREDO

Per la maggior parte dei casi sì. Ci sono vecchi che oltre all’ intelligenza hanno acquisito anche la saggezza; tutto dipende da come hanno vissuto: dalla mentalità. Nel campo della scienza per esempio, ci  sono capacità comuni che  trasformano  idee e concetti acquisiti in strategie  nuove, atte al raggiungimento delle mete.

Elena  lasagna

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28/02/2012

Federica – Non pensavo di avere peso nella vita di un amico comune in cui sono stata in contatto solo poche settimane, dove tra di noi non c’è mai stato niente! Non mi piaceva nemmeno come amico perchè si rivelò bugiardo in diverse circostanze. Ha deluso anche i nostri amici. Ora che Alessandro ed io siamo felici, lui, calunnia me con gente del paese; ecco perchè quando ci vede scappa! A dire il vero non mi è del tutto indifferente provo schifo e pena; non sono mai riuscita a baciarlo per la sua ipocrisia scritta in fronte. Gli starebbe bene una lezione: un pugno tra i denti, nulla di più. Tu che dici?

Elena – Penso che delegherai Alessandro a questo piacere, però secondo me, quando un uomo è arrabbiato come lo potrebbe essere Ale, poi, va a finire che gli potrebbe scappare la mano, e dopo? Ne vale la pena? Hai mai sentito questa frase? La madre degli imbecilli è sempre incinta. Quindi, lascia perdere, verrà il giorno che si pentirà di avere sparlato di Te perchè in realtà è sua moglie che … e lui non lo sa ancora. Vedi? Come stanno veramente le cose?

Se fosse innamorato potrei dire che l’affettività ha un suo linguaggio, è qui che si racchiude il fattore che fa pulsare il cuore verso la vita. In questa chiave una persona può provare sensazioni piacevoli o fantasiose e, quindi il modo in cui gestirà i sentimenti lo spingerà a reagire con emozioni diverse di fronte a tali avvenimenti. E la causa di un comportamento, di una situazione, impone un’azione che deriva da conseguenze a soddisfare un determinato bisogno.

Quando il meccanismo dell’emozione non  funziona come dovrebbe, ecco che nella persona si determina un’esasperazione dell’emozione che darà luogo a condizioni di perturbabilità, di iperemotività oppure il contrario.

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29 /02 / 2012

Che cosa servirebbe intraprendere quel difficile viaggio del conoscere se stessi in profondità, se occorre una vita prima di ottenere dei risultati?

ALBERTO

Se vuoi migliorare te stesso ci devi mettere il cuore e l’anima, non è certo un viaggio facile ma non è neanche dimostrato che per ottenere dei risultati ci si impieghi una vita. La cosa certa è che l’uomo non deve aspettare che gli piova dal cielo; anche se non  si può escludere che questo possa avvenire, molti fenomeni accadono spontaneamente, anche se non sono ricercati e spesso non voluti, ma è quello di progredire sempre, sia nell’armonia del proprio corpo,  nella conoscenza e nello spirito. Questo tipo di esperienza non dovrebbe nascere solo per narcisismo o per sentirsi dotati: sarebbe un controsenso, perchè non porterebbe da nessuna parte. Significa intraprendere veramente la strada della conoscenza di sé. Questo non solo ci porta al proprio benessere, ma ci consente di migliorare anche i rapporti verso le altre persone, dato che, tanto più ogni individuo riesce a stare meglio con se stesso, tanto più trasmetterà anche all’esterno questa sua positività al resto del mondo.

Elena  Lasagna

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1/03/2012

Intraprendendo il viaggio verso la “conoscenza” del nostro profondo, saremo in grado di vedere i nostri angeli?

Eugenia e Vittorio

Dirti di sì sarei una presuntuosa, ma lo sono ugualmente perchè non vorrei esserlo. Coltivando la nostra mente si giungerà a percepire prima e a conoscere le leggi della Natura spirituale e fisica di noi stessi, ad entrare  in rapporto con l’invisibile e imparare da loro per avvicinarci alla grande verità. Ascoltare gli insegnamenti dall’alto per intraprendere la strada del bene per saldare i vincoli di fraternità e sconfiggere per sempre la miseria umana: sia dello spirito che quella che troviamo nei problemi sociali, perchè tutti i popoli possano vivere nella volontà della pace. Amare il prossimo e tutte le creature della terra e dell’universo.

Elena  Lasagna

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03/03/2012

Credo di non essere in grado di acquisire, apprendere per sviluppare le mie capacità latenti, soprattutto adesso che sto invecchiando, e la memoria è quella che è.

Mario

Io credo che tu possa riuscirci, è ovvio che non occorre straziare tutte le tue fatiche psicofisiche, quanto a un particolare processo mentale, dove è necessario uno stimolo ripetuto, legato a un’azione fisica o mentale: in questo modo si produce una reazione. Memorizzazione + ripetizione = abitudine. ( Come hai acquisito l’abitudine del fumo…. puoi acquisire benissimo tutto ciò che desideri).

È stato dimostrato che il cervello funziona attraverso stimolazioni elettromagnetiche e produce onde elettromagnetiche di caratteristiche diverse e i due emisferi in cui è diviso abbiano diverse specializzazioni. Organizzato in aree e centri  specializzati, il cervello ha una struttura stratificata, e ogni strato presiede e attiva funzioni diverse. Uno scienziato russo Ivan Pavlov (1849-1936 ) scoprì di alcuni meccanismi mentali che stanno alla base dell’apprendimento e dell’acquisizione delle abitudini: i riflessi automatici o condizionati. Questi riflessi ci consentono di evitare uno speco di energie fisiche e mentali, perchè ci permettono di apprendere e acquisire una qualsiasi abitudine, di tipo sia fisico che mentale.

Elena  Lasagna

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05/03/2012

Ti è mai capitato che qualcuno ti mostrasse una croce, all’improvviso? A me è capitato. Che ne pensi?

Roberto e Filippo

Queste persone mi lasciano molto perplessa, molto  più di streghe e vampiri. Ci vorrebbe un manicomio in ogni paese di provincia!

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05/0372012

È vero che il nostro cervello si nutre da sé, non ha bisogno di nutrimento?

Patrizia

Come si nutre da sé? Il cervello come qualsiasi altro organo nelle fasi di attività riceve una maggior quantità di sangue durante il lavoro intellettuale; ed è un organo che ha la portata circolatoria più elevata: in ventiquattro ore registra il passaggio di 2160 litri di sangue. Il metabolismo cerebrale è caratterizzato soprattutto da scambi di sostanze come il calcio e il fosforo che hanno una funzione dinamizzante. La carenza di uno o di entrambi questi elementi può provocare serie difficoltà, specialmente a chi è impegnato in un’attività intellettuale.

Altre sostanze utili al nutrimento del cervello sono il magnesio, le vitamine, e ossigeno. Poi, passando dagli elementi a sostanze chimiche più complesse, l’acido” glutammico” anche lui svolge una funzione di rilievo nel metabolismo cerebrale. Esso è anche chiamato “amminoacido dell’intelligenza” Proprio perchè ha proprietà di normalizzare il funzionamento delle cellule cerebrali, facilita l’attenzione e l’apprendimento e, come il magnesio, ha una parte predominante nei processi mnemonici.

Elena  Lasagna

ALCUNE RICETTE DI CASA MIA QUATTORDICESIMA PARTE

19/02/2012

IN CUCINA  CON  FEDERICA

FEDERICA    Vorrei imparare a fare dei primi piatti di gran gusto però in forma light, è possibile mettere insieme le due cose?

ELENA    Certo! Si può fare tutto! Eccoti una ricetta pronta per Te.

Cannelloni di baccalà  alla vicentina

Ingredienti per il baccalà alla vicentina: un kg di stoccafisso ammollato o baccalà dissalato, q.b., due cipolle grandi, prezzemolo tritato,  tre filetti d’acciuga sott’olio, aglio, parmigiano grattugiato, 1/2 di latte, olio extravergine d’oliva.

Ingredienti per completare il piatto: uova, farina di semola di grano duro (rimacinata), oppure farina “0” al settanta % e il trenta di farina di grano saraceno, uova, olio extravergine d’oliva, latte, zenzero, noce moscata farina di riso, due sottilette, sugo al pomodoro, basilico, timo e alloro, parmigiano grattugiato.

Esecuzione del baccalà: rosoliamo la cipolla affettata, aggiungiamo il baccalà pulito dalle spine, mettiamo le acciughe a pezzetti, l’aglio e il prezzemolo, il latte e il parmigiano. Mettiamo il coperchio e lasciamo cuocere fino ad esaurimento dei liquidi e dall’aspetto stracotto e gradevole alla vista e al gusto.

Esecuzione dei cannelloni: dopo aver tagliato i rettangoli, e fatto la besciamella con il latte, la farina di riso, due cucchiai di olio, la noce moscata, lo zenzero e le sottilette, passiamo al riempimento dei cannelloni. Poi procediamo come nelle preparazioni classiche: uno strato di besciamella, formaggio grattugiato, ragù e così via,… mettere in forno a 180° per mezz’ora circa. ( Per non essicare troppo la pasta spruzzare con il latte ). Da servire con un prosecco roseé del Trentino.

21/02/2012

FEDERICA    Anche se mi laurerò in scienze dell’alimentazione, vorrei imparare ugualmente tutte le ricette possibili; perché vorrei che nella mia cucina entrassero anche  tutte le ricette regionali, Tu che ne dici?

ELENA   Io credo che tu debba seguire il tuo sogno, se tu ami questo e cioè inserire nella tua cucina proprio tutto, sei libera di farlo. Ma se la tua cucina fosse particolare per una determinata cultura curando molto le combinazioni degli ingredienti per la salvaguardia della salute? E non solo, così ognuno è libero di scegliere; anch’io penso che un bravo chef dovrebbe essere in grado di saper preparare con amore, creare ogni tipo di ricetta regionale o no, e con grande fantasia, saper entrare nella mente del cliente per capire come vorrebbe che gli fosse presentato  il piatto! A proposito, ho visto il dolce dell’ultima ricetta: “Hai superato me”! Ne ero sicura!

FEDERICA    Oggi facciamo un’altra torta di mele? Posso avere un’altra ricetta?

ELENA    Sì, perché di torte di mele ne ho ancora molte da proporti! A proposito hai fatto le mie lattughe, o chiacchere? La ricetta si trova nell’undicesimo articolo di cucina.

FEDERICA    Sì, le ha fatte mia madre: erano squisite, sono piaciute molto ad Alessandro perchè sono molto leggere, senza burro e poi così sottili. Grazie!

ELENA    Ora ti darò la ricetta di una delle mie torte di mele  preferita.

Torta di mele al cacao

Ingredienti: un kg di mele, io uso le fuji, le renette, o la mela imperatore, dipende da quali sono le migliori in questo periodo. Quattro uova, un cucchiaio di cacao amaro, succo di limone, duecentocinquanta grammi di zucchero,  centocinquanta grammi di margarina, ( senza grassi idrogenati) mezzo bicchierino di liquore al mandarino, quattro etti di farina doppio zero, una vanillina e una bustina di lievito per dolci. Per la guarnizione: zucchero a velo vanigliato e panna montata o crema chantilly.

Esecuzione: sbucciamo le mele, le affettiamo abbastanza fini, ( mezzo cm circa o meno). In un recipiente battiamo lo zucchero con i tuorli, il composto dovrà diventare una crema spumosa. Incorporiamo adagio la margarina sciolta a temperatura ambiente e continuiamo a mescolare, poi mettiamo il liquore, la buccia grattugiata e un po’ di succo di limone. Ora incorporiamo la farina con il lievito, la vanillina e il cacao. Nel frattempo abbiamo montato gli albumi a neve e ora verranno incorporati adagio, mescolando dal basso verso l’alto,  per ultimo amalgamiamo le mele, facendo attenzione a non smontare gli albumi. Lasciamo cuocere il dolce per cinquanta min. circa a 180-190 g°. a forno già preriscaldato. Controllare la cottura! Quando la torta si sarà intiepidita cospargerla di zucchero a velo, e a piacimento si potrà gustare con crema chantilly. Il vino adatto è un buon passito italiano. Domani te ne mostrerò un’altra!

FEDERICA    Anche questa dovrebbe essere squisita!

22/02/2012

FEDERICA   E oggi hai rispettato la dieta nel primo giorno di Quaresima? Cos’ hai preparato?

ELENA    Ho preparato il baccalà alla pietra ollare con le patate al forno. Se si potesse dire questa parola direi che era” squisitissimo” ma mi limito ad un solo superlativo: Era squisito!

FEDERICA    Come si fa il baccalà ai ferri? Io l’ho mangiato fritto, alla vicentina, al forno ma ai ferri credevo che non fosse possibile.

ELENA    Di impossibile in cucina non c’è niente. Ora ti darò la ricetta.

Baccalà alla piastra o ai ferri

Ingredienti: Baccalà, la quantità che serve, olio extravergine d’oliva, pepe, sale, spezie, prezzemolo, origano, acciughe sott’olio.

Esecuzione: Comperare del baccalà dissalato o tenerlo a bagno per due giorni, curandoci di cambiare l’acqua spesso. Tagliare i pezzi  da sette, otto cm. circa. Prepariamo una salsa con olio di oliva e tutti gli ingredienti sopra elencati. Lo lasciamo a bagno una notte in questa farcia, il giorno seguente lo mettiamo  a sgocciolare sopra una grata , poi, andrà sulla piastra. Dovremo prenderci cura fino alla cottura, nel senso che dovremo metterlo prima sulla parte della pelle, poi girarlo: se occorre pennellarlo con la salsa, procedere in questo modo fino al raggiungimento di una cottura perfetta. Servire con un po’ della salsa che abbiamo tenuto da parte. Ottimo con le patate al forno e un bicchiere  di” Pinot delle Dolomiti “.

N. B. In questa esecuzione il baccalà non andrà impanato né infarinato; la crosticina si formerà con la sua pelle.

ELENA    Come ti avevo promesso oggi ti darò un’altra ricetta della torta di mele.

Torta di mele in pasta sfoglia

Ingredienti: settecentocinquanta grammi di pasta sfoglia, cinque mele renette, pan di spagna o savoiardi, zucchero a velo vanigliato, uva sultanina già ammollata nel liquore alla vaniglia e strizzata, cannella in polvere, ginseng, un uovo, latte q.b. centoventicinque grammi di mascarpone, caramello.

Esecuzione: il giorno prima faremo la pasta sfoglia, la lasceremo in frigorifero per una notte: risulterà più friabile. Ritaglieremo tre dischi di uguale spessore; nel frattempo abbiamo tagliato le mele a fettine, le abbiamo passate al tegame con lo zucchero a velo, la cannella, più l’uvetta, un cucchiaino di caffè al ginseng. Le passiamo per qualche min. per facilitarne la cottura in forno, perché con questo tipo di pasta la cottura sarà più breve. Abbiamo già rivestito la teglia con la carta da forno, ora, metteremo il primo disco di sfoglia, faremo uno strato di qualche millimetro con il pan di spagna o i savoiardi sbriciolati e procediamo con uno strato di mele. Andremo avanti con l’altro disco con lo stesso procedimento fino ad arrivare all’ultimo disco di sfoglia che lasceremo libero. La torta andrà in forno preriscaldato a 180 ° per venticinque minuti. Controllare la cottura. Lasciare intiepidire e farcire il piano della torta con crema al mascarpone ( fatta con tuorlo e zucchero a velo, più albume montato a neve, e un po’ di latte ). Sopra la crema metteremo delle fettine di mele a raggiera che abbiamo tenuto da parte. Si può cospargere un poco di cacao dolce o il caramello fatto in precedenza. Il dolce sarà squisito: da consumare in giornata.

ELENA   Domani  te ne scriverò un’ altra…

FEDERICA     Sono senza parole! Anche questa dev’essere squisita! Ma sarò in grado di farla per bene?

ELENA    Io di te mi fido! Ho visto le tue capacità. Non dovrà per forza risultare come la mia; anche perché se proviamo a metterci in gara in dieci persone, anche usando gli stessi ingredienti con la stessa prassi ogni torta sarà diversa: dipende dalla mano, dall’amore che uno ci mette! Quindi, potresti stupire te stessa. A domani… Ciao!

Elena  Lasagna

RISPOSTE AI LETTORI QUARANTANOVE

18/02/2012

20/02/2012

Secondo te , perché molte leggi fisiche scoperte da Newton hanno continuato a condizionare gli individui nonostante, dopo il passare delle epoche, nuove scoperte scientifiche le sostituissero o le modificassero?

Roberto

Da quello che ho imparato, nella fisica Newtoniana l’universo è concepito come un insieme di forme fisiche soggette a leggi di natura meccanica, in cui ogni effetto fisico è creato da una causa fisica.

Nel corso dei secoli questa visione… ha influenzato moltissimi campi della scienza come ad esempio la medicina allopatica, ma dal contesto medico ad altri, il risultato più evidente di questa chiave di interpretazione consiste in un forte senso di limitatezza e di incompletezza. Non si può considerare l’esistenza come una dimensione essenzialmente immutabile, anche perchè esprime una implicita sottovalutazione delle capacità di chi ha ideato questo immenso progetto.

Allora qui emergono le tesi di A. Einstein?

Nel nostro secolo le tesi di A. Einstein hanno dato un notevole contributo non solo alla modificazione di campi scientifici, ma anche a quella degli atteggiamenti di pensiero degli umani.

Secondo la sua tesi ” Lo spazio non è tridimensionale “, ma ha più dimensioni; il tempo non fluisce linearmente ma è ” relativo “.

I concetti di prima hanno influenzato la concezione dei fenomeni naturali alterando in modo radicale i criteri della visione della vita.

Gran parte dei limiti che sono ritenuti ” indiscutibili” sul piano fisico o ad altri livelli, a livello mentale sono ” inesistenti “, cioè quello che sul piano fisico in alcune condizioni può risultare non possibile, può esserlo invece mentalmente.

Sono delle esperienze sintetiche, delle esperienze vissute sul piano mentale e soggette, perciò, solo alle leggi ” spazio- tempo” relative a questo livello di esistenza. Le loro principali finalità sono di fornire esperienza sul modo di reagire dei propri sensi a livello mentale.

Il pensiero non ha una dimensione fisica, non ha bisogno di spazio e di tempo per percorrere gli spazi: si muove con coordinate completamente diverse da quelle del mondo materiale, e sono prive di limiti.

21/02/2012

L’importanza di questo passaggio qualitativo di mentalità è ormai noto a tutti: la moderna fisica quantistica fornisce ogni giorno nuove scoperte a supporto delle tesi geniali di A. Einstein. Ed è sorprendente , constatare che la maggior parte delle più recenti scoperte di questa nuova branca della fisica, ha un enorme quantità di punti in comune con principi che, nelle civiltà orientali, hanno migliaia di anni di vita. L’importante è sperimentarle.

22/02/2012

Credi che possa bastare la volontà per approfondire le nostre facoltà  mentali ancora latenti?

Patrizia e Giancarlo

Per intraprendere questo cammino occorre il desiderio, l’intenzione, l’allenamento, la volontà e… Esistono situazioni e processi in cui la volontà, anche se impegnata intensamente non porta ad alcun risultato, oppure consente di portare a termine con fatica e solo parzialmente ciò che si deve raggiungere, i cui effetti si dissolvono facilmente.

In questo grande progetto l’inconscio non conosce, e non risponde a razionalità logica, volontà come sono intesi sul piano conscio. Esso è irrazionale, e immaginativo, usa il linguaggio dei simboli e delle immagini e non è condizionato, come invece, accade al livello di coscienza ordinaria.

Quando sul piano conscio, la volontà viene indirizzata verso un obbiettivo, per esempio modificare un comportamento, ma, il piano inconscio abbia validi indizi per contrastare tale iniziativa, il vincitore risulterà sempre l’inconscio. Quindi, anche una forte volontà non potrà fare di più che sprecare energie. Questo meccanismo si innesca in ogni contesto: dalla modifica di un comportamento all’acquisizione di un’abilità, alla remissione di un’abitudine, sia fisica che mentale. Continua… a domani.

23/02/2012

L’uomo è molto più complesso e completo di quanto si creda. Gli stessi scienziati che studiano il cervello si trovano di fronte ad inquietanti interrogativi quando si domandano l’origine della coscienza e della percezione di un ” IO ” unico che ci accompagna tutta la vita. Nel mistero del nostro essere, noi possiamo trovare i motivi di una speranza; la scienza in questi decenni ha fatto passi da gigante, ma dovrebbe tener conto dello ” spirito ” dell’uomo, che ha il potere (come è stato dimostrato in molti casi) di variare il risultato delle  combinazioni chimiche.

L’uso equilibrato, armonico, di tutte le facoltà che risiedono nel profondo di ognuno può solo determinare benessere, gratificazione e serenità. Come in tutte le cose, anche l’abuso, la disarmonia attirano realtà simili; la scelta è sempre soggetta solo alla conoscenza e al libero arbitrio. La proiezione mentale nel tempo consente di fare un’esperienza pratica del concetto di relatività spazio- tempo. Nell’arco di una decina di minuti, a livello mentale, viene vissuta un’esperienza di visualizzazione della durata reale di un anno solare.

Nuovi atteggiamenti mentali, modi diversi di considerare le cose sono necessari. Ogni sfaccettatura che compone i livelli di consapevolezza umani ha una funzione, una ragione di essere e una sua utilità; giudicarne valide solo alcune e inibirne altre consente solo di limitare la naturale espressione di un individuo.

L’uso equilibrato ed appropriato di ogni facoltà in relazione ai diversi contesti che la vita propone ogni giorno permette di manifestarsi e di esprimersi completamente e creativamente. La creatività fa capo a una produzione artistica è solo un tipo di creatività, ma ne esistono molti altri utili a chiunque.

Elena  Lasagna

24/02/2012

Chiaroveggenti si nasce?

Antonio e Marco

Sì, chiaroveggenti si nasce e ci si diventa. La strada da percorrere è lunga: occorre una guida su basi scientifiche dove occorre anche disciplina, regolarità, allenamento e poi tutta la volontà e determinazione. l’ANIMA .

 UNA  DEFINIZIONE

DELL’ AMORE

IN  TRE  PAROLE

ROBERT.

L’AMORE è LUCE, è LIBERTÁ è VITA.

Elena  Lasagna

25/02/2012

Ci sono persone che mirano a realizzare l’assoluta uguaglianza con ” Dio “, pensi che sia possibile?

Roberto e Filippo

Sai ? C’ è che io lascio libere le persone di credere o non credere. C’è chi professa la  religione cattolica; altri credono in una dottrina politica, o in un ideale, altri ancora nella dottrina atea. Io come persona di fede credo che l’uomo sia grande ma non potrà mai paragonarsi a …  Chi conosce la religione sa a cosa mi riferisco, chi invece non conosce la fede religiosa non vuole sentir parlare di queste cose; allora, che ognuno abbia la sua vita o la sua croce!

Elena  Lasagna

RISPOSTE AI LETTORI QUARANTOTTO

13/02/2012

CREDI NELLA CROMOTERAPIA?

Patrizia

 

Sì, oltre alle simbologie psicologiche ed emotive, i colori hanno anche delle naturali proprietà terapeutiche. La ” cromoterapia”(cura attraverso i colori) ha una storia antichissima, risalente agli Egizi e alla tradizione medica cinese, che ha oltre cinquemila anni di vita. La cromoterapia su base scientifica ha solo pochi decenni di vita. Un medico indiano D.P. A. Ghadiali, ha dato un notevole contributo alla sua definizione, elaborando un metodo che ha efficacia soprattutto in termini di medicina preventiva, basata sul presupposto che ” ogni ghiandola dell’organismo trae beneficio se irradiata da un certo colore.

In realtà ogni individuo fa uso inconsapevole della cromoterapia: attraverso i colori degli abiti che indossa, dei colori che offrono le stagioni, del cielo, del mare ecc. Il colore è una vibrazione della luce, ognuno vibra in modo più o meno intenso, con una sua lunghezza d’onda. I colori dello spettro solare sono sette. Isaac Newton, nel 1666, si accorse che, facendo passare un raggio di sole attraverso un prisma di cristallo, la luce veniva scomposta in sette colori:

     IL ROSSO

Il colore rosso è per eccellenza il colore della passione, della sensualità, dell’azione, dell’impetuosità, esso infatti, è il primo della scala cromatica ed è quella che ha la lunghezza d’onda più ampia (7000 Angstrom). La sua azione dal punto di vista terapeutico è stimolante, in particolar modo per il sistema nervoso, e per quello circolatorio. E’ utile in casi di anemia, dolori reumatici, atonia dell’apparato digestivo  e intestinale. E’ controindicato nei casi di ipertensione, febbre alta, temperamenti collerici.

L’ARANCIONE

L’arancione è un colore meno aggressivo, la cui lunghezza d’onda è più moderata rispetto al rosso ( 6000 A° ). L’arancione è formato dal rosso e dal verde, e racchiude in parti diverse, tutte le proprietà e i significati di entrambi i colori.  Esso produce un’azione tonificante, nella cromoterapia è utilizzato per la sua forte azione antispasmodica, produce sensazioni di benessere emotivo, aumentando l’altruismo ed è utile nelle affezioni delle vie respiratorie e nella calcolosi.

IL GIALLO

Il colore giallo ha una lunghezza d’onda di ( 5800 A°. ). E’ il più luminoso e inebriante dei colori, esprime l’ottimismo, il desiderio di esplorare, la curiosità, la disponibilità al contatto con gli altri. Dal punto di vista terapeutico il giallo stimola il sistema nervoso centrale e il cervello, il tono muscolare, l’apparato digestivo, in particolar modo il fegato e la cistifellea. Esercita un’azione tonificante sul sistema linfatico. Questo colore però se preferito in maniera esasperata esprime tendenza al sarcasmo, all’accidia e alla superficialità.

IL VERDE

Il verde è il colore centrale, in quanto divide gli altri in due ternari, uno a sinistra e l’altro a destra. Egli rappresenta anche la vita su questo pianeta, determinata dalla presenza  della vegetazione. Il verde come colore centrale rappresenta anche l’Anima, i due colori estremi dei ternari corrispondono:  il rosso al Corpo, il viola allo Spirito.

Il verde è considerato un colore calmante, ( 5000 A°. ) Questo potere tranquillizzante non è casuale; infatti, la natura è verde e il contatto con essa  distende e calma. Il verde è anche il colore della concentrazione, dell’attenzione, dell’ego, del forte valore di sé; chi lo preferisce esprime delle caratteristiche di razionalità, tendenza al controllo, ambizione. Il verde rifiutato esprime trasgressione, insofferenza alle regole, frustrazione, ecc. esasperarlo invece esprime ossessività , pignoleria, tendenza all’invidia ecc. A livello terapeutico il verde riduce la pressione sanguigna, ed è indicato nei casi di ipertensione, inoltre è utile nell’insonnia, nelle malattie del fegato ecc.

IL  BLU

Il blu è uno dei colori più diffuso in natura; blu è la vasta distesa del mare e l’Universo infinito; azzurra è la volta del cielo. Il blu esprime riflessione, riposo e profondità affettiva. Chi preferisce il blu esprime un’indole tranquilla, riflessiva, e romantica. Quando è esasperato o rifiutato, il blu manifesta problemi nella sfera affettiva, che vengono, pero, affrontati nella maniera opposta: con la ricerca di conferme affettive nel primo caso e con il rifiuto dell’affettività nel secondo. Il blu è un colore freddo e rinfrescante, utile perciò nelle infiammazioni e nelle infezioni febbrili. Inoltre ha effetti curativi sul mal di testa, nella tosse nervosa, nell’epilessia, nelle ulcere, nei dolori vertebrali acuti. E’ controindicato per il raffreddore e i reumatismi.  Questo colore apre il cuore degli individui a dimensioni più vaste, mette in armonia con gli altri; la sua lunghezza d’onda e di ( 4700 A°).

L’ INDACO

L’indaco è un colore a tendenza fredda, associato fin dall’antichità ai primi stadi di evoluzione spirituale. I suoi significati psicologici sono affini a quelli del viola, ma in grado meno accentuato. Dal punto di vista terapeutico l’indaco ha un forte potere analgesico e svolge un’azione antisettica. E’ indicato in tutte le affezioni caratterizzate da dolori. Inoltre calma la mente e stimola l’acutezza dei cinque sensi. La sua lunghezza d’onda è di ( 4600 A°).

IL VIOLA

Il viola è il colore del mistero, della fantasia, della magia. Essendo composto di rosso e blu, racchiude  tutte le diverse polarità: il maschile, il femminile, il caldo, il freddo, la riflessione e l’azione. Chi ama il viola è di grande sensibilità, con evidenti doti paranormali e con una naturale predisposizione al contatto interiore, all’equilibrio, all’equità, e all’elasticità mentale. Al contrario chi lo rifiuta tende ad essere rigido, tassativo, dogmatico, ecc. Terapeuticamente il viola riduce l’angoscia e la paura, rafforza il sistema immunitario. E’ utile nei disturbi alla milza, alla vescica e ai reni. Utile in caso di polmonite, disturbi reumatici, sciatalgie e osteoporosi ( 4300 A° ).

 I COLORI  PER  IL  CORPO

Rosso, rosso scuro, rosso chiaro, marrone rossastro, marrone, arancio, arancio giallastro.

I  COLORI  PER  L’ ANIMA

Giallo caldo, giallo, verde chiaro, verde, verde scuro, glauco, azzurro chiaro.

I  COLORI  PER  LO  SPIRITO

Azzurro, blu, azzurro mare, indaco chiaro, indaco, lilla, violetto, viola.

LE  ASSOCIAZIONI  DEI  COLORI

ROSSO: rilassamento muscolare, livello fisico;

ARANCIO: gestione delle emozioni, livello emotivo;

GIALLO: controllo dei pensieri, livello mentale;

VERDE: pace e tranquillità, livello interiore;

BLU: amore, stima, rispetto per se stessi, e per gli altri, livello interiore;

INDACO: discesa interiore, livello interiore;

VIOLA: contatto con la propria interiorità, livello spirituale.

LE PROPRIETÁ  TERAPEUTICHE  DEI COLORI

SECONDO IL  DOTT.  D. P.A. GHADIALI

Riassumendo

 VERDE : Disintossicante, antisettico, battericida, sviluppa la muscolatura, stimola la pituitaria.

BLU  e TURCHESE: Depressore cerebrale, stimolante della pelle, acido, tonico, stati acuti.

AZZURRO : Diaforetico, febbrifugo, stimola la vitalità, antalgico, antiprurito, calma le irritazioni.

INDACO : Stimola la paratiroide, depressore respiratorio e tiroideo, astringente, sedativo, antidolorifico, emostatico.

VIOLETTO: Aumenta i leucociti, stimola la milza, calmante generale, depressore cardiaco e linfatico.

PORPORA : Stimola le vene, vaso dilatatore, ipnotico, antipiretico, analgesico, depressore renale.

MAGENTA : Stimolante cardiaco, diuretico, armonizza le emozioni.

SCARLATTO : Stimola i reni, afrodisiaco, vasocostrittore, emmenagogo, stimola le arterie.

ROSSO : Antianemico, stimola il fegato, stimola i sensi, urticante, favorisce la formazione di emoglobina.

ARANCIO : Stimola la respirazione, antispasmodico, antirachitico, carminativo, emetico, galattagogo.

GIALLO : Stimola il moto, favorisce l’assimilazione, digestivo, tonico nervoso, colagogo, vermifugo.

LIMONE : Stimolante cerebrale, antiacido, lassativo, espettorante, agente di rimineralizzazione.

Elena  Lasagna